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Il North American X-15 (NA-240) era un aereo-razzo americano, dimostratore tecnologico monoposto con ala trapezoidale, facente parte della serie di aerei X, velivoli sperimentali sviluppati per conto dell'USAF, NASA e U.S.Navy a partire dal Bell X-1.

North American X-15
X-15 n°2 in volo negli anni sessanta
Descrizione
Tipoaereo razzo sperimentale
Equipaggio1
Costruttore North American
Data primo volo8 giugno 1959
Esemplari3
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza15,45 m
Apertura alare6,8 m
Altezza4,12 m
Superficie alare16,6 m²
Peso a vuoto6 620 kg
Peso max al decollo15 420 kg
Propulsione
Motore1 motore a razzo Thiokol XLR99-RM-2 a carburante liquido
Spinta313 kN a 30 km
Prestazioni
Velocità maxMach 6,70 (7 274 km/h)
Velocità di salita18 000 m/min
Autonomia450 km
Tangenza108 km
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Storia del progetto


Furono costruiti tre aerei X-15, che eseguirono in totale 199 voli tra il 1959 e il 1968. Sull'X-15 volarono 12 piloti. Il primo volo dell'X-15 ebbe luogo l'8 giugno del 1959. Nel 1963, il 19 luglio e il 22 agosto, con il Volo 90 e il Volo 91, il pilota Joseph A. Walker stabilì i record di altezza raggiungendo rispettivamente i 105,9 e 107,8 km; in questo modo, avendo superato la quota di 100 km fissata per i voli spaziali, Walker divenne il primo astronauta ad eseguire un volo suborbitale con un veicolo riutilizzabile, nonché il primo uomo ad andare due volte nello spazio. Il record di velocità venne invece stabilito il 3 ottobre 1967 con il Volo 188, in cui il pilota William J. Knight raggiunse la velocità di 7272,6 km/h. Il Volo 191, svoltosi il 15 novembre 1967, si concluse tragicamente con la morte del pilota Michael Adams. L'ultimo volo fu realizzato il 24 ottobre del 1968. I record di altezza raggiunti dall'X-15 furono superati solo nel 2004 con il volo dello SpaceShipOne, mentre il record di velocità fu superato ancora nel 2004 dallo Scramjet X-43.


Impiego operativo


L' X-15 conseguì numerosi record di velocità e altezza nei primi anni sessanta, raggiungendo il confine tra l'atmosfera e lo spazio, ritornando con dati preziosi che sono stati usati in seguito per la progettazione di altri aerei e veicoli spaziali. Potrebbe essere considerato il primo veicolo spaziale per voli suborbitali con equipaggio.

Nel corso del programma X-15, 13 voli (eseguiti da otto piloti) soddisfarono il requisito dell'USAF per essere considerati voli spaziali, superando l'altitudine di 50 miglia (80 km). Di conseguenza ai piloti fu riconosciuto la status di astronauta dall'USAF. Tre piloti di X-15 vennero in seguito anche qualificati come astronauti della NASA, tra cui Neil Armstrong (che in seguito divenne il primo uomo sulla luna) e Joseph Engle (poi divenuto comandante dello Space Shuttle). Alcuni accreditati ricercatori aerospaziali hanno fissato la soglia dello spazio ad altitudini più basse rispetto all'USAF e alla NASA, e con questa definizione molti altri piloti di X-15 potrebbero essere considerati come astronauti. Secondo questi studiosi, la regione detta "aeropausa", dove si cominciano a manifestare condizioni equivalenti a quelle nello spazio, inizierebbe a 30 km di quota. Molti piloti di X-15 viaggiarono quindi ben oltre l'aeropausa.

Due voli di X-15, eseguiti dallo stesso pilota nel 1963, superarono la più severa definizione di spazio data dalla Federazione Aeronautica Internazionale superando la soglia dei 100 km.

Uno spaccato dell' X-15.
Uno spaccato dell' X-15.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] North American X-15

Das US-amerikanische Testflugzeug X-15 war ein raketengetriebenes Experimentalflugzeug für Höhen- und Hochgeschwindigkeitsflüge. Das Unternehmen North American Aviation (NAA) baute drei Exemplare dieses Musters. Bereits in den 1960er Jahren wurden mit dieser Maschine Rekorde für bemannte Flugzeuge aufgestellt. Es wurde eine Höchstgeschwindigkeit von 7274 km/h (Mach 6,72) und eine Flughöhe von 107,96 km erreicht. Die gesammelten Daten dienten dem US-Raumfahrtprogramm wie etwa dem Apollo-Programm. Höhere Geschwindigkeiten und Höhen bemannter Flugzeuge wurden erst mit dem Space Shuttle ab 1981 erreicht.

[en] North American X-15

The North American X-15 is a hypersonic rocket-powered aircraft. It was operated by the United States Air Force and the National Aeronautics and Space Administration as part of the X-plane series of experimental aircraft. The X-15 set speed and altitude records in the 1960s, reaching the edge of outer space and returning with valuable data used in aircraft and spacecraft design. The X-15's highest speed, 4,520 miles per hour (7,274 km/h; 2,021 m/s),[1] was achieved on 3 October 1967,[2] when William J. Knight flew at Mach 6.7 at an altitude of 102,100 feet (31,120 m), or 19.34 miles. This set the official world record for the highest speed ever recorded by a crewed, powered aircraft, which remains unbroken.[3][4]

[fr] North American X-15

Le North American X-15 était un avion fusée hypersonique expérimental de vol suborbital américain, construit dans le cadre d'un programme de recherche sur les vols à très haute vitesse et très haute altitude. De 1960 à 1968, les trois exemplaires construits ont effectué environ 200 vols d'essais pour le compte de la NASA et de l'US Air Force, pulvérisant tous les records de vitesse et d'altitude détenus par un aéronef piloté à aile fixe.
- [it] North American X-15

[ru] North American X-15

X-15 — экспериментальный ракетоплан фирмы North American Aviation, США. На нём совершены первые гиперзвуковые и суборбитальные космические полёты человека. Завершал лётные исследования достижения предельных скоростей в программах X. Непосредственная задача проекта X-15 — исследования для проекта пилотируемого суборбитального гиперзвукового бомбардировщика[1] X-20 Dyna Soar. Изучение полета крылатого аппарата на гиперзвуковых скоростях, на границе и вне атмосферы. Оценка теплозащиты, ручного управления в верхних слоях атмосферы, управляемой посадки. Концепция проекта утверждена ВВС США в 1954 году по предложению НАСА[2]. В соревновании проектов за контракт участвовали четыре компании:



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