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Il sistema Cupola di Ferro (in ebraico: כיפת ברזל, kipat barzel, Iron Dome in inglese) è un sistema d'arma mobile per la difesa antimissile[6] sviluppato dalla RAFAEL[5], progettato per la difesa di punto e di piccole città, in grado di intercettare razzi a media velocità e proiettili di artiglieria con traiettoria balistica. Il sistema è dotato di un radar EL/M-2084 MMR della Elta e missili Tamir della RAFAEL. Pensato come contromisura difensiva per la minaccia dei razzi Grad e Katjuša lanciati dalla Striscia di Gaza, dalla Siria, dal Libano o dalla penisola del Sinai contro le popolazioni di Israele vicine ai confini, è stato dichiarato operativo nel marzo 2011.[7] Viene presentato come capace di intercettare minacce a corto raggio dai 3 ai 72 km in tutte le situazioni meteo.[8]

Cupola di Ferro
kipat barzel
כיפת ברזל
Lanciatore Cupola di Ferro nei pressi di Sderot, Israele (giugno 2011)
Descrizione
Tiposistema d'arma per la difesa antiaerea
Impiegocontro-missile a breve raggio
Sistema di guidaradar AESA
EL/M-2084 MMR[1]
CostruttoreRafael Advanced Defense Systems
Impostazione2005
Primo lanciomarzo 2009[2]
In serviziomarzo 2011
Utilizzatore principale Israele
Esemplari9 batterie (luglio 2014)[3]
Costo50 milioni di $ per batteria (radar, lanciatore con 20 missili e centrale di comando)[4]
Peso e dimensioni
Peso90 kg (missile Tamir)[5]
Lunghezza3 m (missile Tamir)[5]
Diametro160 mm (missile Tamir)[5]
Prestazioni
Vettorilanciatori con 20 missili per batteria
Gittata72 km
Motorea razzo con propellente solido
Spolettadi prossimità[6]
 
voci di missili presenti su Wikipedia

Antefatto


Gli Hezbollah libanesi cominciarono a lanciare razzi nel nord di Israele negli anni novanta, lanciando così una nuova sfida alle Forze di difesa israeliane, che ipotizzarono così lo sviluppo di un proprio sistema antimissile a corto raggio. Nonostante lo scetticismo del Pentagono e di parte della popolazione israeliana,[9] nel 2004 l'idea della Cupola di Ferro riprese vita con la nomina del brigadier generale Daniel Gold, tenace sostenitore del progetto,[9] a capo del settore ricerca e sviluppo delle forze armate israeliane.

Durante la seconda guerra del Libano (2006), gli Hezbollah libanesi spararono circa 4 000 razzi (per lo più razzi Katjuša) che colpirono il nord di Israele, includendo il porto di Haifa, uccidendo 44 civili (anche arabo-israeliani)[10] forzando all'evacuazione di 250 000 persone, mentre circa 1 000 000 di cittadini erano confinati dentro o vicino a rifugi anti-bomba durante il conflitto.[11]

La risposta di Israele a questo nuovo tipo di minaccia giunse nel febbraio 2007 per bocca del ministro della difesa Amir Peretz, che scelse la Cupola di Ferro dell'azienda israeliana Rafael Advanced Defense Systems quale soluzione per limitare i danni causati dai razzi.[12] Proprio un anno dopo nel sud di Israele i miliziani di Hamas lanciarono più di 3 200 tra razzi e colpi di mortaio dalla Striscia di Gaza. La maggior parte erano rudimentali razzi Qassam, ma dal 2008 Hamas ha messo in campo razzi Grad da 122 mm e mortai da 120 mm di contrabbando con una gittata e un potenziale letale maggiore rispetto ai Qassam. Circa 1 000 000 di israeliani si trovano nel raggio di questi razzi.[13]


