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L'Aeroporto di Decimomannu (in sardo: Aeroportu de Deximumannu) (IATA: DCI, ICAO: LIED) è un aeroporto militare situato a nord ovest della città di Cagliari, in Sardegna, in una vasta area compresa tra i comuni di Decimomannu, Decimoputzu, San Sperate e Villasor. L'aeroporto è gestito dall'Aeronautica Militare ed in base al Decreto ministeriale del 25 gennaio 2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 2008 l'aeroporto è classificato come MOB (Main Operating Base) del primo gruppo e come tale effettua esclusivamente attività militari, non essendo aperto al traffico commerciale.

Aeroporto di Decimomannu
aeroporto
Codice IATADCI
Codice ICAOLIED
Nome commercialeAeroporto Militare "G. Farina" Decimomannu
Aeroportu militare de Deximumannu
Descrizione
TipoMilitare
GestoreAeronautica Militare
Stato Italia
Regione Sardegna
Posizione20 km da Cagliari
Costruzione1939
Altitudine30 m s.l.m.
Coordinate39°21′15″N 8°58′20″E
Mappa di localizzazione
LIED
Sito webwww.aeronautica.difesa.it

È intitolato al colonnello pilota Giovanni Farina, medaglia d'oro al valor militare, deceduto in combattimento nei cieli della Sardegna il 14 giugno 1942.


Storia


Allo scoppio della seconda guerra mondiale si rese necessario allestire altri aeroporti oltre a quelli già esistenti sull'isola. Venne così approntato il campo di manovra di Decimomannu, dotato di una pista in terra orientata nord/est-sud/ovest e di alcuni edifici, appartenenti in passato ad una fattoria, nei quali furono predisposti il Comando di stormo e di gruppo, le mense Ufficiali e Sottufficiali, l'infermeria, il centralino e l'ufficio Comando.


La seconda guerra mondiale


Decimomannu diventò a tutti gli effetti un aeroporto il 3 giugno 1940 con il trasferimento del 32º Stormo dall'aeroporto di Cagliari Elmas. Organizzato su due gruppi di volo, lo Stormo era dotato dei trimotori Savoia-Marchetti S.M.79 con i quali si rese protagonista della prima azione di guerra in assoluto contro la Francia, sorvolando e bombardando il porto di Biserta, distruggendo infrastrutture, navi e idrovolanti.

Il 32º Stormo partecipò inoltre a diversi combattimenti contro la flotta navale britannica. Tra il 1941 e il 1943 l'aeroporto ospitò il 36º Stormo, dotato di Savoia-Marchetti S.M.79 e di bombardieri Savoia-Marchetti S.M.84. Questo reparto partecipò il 27 settembre 1941 ad una cruenta battaglia aeronavale tra la Marina inglese e la Regia Aeronautica nel Mediterraneo centrale, nella quale riportò la perdita di 7 velivoli. Il 7 novembre 1942 arriva il 17º Gruppo caccia ed il 14 novembre il 6º Gruppo caccia. Il 17 febbraio 1943 l'aeroporto subì il suo primo bombardamento ad opera degli alleati angloamericani.

Nel frattempo, sull'aeroporto si rischierarono in periodi diversi altri reparti della Regia Aeronautica tra cui i più noti furono il 108º Gruppo del 36º Stormo ed il 132º Gruppo Autonomo dotati entrambi di SM79, il 17º Gruppo del 1º Stormo Caccia Terrestre con i Macchi M.C.202, il 160º Gruppo autonomo con i caccia Reggiane Re.2001. Anche la tedesca Luftwaffe utilizzo l'aeroporto per i suoi Heinkel He 111 dell'unità aerosilurante Kampfgeschwader 26, impegnata in diverse operazioni nel Mar Mediterraneo.

In seguito all'Armistizio di Cassibile, dal 1943 l'aeroporto passò sotto il controllo dell'United States Army che lo utilizzò come base per i caccia Curtiss P-40 "Warhawk" in carico alla USAAF.

