avia.wikisort.org - Compagnia_aerea

Search / Calendar

Il 22º Gruppo autonomo caccia terrestre, o semplicemente 22º Gruppo caccia, fu un gruppo della Regia Aeronautica che combatté sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale. Il 22º Gruppo venne inviato al fronte nell'estate del 1941 con quattro squadriglie formate da piloti veterani, la 359ª, 362ª, 369ª e la 371ª. Il Gruppo restò al fronte sino al maggio 1942, quando venne sostituito dal 21º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre. A partire dal 1953 il 22º Gruppo venne annesso al 51º Stormo della rifondata Aeronautica Militare della Repubblica italiana.

22º Gruppo autonomo caccia terrestre
Lo spauracchio, simbolo del 22º Gruppo
Descrizione generale
Attiva5 luglio 1918
Nazione Italia
 Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Regia Aeronautica
Aeronautica Militare
Tipogruppo di volo
campo voloAeroporto di Brescia-Ghedi
Campo di aviazione di Busiago
Velivoli storiciCaproni Ca.40
Macchi M.C.200
Reggiane Re.2001
Battaglie/guerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Decorazionimedaglia d'argento al valor militare
medaglia di bronzo al valor militare
Parte di
dal 1918 parte del Comando supremo militare italiano
Corpo di spedizione italiano in Russia
dal 1953 parte del 51º Stormo
Reparti dipendenti
359ª squadriglia
362ª squadriglia
369ª squadriglia
371ª squadriglia
Comandanti
Degni di notaManlio Biccolini
Maggiore Giuseppe D'Agostinis
Maggiore Vittorio Minguzzi
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia

La prima guerra mondiale


Il XXII Gruppo nasce il 5 luglio 1918 con la 181ª Squadriglia e 182ª Squadriglia di Caproni Ca.40 triplani all'aeroporto di Brescia-Ghedi al comando del maggiore Costantino Quaglia alle dipendenze dal 31 di luglio del Comando d'Aeronautica a Disposizione del Comando supremo militare italiano. Il 9 settembre le squadriglie passano alla Regia Marina ed il 20 settembre il gruppo si scioglie. Il 20 ottobre rinasce con la 89ª Squadriglia e 90ª Squadriglia Ansaldo S.V.A. al campo di aviazione di Busiago di Campo San Martino al comando del capitano Francesco Fourquet entrando nella Massa da Bombardamento.

Nel gennaio 1919 diventa Gruppo da bombardamento leggero ed agli inizi dell'anno la 89ª e 90ª vanno in Africa per la Campagna di Libia (1913-1921) determinando il probabile scioglimento del gruppo.[1]

Rinasce il 1º luglio 1936 nel 52º Stormo formato dalla 357ª, 358ª e 359ª Squadriglia sui Fiat C.R.32 a Ghedi. Il 16 agosto 1938 si sposta all'aeroporto di Ciampino Sud.


La seconda guerra mondiale


Al 10 giugno 1940 era all'aeroporto di Pontedera con la 357ª, 358ª e la 359ª Squadriglia rispettivamente con 9 ed 8 Fiat G.50 e 6 Fiat C.R.32 al comando del capitano Giovanni Borzoni nel 52º Stormo Caccia Terrestre del colonnello Angelo Tessore di Pontedera nella 3ª Squadra aerea. Nel marzo 1941, nell'ambito della Campagna italiana di Grecia, si sposta in Albania con i Macchi M.C.200: la 371ª squadriglia a Valona e 36 MC 200 con il gruppo all'Aeroporto di Tirana. Dalla metà di marzo si verificano le prime battaglie tra formazioni miste di Gloster Gladiator e Hawker Hurricane contro Fiat C.R.42 e MC 200.