Specifiche


Il sistema è stato progettato per contrastare i razzi balistici a corto raggio e i proiettili d'artiglieria da 155 mm con una gittata di circa 70 km. Secondo la RAFAEL, la Cupola di Ferro può operare di giorno e di notte, sotto condizioni meteo avverse, ed è in grado di rispondere a molteplici minacce simultaneamente.[14]

La Cupola di Ferro ha tre componenti:[14][15]

Il radar del sistema identifica il lancio del razzo, calcola la traiettoria, trasferisce quest'informazione al centro di controllo, che in seguito utilizza quest'informazione per determinare il luogo d'impatto previsto. Se il proiettile costituisce davvero una minaccia, il sistema spara un missile intercettore per provocare la detonazione del missile lontano dall'area d'impatto.[15]


Sviluppo



Test


Breve video della Cupola di Ferro in azione realizzato dalla Israeli News Company
Il radar prodotto dalla Elta, cardine del sistema Cupola di Ferro
Il radar prodotto dalla Elta, cardine del sistema Cupola di Ferro

Finanziamento


Il 20 maggio del 2010 la Camera dei Rappresentanti U.S.A. (dopo insistenti pressioni del presidente Barack Obama, che riferiva di come la mancanza di finanziamenti avesse provocato gravi rallentamenti al programma[23]) approvava un finanziamento di 205 milioni di dollari per lo sviluppo del sistema Cupola di Ferro. Questa decisione venne presa con una votazione quasi unanime 410-4.[24] Il progetto di legge si chiama United States-Israel Missile Defense Cooperation and Support Act (H.R. 5327), ed era sponsorizzato dal delegato Glenn C. Nye dello stato della Virginia.[25]

Il 9 maggio del 2011, il giornale Haaretz pubblicava che il direttore generale, il Generale Udi Shani, aveva affermato che Israele aveva piani per investire circa 1 miliardo di dollari negli anni a venire per lo sviluppo e la produzione delle batterie Cupola di Ferro.

«Non stiamo più facendo l'approccio in termini di capacità operative iniziali ma stiamo definendo l'obiettivo finale per assorbire i sistemi, in termini di scadenze e fondi. Stiamo discutendo sulla possibilità di avere circa 10-15 batterie di missili Cupola di Ferro. Investiremo circa 1 miliardo di dollari in questo. Questa è la meta, in aggiunta ai 205 milioni di dollari che il governo U.S.A. ha autorizzato»

(Generale Udi Shani.[26])

Dispiegamento e impiego operativo


Il 19 luglio del 2010, il Ministero della Difesa di Israele annunciava che il sistema sarebbe stato operativo in novembre. All'inizio il sistema sarebbe stato posto nei pressi di Sderot, vicino alla Striscia di Gaza.[27] Nel gennaio 2013, le forze armate israeliane, decidono di installare 2 batterie di missili nella zona di Haifa e Safad. Il 6 febbraio viene schierata una terza batteria nel nord di Israele.[28] [29]

Le popolazioni israeliane di Ashdod, Ashkelon, Be'er Sheva e Sderot, molto intimorite, rimasero nei rifugi predisposti, interrompendo le attività lavorative e scolastiche, sfidando così l'esortazione della IDF per il ritorno alla normalità. Una batteria di "Cupola di Ferro" è stata dispiegata nella "città della scienza" Rehovot.[31][32]


Commercializzazione all'estero


Secondo il Jerusalem Post, il Ministero della Difesa israeliano nel 2010 era "in trattative con un certo numero di paesi europei per la vendita del sistema di difesa Iron Dome" per proteggere le forze NATO allora dispiegate in Afghanistan e in Iraq.[33]


Critiche



Efficacia



Prima del dispiegamento

Prima del dispiegamento il sistema è stato criticato per l'incapacità di bloccare la minaccia dei lanci verso il sud della città di Sderot. Per via del ridotto tempo di volo dei razzi Qassam dalla striscia di Gaza al sud della città il sistema non sarebbe stato in grado di intercettare i razzi.[34] Ufficiali della difesa israeliana risposero che miglioramenti del sistema avevano reso Iron Dome operativo anche per i lanci a corto raggio.[35]


