i dati sono estratti da Japanese Aircraft of the Pacific War[1]
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Fu un aeroplano specificatamente costruito come unità kamikaze impiegato dall'Impero giapponese nelle fasi finali della Seconda guerra mondiale. Gli Stati Uniti assegnarono al caccia il nome giapponeseBaka ("pazzo/folle" o più correttamente "idiota/stupido/sciocco")[3].
Era una piccola bomba volante che veniva trasportata entro la gittata del suo bersaglio sotto la carlinga di un bombardiereMitsubishi G4M "Betty", di un Yokosuka P1Y Ginga "Frances" (Tipo Guidato 22) o, secondo un progetto mai realizzato, di un Nakajima G8N Renzan "Rita" (Trasporto Tipo 43A/B). Una volta rilasciato, il pilota planava inizialmente verso il bersaglio e, una volta sufficientemente vicino, accendeva il motore e si tuffava contro la nave per distruggerla. Data l'alta velocità raggiunta dal velivolo, l'avvicinamento finale era praticamente inarrestabile (specialmente per il Tipo 11). Successive versioni vennero progettate per essere lanciate da basi e caverne costiere ed anche da sommergibili equipaggiati con catapulte aeree, ma nessun esemplare fu mai utilizzato in questa maniera.
Lancio di un Ohka da parte di un bombardiere Mitsubishi G4M1.Disarmo della bomba
Varianti
I primi Ohka operativi (Tipo 11 e Tipo 21) erano equipaggiati con motori a razzo a combustibile solido, che fornivano una notevole velocità (addirittura 800km/h), ma un'autonomia molto limitata. Questo rappresentava un problema grave, perché era necessario che l'unità che lo trasportava in zona di operazioni si dovesse avvicinare eccessivamente al bersaglio, rendendosi vulnerabile alle difese antiaeree.
L'Ohka Tipo 22 venne progettato per superare questo problema mediante l'utilizzo di un motoreattore, il Tsu-11. Questo motore superò con successo le prove e degli Ohka vennero costruiti per utilizzare questo motore, ma nessuno venne usato operativamente.
Lo stadio finale nello sviluppo degli Ohka fu il Tipo 43, destinato ad essere equipaggiato con un turbojetIshikawajima Ne-20. Di questa versione furono studiate anche due versioni da addestramento, il K-1 e il K-1 Kai, il primo un aliante ed il secondo equipaggiato con un singolo motore a razzo.
Impiego operativo
21 marzo 1945 — 15 bombardieriMitsubishi G4M "Betty" armati con Ohka e scortati da circa 30 Mitsubishi A6M "Zero" volano all'attacco del Task Group 58.1 (portaerei Hornet, portaerei Bennington, portaerei Wasp, portaerei leggera USS Belleau Wood). La forza d'attacco viene intercettata e distrutta a 70 miglia dal bersaglio. Tutti i bombardieri sono abbattuti.
1º aprile 1945 — 6 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Almeno uno riesce nell'attacco: il suo Ohka colpisce una delle torrette da 16" della corazzata West Virginia, causando danni estesi. L'ausiliaria Alpine, il trasporto Achernar e il trasporto Tyrrell vengono anch'essi colpiti da attacchi kamikaze ma non è chiaro se attribuirli ad Ohka. Nessuno dei bombardieri fa ritorno.
12 aprile 1945 — 9 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Il cacciatorpediniere Mannert L. Abele viene colpito, si spezza in due ed affonda. Il cacciatorpediniere Jeffers distrugge un Ohka con il fuoco antiaereo a soli 20 metri di distanza, ma l'esplosione risultante è ancora sufficientemente potente da causare danni estesi, obbligando il Jeffers a ritirarsi. Il cacciatorpediniere Stanly viene preso di mira da due Ohka: uno colpisce proprio sopra la linea di galleggiamento, ma la carica attraversa lo scafo sfondando dall'altro lato ed esplodendo fuori dalla nave, causando danni limitati, mentre l'altro Ohka lo manca di stretta misura (falciando il guardiamarina dello Stanly) e naufragando in mare. Un bombardiere riesce a fare ritorno.
