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Lo Junkers K 16 fu un aereo di linea, monomotore e monoplano ad ala alta, sviluppato dalla Junkers Flugzeugwerke AG, divisione aeronautica dall'azienda tedesca Junkers GmbH, nei primi anni venti.

Junkers K 16
Descrizione
Tipoaereo di linea
Equipaggio1
ProgettistaOtto Reuter
Pinkert
Costruttore Junkers
Data primo volo3 marzo 1921
Utilizzatore principale DLH
Esemplari17
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza8,0 m
Apertura alare12,80 m
Altezza2,75 m
Superficie alare19,0 m²
Peso max al decollo850 kg
Passeggeri2
Propulsione
Motoreun radiale Siemens-Halske Sh 4
Potenza65 PS (47 kW)
Prestazioni
Velocità max125 km/h
Autonomia600 km
Tangenza2 500 m
Notedati riferiti al prototipo K 16
voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Storia del progetto


La realizzazione J 16, denominazione che assunse inizialmente il progetto, si basa sulle esperienze effettuate con il precedente J 15 dotato di una configurazione ad ala alta, soluzione che venne mantenuta anche sul nuovo modello. Tuttavia si imposero alcune modifiche; il posto di pilotaggio, ricavato nel J 15 in un abitacolo aperto posizionato sulla parte superiore della fusoliera e dietro al bordo d'uscita alare, non consentiva una buona visibilità. Inoltre, a causa delle restrizioni imposte dal trattato di Versailles, venne impedita la costruzione del motore Mercedes D.IIIa.

Venne presa quindi la decisione di realizzare un nuovo progetto che andasse a sopperire a questi due principali problemi. Il posto di pilotaggio venne spostato davanti all'ala ed il motore venne sostituito con un radiale radiale Siemens-Halske Sh 4, un'unità dalle minori dimensioni e prestazioni, che tutelavano la commissione internazionale un qualsiasi possibile utilizzo a scopo bellico. Il velivolo, inizialmente denominato J 16 assunse successivamente la definitiva designazione K 16 (da Kabinenflugzeug, in lingua tedesca velivolo cabinato).

Il prototipo, numero di serie (Wk.n.) 526, venne portato in volo per la prima volta il 3 marzo 1921 dal pilota collaudatore Zimmerman, poco prima che gli alleati decidessero il blocco totale delle attività aeronautiche nella Repubblica di Weimar. Per evitare il sequestro e la possibile distruzione del prototipo venne trasferito, assieme al J 15, nel Paesi Bassi e custodito presso lo stabilimento Fokker sino all'estate 1923 quando, in luglio, venne portato in volo per esporlo alla Mostra internazionale dell'aviazione di Göteborg, in Svezia.

Nell'estate del 1924 il prototipo si trova negli stabilimenti Junkers di Dessau dove vengono introdotte diverse modifiche, le più sostanziali delle quali furono l'adozione di un nuovo carrello d'atterraggio, una modifica della parte posteriore della fusoliera e la sostituzione del motore Sh 4 con un più potente Sh 5. Date le modifiche apportate il modello assunse la nuova designazione K 16ba, che diede origine alla serie b differenziata inizialmente per la diversa motorizzazione adottata, seguita, successivamente all'adozione anche di una nuova ala da 12,8 m in luogo della precedente da 11,0 m, dalla versione K 16be. Il velivolo verrà alla fine prodotto, nelle sue diverse versioni, in un totale di 17 esemplari.


Tecnica


Il K 16 era un velivolo, per l'epoca, dall'architettura convenzionale, monomotore ad ala alta e carrello fisso, ma si caratterizzava per la originale soluzione tecnica introdotta da Hugo Junkers, la costruzione interamente metallica dotata di superfici in duralluminio ondulato.

La fusoliera presentava il posto di pilotaggio ricavato in un abitacolo aperto situato sulla parte superiore davanti al bordo d'attacco. La cabina per i passeggeri era ricavata nella parte posteriore, accessibile da un portello situato sulla parte destra, ed illuminata da 4 ampi finestrini quadrati posti sui lati. Posteriormente terminava in un impennaggio cruciforme monoderiva.

L'ala era posizionata alta ed a sbalzo, caratterizzata dal profilo di elevato spessore ed anch'essa dotata della caratteristica superficie in metallo ondulato. Il carrello d'atterraggio era fisso, con le ruote montate su una struttura deformabile ed ammortizzata collegata alla parte inferiore della fusoliera, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio posizionato sotto la coda.

La motorizzazione adottata fu varia, sia per modelli che per nazionalità del costruttore, con la costante dell'adozione di motori radiali posizionati sul muso ed abbinati ad un'elica bipala metallica a passo fisso.


Primati



Versioni



Utilizzatori


 Germania

Note


  1. Junkers Production Details, su geocities.com (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).

Bibliografia



Velivoli comparabili


 Germania

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Trasporti

На других языках


[de] Junkers K 16

Die Junkers K 16 war ein Geschäftsreiseflugzeug des deutschen Herstellers Junkers & Co. aus den frühen 1920er-Jahren. Neben dem Piloten konnte das als Hochdecker ausgelegte Flugzeug zwei weitere Personen aufnehmen. K steht für „Kabinenflugzeug“. Betriebsintern wurde es auch als J 16 bezeichnet.

[en] Junkers K 16

The Junkers K 16 was a small airliner produced in Germany in the early 1920s. It was a conventional, high-wing cantilever monoplane of all-metal construction, equipped with fixed, tailwheel undercarriage. The pilot sat in an open cockpit, while the two passengers were provided with an enclosed cabin within the fuselage. Shortly after the prototype flew, aircraft production in Germany was brought to a complete halt by the Allies, and the K 16 was quickly evacuated to the Netherlands to avoid confiscation. There, it was stored by Fokker until the restrictions were relaxed and work recommenced at Junkers' Dessau factory in 1924. By this time, however, the airline niche that the tiny K 16 had been intended to fill no longer existed, and the small number that were produced were mostly sold to private owners. Junkers entered two K 16s in the 1925 Deutsche Rundflug, with one machine winning second place in the competition.
- [it] Junkers K 16



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