Il Piper J-5 Cub Cruiser fu un aereo multiruolo, monomotore e monoplano ad ala alta sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Piper Aircraft nei tardi anni trenta.
Piper J-5 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo civile multiruolo |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | luglio 1939 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Esemplari | 1 507 |
Sviluppato dal | Piper J-3 |
Altre varianti | Piper PA-12 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,86 m (22 ft 6 in) |
Apertura alare | 10,82 m (35 ft 6 in) |
Altezza | 2,08 m (6 ft 10 in) |
Peso a vuoto | 376 kg (830 lb) |
Peso carico | 658 kg (1 450 lb) |
Passeggeri | 2 |
Propulsione | |
Motore | un Lycoming GO-145-C2 |
Potenza | 75 hp (56 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 154 km/h (96 mph, 83 kt) |
Velocità di stallo | 68 km/h (42 mph, 36 kt) |
Velocità di crociera | 138 km/h (86 mph, 75 kt) |
Autonomia | 692 km (430 mi, 374 nmi) |
Quota di servizio | 3 109 m (12 200 ft) |
i dati sono estratti da Piper Aircraft and their forerunners[1] | |
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Progettato per offrire sul mercato dell'aviazione generale un modello più evoluto del Piper J-3, adottando una cabina di pilotaggio a posti affiancati invece che in tandem come nel precedente modello, riuscì a ottenere nelle sue diverse varianti un ottimo successo commerciale anche in ambito militare portando la casa costruttrice a stipulare un contratto di fornitura con lo United States Army, non concretizzato, e con la United States Navy.
Dopo il successo commerciale ottenuto con il J-3, l'ufficio tecnico della Piper decise di avviare lo sviluppo di un nuovo modello più capiente per diversificare ulteriormente la gamma di velivoli offerti sul mercato dell'aviazione generale.
Il progetto, indicato dall'azienda come J-5, era relativo ad un velivolo con cabina di pilotaggio triposto, anche se in pratica si trattava di due posti e mezzo, i principali per due adulti affiancati e uno strapuntino posteriore, basato sul precedente J-3 che ne riproponeva l'aspetto generale e ingrandito, motore a cilindri contrapposti raffreddato ad aria di bassa ma adeguata potenza, velatura monoplana ad ala alta, impennaggio classico monoderiva, carrello d'atterraggio triciclo posteriore fisso e ammortizzato con ruotino d'appoggio sotto la coda, con la medesima impostazione costruttiva.[2][3]
Il modello venne avviato alla produzione in tre differenti versioni civili, diverse tra loro nella scelta del propulsore, sia nel costruttore, Continental o Lycoming, che nella gamma di potenza, 75 o 100 hp, che nella struttura del carrello, alle quali fecero seguito varianti destinate al mercato militare.
La prima versione sviluppata, indicata come J-5A, venne avviata alla produzione nel 1940. Era caratterizzata dall'adozione di un propulsione Continental A75 a 4 cilindri contrapposti da 75 hp, parzialmente racchiuso in una cappottatura sul naso del velivolo che lasciava esposta la superficie radiante dei cilindri, e un carrello dotato anteriormente di gambe deformabili all'esterno collegate tra loro da un sistema di tiranti.Realizzata in 783 esemplari la sua produzione cessò nel 1942.[2] Seguì la J-5B, motorizzata Lycoming O-145, dalla medesima architettura a 4 cilindri contrapposti e potenza, quindi la J-5B, motorizzata Lycoming O-235, 4 cilindri contrapposti di maggiore cilindrata e potenza 100 hp, che introduceva anche una diversa cappottatura motore completamente avvolgente e un carrello modificato che al fine di ridurre la superficie frontale integrava gli elementi ammortizzanti in fusoliera. Quest'ultima derivava dal prototipo J-5CA della variante aeroambulanza destinata alla United States Navy, la marina militare statunitense, concretizzata nella HE-1, poi AE-1, che grazie a una apertura ricavata nel dorso della fusoliera consentiva di trasportare un ferito senza rimuoverlo dalla barella.
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