Il Tecnam P96 Golf (codice ICAO : GOLF) è un aereo biposto di fabbricazione italiana, prodotto dalla Tecnam di Capua e commercializzato in numerosi paesi del mondo dal 1997 al 2006. Si tratta di un aereo monomotore con ala bassa a pianta rettangolare, con carrello fisso triciclo e ruotino anteriore sterzante. In Italia rientra nella categoria degli ultraleggeri, immatricolabile come avanzato.
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Tecnam P96 Golf/100 | |
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Descrizione | |
Tipo | ultraleggero |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | marzo 1997 (1999 versione 100 cv) |
Data ritiro dal servizio | 2006 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,4 m |
Apertura alare | 8,5 m |
Larghezza | 1,1 m |
Altezza | 2,3 m |
Superficie alare | 12,2 m² |
Carico alare | 36,9 kg/m² |
Peso a vuoto | 289 kg |
Peso max al decollo | 450 kg |
Passeggeri | 1 |
Capacità combustibile | 70 L (2 serbatoi alari di 35 L) |
Propulsione | |
Motore | un Rotax 912 ULS |
Potenza | 100 CV a 5 800 giri/min |
Prestazioni | |
Velocità max | 225 km/h |
VNE | 270 km/h (IAS) |
Velocità di stallo | 65 km/h (full flap) |
Velocità di crociera | 185 km/h (CAS) a 4 800 giri/min |
Velocità di salita | 5,8 m/s |
Autonomia | 720 km |
Tangenza | 4 300 m (circa) |
Note | dati riferiti alla versione 100 CV, peso 450 kg, in atmosfera ISA, livello del mare, elica a passo fisso F.lli Tonini GT-2/173/VRR-FW 101 SRTC. |
Dati prelevati o ricavati dalle informazioni presenti nel «Manuale di Volo P96 Golf & P96 Golf/100» Edizione 3 – Ottobre 2004, Revisione n.1 – 18 aprile 2008, Costruzioni Aeronautiche Tecnam S.r.l. e da «Janes All the World Aircraft»[1] (inglese). | |
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Il Tecnam P96 è stato il primo ultraleggero ad ala bassa prodotto dalla Tecnam, a distanza di alcuni anni dall'introduzione del diffusissimo P92 Echo ad ala alta, con il quale condivide numerose soluzioni costruttive. Oltre all'ala bassa a sbalzo, il P96 presenta una apertura alare di 8,5 metri contro i 9,5 del P92, che gli garantisce un maggiore rateo di rollio, una velocità indicata superiore di quasi 10 km/h ed un comportamento più stabile in turbolenza[2].
Nel 2002 la Tecnam ha presentato il P2002 Sierra, un nuovo aereo ad ala bassa con aerodinamica rivista ed un diverso profilo alare, modello che è andato a sostituire gradualmente le vendite del P96, benché sia stato promosso dalla Tecnam fino al 2006.[1][3]
La fusoliera è costituita, per la parte anteriore, da una struttura reticolare in tubi di acciaio speciale, e, a partire dalla sezione terminale della cabina, da una struttura a guscio in lega di alluminio, nella cui zona superiore è collegata a un radome in materiale composito che raccorda la cappottina di accesso in cabina con la deriva. Il vano motore è isolato dal vano cabina mediante una paratia parafiamma; il castello motore in tubi di acciaio è vincolato al traliccio di cabina in quattro punti. La cappottina di cabina, in composito, scorre su binari posti lateralmente alla fusoliera mediante una serie di cuscinetti a sfera; Il sistema di chiusura è realizzato mediante tre leve di sgancio, una superiore e due laterali.
La propulsione è affidata ad un motore Rotax 912 UL/ULS, in grado di esprimere una potenza pari a 80 CV (59 kW) o 100 CV (73,5 kW) in base alla versione. L'elica fornita dalla casa è un bipala in legno a passo fisso, con pale di lunghezza variabile in base al motore installato.
L'impianto combustibile è costituito da due serbatoi integrati con il bordo d'attacco alare, la capacità di ogni singolo serbatoio è di 35 litri. Ogni serbatoio è dotato di proprio rubinetto installato in cabina e di un filtro posto nella zona inferiore sulla parafiamma dotato di rubinetto di spurgo. Il livello di combustibile è visibile mediante due indicatori analogici posti sul pannello strumenti. Il circuito di alimentazione è dotato di una pompa meccanica comandata dal motore e di una pompa elettrica di emergenza azionabile dal pilota. Un indicatore di pressione del combustibile indica la corretta alimentazione ai carburatori.