Analisi basata su video YouTube

Un rapporto non pubblicato del 2013[36] di Theodore Postol, Mordechai Shefer e Richard Lloyd,[37] sostenne che le statistiche di efficacia del sistema durante l'operazione Pilastro di difesa non erano corrette.[38] Sebbene Postol avesse in precedenza lodato l'efficacia di Iron Dome[39] dopo aver studiato dei video presenti su YouTube nonché i rapporti delle intercettazioni e della polizia giunsero alla conclusione che il tasso di intercettazione delle testate era del 5% o inferiore.[38][40] Postol giunse a queste conclusione tramite l'analisi di filmati non ufficiali di intercettazioni pubblicati da civili su YouTube.

L'Israeli Institute of National Security Studies pubblicò un dettagliato rapporto che confutava le affermazioni di Postol, definendo la sua ricerca "dubbia e senza accesso a dati credibili". La confutazione affermava:

«Le affermazioni del rapporto sono sconcertanti, a dir poco, in particolare l'affermazione secondo cui Iron Dome non è riuscito a intercettare la testata del razzo ... Le clip utilizzate non sono state girate durante test controllati con macchinari professionali; sono stati girate da civili che hanno ripreso le esplosioni usando i loro smartphone e li hanno caricati su YouTube. In generale, non è possibile sapere dove sono stati girati o la direzione in cui la persona che stava girando stava guardando. È molto difficile condurre analisi precise ed è generalmente difficile comprendere dai filmati la geometria del volo del missile. I ricercatori hanno anche cercato esplosioni doppie e non sono riusciti a trovarle. Questo non è sorprendente, dal momento che tali esplosioni sono molto vicine l'una all'altra sia a distanza che nel tempo - meno di un millesimo di secondo. Non c'è modo che una fotocamera per smartphone possa distinguere tra un'esplosione doppia e una singola.[41]»

Uzi Rubin scrive: "Come Postol ha raggiunto una conclusione così radicale? Ha fatto una serie di ipotesi sulle prestazioni di Iron Dome, la maggior parte delle quali è errata, e ha esaminato video clip di pubblico dominio scattati da smartphone e fotocamere multimediali che mostravano le scie di fumo dei razzi intercettori Iron Dome, ma in cui i razzi impegnati erano invisibili. Da questa immagine del cielo semicoperchio, indovinava le geometrie di intercettazione che, abbinate alla sua grossolana sottovalutazione delle prestazioni di Iron Dome, fornivano una stima intuitiva di un tasso di successo compreso tra il 5 e il 10 percento ... Le stime di Postol sono semplicemente sbagliate."[42]


Analisi dei rapporti dei danni


Postol ha inoltre utilizzato l'importo delle richieste di risarcimento presentate dall'Amministrazione Fiscale e il numero di segnalazioni di polizia israeliana (prese dal sito web della polizia israeliana) relative ai missili per sostenere la sua tesi. In relazione all'argomento di Postol basato sul numero di segnalazioni ricevute dalla polizia israeliana, l'Istituto israeliano di studi sulla sicurezza nazionale ha scritto: "Tuttavia, la polizia israeliana riferisce sulle chiamate dei cittadini, tra cui segnalazioni su frammenti cadenti, parti di razzi e frammenti vari.[43]


Analisi delle perdite per razzo

Ricercatori pubblicarono nel 2018 un'analisi sul numero di morti, feriti e proprietà danneggiata dai razzi durante quattro conflitti.[44] I conflitti analizzati sono stati la seconda guerra del Libano del 2006, l'operazione piombo fuso del 2008-2009, l'operazione Pilastro di difesa del 2012 e l'operazione Margine di protezione del 2014. Il documento confronta le ultime due operazioni (dove il sistema era operativo) con le prime due (dove il sistema non era attivo). I ricercatori giunsero alla conclusione che le batterie di intercettori fossero efficaci e in grado di ridurre le perdite per Israele.[45]

Venne stimato che Iron Dome aveva intercettato tra il 59 e il 75% di tutti i razzi minacciosi durante l'operazione Margine di protezione (2014). Per "Minaccia" si intende un razzo in grado di colpire aree popolate. Le intercettazioni probabilmente hanno impedito da $ 42 a $ 86 milioni di danni materiali, da tre a sei morti e da 120 a 250 feriti.

