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Il Falco è un aeromobile a pilotaggio remoto (APR) progettato e costruito dall'azienda italiana Selex ES (oggi Leonardo). L'APR è di tipo “media altitudine, media autonomia” ed è stato progettato per scopi di sorveglianza; può trasportare diversi tipi di carico, tra cui vari sensori ad alta risoluzione; non è tuttavia in grado di trasportare armamenti. Il cliente di lancio, il Pakistan, ha chiesto che venisse prodotta una versione del Falco armata: tale versione, denominata Falco Evo, è in grado di trasportare missili e bombe guidati.

Selex ES Falco
Il Falco al Salone di Le Bourget del 2009.
Descrizione
Equipaggio0
Costruttore Leonardo
Data primo voloDicembre 2003
Anni di produzione2009–oggi
Utilizzatore principalePakistani Fida'iyye
Altri utilizzatoriOrganizzazione delle Nazioni Unite
Esemplari~ 50
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza5,25 m
Apertura alare7,2 m
Altezza1,8 m
Peso max al decollo490 kg
Propulsione
Motore1 a ciclo Otto
Potenza48 kW (65 hp)
Prestazioni
Velocità max216 km/h
Autonomia14 ore
Tangenza6 500 m (21 325 ft)
Armamento
Piloni2 sotto l’ala con capacità di 70 kg
voci di aeromobili a pilotaggio remoto presenti su Wikipedia

Sviluppo



Progetto


Il sistema Falco è composto da:

L'APR Falco è lungo 5,2 metri (17 ft), alto 1,8 metri (6 ft), ha un'apertura alare di 7,3 metri (24 ft) e una velocità massima di 216 km/h (134 mph). L'altitudine massima è di 5 000 metri (16 400 ft) e ha un'autonomia di 14 ore. Insieme al velivolo Selex ES fornisce una serie di sensori, tra i quali la torretta elettro-ottica/infrarossa EOST 46, il radar di sorveglianza multimodale Gabbiano 20 e il radar PicoSAR.


Falco EVO


Il Falco EVO è una versione evoluta del Falco, progettata per offrire prestazioni di fascia più alta. Questa versione è progettata per operare in un'ampia gamma di missioni, integrando ruoli militari come sorveglianza, con missioni di governo/commerciali, come il pattugliamento di frontiera o il monitoraggio ambientale. L'EVO presenta quindi un motore più potente, fornendo una capacità di carico aumentata a 100 kg, oltre a lunghezza incrementata a 6,2 m, apertura alare di 12,5 m, altezza di 2,5 m, peso max al decollo di 650 kg e ad un'autonomia di oltre 20 ore. Tra gli strumenti di cui è equipaggiato bisogna considerare il radar Gabbiano Ultra Light, per missioni diurne e notturne a lungo raggio, il sistema di ottica a infrarossi ad alta definizione e un collegamento dati satellitari oltre la linea di vista.[1]

Nel dicembre 2018 è iniziata una campagna di voli di 300 ore, facente parte del programma europeo Frontex. I voli partono dall'aeroporto di Lampedusa, avvengono nello spazio aereo civile italiano e maltese e sono pianificati dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del Ministero dell'Interno.[2] Tra il 19 e il 24 maggio 2019 è stata svolta a Lampedusa una simulazione su vasta scala per testare le potenzialità del Falco EVO in operazioni di emergenza e di salvaguardia delle popolazioni: in particolare è stato impiegato nella simulazione di eventi catastrofici, come in caso di terremoto.[3]

Gli attuali velivoli Falco possono essere convertiti in modelli EVO attraverso un retrofit che aggiunge ali più lunghe e un piano di coda allungato, consentendo al sistema di volare a un’altitudine di 6.000 metri con un raggio operativo di oltre 200 km in linea di vista (LOS – line of sight).