L'impianto elettrico è costituito da un circuito a 12Volt in corrente continua, viene comandato dalla chiave di accensione posta sul cruscotto ed è alimentato da un alternatore e da una batteria tampone posta nel vano motore.
L'impianto anemometrico è costituito da una presa totale ed una statica posta nella zona ventrale della semiala sinistra in prossimità della tip d'estremità.
Il circuito frenante è unico ed agisce su entrambe le ruote del carrello principale mediante freni a disco, lo stesso circuito, grazie ad una valvola di intercettazione, opera da freno di stazionamento.
I comandi di volo sono di tipo a cloche e pedaliera; il circuito di comando longitudinale è costituito da un sistema ad aste rigide dotato di aletta di trimmaggio. Il circuito di comando degli alettoni è del tipo misto a cavi ed aste rigide; è costituito da un primo circuito a cavi posto all'interno alla cabina e da una coppie di aste rigide situate nelle ali, che comandano direttamente le superfici degli alettoni; il trimmaggio è effettuato a terra, mediante una piccola tab posta sull'alettone sinistro. L'azionamento dei flap avviene tramite un servoattuatore elettrico comandato dal pilota. I flap agiscono in modo continuo seppure sull'indicatore siano presenti le tre posizioni di riferimento relative alla posizione di flap retratti 0°, di decollo (15°) e di atterraggio (40°). Il trimmaggio lungo l'asse longitudinale del velivolo avviene mediante l'aletta tab dello stabilatore, azionata da un servoattuatore elettrico comandato da una coppia di pulsanti (UP e DOWN) posti sulle cloche.
L'ala è costituita da un cassone centrale realizzato in lega leggera, al quale è collegato anteriormente il bordo d'attacco, posteriormente i flap e gli alettoni; questi ultimi, di apertura inferiore rispetto ai flap, sono dotati di massa di bilanciamento. Le superfici mobili sono costituite da un longherone in lega di alluminio al quale sono collegati il bordo d'attacco scatolato e le centine, il tutto rivestito da materiale sintetico termoretraibile. La zona dell'ala che si raccorda alla fusoliera è calpestabile per l'accesso all'abitacolo. I terminali alari (tip) sono del tipo “up-turned” al fine di ridurre la resistenza indotta. In prossimità della radice è presente un raccordo ala-fusoliera, realizzato in materiale composito e smontabile per permettere l'accesso agli attacchi alari. Due serbatoi da 35 litri ciascuno trovano posto nel bordo d'attacco dopo la rastremazione presente alla radice. Il piano di coda verticale è interamente metallico e si raccorda alla cappottina anteriore mediante una struttura in materiale composito; la deriva è costituita da un piano bilongherone con rivestimento lavorante. Il timone di direzione è realizzato con un tubo in alluminio al quale sono collegate le centine ed il rivestimento in lega leggera. L'impennaggio orizzontale è del tipo tutto mobile (stabilatore); strutturalmente è costituito da un longherone tubolare in alluminio al quale sono collegate le centine ed il bordo d'attacco, struttura rivestita in materiale sintetico termoretraibile.
Il pannello strumenti è di tipo classico e permette di alloggiare equipaggiamento di vario tipo. Veniva fornito dalla casa dotato della strumentazione analogica standard. Sul velivolo sono installate cinture di sicurezza di tipo addominale con bretella diagonale del tipo a quattro punti d'attacco. I sedili, regolabili, sono costituiti da una struttura in tubi di lega leggera rivestita da una imbottitura in materiale sintetico.
Grazie alla buona velocità di crociera ed all'autonomia di volo superiore alle 3 ore, rispetto alla categoria degli ultraleggeri, il tecnam P96 è ancora oggi ritenuto un ottimo velivolo da turismo[4] a medio-lungo raggio, pur conservando la capacità di utilizzare campi di volo di dimensioni inferiori ai 400 metri e con consumi ridotti (19 lt/h per il modello 100cv, a velocità di circa 180 km/h). Per la semplicità di esercizio e manutenzione il P96 è stato largamente utilizzato come aereo scuola, grazie anche ai doppi comandi di serie (compresa la doppia manetta), ed è tuttora in uso presso diverse scuole vds (2012)[5][6][7].
Segue l'elenco degli incidenti con vittime avvenuti in Italia che hanno coinvolto il Tecnam P96.
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