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L’incidente della VSS Enterprise è avvenuto il 31 ottobre 2014, quando la VSS Enterprise, un velivolo sperimentale Scaled Composites SpaceShipTwo della compagnia Virgin Galactic, ha subito un cedimento strutturale durante un volo di prova sopra il deserto del Mojave, in California. Il copilota Michael Alsbury è rimasto ucciso e il pilota Peter Siebold ha riportato ferite gravi.

Incidente della VSS Enterprise
La VSS Enterprise attaccata alla nave madre VMS Eve.
Tipo di eventoIncidente
Data31 ottobre 2014
TipoCedimento strutturale causato da errore di progettazione e del pilota
LuogoDeserto del Mojave, California
Stato Stati Uniti
Coordinate35°18′31.68″N 117°58′05.88″W
Tipo di aeromobileScaled Composites SpaceShipTwo
Nome dell'aeromobileVSS Enterprise
OperatoreVirgin Galactic
Numero di registrazioneN339SS
PartenzaSpazioporto di Mojave
DestinazioneSpazioporto di Mojave
Passeggeri0
Equipaggio2
Vittime1
Feriti1
Sopravvissuti1
Mappa di localizzazione
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Storia del velivolo


Il velivolo, immatricolato negli Stati Uniti con codice di registrazione N339SS, era un aeromobile sperimentale Scaled Composites Model 339 SpaceShipTwo, l'unico costruito in quel momento. Era il primo di 12 velivoli ordinati dalla Virgin Galactic ed effettuò il suo primo volo nell'ottobre 2010, pur rimanendo attaccato alla nave madre White Knight Two.

Il 29 aprile 2013 fece il suo primo volo con propulsione autonoma, separandosi dalla nave madre ad un'altezza di 14000 m e raggiungendo un'altezza massima di 17000 m e la velocità di Mach 1,2 (1480 km/h).

Un secondo Scaled Composites Model 339 SpaceShipTwo, chiamato VSS Unity, è stato immatricolato nel febbraio 2016.


Incidente


Il luogo dell'incidente.

Il 31 ottobre 2014 la VSS Enterprise è precipitata nel deserto del Mojave vicino al paese di Cantil, in California. Il velivolo stava effettuando un volo di prova, il quarto con propulsione autonoma, ed era decollato dallo Spazioporto di Mojave attaccato alla nave madre VMS Eve. Si trattava del primo volo di prova propulso dopo 9 mesi e includeva il primo test di volo di un nuovo motore a razzo ibrido, che usava un combustibile solido a base di nylon e ossido di diazoto come comburente. Era il 35º volo autonomo del velivolo e il 55º in assoluto. L'equipaggio della VSS Enterprise era composto dal pilota Peter Siebold e dal copilota Michael Alsbury.

Secondo la ricostruzione del National Transportation Safety Board (NTSB), la SpaceShipTwo si è separata dalla nave madre e ha acceso i nuovi motori normalmente. Circa 11 secondi dopo, il velivolo si è spezzato improvvisamente, creando una scia di detriti lunga 56 km. Testimoni hanno riferito di aver visto un paracadute prima dello schianto. Il copilota Michael Alsbury è deceduto nell'incidente, mentre il pilota Peter Siebold è sopravvissuto riportando ferite gravi ed è stato portato in un ospedale a Lancaster. La nave madre VMS Eve è atterrata senza problemi.

Le iniziali supposizioni, che vedevano i nuovi motori come la causa dell'incidente, sono state smentite quando i motori e i serbatoi del carburante sono stati ritrovati intatti, indicando che non vi era stata un'esplosione causata dal carburante.

Un'indagine preliminare ha rilevato che gli aerofreni del velivolo si sono aperti troppo presto. Due secondi dopo, mentre i sistemi propulsivi erano ancora attivi, il velivolo si è disintegrato. Gli aerofreni necessitavano di due comandi separati per aprirsi: uno per lo sblocco e uno per il loro dispiegamento; il copilota Michael Alsbury li ha sbloccati, ma il comando per dispiegarli non è stato attivato, segno che la loro apertura non è stata intenzionale. Gli stessi aerofreni erano già stati aperti a velocità supersoniche in voli precedenti, ma a velocità più bassa o con una minore densità dell'aria.

È stato il primo incidente con vittime accaduto ad un veicolo spaziale durante il volo dal disastro dello Space Shuttle Columbia nel 2003 e il primo in assoluto nel quale c'è stato un superstite. Nonostante il pilota Peter Siebold non indossasse una tuta pressurizzata, è sopravvissuto alla disintegrazione del velivolo ad un'altezza di circa 15 km grazie all'apertura automatica del suo paracadute.


