La USS Gambier Bay (CVE-73), già AVG-73 e successivamente riclassificata ACV-73, era una portaerei di scorta di classe Casablanca della United States Navy. Deve il suo nome alla baia Gambier, baia della costa dell'Isola Admiralty, parte dell'arcipelago Alessandro in Alaska.
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USS Gambier Bay | |
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Descrizione generale | |
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Tipo | Portaerei di scorta |
Classe | Casablanca |
Proprietà | ![]() |
Identificazione | CVE-73 |
Costruttori | Kaiser Shipyards |
Impostazione | 10 luglio 1943 |
Varo | 22 novembre 1943 |
Entrata in servizio | 14 maggio 1944 |
Destino finale | Affondata nella battaglia del Golfo di Leyte, il 25 ottobre 1944 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 7 800 |
Lunghezza | 156,1 m |
Larghezza | 32,9 m |
Propulsione | 2 motori a vapore 4 caldaie da 19,65 bar 9.000 shp (6.700 kW) 4 eliche |
Velocità | 20 nodi (37 km/h) |
Equipaggio | 910-916 |
Armamento | |
Armamento | 1 cannone da 5" (130 mm)/38 16 cannoni contraerei Bofors 40 mm in 8 torrette |
Mezzi aerei | 28 Goodyear FM-2 Wildcat 12 Grumman FBM-1C Avenger |
Note | |
Soprannome | Bonus Ship |
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La Gambier Bay ebbe il suo momento più celebre durante la battaglia del Golfo di Leyte quando, insieme al suo task group di portaerei di scorta, con nome in codice Taffy 3, si trovò a fronteggiare un gruppo da battaglia giapponese composto da corazzate ed incrociatori pesanti con scorta di cacciatorpediniere, senza alcuna protezione tranne una squadriglia di cacciatorpediniere ed i propri aerei.
La Gambier Bay venne affondata, insieme all'altra portaerei di scorta St. Lo, ma nel complesso, la maggior parte delle navi scampò all'attacco, riuscendo ad infliggere danni rilevanti con attacchi aerei e con l'unico cannone da 127 mm, costringendo i giapponesi alla fine a ritirarsi, anche perché questi temevano l'intervento delle corazzate statunitensi, che invece erano lontane a nord. L'intero task group venne insignito della Presidential Unit Citation per l'azione bellica.
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