14 aprile 1945 — 7 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Tutti vengono abbattuti. Non risulta che sia stato lanciato alcun Ohka.
16 aprile 1945 — 6 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Due riescono a rientrare. Nessun Ohka colpisce il suo bersaglio.
28 aprile 1945 — 4 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa di notte. Uno riesce a fare ritorno. Nessun Ohka colpisce il suo bersaglio.
4 maggio 1945 — 7 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Un Ohka colpisce il ponte del dragamine Shea, causando danni estesi ed alcune perdite; il vascello viene giudicato irreparabile. Il dragamine Gayety viene anch'esso danneggiato da un quasi centro. Un bombardiere riesce a rientrare.
11 maggio 1945 — 4 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Il cacciatorpediniere Hugh W. Hadley viene colpito ed imbarca acqua; verrà poi giudicato irreparabile.
25 maggio 1945 — 11 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Il cattivo tempo forza la maggior parte a rientrare ed i restanti non riescono a colpire i bersagli.
22 giugno 1945 — 6 Mitsubishi G4M attaccano la flotta statunitense al largo di Okinawa. Due riescono a rientrare. Nessun Ohka colpisce il suo bersaglio.
Versioni operative
Kugisho/Yokosuka MXY-7 "Ohka" Modello 11 (Baka) Attaccante a Razzo Suicida.
Versioni non operative
Kugisho/Yokosuka "Ohka" Modello 21 (Baka) Attaccante a Razzo Suicida.
Kugisho/Yokosuka "Ohka" Modello 22 (Baka) Attaccante a Fanjet Suicida.
Kugisho/Yokosuka "Ohka" Modello 33 (Baka) Attaccante a Turbojet Suicida.
Kugisho/Yokosuka "Ohka" Modello 43 Ko (Baka) Attaccante a Turbojet Suicida.
Kugisho/Yokosuka "Ohka" Modello 43 Otsu (Baka) Attaccante a Turbojet Suicida.
Kugisho/Yokosuka "Ohka" Modello 53 (Baka) Attaccante a Turbojet Suicida.
Versioni da addestramento
Kuugisho/Yokosuka "Ohka" K-1 Addestratore per Attacco Suicida.
Kuugisho/Yokosuka"Ohka" K-2 Kai Addestratore per Attacco Suicida (o "Ohka" K-1 Modifica "Wakazakura").
Esemplari attualmente esistenti
Di questo velivolo vennero costruiti circa 850 esemplari, principalmente del Tipo 11. Gli Ohka rimasti includono:
Type 11 — Royal Air Force Museum, Cosford
Type 11 — Fleet Air Arm Museum, Yeovilton
Type 11 — Manchester Air and Space Museum, Manchester
Type 11 — Defence Explosives Ordinance School, Kent
Type 11 — Indian Air Museum, New Delhi
Type 11 — Iruma Air Force Base, Saitama
Type 11 — USMC Air Ground Museum, Quantico (Virginia)
Type 11 — Planes of Fame Museum, Valle,Arizona
Type 22 — Smithsonian National Air and Space Museum, Washington (recentemente restaurato)
Type 43 K-1 (restaturato per rappresentare un Tipo 11) — National Museum of the United States Air Force, Dayton (Ohio)
Type 43 K-1 — Navy Memorial Museum, Washington
Type 43 K-1 Kai — Smithsonian National Air and Space Museum, Washington
La bibliografia anglofona, diventata poi internazionalmente riconosciuta, attribuisce spesso come costruttore l'arsenale navale della Marina imperiale giapponese presso Yokosuka mentre la bibliografia giapponese cita il Kūgishō (空技廠) come contrazione del termine "Kōkū Gijutsu-shō".
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