Utilizzatori


Utilizzatori del Falco e del Falco Evo nel mondo.
Utilizzatori del Falco e del Falco Evo nel mondo.
Esemplare esposto durante la Festa della Repubblica Italiana 2011
Esemplare esposto durante la Festa della Repubblica Italiana 2011

Il Falco è l'unico sistema APR tattico sviluppato completamente in Europa ad essere esportato ed utilizzato in operazioni. L'azienda israeliana Elbit Systems ha ordinato a Selex ES il radar Gabbiano per i suoi APR Hermes 450 e Hermes 900 per sorveglianza a lungo raggio su mare e su terra. Il Falco è stato acquistato dai seguenti paesi:

 Pakistan
Nel gennaio 2007 il Pakistan è diventato il primo cliente estero del Falco, ordinandone 25 esemplari che risultano tutti in servizio al maggio 2019.[4][5]
 Libia
Nel luglio 2009 è stato siglato un accordo per la vendita del Falco alla Libia.
 Giordania
Nel novembre 2009 le forze armate giordane hanno stretto un accordo con SELEX Galileo per sviluppare in Giordania tecnologie APR e sensori elettro-ottici basati sul sistema Falco per le forze speciali giordane. 4 esemplari consegnati nel 2010 e ritirati all'inizio del 2018, 2 dei quali persi in incidenti.[6]
 Arabia Saudita
Il 13 luglio 2012 è stato siglato un accordo per la vendita del Falco all'Arabia Saudita. Questo ha portato a più di 50 i velivoli Falco operativi nel mondo.
 Turkmenistan
Nel 2011 il Turkmenistan ha acquistato 3 sistemi Falco XN, per un valore di 8,7 milioni di euro.[7]
 Nazioni Unite
Le forze di peacekeeping dell'ONU utilizzano il Falco nella Repubblica Democratica del Congo. Sono impiegati 5 esemplari di Falco, consegnati nel luglio 2013 con un contratto di $50 milioni.[8]

Impiego operativo


Dopo aver acquistato 24 Falco, l'aeronautica del Pakistan li ha dispiegati nella valle dello Swat. È stato inoltre siglato un accordo tra SELEX Galileo e il Pakistan Aeronautical Complex, una compagnia statale del settore della difesa, per produrre il Falco in Pakistan. Il Pakistan ha optato per il Falco, un APR privo di armamenti, dopo che gli Stati Uniti hanno rifiutato di vendere al Pakistan i loro APR più avanzati per proteggere le loro tecnologie sensibili.

Si ritiene che il Falco sia stato usato durante le operazioni del 2009 nella valle dello Swat per localizzare le infrastrutture utilizzate dai rivoltosi.

Uno degli APR costruiti in Pakistan è precipitato in una base militare. Il velivolo ha subito solo lievi danni e non ci sono stati feriti.


Note


  1. FALCO EVO, su leonardocompany.com.
  2. LEONARDO: AL VIA I VOLI DEL DRONE FALCO EVO PER MISSIONI DI SORVEGLIANZA MARITTIMA, su difesaonline.it, 6 dicembre 2018.
  3. Il Falco EVO di Leonardo, il drone amico nelle emergenze, su lasicilia.it, 25 giugno 2019.
  4. "LE FORZE AEREE DEL PAKISTAN", su analisidifesa.it, 2 maggio 2019, URL consultato il 2 maggio 2019.
  5. "Pakistan Air Force: l'asso nella manica di Islamabad" - "Rivista italiana difesa" N. 2 - 02/2019 pp. 74-81
  6. "OPERATIONAL FAILURE: THE CH-4B’S SHORT-LIVED CAREER IN JORDAN", su oryxspioenkop.com, 17 gennaio 2022, URL consultato il 7 febbraio 2022.
  7. rainews.it.
  8. Italian drones for the war in the DRCongo, su jpic-jp.org, 16 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[en] Selex ES Falco

The Falco (English: hawk) is a tactical unmanned aerial vehicle (UAV) designed and produced by Selex ES (now Leonardo formerly Leonardo-Finmeccanica and Finmeccanica, originally by Galileo Avionica of Italy). The UAV is designed to be a medium-altitude, medium-endurance surveillance platform capable of carrying a range of payloads, including several types of high-resolution sensors.[2] A larger variant, the Falco EVO,[5] is capable of carrying larger payloads is also available. Neither system is designed to carry weapons, The launch customer, Pakistan, reportedly wanted the Falco armed, a request that Italy rejected.[6]
- [it] Selex ES Falco



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