Al contrario, Iron Dome apparentemente intercettò meno del 32% dei missili minacciosi durante Pilastro di difesa (2012), forse molto meno. Sono stati evitati al massimo due decessi, 110 feriti e 7 milioni di dollari di danni. La ricerca affermò anche che il numero di razzi su aree popolate è stato sottovalutato. Viceversa, il numero di razzi minacciosi segnalato dei report sembra esagerato. Pertanto, il tasso di intercettazione effettivo per il pilastro della difesa potrebbe essere stato nettamente inferiore a quello riportato.

Lo studio ha inoltre stimato che i miglioramenti delle difese civili israeliane, come le sirene di avvertimento e i rifugi più sicuri, hanno contributi almeno allo stesso modo di Iron Dome nel ridurre le morti e le ferite civili causate dai missili.

Questi risultati in parte concordano con i critici (come Theodore Postol) dell'efficienza di Iron Dome durante il Pilastro della Difesa. Tuttavia, supportano anche i sostenitori (come Uzi Rubin) dell'efficacia del sistema durante Margine di protezione.


Note


  1. EL/M-2084 Multi-Mission Radar Archiviato il 18 luglio 2011 in Internet Archive..
  2. (EN) Israel successfully tests anti-rocket system, in theguardian.com. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato il 20 aprile 2014).
  3. (EN) Israel deploys 9th Iron Dome battery, in israelhayom.com. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato il 26 luglio 2014).
  4. (EN) Karl Vick, The Secret of the Wonder Weapon That Israel Will Show Off to Obama, in time.com, 19 marzo 2013. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato il 15 luglio 2014).
  5. Alon Ben-David, Iron Dome advances to meet Qassam threat, Jane's, 18 marzo 2008. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).
  6. Iron Dome Air Defense Missile System, Israel, su army-technology.com. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato il 27 maggio 2018).
  7. IDF decides to store, not deploy, Iron Dome system Archiviato l'11 novembre 2010 in Internet Archive., Jerusalem Post 08-11-2010.
  8. (EN) U.S. Foreign Aid to Israel (PDF), su fas.org. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato il 12 agosto 2014).
  9. (EN) Charles Levinson, Adam Entous, Israel's Iron Dome Defense Battled to Get Off the Ground, in wsj.com, 26 novembre 2012. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato il 15 maggio 2013).
  10. Israel-Hizbullah conflict: Victims of rocket attacks and IDF casualties, su mfa.gov.il, Israeli Ministry of Foreign Affairs. URL consultato il 21 agosto 2009 (archiviato il 6 settembre 2019).
  11. Uzi Rubin, The Rocket Campaign against Israel during the 2006 Lebanon War (PDF), su biu.ac.il, The Begin-Sadat Center for Strategic Studies, giugno 2007. URL consultato il 15 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2009).
  12. (EN) Defense Minister selects Rafael anti-missile defense system, in haaretz.com, 4 febbraio 2007. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato il 25 luglio 2009).
  13. (EN) Summary of rocket fire and mortar shelling in 2008 (PDF), su terrorism-info.org.il, Intelligence and Terrorism Information Center, 1º gennaio 2009. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  14. "Iron Dome: Defense System Against Short Range Artillery Rockets" (PDF), in Rafael Advanced Defense Systems. URL consultato il 6 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2012).
  15. Israel successfully tests "Iron Dome" rocket & artillery shell defence system, su defpro.com, 27 marzo 2009. URL consultato il 4 agosto 2009 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
  16. (EN) Israeli arms company successfully tests Iron Dome anti-Qassam missile, su Haaretz, 7 luglio 2008. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato il 12 aprile 2011).
  17. (EN) Israel: 'Iron Dome' rocket shield test a success, su CNN, 27 marzo 2009. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato il 10 agosto 2014).
  18. (EN) Israel to deploy Gaza rocket interceptor by June, su Haaretz, 6 gennaio 2010. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato il 9 agosto 2014).
  19. (EN) Yaakov Katz, Iron Dome Successfully Intercepts Kassam, Katyusha Barrages, su Jerusalem Post, 14 luglio 2010. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato l'8 agosto 2014).