Sul fronte orientale

Il Comando Aviazione del Corpo di spedizione italiano in Russia venne ufficialmente costituito il 29 luglio 1941 sull'aeroporto di Tudora (Botoșani). Il Gruppo del maggiore Giovanni Borzoni atterrò in questo aeroporto il 12 agosto con la 359ª del capitano Vittorio Minguzzi che dispone di altri 11 piloti tra cui il capitano Carlo Miani ed il tenente Giovanni Bonet, 362ª del capitano Germano La Ferla che dispone di altri 11 piloti tra cui il tenente Giulio Torresi, 369ª del capitano Giorgio Jannicelli che dispone di altri 13 piloti tra cui il sottotenente Giuseppe Biron e la 371ª Squadriglia del capitano Enrico Meille che dispone di altri 11 piloti.

Gli apparecchi erano 51 Macchi M.C.200 che adottavano una mimetizzazione mediterranea: fondo ocra chiaro, con fitto reticolo di macchie irregolari verde opaco, mentre la cappottatura del motore, la fascia sulla fusoliera appena dietro l'abitacolo e il bordo inferiore all'estremità alare erano gialle. Sul bordo d'attacco delle ali apparivano due grossi triangoli bianchi, con la punta rivolta verso l'interno dell'ala. Il numeri identificativi e della squadriglia erano dipinti di nero. I Macchi erano accompagnati da due Savoia-Marchetti S.M.81 e tre Caproni Ca.133 per il supporto logistico. Il 16 agosto arriva anche il 61º Gruppo da Osservazione Aerea con 32 Caproni Ca.311 (34ª Squadriglia, 119ª, e 128ª Squadriglia) ed un Savoia-Marchetti S.M.82 per il supporto.

Lo stemma del Gruppo era uno spauracchio su triangolo bianco. Il 27 agosto il Gruppo effettua il battesimo del fuoco abbattendo otto aerei sovietici, due Polikarpov I-16[2] e sei Tupolev SB-2,[3] senza riportare perdite. Nei giorni successivi i sovietici non portarono più in volo i loro apparecchi, troppo vecchi al confronto coi Macchi. Gli italiani pensarono quindi di aver spaventato il nemico, da qui l'adozione dello spaventapasseri che fuma gli aerei nemici, rappresentati da otto stelle rosse, disegnato dal sottotenente Biron. Alla fine di agosto si sposta a Kryvyj Rih ed a fine settembre a Zaporižžja. Il 9 novembre la 371ª Squadriglia va a Donec'k.

Alla vigilia di Natale si verificò un'offensiva sovietica che obbligò le divisioni tedesche del Gruppo d'armate Sud (in cui era inserito il C.S.I.R.) a ritirarsi. La forte manovra sovietica, sostenuta da molte divisioni con centinaia di carri, fra cui i potenti T-34, costrinse anche gli italiani a retrocedere su posizioni protette con il difficile appoggio aereo degli MC 200 che attaccavano con le loro mitragliatrici Breda Safat da 12,7 e con bombe da 50 kg le grandi colonne di fanteria sovietiche, sostenendo anche numerosi combattimenti con caccia e bombardieri medi sovietici. Alla fine di dicembre la caccia italiana aveva abbattuto 12 aerei sovietici contro la perdita di un Macchi. Il 5 febbraio, decine di MC 200 del Gruppo attaccarono l'aeroporto sovietico di Kranyi Liman mitragliando e mettendo fuori uso 10 caccia e bombardieri medi russi a terra e 5 in volo senza avere perdite. Dopo questa azione, gli MC 200 effettuarono, tra marzo ed aprile, molti mitragliamenti e bombardamenti di installazioni dell'aviazione attaccando gli aeroporti di Luskotova e Leninsklij Bomdardir. Ulteriori 4 aerei russi vengono abbattuti il 24 e 28 febbraio e 14 nel mese di marzo. Il 22º Gruppo rientrò in Italia il 4 maggio 1942 lasciando i velivoli al subentrante 21º Gruppo.