Indagini


Personale dell'NTSB mentre ispeziona i rottami del velivolo sul luogo dell'incidente.
Personale dell'NTSB mentre ispeziona i rottami del velivolo sul luogo dell'incidente.

Le indagini del National Transportation Safety Board sono cominciate il giorno stesso dell'incidente. È stato appurato che gli aerofreni erano stati sbloccati ad una velocità di poco superiore a Mach 1, e si erano successivamente dispiegati da soli senza che fosse stato dato il comando necessario.

Dopo alcuni mesi di indagini, l'NTSB ha dichiarato in un'audizione e in un successivo comunicato stampa che la causa dell'incidente era da attribuirsi a diversi fattori, tra cui misure di sicurezza inadeguate, insufficiente addestramento dei piloti, mancanza di controlli da parte dell'ente pubblico e insufficiente esperienza di uno dei piloti. Gli investigatori hanno determinato che il copilota ha sbloccato prematuramente una parte mobile della coda del velivolo, circa 10 secondi dopo che la SpaceShipTwo ha acceso il motore e mentre stava superando il muro del suono, causando il cedimento strutturale del velivolo. L'NTSB ha anche accertato che la Scaled Composites, che ha progettato il velivolo, non ha inserito un sistema di sicurezza che potesse prevenire il dispiegamento accidentale degli aerofreni in caso di errore del pilota.

Nel rapporto finale dell'NTSB è riportato che gli aerofreni sono stati sbloccati mentre il velivolo si trovava a Mach 0,92 e stava accelerando, 9 secondi dopo il rilascio dalla nave madre e 14 secondi prima di raggiungere Mach 1,4, la minima velocità alla quale le superfici mobili sulla coda del velivolo potevano essere sbloccate in base ai progetti. La telemetria e le registrazioni audio e video nella cabina di pilotaggio mostrano che il copilota Michael Alsbury annuncia lo sblocco alla velocità di Mach 0,92, e il cedimento strutturale avviene nei successivi 4 secondi. Gli aerofreni, progettati dall'ingegnere Burt Rutan, dovevano essere dispiegati al raggiungimento della massima altitudine per aumentare la resistenza aerodinamica e rallentare la discesa del velivolo. Il sistema funziona ruotando la doppia coda del velivolo verso l'alto di circa 65 gradi. Quando il velivolo si trova in regime transonico tra Mach 0,85 e Mach 1,34, le forze aerodinamiche spingono la coda verso l'alto; se le superfici mobili della coda sono sbloccata all'interno di questo intervallo di velocità ci solo due attuatori a tenere blocca la coda stessa, che tuttavia nel volo del 31 ottobre 2014 non sono stati sufficienti a impedirne la rotazione.

Gli investigatori hanno dichiarato che i progettisti del velivolo si sono affidati eccessivamente alla competenza dei piloti, non prendendo in considerazione la possibilità che essi potessero commettere un errore. In aeronautica, il fatto che un singolo errore umano possa portare alla distruzione del velivolo denota gravi deficienze progettuali. Inoltre la documentazione e i manuali di volo non danno informazioni sul rischio di sblocco degli aerofreni al di sotto di Mach 1,4. L'NTSB ha anche criticato la Federal Aviation Administration per non avere dato sufficiente importanza ai fattori umani nella nascente industria del volo spaziale commerciale.


Sviluppi successivi


Il secondo velivolo della classe SpaceShipTwo, la VSS Unity, è stata presentata il 19 febbraio 2016 da Scaled Composites e Virgin Galactic. Le due aziende hanno annunciato che il nuovo velivolo è dotato di un sistema automatico che impedisce lo sblocco degli aerofreni in condizioni di volo non sicure. Un avviso sui rischi dello sblocco prematuro delle superfici mobili è stato inoltre aggiunto ai manuali di volo e alle liste di controllo.


Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni



На других языках


[en] VSS Enterprise crash

The VSS Enterprise crash occurred on October 31, 2014, when the VSS Enterprise, a SpaceShipTwo experimental spaceflight test vehicle operated by Virgin Galactic, suffered a catastrophic in-flight breakup during a test flight and crashed in the Mojave Desert near Cantil, California.[1][2] Co-pilot Michael Alsbury was killed and pilot Peter Siebold was seriously injured.

[fr] Accident du VSS Enterprise

Le 31 octobre 2014, le VSS Enterprise, un véhicule spatial expérimental de type SpaceShipTwo de la compagnie Virgin Galactic a subi une désintégration en vol et s'est écrasé dans le désert des Mojaves, en Californie (États-Unis), pendant un vol d'essai[1],[2]. Le copilote, Michael Alsbury, a été tué et le commandant de bord, Peter Siebold (en), a été grièvement blessé.
- [it] Incidente della VSS Enterprise



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