L'aeroporto di Manduria (Torrino) è un aeroporto militare abbandonato, nella città di Manduria, in Puglia.
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Aeroporto di Manduria aeroporto | ||||||||||
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Codice IATA | nessuno | |||||||||
Codice ICAO | LINM | |||||||||
Descrizione | ||||||||||
Tipo | militare (abbandonato) | |||||||||
Proprietario | Marina Militare | |||||||||
Stato | ![]() | |||||||||
Regione | ![]() | |||||||||
Città | Manduria | |||||||||
Posizione | circa 5 km a nord dell'abitato | |||||||||
Comandante | Giuseppe Cenni | |||||||||
Reparti | ![]() ![]() | |||||||||
Coordinate | 40°26′35″N 17°37′46″E | |||||||||
Mappa di localizzazione | ||||||||||
Piste | ||||||||||
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È stato usato durante la seconda guerra mondiale prima dalla Regia Aeronautica del Regno d'Italia, poi dalla tedesca Luftwaffe del Terzo Reich.
Il periodo di maggiore centralità dell’aeroporto nella storia dell’Italia, e dell’allora Regia Aeronautica, avvenne nell’estate del 1943. Venne infatti scelto come nuova base del 5º Stormo Tuffatori che, in prima linea nel contrastare l’invasione della Sicilia, era stato duramente colpito dal bombardamento Alleato del 13 luglio ’43 sull’Aeroporto di Crotone. Lo stesso giorno lo Stormo, comandato dal leggendario Giuseppe Cenni, che a solo 28 anni era il più giovane comandante di Stormo della Regia Aeronautica, si trasferì a Manduria: vi era uno reparto completamente da ricostruire e da aspettare dei nuovi Re.2002. Ma non c’era tempo e, il 3 e 4 settembre, fu chiesto sempre al 5º Stormo di ostacolare gli Alleati nel loro tentativo di invadere la Calabria. Partiti da Manduria, Cenni al comando dei suoi piloti sganciò le bombe sullo sbarco, ma in cielo il rapporto era 1 a 10, e quando i veloci caccia inglesi si accorse dei Tuffatori italiani fu un drammatico inseguimento. Il Comandante Cenni che si trovava, come sua abitudine, in coda a chiusura e protezione del reparto venne abbattuto assieme a: Vitale, Moglia e Banfi. Fu quella l’ultima azione del 5º Stormo: l’armistizio era stato firmato il giorno precedente, ma mantenuto segreto fino all’8 settembre. Di lì a poche settimane lo Stormo lascerà Manduria.[1][2][3]
L'allora Re d'Italia Vittorio Emanuele III, che aveva lasciato Roma, lo visitò durante la sua permanenza a Brindisi.
In seguito passò sotto il controllo degli Alleati. Durante la Liberazione fu la base del 450th Bombardment Group (450º gruppo bombardieri) della Fifteenth Air Force (15ª armata) del United States Army Air Force, allora componente aerea del United States Army, l'esercito degli Stati Uniti d'America, equipaggiato con i bombardieri quadrimotori Consolidated B-24 Liberator.
sito del 450th Bombardment group (gruppo bombardieri)
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