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Il Latécoère 300 era un idrovolante quadrimotore a scafo centrale realizzato dall'azienda francese Forges et Ateliers de Construction Latécoère negli anni trenta.

Latécoère 300
Il Latécoère 300 "Croix-du-Sud", marche F-AKGF
Descrizione
Tipoidrovolante postale
Equipaggio4
ProgettistaPierre-Georges Latécoère
Costruttore Latécoère
Data primo volo17 dicembre 1931
Utilizzatore principale Air France
Esemplari1
Altre variantiLatécoère 301
Latécoère 302
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza25,83 m
Apertura alare44,20 m
Altezza6,50 m
Superficie alare260 m²
Peso a vuoto11 723 kg
Peso max al decollo22 952 kg
Propulsione
Motore4 Hispano-Suiza 12Nbr
Potenza650 CV (478 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max220 km/h
Velocità di crociera160 km/h
Tangenza4 600 m
Record e primati
  • 1933: volo senza scalo di 3 697 km

Warplanes of the Second World War, Volume Five, Flying Boats[1]

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Caratterizzato dalla configurazione alare ad ala alta a parasole e dall'adozione delle unità motrici in configurazione traente-spingente, venne utilizzato come aereo da trasporto e postale fino alla sua scomparsa sull'oceano Atlantico, il 7 dicembre 1936, pilotato da Jean Mermoz, a causa di un malfunzionamento.


Storia del progetto


Negli anni trenta il progredire della tecnologia in campo aeronautico mise a disposizione i mezzi per realizzare i primi progetti per mezzi aerei capaci di effettuare trasvolate atlantiche. In Francia l'ingegnere Pierre-Georges Latécoère, progettista e proprietario dell'azienda che portava il suo nome, intraprese la realizzazione del progetto 300, un idrovolante ad uso civile da trasporto postale in grado di poter effettuare un servizio regolare di collegamento via sud Atlantico con partenza da Dakar in Senegal, a Natal in Brasile.

Il 300, caratterizzato dall'adozione di una configurazione a scafo centrale abbinato ad un'ala alta a parasole, riproponeva uno schema classico degli idrovolanti del periodo e si basava sull'esperienza acquisita da Latécoère nella progettazione e costruzione dei precedenti idro ad uso civile e militare. Per poter disporre della potenza necessaria senza gravare eccessivamente sulla resistenza aerodinamica del velivolo, a vantaggio anche del minor consumo di combustibile, i quattro motori vennero collocati in configurazione traente-spingente occupando due sole gondole posizionate sull'ala.


Tecnica


Il Latécoère 300 era un velivolo caratterizzato dalla configurazione a scafo centrale, dalla motorizzazione a quattro motori in configurazione traente-spingente, e da una coda dall'impennaggio monoderiva.

Lo scafo era caratterizzato dalla presenza di due sponson laterali che facilitavano le operazioni di carico ed equilibravano il velivolo quando era alla fonda e comprendeva la cabina di pilotaggio posizionata sulla parte anteriore ed una stiva di carico dove erano posizionati i colli contenenti la corrispondenza ed i pacchi postali. Posteriormente terminava in un impennaggio tradizionale monoderiva con piani orizzontali controventati da due robusti montanti.

L'ala, montata alta a parasole, integrava le due gondole che racchiudevano i quattro motori ed era collegata lateralmente agli sponson tramite una coppia di robusti montanti obliqui e centralmente alla parte superiore dello scafo tramite un grande castello tubolare.

L'impianto propulsivo era affidato a quattro motori Hispano-Suiza 12Nbr, dei 12 cilindri a V raffreddati a liquido capaci di sviluppare una potenza di 650 CV (478 kW) ciascuno e collegati ad eliche tripala di costruzione metallica.


Impiego operativo


Il Latécoère 300 Croix-du-Sud, agli ordini del comandante Bonnot, giunto il 1º settembre 1934 a Natal. I sacchi della posta, immediatamente estratta dallo scafo, riprenderanno il trasporto volando su aerei della compagnia Air France.
Il Latécoère 300 "Croix-du-Sud", agli ordini del comandante Bonnot, giunto il 1º settembre 1934 a Natal. I sacchi della posta, immediatamente estratta dallo scafo, riprenderanno il trasporto volando su aerei della compagnia Air France.