Guerra aeronavale nel Mediterraneo

Alla fine di giugno il gruppo viene rischierato in Sardegna con i nuovi Reggiane Re.2001 in versione caccia-bombardiere per la 359ª, 362ª e 369ª Squadriglia, al comando del maggiore Vittorio Minguzzi. Nell'ambito della Battaglia di mezzo agosto, ventisei Re.2001, insieme a quelli del 2º Gruppo autonomo provenienti dalla Sicilia, scortano bombardieri e cacciabombardieri italiani contro il convoglio Pedestal presso La Galite, abbattendo tre velivoli britannici contro la perdita di un caccia. Sempre il 12 agosto, durante la battaglia aeronavale di mezzo agosto due Re.2001GV (tenenti Riccardo Vaccari e Guido Robone) provenienti da Furbara e distaccati presso il 22º Gruppo impiegano in azione per la prima e ultima volta con una bomba perforante da 630 o 640 kg di nuovo tipo ottenuta da proiettili navali modificati con una carica esplosiva portata a 120 kg, le navi britanniche del convoglio Pedestal. Grazie anche alla somiglianza dei Reggiane con i Sea Hurricane della Fleet Air Arm, che ingannò gli addetti alla contraerea, la portaerei HMS Victorious poté essere avvicinata senza problemi e venne centrata in pieno da una bomba che però non esplose. Ambedue i Reggiane tornarono indenni ad Elmas (Vaccari abbatté anche un Hurricane appena dopo lo sgancio della bomba).

Difesa aerea

Rischierato sull'aeroporto di Capodichino con compiti di difesa aerea, il gruppo è equipaggiato con diversi modelli di apparecchi. A partire dalla primavera del 1943 una delle squadriglie del gruppo, la 362ª, avrà in carico alcuni nuovissimi Reggiane Re.2005 di pre-serie, che utilizzerà in missioni di intercettazione assieme ai Macchi M.C. 202, ai Reggiane Re. 2001 e ai Dewoitine D.520 già in carico. Il primo pilota a portare in combattimento il nuovo caccia sarà il comandante del gruppo maggiore Minguzzi. Al 10 luglio 1943, nell'ambito dello Sbarco in Sicilia, disponeva di 10 Re.2001. All'8 settembre era all'Aeroporto di Capodichino con la 150ª (Aeroporto di Capua, 2 MC 202), 359ª (Capodichino, 3 MC 202), 362ª (Capua, 2 MC 202) e 369ª Squadriglia (Capodichino, 2 MC 202).

Nel 1995 ricevette la medaglia d'argento e di bronzo al valor militare per l'attività svolta durante la seconda guerra mondiale.


Dopo la guerra


Dopo la guerra, il 22º Gruppo, ribattezzato Gruppo Intercettori, viene integrato nel 51º Stormo e operò con i caccia intercettori F-104S e dal 1989 con l'F-104ASA. Adelchi Pillinini dal 1956 al 1959 ha volato presso il Gruppo.

Nell'ambito dei provvedimenti volti alla riorganizzazione dell'Aeronautica Militare, il 22º Gruppo viene posto in "posizione quadro" il 25 febbraio 1999 mentre gli ultimi velivoli e parte del personale vennero ereditati dal 20º Gruppo del 4º Stormo.

Nonostante alcune persone sostengano che il gruppo sia stato ricostituito nel corso del 2018 (in attesa della data ufficiale) in seno al 51 Stormo presso di l'aeroporto di Istrana (Treviso) la notizia non trova alcun fondamento. Sull'aeroporto di Istrana è altresì attiva una cellula di allarme composta da velivoli EFA 2000 alle dipendenze degli Stormi Caccia dai quali provengono (4º Stormo Grosseto e 36º Stormo di Gioia del Colle). Il 22º gruppo volo continua a permanere in Posizione Quadro ovvero non chiuso ma tecnicamente "congelato" nelle sue attività istituzionali.[senza fonte]


Curiosità


Lo spaventapasseri stemma del gruppo compare nel personaggio di "Testa di Rapa", nel film d'animazione Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki.


Note


  1. I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 49
  2. Chiamati Rata, topo in castigliano, dai piloti italiani che li avevano conosciuti nella guerra di Spagna.
  3. Chiamati Katiuska dai Repubblicani spagnoli e Martin Bomber dai Nazionalisti, in quanto erroneamente attribuiti all'ingegneria statunitense, nonostante gli SB-2 fossero stati esibiti nell'Esposizione Aeronautica di Milano nel 1935.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


Portale Aviazione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aviazione



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии