dati tratti da T-2006A. Il nuovo scenario addestrativo Multi Crew[1][2]
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Storia del progetto
Il primo prototipo di P2006T venne realizzato negli stabilimenti della Tecnam a Capua, in Campania. L'aereo è stato progettato dal professor Luigi Pascale, ed ha effettuato il primo volo 13 settembre 2007.[3] L'agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) nel 2009 ha certificato l'aereo[4] nella categoria EASA CS23, IFR (Instrument Fight Rules).[5] Nel 2010 il P2006T ricevette la certificazione da parte della Federal Aviation Administration (FAA).[6]
Tecnica
Il P2006T è un velivolo bimotore leggero, quadriposto, ad ala alta, con carrello d'atterraggio retrattile e fusoliera realizzata completamente in alluminio. Monta due motori Rotax 912S3[7] da 100hp che gli consentono di raggiungere una velocità massima di 287 km/h.[8] È dotato di autopilota e strumentazione di bordo completamente digitale, ma manca di sistema antighiaccio e la fusoliera pressurizzata.[4]
Impiego operativo
Il P2006T è stato valutato dalla Marina cilena come sostituto del Cessna O-2 Skymaster. La commessa prevedeva l'acquisto di 8 velivoli con compiti di sorveglianza e ricognizione.[9]
Nel 2015 l'Aeronautica Militare Italiana ha selezionato il P2006T come addestratore leggero. La forza armata ha stipulato un contratto che prevede, oltre alla fornitura di 3 aerei, anche l'acquisto di simulatori di volo, l'addestramento di piloti e tecnici e l'assistenza per un periodo di tre anni, per un totale di 3600 ore.[10][11][12] I velivoli sono stati consegnati nel luglio del 2016[13] con la denominazione T-2006A.[14]
Piattaforma di ricerca
La NASA ha selezionato il P2006T come piattaforma per la ricerca sulla propulsione elettrica in campo aeronautico.[5] Il progetto è denominato LEAPTech, ed ha come obbiettivo la costruzione di un aereo spinto da 18 motori elettrici.[15][16][17]
Nel luglio del 2016 una fusoliera dotata di cockpit[5] è stata inviata in California per essere impiegata come base per il prototipo a propulsione elettrica NASA X-57 Maxwell,[5] il cui primo volo è previsto nel 2017[18].
Versioni
P2006T
Versione civile standard.
P2006T MRI
Versione dotata di sensori per missioni di ricognizione e pattugliamento.[19] È stato sviluppato in collaborazione con la società spagnola INDRA.
P 2006T MMA
Versione multi missione sviluppata da Airborne Technologies.[20]
T-2006A
Versione per l'addestramento al pilotaggio dei plurimotori, dotata di doppi comandi,[21] telecamere nell'abitacolo, registratori dei dati di volo,[21] autopilota e strumentazione di bordo completamente digitale.[4]
3 Tecnam P2006T, in leasing triennale, sono stati consegnati il 5 luglio 2016 al 207º Gruppo del 70º Stormo di stanza sull'aeroporto di Latina, designati T-2006A,[23] e riconsegnati a Tecnam alla scadenza di questo nel 2019.[24]
Rep. Dominicana
Fuerza Aérea Dominicana
1 P2006T SMP (Special Missions Platform), ordinato nel 2015, consegnato nel 2016 ed in servizio all'ottobre 2019.[25][26][27]
Galleria d'immagini
Particolare della cabina con indicatori analogici.
Particolare del glass cockpit Garmin, montato su un P2006T.
Antonio Calabrese e Serafino Durante, T-2006A. Il nuovo scenario addestrativo Multi Crew, in Rivista Aeronautica, n.5, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 2016, pp.44-49.
Dino Marcellino, I T-2006A del 70º Stormo, in JP4 mensile di Aeronautica e Spazio, n.1, Firenze, Ed.AI. srl., gennaio 2017, pp.48-53.
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