Il Lockheed X-17 fu un missile statunitense sperimentale a tre stadi a propellente solido. Venne ideato per provare gli effetti dell'alto numero di Mach (velocità molte volte superiori a quelle del suono) al rientro nell'atmosfera terrestre.
L'X-17 fu anche usato come razzo impulsore durante l'operazione Argus per la serie di tre prove ad alta quota di esplosioni nucleari condotte nel sud Atlantico nel 1958.[1]
Il 24 aprile 1957 l'X-17 raggiunse la velocità di 9000 miglia orarie (14000 km/h) sulla base aerea di Patrick.[2]
Tecnica
Il primo stadio dell'X-17 portava il missile ad una quota di 27 km (17 miglia) prima di spegnersi. Il razzo procedeva quindi per inerzia fino ad una quota di 160km (100 miglia) prima di abbassare il muso per l'operazione di rientro. A questo punto il motore del secondo stadio entrava in funzione seguito successivamente dal terzo.
Apertura alare: 2,3 m (7ft 7 in)
Velocità massima: Mach 14,5
Raggio d'azione: 217km (135mi)
Quota di tangenza: 400km (250mi)
Note
Carey Sublette, Operation Argus tests, su nuclearweaponarchive.org, Nuclear Weapon Archive, 20 settembre 1997. URL consultato l'11 gennaio 2008.
E. Emme, ed., Aeronautics and Astronautics, 1915-1960, pag. 85.
Bibliografia
Dennis R. Jenkins, Tony Landis; Jay Miller, American X-Vehicles: An Inventory—X-1 to X-50 (PDF) (NASA Special Publication), Monographs in Aerospace History, No. 31, Centennial of Flight, Washington, DC, NASA History Office, giugno 2003, OCLC52159930. URL consultato il 21 marzo 2013.
(EN) Jay Miller, The X-Planes: X-1 to X-45, Midland, Hinckley, 2001, ISBN1-85780-109-1.
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