Il Latécoère 300 venne portato in volo per la prima volta nel 1931 ed immatricolato F-AIHP ed dopo essere affondato nell'Étang de Berre, vicino a Marsiglia, il 17 dicembre dello stesso anno[2], venne ricostruito, reimmatricolato F-AKGF e battezzato Croix-du-Sud (Croce del Sud) quindi riportato in volo nel 1932.[3] Il 31 dicembre 1933 ottenne un primato internazionale di volo per la categoria idro da trasporto volando per 3 697 km dallo stagno di Berre fino Saint-Louis, nel Senegal.[1][3] Successivamente entrò in servizio con la compagnia aerea Air France effettuando un servizio di posta aerea collegando sulla rotta transoceanica Dakar, nel Senegal con Natal, in Brasile,[4] e portando a termine 23 missioni prima di scomparire in mare.

Il 7 dicembre 1936, il pilota francese Jean Mermoz, rimase coinvolto in un incidente occorso al Croix-du-Sud mentre ne era ai comandi durante una traversata atlantica.[5]

Dopo essere appena partito sulla rotta verso la sponda occidentale dell'Atlantico, a causa di un guasto al motore fu costretto a ritornare all'idroscalo di partenza. Quando si rese conto che non c'erano aerei sostitutivi, dopo una rapida riparazione riprese il volo insistendo sul voler consegnare la posta in orario (le sue ultime parole prima di mettere piede sul Laté furono: "Svelti, non perdiamo altro tempo")

Quattro ore più tardi, la stazione radio ricevette un breve messaggio, interrotto bruscamente, dove Mermoz dichiarava di essere costretto a spegnere uno dei motori di tribordo. Non furono ricevuti altri messaggi e la missione di salvataggio non riuscì a ritrovare né il velivolo né alcun membro dell'equipaggio.

La commissione d'inchiesta per stabilire le possibili cause dell'incidente ipotizzò che il motore, riparato presumibilmente con poca cura prima della partenza, avesse perso l'elica a metà del volo, e che questa avesse causato un grave danneggiamento alla struttura dell'aereo o l'avesse tagliata completamente, privando così il velivolo della coda e provocando uno schianto immediato.

Henri Guillaumet, un altro pilota francese compagno di Mermoz, aveva incontrato lo stesso problema qualche mese prima volando su un Latécoère 301, sviluppo del Laté 300, ma essendo il motore malfunzionante uno dei due anteriori, la velocità era stata sufficiente per mantenere l'elica a posto fino all'atterraggio.


Utilizzatori


 Francia

Note


  1. Green, pp. 22-24.
  2. (EN) ASN Aircraft accident 17-DEC-1931 Latécoère 300 F-AIHP, su Aviation Safety Network, https://aviation-safety.net/index.php. URL consultato il 19 settembre 2009.
  3. Taylor, p. 566.
  4. Allaz, pp. 80-81.
  5. (EN) ASN Aircraft accident 07-DEC-1936 Latécoère 300 F-AKGF, su Aviation Safety Network, https://aviation-safety.net/index.php. URL consultato il 19 settembre 2009.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Trasporti

На других языках


[de] Latécoère 300

Die Latécoère 300 war ein französisches Flugboot, das 1931 seinen Erstflug absolvierte. Es war der Prototyp einer Serie von je drei zivilen Laté 301-Postflugzeugen und militärischen Laté 302-Fernaufklärern, die 1935 und 1936 als Weiterentwicklung des Prototyps gebaut wurden.

[en] Latécoère 300

The Latécoère 300 series of aircraft were a group of civil and military flying boats. They were manufactured by French aircraft manufacturer Latécoère in the 1930s. A single Latécoère 300 was built; it was flown for the first time in 1931 and sank the same year. It was rebuilt and flown again in 1932, being named Croix du Sud ("Southern Cross").[1]

[fr] Latécoère 300

L'hydravion Latécoère 300 a été conçu par Marcel Moine et construit à un seul exemplaire, pour le transport du courrier sur la ligne Atlantique Sud, via Dakar au Sénégal, jusqu'à Natal au Brésil. Le tout premier exemplaire, immatriculé F-AKCU, effectue son premier essai de vol, le 16 décembre 1931,sur l'étang de Biscarrosse, avec Gonord et Vergès aux commandes. Mais après déjaugeage et montée en chandelle, en raison d'un problème de centrage, l'appareil plongea à pic et heurta violemment la surface de l'eau ce qui occasionna la rupture du fuselage en deux parties, l'avant coulant aussitôt. Trois exemplaires de série, légèrement différents et nommés Latécoère 301, sont ensuite livrés à Air France entre novembre 1935 et janvier 1936.
- [it] Latécoère 300

[ru] Latécoère Late 300

Латекоэ 300 (фр. Latécoère 300) — серия гражданских и военных летающих лодок, созданная французской фирмой Groupe Latécoère в 1930-х годах. Самолёт был первой четырёхмоторной летающей лодкой компании[1].



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