  20. Youtube: barrage-test del sistema Iron Dome Archiviato il 6 gennaio 2016 in Internet Archive..
  21. Vilnai: Israel has strategic reason not to use Iron Dome, The Jerusalem Post, 24 marzo 2011. URL consultato il 25 marzo 2011 (archiviato il 23 ottobre 2012).
  22. Barak confirms: 'Iron Dome' to be deployed within days, The Jerusalem Post, 25 marzo 2011. URL consultato il 25 marzo 2011 (archiviato il 23 ottobre 2012).
  23. Amos Harel, Iron Dome defense system gets new backer: Barack Obama, in Haaretz, 13 maggio 2010. URL consultato il 19 novembre 2010 (archiviato il 16 maggio 2010).
  24. JPost.com staff and Hilary Leila Krieger, US approves $205m. for Iron Dome, in The Jerusalem Post, 21 maggio 2010. URL consultato il 19 novembre 2010 (archiviato il 24 maggio 2010).
  25. United States-Israel Missile Defense Cooperation and Support Act, su thomas.loc.gov, Library of Congress. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato il 23 dicembre 2010).
  26. Amos Harel, Israel to invest $1 billion in Iron Dome missile defense system, in Haaretz, 9 maggio 2011. URL consultato il 9 maggio 2011 (archiviato il 12 maggio 2011).
  27. Associated Press, "Israel: Anti-Rocket System Is Ready For Deployment", The New York Times, 20 luglio 2010.
  28. Israele, batterie anti-missile sul confine nord, su qn.quotidiano.net. URL consultato il 30 gennaio 2013 (archiviato il 9 novembre 2016).
  29. (EN) Israel deploys 3rd missile system, su sbs.com.au. URL consultato l'8 febbraio 2013 (archiviato l'8 febbraio 2013).
  30. Israeli killed as a result of rocket barrage on southern Israel Archiviato il 31 ottobre 2011 in Internet Archive. (29-10-2011).
  31. Gaza militants renew rocket fire at Be'er Sheva, Sderot Iron Dome intercepts two rockets fired at southern Israel Archiviato il 1º novembre 2011 in Internet Archive.; other rockets explode in open areas; classes canceled in Be'er Sheva, Ashdod, and Ashkelon.
  32. DEBKA Archiviato il 5 dicembre 2014 in Internet Archive.: Missile-battered Israeli towns in first civilian mutiny against IDF Archiviato il 1º novembre 2011 in Internet Archive..
  33. NATO forces interested in Iron Dome - JPost - Israel Archiviato il 13 marzo 2010 in Internet Archive..
  34. Iron Dome does not answer threats, in The Jerusalem Post, 9 maggio 2010. URL consultato il 26 maggio 2010 (archiviato il 12 maggio 2010).
  35. Iron Dome system found to be helpless against Qassams, in Haaretz, 22 febbraio 2008. URL consultato il 9 agosto 2009 (archiviato il 17 settembre 2009).
  36. Theodore A Postol, An Explanation of the Evidence of Weaknesses in the Iron Dome Defense System, in MIT Technology Review, 15 luglio 2014. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2016).
  37. Israeli Rocket Defense System Is Failing at Crucial Task, Expert Analysts Say, in MIT Technology Review, 10 luglio 2014. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2016)..
  38. Reuven Pedatzur, How many rockets has Iron Dome really intercepted?, in Haaretz, 9 marzo 2013. URL consultato il 14 luglio 2018 (archiviato il 14 gennaio 2018).
  39. David Talbot, Why Israel’s "Iron Dome" Missile-Defense System Actually Works, in MIT Technology Review, 26 novembre 2012. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2016).
  40. Theodore Postol, Part 1: Iron Dome or Iron Sieve? Evidence Questions Effectiveness of U.S.-Funded Israeli Missile Shield. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato l'8 maggio 2019). and Theodore Postol, Part 2: Weapons Expert Theodore Postol Asks, Is Israel’s Iron Dome Really an Iron Sieve?, in Democracy Now!, 31 luglio 2014..
  41. How Many Rockets Did Iron Dome Shoot Down?, in Defense Update, 23 marzo 2013..
  42. Uzi Rubin, Cold War Mentality, in Defense News, 31 marzo 2013. URL consultato il 14 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2013)..
  43. How Many Rockets Did Iron Dome Shoot Down? Archiviato il 18 ottobre 2017 in Internet Archive. INSS Insight No. 414, March 21, 2013, Shapir, Yiftah
  44. Michael Armstrong, The Effectiveness of Rocket Attacks and Defenses in Israel, in Journal of Global Security Studies, vol. 3, n. 2, 2018, pp. 113–132. URL consultato il 27 aprile 2018 (archiviato il 30 aprile 2018).
  45. Michael Armstrong, As missiles fly, a look at Israel’s Iron Dome interceptor, in The Conversation, 2018. URL consultato il 27 aprile 2018 (archiviato il 30 aprile 2018).

