Il Kh-47M2 Kinzhal (ossia: "pugnale”; in cirillico: Х-47М2 Кинжал; nome in codice NATO: ?), è un missile balistico aviolanciato ipersonico di fabbricazione russa, sviluppato negli anni 2010 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 presso le forze aerospaziali russe.
Kh-47M2 Kinzhal | |
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Descrizione | |
Tipo | missile ipersonico aviolanciato |
Sistema di guida | inerziale GLONASS ottica |
Progettista | Valery M. Kashin |
Costruttore | ![]() |
Primo lancio | 10 marzo 2018 (sperimentale) 19 marzo 2022 (operativo)[1] |
In servizio | 2018 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Sviluppato dal | 9K720 Iskander |
Prestazioni | |
Vettori | MiG-31K |
Gittata | 2.000 km |
Velocità massima | Mach 10 |
Motore | razzo a combustibile solido |
Testata | convenzionale termonucleare termobarica a submunizioni perforante/esplosiva |
dati tratti da: Aeronautica e Difesa[2] Difesaonline.it | |
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Pensato per neutralizzare obiettivi navali di importanza strategica quali portaerei ed incrociatori lanciamissili, è in grado di volare a velocità prossime a Mach 10[3] disegnando traiettorie manovrate dalle virate improvvise pensate per saturare le capacità di calcolo dei sistemi antimissile avversari, riducendo drasticamente le probabilità di intercettazione.
Al 2020 l'unico vettore designato al trasporto del Kinzhal è l'intercettore supersonico MiG-31K appositamente modificato per il ruolo aria-superficie.[4][5] Nel prossimo futuro, il missile potrebbe essere imbarcato sui bombardieri supersonici a lungo raggio Tu-160M2 di nuova produzione e sugli ammodernati Tu-22M3M, aumentandone così il raggio d'azione in modo considerevole.[6]
Ha ricevuto il battesimo del fuoco in occasione dell'invasione russa in Ucraina del 2022.[7]
Nella stampa non specialistica, viene spesso confuso per un missile balistico.[8]
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Il “Kinzhal”, descritto come un missile balistico ipersonico aerolanciato di alta precisione, sarebbe una versione del missile superficie-superficie 9K720 Iskander, progettato sotto la direzione tecnica dell’ing. Valery M. Kashin (KBM Kolomna) e prodotto nello stabilimento Votkinsk.[2]
La propaganda russa gli attribuisce una gittata massima di 2.000 km e una velocità durante l'avvicinamento finale al bersaglio tra 10.620 e 12.250 km/h (Mach 10), con la possibilità di compiere manovre evasive, ad alto numero di g; anche in assenza di indicazioni precise al riguardo, si ritiene che disponga di differenti tipi di testata: convenzionale, termonucleare, termobarica, a submunizioni e perforante/esplosiva per bersagli protetti.
Esso è in grado di attaccare obiettivi fissi grazie alla guida inerziale o satellitare. La volontà di montare tale missile su un velivolo, costituisce un tentativo teorico, di farne un impiego antinave, soprattutto contro i gruppi portaerei, cosa che costringerebbe i piloti di Mig-31, ad avvicinarsi moltissimo alle portaerei per sfruttare l'ipervelocità, rischiando di essere localizzati con molto anticipo ed essere ingaggiati dai caccia a protezione delle Task Force e quindi abbattuti ben prima di poter sganciare, vanificando l'ipervelocità del missile. Unica Tattica alternativa teorica, sarebbe quella di volare a bassissima quota (per evitare la tracciatura radar), avvicinandosi a vista delle navi, prima di lanciare il missile.
Nel 2018 è stata costituita ad Akhtubinsk una squadriglia con sei MiG-31BM così modificati, nel distretto militare meridionale, con l’obiettivo di arrivare a dieci-dodici aerei ad organico completo entro la fine dell'anno. Si ritiene che il lancio per l’omologazione del Kh-47M2 si sia svolto il 10 marzo dello stesso anno mentre in precedenza sono stati compiuti più di 250 voli “captive” (vincolati) per verificare la compatibilità aerodinamica tra missile ed aereo, senza procedere al lancio.
È possibile che fino a 50 MiG-31 possano essere adattati a questo ruolo, principalmente per l'assegnazione ai distretti militari orientali con vocazione all'impiego antinave.
Il 21 dicembre 2021, il Ministro della Difesa russo, generale dell'esercito, Sergei Shoigu, annunciò ufficialmente che il primo reggimento aereo dotato di intercettori MiG-31K equipaggiati con i missili ipersonici Kinzhal era stato formato.[9] Equipaggiato con dieci velivoli, anche per scopo sperimentale, il reggimento è stato dislocato presso l'aeroporto di Akhtubinsk (regione di Astrakhan, distretto militare meridionale).[9] Il loro ruolo principale saranno gli attacchi antinave ed il pattugliamento aereo sul Mar Nero.[9]
Gli osservatori occidentali, peraltro, si dichiarano dubbiosi sulla gittata di 2.000 km e la valutano più prudenzialmente in 1.200 km, considerato l'attacco portato dall'unità operativa nell'aeroporto di Akhtubinsk (regione di Astrakhan), verosimilmente lanciato dai cieli sopra Kramators'k verso occidente contro un deposito di armi in Delyatyn, regione ucraina di Ivano-Frankivsk.
Il 19 marzo 2022, il portavoce del Ministero della difesa russo, Igor' Konašenkov ha dichiarato la neutralizzazione di un deposito contenente rifornimenti militari occidentali per il governo ucraino tramite l'impiego di missili Kinzhal.[1] L'attacco alla struttura, situata nel villaggio di Delyatyn, regione ucraina di Ivano-Frankivsk, vicino al confine con la Polonia, è avvenuto per mezzo di una coppia di MiG-31K, del 764th Fighter Aviation Regiment, armati di un missile ipersonico ciascuno.[1][10][11][12][13]
Tale missione ha reso il Kinzhal il primo sistema d'arma ipersonico ad essere impiegato in combattimento.
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