Sotto il controllo americano vennero effettuate diverse migliorie: furono iniziati importanti lavori nell'area di atterraggio, relativi alla realizzazione di una pista di 1800 x 15 metri, di 180 piazzole di sosta per ospitare gli aeromobili e di circa 10 km di bretelle di rullaggio. Successivamente la pista verrà ulteriormente ampliata fino alle dimensioni di 3000 x 30 metri. Alla fine dell'ottobre 1943 giunsero a Decimomannu i bombardieri Martin B-26 Marauder del 319th Bombardment Group/320th Bombardment Group USAAF.

Comparazione tra la struttura dell'aeroporto nel 1943 (in blu) e nel 2021 (in rosso)
Comparazione tra la struttura dell'aeroporto nel 1943 (in blu) e nel 2021 (in rosso)

Nel febbraio del 1944 iniziarono nuovi lavori di ampliamento che portarono alla creazione di un innovativo sistema di decollo/atterraggio multiplo: venne infatti costruita una pista lunga 2000 metri dotata di 6 piste parallele che consentiva il decollo contemporaneo di 6 aeroplani. Per evitare problemi con la polvere sollevata durante la fase di decollo, le piste vennero trattate con olio esausto.

Verso la fine del medesimo anno la necessità di essere più vicini all'Italia settentrionale spinse l'esercito americano a trasferirsi da Decimomannu all'aeroporto di Serragia in Corsica. Da questo momento fino al 1954 l'aeroporto non fu più utilizzato.


La rinascita sotto la NATO


Dopo il conflitto mondiale, la ricerca di ampie zone disabitate adatte per l'addestramento delle forze aeree della NATO permise la rinascita dell'aeroporto di Decimomannu. Dopo una vasta opera di bonifica e ricostruzione l'aeroporto fu riaperto e vi fu instaurato il primo "Air Weapons Training Installation" (AWTI) previsto dai piani NATO dell'epoca.[1] L'Aeroporto cambiò così la sua iniziale destinazione d'uso e venne completato per adempiere alla sua missione di principale base per l'addestramento avanzato degli equipaggi di volo della NATO. Il Reparto Italiano nasce ufficialmente il 15 febbraio 1957 con la denominazione ufficiale “Centro Addestramento al Tiro” (CAT) di Decimomannu.

Nell'aprile dello stesso anno fu costituita un'unità analoga da parte della Royal Canadian Air Force (RCAF).

Nel dicembre del 1959 fu firmato un accordo tra Italia, Canada e Germania Ovest che disciplinava l'utilizzo della base aerea e dei poligoni di tiro ad essa associati. L'Italia assunse così, formalmente, la responsabilità del funzionamento, della manutenzione e del supporto logistico ai reparti operativi che si addestravano nelle strutture dell'AWTI.

Il 1º marzo 1961 la Base venne intitolata alla Medaglia d'Oro al Valore Militare Col. Pilota Giovanni Farina, Comandante del 36º Stormo di Aerosiluranti dislocato a Decimomannu, immolatosi in azione eroica sui cieli della Sardegna il 14 giugno 1942. Nel settembre dello stesso anno il CAT di Brindisi fu sciolto e trasferito a Decimomannu. Nel 1963 il Gruppo Addestramento A.M. I. fu modificato in Sezione Standardizzazione Tiro A.M. I. ed attualmente è denominato Centro Sperimentale Standardizzazione Tiro Aereo AM (CSSTA). Al Centro, fin da allora, venne affidato, tra l'altro, il compito di programmare, coordinare e dirigere le missioni del personale dell'Aeronautica Militare impegnato ad acquisire un'alta professionalità nel tiro e nelle tattiche del combattimento aereo. Oltre alle tre nazioni che avevano firmato l'accordo nel '59, nel corso degli anni sessanta la base fu utilizzata saltuariamente anche dai velivoli dell'United States Air Force in Europe (USAFE) e da quelli dell'United States Navy. Il Distaccamento permanente Statunitense (USAFE Det4th), inquadrato nel 40th Tactical Group dell'Aeroporto di Aviano, iniziò le proprie attività nell'estate del 1970 interrompendole nell'estate del 1973 a causa della Guerra del Vietnam, usando l'aeroporto come scalo tecnico per gli aerei provenienti dagli Stati Uniti e diretti nel sud-est asiatico. Nel corso del 1970 la CAF lasciò Decimomannu e fu sostituita dalla Royal Air Force Britannica (RAF). Il 1º luglio 1970, con determinazione dello Stato Maggiore Aeronautica, il CAT A.W.T. I. di Decimomannu assumeva l'attuale denominazione di Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo (AWTI) RSSTA/AWTI. Al suo interno è attiva l'ACMI, acronimo di Air Combat Maneuvering Installation, poligono di tiro con una serie di strumenti di simulazione nelle esercitazioni di combattimento, con pacchi di sensori installati a bordo degli aerei e che riportano i dati a schermi ed apparati di controllo e calcolo a terra.[1]