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[de] Iron Dome

Iron Dome (hebräisch .mw-parser-output .Hebr{font-size:115%}כיפת ברזל kipat barzel ‚eiserne Kuppel‘ bzw. ‚Eisenkuppel‘) ist ein mobiles bodengestütztes System zur Abwehr von Raketen, Artillerie- und Mörsergranaten, das von Rafael Advanced Defense Systems Ltd. und Israel Aerospace Industries zum Schutze Israels entwickelt wurde und dort neben David’s Sling und Arrow zur Flugabwehr eingesetzt wird.

[en] Iron Dome

Iron Dome (Hebrew: כִּפַּת בַּרְזֶל, romanized: Kippat Barzel) is a mobile all-weather air defense system[8] developed by Rafael Advanced Defense Systems and Israel Aerospace Industries.[7] The system is designed to intercept and destroy short-range rockets and artillery shells fired from distances of 4 kilometres (2.5 mi) to 70 kilometres (43 mi) away and whose trajectory would take them to an Israeli populated area.[9][10] From 2011 to 2021, the United States contributed a total of US$1.6 billion to the Iron Dome defense system,[11] with another US$1 billion approved by the US Congress in 2022.[12]

[fr] Dôme de fer

Le Dôme de fer (en hébreu : כיפת ברזל, prononcé kipat barzel, anglais : Iron Dome) est un système de défense aérienne mobile israélien, développé par la société Rafael Advanced Defense Systems, conçu pour intercepter des roquettes et obus de courte portée (Counter Rocket, Artillery, and Mortar, ou C-RAM). Le système a été créé pour faire face aux attaques de roquettes lancées depuis la bande de Gaza et le Liban en direction des villes israéliennes, et a été déployé en 2010[1].
- [it] Cupola di Ferro

[ru] Железный купол

«Желе́зный ку́пол» (ивр. ‏כיפת ברזל‏‎ — Кипа́т барзе́ль, англ. Iron Dome — А́йрон до́ум) — тактическая система ПРО, предназначенная для защиты от неуправляемых тактических ракет с дальностью полёта от 4 до 70 километров[6]. Разработана израильской компанией Rafael. Каждая батарея может защищать территорию площадью 150 квадратных километров[7].



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