L'Aermacchi M-345 HET (High Efficiency Trainer), inizialmente presentato come M-311, è un addestratore basico monogetto sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Alenia Aermacchi nei primi anni duemila ed attualmente in fase di commercializzazione.
Aermacchi M-345 | |
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Descrizione | |
Tipo | addestratore basico |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 1º giugno 2005 (M-311) 29 dicembre 2016 (M-345 HET) |
Utilizzatore principale | ![]() |
Esemplari | 18 ordinati (al giugno 2019)[1][2] |
Sviluppato dal | SIAI-Marchetti S-211 |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 9,85 m |
Larghezza | 8,47 m |
Altezza | 3,74 m |
Superficie alare | 12,60 m² |
Peso a vuoto | 2 360 kg[3] |
Peso carico | 3 300 kg |
Peso max al decollo | 4 500 kg |
Capacità combustibile | 700 kg |
Propulsione | |
Motore | una turboventola Williams FJ44-4M-34 |
Spinta | 15,12 kN (1 540 kgf, 3 400 lbf) |
Prestazioni | |
Velocità max | 704/778 km/h (380/420 KTAS) |
Velocità di stallo | 163 km/h (88 KCSA) |
Velocità di salita | 1 585 m/min (5 200 ft/min) |
Corsa di decollo | 520 m (1 720 ft) |
Autonomia | 1 410 km (760 nmi) (norm) 1 850 km (1 000 nmi) con serbatoi ausiliari esterni |
Tangenza | 12 192 m (40 000 ft) |
Note | dati riferiti alla versione M-345 HET |
dati estratti da brochure sito Leonardo Aircraft[4] | |
voci di aerei civili presenti su Wikipedia |
Nei primi anni duemila l'allora Aermacchi decise di avviare lo sviluppo di un nuovo modello di aereo militare a getto biposto finalizzato all'addestramento basico dei futuri piloti destinati ad operare con aerei da combattimento di ultima generazione. A questo scopo l'ufficio di progettazione attinse all'esperienza già impiegata nello sviluppo del precedente SIAI-Marchetti S-211A, versione appositamente ideata negli anni novanta, in joint venture con la statunitense Grumman, per partecipare al concorso JPATS per un nuovo addestratore indetto dall'USAF e dall'U.S. Navy, presentandone un aggiornamento con avionica avanzata, completamente digitale, ed equipaggiata con glass cockpit ed Head Up Display.[5]
Il nuovo modello, indicato come M-311, riproponeva l'impostazione del suo predecessore, un velivolo monomotore a getto, con cabina di pilotaggio biposto in tandem chiusa da un lungo cupolino e ala monoplana a freccia posizionata medioalta sulla fusoliera. L'azienda ne annunciò lo sviluppo nel 2004 e come per altri velivoli dalle simili caratteristiche ne era previsto lo sviluppo e commercializzazione di una variante armata destinata a missioni di supporto aereo ravvicinato. Rispetto al S-211, da cui derivava, la struttura era stata rinforzata, soluzione necessaria per compensare le sollecitazioni date dal nuovo propulsore che garantiva una spinta maggiore del 30%. Presentava inoltre una nuova aerodinamica, con modifiche alle estremità alari e alla parte inferiore della fusoliera, dotata di una nuova pinna ventrale, e integrava nella cabina di pilotaggio avionica avanzata.[6] Il preesistente primo prototipo del S-211A (I-PATS, C.S. X619) venne quindi modificato secondo le nuove specifiche e portato in volo per la prima volta il 1 giugno 2005.
Anche il M-311, come il M-346, integra la capacità di simulare virtualmente la presenza di una moltitudine di nemici ed alleati permettendo di addestrare i piloti in qualsiasi tipologia di scenario operativo.[7]
L'M311 venne ridesignato M-345 nel 2012,[8] per sottolinearne la complementarità con il successivo addestratore avanzato M-346. La più recente configurazione, M-345 HET (High Efficiency Trainer), ha beneficiato di varie modifiche, come ad esempio l'impiego di tettuccio, seggiolini e altre parti in comune con l'M-346, un musetto più allungato ed un motore più moderno, sempre turbofan, con un valore di spinta attorno ai 1 600 kgf (Williams FJ44-4M).[8] Il velivolo, pur avendo prestazioni ed efficacia tipiche degli aerei a getto, è caratterizzato da costi comparabili a quelli dei velivoli a turboelica.[9]
Il nuovo prototipo viene portato in volo per la prima volta il 29 dicembre 2016 dall'aeroporto di Varese-Venegono, ai comandi dei piloti collaudatori Quirino Bucci e Giacomo Iannelli della Divisione Velivoli di Leonardo Aircraft.[10] Nel dicembre 2018 è stato effettuato il primo volo anche dal primo modello di serie del M-345 HET.[11]
Nel maggio 2020 il M-345 ha ottenuto la certificazione iniziale che, per la prima volta, comprende la nuova regola AER (EP) P-21 per i velivoli ad ala fissa e che a sua volta integra la EMAR-21 (European Military Airworthiness Requirements), uno stringente requisito internazionale molto utile in un'ottica di esportazione all'estero dell'addestratore.[7]
Il 23 dicembre 2020 sono stati consegnati i primi due esemplari al 61º Stormo di Galatina.[12] La denominazione adottata dall'Aeronautica Militare per questo tipo di aeromobile è T-345A.
Nel 2013 l'Alenia Aermacchi M-345 HET fu inizialmente designato dall'Aeronautica Militare quale successore, a partire dal 2017, degli Aermacchi MB-339A e MB-339PAN utilizzati dalle Frecce Tricolori.[13][14] La sostituzione prevista è stata però inizialmente fermata dal governo nel 2014, in quanto considerata non prioritaria.[15]
Nel 2017 la Leonardo ha firmato con il Ministero della difesa italiano un contratto relativo alla fornitura di un primo lotto di 5 velivoli da addestramento M-345 HET.[11] L'Aeronautica Militare ha previsto un fabbisogno totale di 45 M-345 per sostituire progressivamente gli Aermacchi MB-339.[16]
Altri progetti
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