La Base oggi


Un F-16 dell'Heyl Ha'Avir fotografato nell'ottobre 2011 durante un'esercitazione
Un F-16 dell'Heyl Ha'Avir fotografato nell'ottobre 2011 durante un'esercitazione

Con il passare degli anni, indicativamente fino alla seconda metà degli anni '90, la Base ha visto un crescente aumento dell'attività di volo: con una media di circa 60000 movimenti annui, pari a circa 450 movimenti giornalieri (effettuati principalmente dall'Aeronautica Militare e, fino a dicembre 2016, dalla Luftwaffe), Decimomannu divenne quindi l'aeroporto militare con il più alto numero di decolli e atterraggi in Europa; attività che si è ad oggi notevolmente ridimensionata per via di costanti tagli alla spesa militare negli ultimi vent'anni e del succitato abbandono della base da parte della Luftwaffe.

L'aeroporto è dotato di un impianto radar utilizzato dal locale Centro di Controllo e Avvicinamento per controllare il traffico aereo (militare e civile, sia in arrivo che in partenza) dell'aeroporto di Decimomannu e dell'aeroporto di Cagliari-Elmas. In passato era altresì presente un sistema radar di difesa aerea le cui antenne si trovano presso il poligono di Capo Frasca; oggi tale servizio di sorveglianza radar dello spazio aereo viene assicurato mediante remotizzazione dal 22º Gruppo Radar dell'Aeronautica Militare situato presso Licola (NA).

L'aeroporto ha in dotazione anche alcuni elicotteri Agusta-Bell AB 212-AWTI che svolgono compiti di soccorso aereo e di protezione civile e che a partire dal 1º novembre 2013 saranno inquadrati nell'ambito dell'80º Centro CSAR del 15º Stormo.


Comandanti


DataComandante
Mar 1957 - Nov 1958Col. Egidio Costa
Nov 1958 - Ott 1960Col. Giovanni Minniti
Ott 1960 - Nov 1962Col. Giuseppe Piseddu
Nov 1962 - Giu 1964Col. Alberto Dulfus di Volksnerg
Giu 1964 - Set 1968Gen. Mario Mecatti
Nov 1968 - Ott 1969Col. Guido Briguglio
Ott 1969 - Apr 1972Gen. PierGiacomo Piccio
Apr 1972 - Ott 1974Col. Mario Casabeltrame
Ott 1974 - Nov 1977Col. Guglielmo Paolo Canham
Nov 1977 - Set 1979Col. Umberto Formisano
Set 1979 - Set 1980Col. Federico Zamparelli
Set 1980 - Ott 1981Col. Roberto Gazzetta
Ott 1981 - Ott 1983Col. Giuseppe Grandi
Ott 1983 - Giu 1986Col. Bruno Servadei
Giu 1986 - Lug 1988Col. Marcello Chiaretti
Lug 1988 - Set 1990Col. Claudio Riato
Set 1990 - Set 1991Col. Adriano Ardinghi
Set 1991 - Set 1993Col. Leonardo Leandri
Set 1993 - Ott 1995Col. Paolo Ricci
Ott 1995 - Ott 1996Col. Francesco de Rosa
Ott 1996 - Ott 1998Col. Pietro Toso
Ott 1998 - Ott 2000Col. Alberto Moretti
Ott 2000 - Lug 2002Col. Luigi Turco
Lug 2002 - Set 2004Col. Giuseppe Crispino
Set 2004 - Lug 2006Col. Roberto Ferro
Lug 2006 - Set 2008Col. Tommaso Collorafi
Set 2008 - Set 2010Col. Gustavo Cicconardi
Set 2010 - Set 2012Col. Alfredo Nazzi
Set 2012 - Set 2014Col. Fabio Sardone
Set 2014 - Set 2016 Col. Mario Martorano
Set 2016 - Col. Michele Ciuffreda

