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Il Fiat G.59 fu un aereo da addestramento monomotore monoplano ad ala bassa a sbalzo sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Fiat Aviazione nel periodo postbellico, progettato dall'ingegnere Giuseppe Gabrielli e derivato dai precedenti G.55 Centauro e G.56.

Fiat G.59
Il G.59 oggi conservato al Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle.
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio1-2
ProgettistaGiuseppe Gabrielli
Costruttore Fiat Aviazione
Data primo volo1948
Data entrata in servizio1950
Data ritiro dal servizio1957 (Italia)
Utilizzatore principale Aeronautica Militare
Sviluppato dalFiat G.55
Fiat G.56
Dimensioni e pesi
Lunghezza9,48 m
Apertura alare11,85 m
Altezza3,68 m
Capacità combustibile350 L
600 L con serbatoi supp.
Propulsione
Motoreun Rolls-Royce Merlin 500-20
Potenza1 440 hp (1 059 kW)
Prestazioni
Velocità max609 km/h
Autonomia762 km a 488 km/h e 5 600 m
1 352 km a 460 km/h e 5 500 m (con serbatoi supp.)
Tangenza11 550 m[senza fonte]

i dati sono estratti da "La Manovella"[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Storia del progetto


Versione biposto, visto di profilo
Versione biposto, visto di profilo

Alla fine della seconda guerra mondiale alla Fiat si cercò di riprendere le attività nel settore aeronautico. Nei magazzini erano rimasti ancora un buon numero di G.55 in fase di realizzazione e molte parti che avrebbero dovuto assicurarne la manutenzione. Con questo materiale il G.55 venne rimesso in produzione non più come caccia ma come aereo da addestramento ottenendo degli ordini da parte della appena ricostituita Aeronautica Militare e dall'Argentina. Il buon successo dell'ordine venne seguito da ulteriori richieste che però non potevano essere più soddisfatte a causa dell'esaurimento delle scorte di motori Daimler-Benz DB 605 dei quali era dotato.

Grazie ad una serie di valutazioni comparative ottenute in base all'installazione di diversi motori sulla cellula dell'unico G.56 sopravvissuto, si ritenne che il motore più adatto ad offrire una conversione che riunisse semplicità costruttiva e convenienza economica fosse il britannico Rolls-Royce Merlin, per cui l'ingegner Gabrielli, progettista dell'originario G.55 da cui ha inizio la serie, modificò il G.55 in funzione dell'ottimizzazione del Merlin, della possibilità di trasformarlo in biposto e di aggiornarlo con le ultime specifiche tecnologiche.

Il nuovo modello prodotto venne denominato Fiat G.59, disponibile dai primi mesi del 1948[2].


Impiego operativo


Il G.59 fu introdotto nei reparti da addestramento dell'Aeronautica Militare nel 1950, inizialmente come dotazione della scuola di volo di Lecce, sia nella versione monoposto, la G.59-1A, che nella biposto G.59-1B[3], ben presto soprannominato dal personale "Mustang all'italiana" per la sua somiglianza con lo statunitense North American P-51 Mustang con cui condivideva la motorizzazione e rimanendo in servizio fino al 1957[4].


Versioni



Utilizzatori


 Argentina
 Italia
 Siria

Velivoli sopravvissuti


Velivolo storico Fiat G.59 4B esposto al Museo storico dei motori e dei meccanismi di Palermo.
Velivolo storico Fiat G.59 4B esposto al Museo storico dei motori e dei meccanismi di Palermo.

Degli esemplari prodotti al novembre 2014 ne rimangono esemplari cinque completi, esposti al Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, in provincia di Roma, e presso il Museo storico dei motori e dei meccanismi dell'Università degli Studi di Palermo, quest'ultimo esemplare acquistato a scopi didattici nel 1964 e riportato all'aspetto originale grazie ad un restauro effettuato nel laboratorio universitario con la collaborazione del museo di Vigna di Valle[4]. La società tedesca MeierMotors GmbH, specializzata nel restauro di velivoli dal valore storico, ne possiede inoltre un esemplare semicompleto avviato al completo restauro grazie alla collaborazione del museo palermitano[1], inoltre sono conservate alcune parti in diversi musei italiani, tra i quali presso il Museo del Politecnico di Torino, nella Sezione dedicata all'ing. Giuseppe Gabrielli[5].

L'unico esemplare tuttora in condizioni di volo è conservato a Parma, nella collezione privata di Pino Valenti[6].


Note


  1. Zanoni 2014, p. 71.
  2. Green e Swanborough 1994, p. 211.
  3. Green e Swanborough 1974, p. 262.
  4. Zanoni 2014, p. 70.
  5. Il "centenario" di Giuseppe GABRIELLI [collegamento interrotto], su Gruppo Modellisti Nisseni di Approfondimento Storico (GMN), http://www.gmncaltanissetta.it/. URL consultato il 25 gennaio 2009.
  6. Cinquant'anni sempre tra le nuvole..., in www.gazzettadiparma.it.

Bibliografia



Pubblicazioni



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Guerra

На других языках


[fr] Fiat G.59

Le Fiat G.59 était un avion de chasse, monoplace, monoplan d'interception et d'attaque au sol, conçu et fabriqué par le constructeur italien Fiat Avio à partir de 1948, sur la base des précédents Fiat G.55/56.
- [it] Fiat G.59



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