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Il GAM-87/AGM-48 Skybolt era un missile balistico aviolanciato ALBM (Air-Launched Ballistic Missile) nucleare prodotto dalla Douglas.

Douglas GAM-87/AGM-48 Skybolt
Un missile Skybolt e sullo sfondo un B-52
Descrizione
Tipo	aria-superficie
Impiego	strategico nucleare
Sistema di guida	inerziale balistica
Costruttore	Douglas
Impostazione	1960
Ritiro dal servizio	1963
Utilizzatore principale	USA Regno Unito
Peso e dimensioni
Peso	5000 kg
Lunghezza	11,6 m
Larghezza	1,68 m
Diametro	0,89 m
Prestazioni
Gittata	1850 km (1150 miglia)
Velocità massima	15 300 km/h (9500 mph)
Motore	razzo a due stadi a propellente solido costruito dalla Aerojet General
Esplosivo	W-59 termonucleare da 1,2 Megaton
note	programma cancellato
Strategic Air Command.com
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Storia

In conseguenza di studi effettuati nel 1958 che affermavano la fattibilità del lancio di missili balistici nucleari da bordo di aerei in alta quota, venne commissionata nel 1959 una fornitura alla Douglas di missili da utilizzare sui B-52H Statofortress americani. In piena guerra fredda, nell'ambito degli accordi di collaborazione sulle tecnologie strategiche, si unì al programma la RAF programmando l'utilizzo di questi sistemi d'arma sugli Avro Vulcan.
Nel gennaio 1961 iniziarono i test, ma dopo i primi cinque lanci falliti il programma venne cancellato nel dicembre 1962, proprio in concomitanza con il primo lancio riuscito, lasciando senza un programma di grande interesse sia l'USAF che la RAF, che per esso aveva rinunciato allo sviluppo autonomo del Blue Streak.
Il presidente John Kennedy cancellò il programma seguendo le raccomandazioni del segretario alla difesa Robert McNamara,[1] creando una crisi dei rapporti USA-Regno Unito, non ottemperando agli accordi presi in precedenza dal presidente Eisenhower e relativi allo fornitura di tecnologie nucleari ai britannici.[2]
La tensione fu tuttavia sanata grazie all'accordo di Nassau stipulato con Harold Macmillan, che prevedeva la fornitura da parte degli Stati Uniti al Regno Unito di missili a testata nucleare del tipo UGM-27 Polaris per compensare della fine del precedente programma congiunto.

Tecnica

Il missile era stato realizzato in una configurazione a due stadi a propellente solido. Il primo stadio aveva il controllo di traiettoria basato sull'utilizzo degli stabilizzatori, il secondo stadio aveva la guida basata sulla orientazione dell'ugello del motore a razzo. Il B-52H poteva imbarcare quattro Skybolt montati sotto i piloni alari. Al missile, in previsione dell'aggancio all'ala del bombardiere, veniva montato un cono aerodinamico a copertura dei suoi stabilizzatori, che serviva a ridurre l'effetto di freno aerodinamico sull'aereo vettore. Al momento del lancio, il missile veniva sganciato dall'ala del aereo, perdeva il cono aerodinamico e accendeva il primo stadio. Al termine dell'accensione del secondo stadio, l'arma assumeva una traiettoria balistica che la portava ad avere una portata dichiarata di 1850 km. Il progetto prevedeva l'utilizzo di un modulo di rientro Mk.7 con a bordo una testata nucleare W59 da 1,2 megatoni.
Alcuni test continuarono anche dopo la cancellazione del programma e il missile venne designato XAGM-48A.
Ne vennero costruiti meno di 100 esemplari.[3]

Note

Altri progetti

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На других языках

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[de] AGM-48 Skybolt

Die Douglas AGM-48 Skybolt war eine ballistische Luft-Boden-Rakete (air launched ballistic missile- ALBM) aus US-amerikanischer Produktion. Sie wurde während des Kalten Krieges in den späten 1950er-Jahren unter dem Namen XGAM-87 entwickelt. Mit ihrer Entwicklung wollte man eine „sicherere“ mobile Abschussplattform für Interkontinentalraketen der US Air Force schaffen, im Gegensatz zu beispielsweise statischen und „unsicheren“ Raketensilos. Dazu sollte der Start von Flugzeugen aus erfolgen. Die Skybolt sollte ursprünglich von amerikanischen Boeing B-52- und britischen Avro Vulcan-Langstreckenbombern eingesetzt werden. Eine Reihe misslungener Teststarts sowie die fortschreitende Entwicklung von U-Boot-gestützten ballistischen Raketen führten schließlich zur Streichung des Programms, was Bestürzung insbesondere bei der britischen Militärführung hervorrief, die an dem Programm beteiligt war.

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[en] GAM-87 Skybolt

The Douglas GAM-87 Skybolt (AGM-48 under the 1962 Tri-service system) was an air-launched ballistic missile (ALBM) developed by the United States during the late 1950s. The basic concept was to allow US strategic bombers to launch their weapons from well outside the range of Soviet defenses, as much as 1,000 miles (1,600 km) from their targets. To do this in an air-launched form, a lightweight thermonuclear warhead was needed. Initially, the W47 from the Polaris missile was selected, but it was later replaced by the W59 from the Minuteman missile.

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[fr] AGM-48 Skybolt

Le GAM-87A Skybolt était un missile aérobalistique. Il fut développé par Douglas Aircraft Company à la fin des années 1950. Monté sous les ailes de bombardiers lourds plutôt que lancé depuis des silos, le Skybolt devait être un composant important de la force mobile d'ICBM de l'USAF. Le projet fut rejoint par les forces britanniques en 1960, qui pensaient utiliser le missile sur ses V bombers. Une série de problèmes lors du développement de missiles lancés par submersibles fit que le projet fut abandonné au milieu des années 1960. Les Britanniques ayant choisi de faire du Skybolt la colonne vertébrale de leur force de dissuasion, l'arrêt du programme provoqua des tensions entre les deux pays, connues comme the Skybolt Crisis. Le problème fut réglé par les accords de Nassau par lesquels les États-Unis s'engageaient à fournir des missiles UGM-27 Polaris au Royaume-Uni, qui construisirent les sous-marins de la classe Resolution pour lancer ceux-ci.

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- [it] AGM-48 Skybolt

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[ru] GAM-87 Skybolt

Skybolt ([ˈskaɪboʊlt] чит. «Ска́йболт», в пер. «удар молнии», индекс до 1962 года — GAM-87, после 1962 года — AGM-48) — американская аэробаллистическая ракета воздушного базирования (под размещение на внешней подвеске переоборудованного стратегического ракетоносца B-52 Stratofortress)[1]. Предназначалась для применения в качестве оружия второго удара по стратегическим целям в глубине Советского Союза[2].

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