I Reparti di Decimomannu


I reparti della Regia Aeronautica operanti dal 1940 al 1943

AnnoRepartoGruppiSquadriglieVelivoli utilizzati
194032º Stormo39º, 89º49ª Squadriglia, 50ª SquadrigliaS.M.79, S.M.82
194136º Stormo108º, 109º256ª Squadriglia, 257ª Squadriglia, 258ª Squadriglia, 259ª SquadrigliaS.M.79, S.M.84
1942274ª Squadriglia AutonomaSM79 - Piaggio P108
194246º Stormo104°, 105°254ª Squadriglia, 255ª SquadrigliaS.M.79
1942132º278ª Squadriglia, 279ª Squadriglia, 281ª SquadrigliaS.M.79
194254º Stormo153º372ª, 373ª, 374ªMacchi M.C.202
19421º Stormo Caccia Terrestre17º Gruppo caccia, 6º Gruppo caccia71ª Squadriglia caccia, 72ª Squadriglia caccia, 80ª Squadriglia caccia, 81ª Squadriglia aeroplani, 88ªMacchi M.C.202
194341º Autonomo205ª Squadriglia da bombardamentoS.M.79
1943103º Autonomo207ª, 237ªJunkers Ju 87D-3
194337º Stormo55º22ª Squadriglia, 220ªCANT Z.1007bis
1943160º Autonomo393ª, 394ªReggiane Re.2001

I reparti della Luftwaffe operanti dal 1940 al 1943

AnnoRepartoGruppiSquadriglieVelivoli utilizzati
1940Kampfgeschwader 26Heinkel He 111

I reparti della United States Army Air Force operanti dal 1943 al 1944

AnnoRepartoGruppiSquadriglieVelivoli utilizzati
1943319th Bombardment Group180th,437th,438th, 439th, 440°thB-26C
1943320th Bombardment Group441th42th WingB-26C

I reparti dell'Aeronautica Militare operanti dal 1960 ad oggi

AnnoRepartoGruppiSquadriglieVelivoli utilizzati
1960-1990CSSTAAermacchi MB-326
1961670ª squadriglia soccorso(AB47-J3, AB212-AWTI) AW139

Note


  1. http://www.awtideci.com/awtideci_ranges_acmi.asp Archiviato il 28 ottobre 2011 in Internet Archive. AWTI Decimomannu AB - accesso 27 marzo 2011.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Guerra

На других языках


[de] Militärflugplatz Decimomannu

Der Militärflugplatz Decimomannu befindet sich im Süden der italienischen Mittelmeerinsel Sardinien. Im Kalten Krieg wurde der Flugplatz von den Luftstreitkräften verschiedener NATO-Mitgliedsstaaten zu Übungszwecken genutzt, danach betrieben ihn die Luftwaffen Italiens und Deutschlands. Mit der am 14. Dezember 2016 erfolgten Auflösung des Taktischen Ausbildungskommandos der Luftwaffe Italien endete die deutsche Mitnutzung des Flugplatzes vorübergehend. Seit 2022 werden in Decimomannu angehende Kampfpiloten an der International Flight Training School auf Jettrainern ausgebildet.[1]

[en] Decimomannu Air Base

Decimomannu Air Base (IATA: DCI, ICAO: LIED) is an Italian Air Force (Aeronautica Militare) air base located approximately 5 km (2.7 NM) north of Decimomannu a comune in the Province of Cagliari on the island of Sardinia in Italy.
- [it] Aeroporto di Decimomannu



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