Il 37º Stormo, è uno stormo caccia dell'Aeronautica Militare. Ricostituito dal 1984, ha sede presso l'Aeroporto di Trapani-Birgi. Dipende dal Comando delle Forze da Combattimento di Milano. Dal 2012 è operativo con il velivolo Eurofighter Typhoon F-2000.
37º Stormo "Cesare Toschi" | |
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Descrizione generale | |
Attivo | 1º aprile 1939 - 15 giugno 1943 1º ottobre 1984 - oggi |
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Tipo | Stormo |
Compiti | sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale |
Sede | Aeroporto di Trapani-Birgi |
Velivoli | Eurofighter Typhoon |
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Parte di | |
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Reparti dipendenti | |
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Comandanti | |
Col. pilota | Moris Ghiadoni |
fonte Coccarde Tricolori 2010[1] | |
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Lo stormo, intitolato alla memoria del maggiore pilota Cesare Toschi, ha come reparto operativo il 18º Gruppo Caccia Intercettori Ognitempo.
Lo stormo fu costituito all'aeroporto "Fortunato Cesari" di Lecce il 1º aprile 1939 come 37º Stormo Bombardamento Terrestre della Regia Aeronautica, con i velivoli Savoia-Marchetti S.M.81, trimotori da bombardamento affidati ai due reparti dello stormo (retto dal colonnello Goffredo Gorini): il 54º e 55º Gruppo.[2]
Al 10 giugno 1940 era ancora al comando di Gorini con il LIV Gruppo del Magg. Giuseppe Colavolpe con la 218ª (7 SM 81) e 219ª Squadriglia (6 SM 81) ed il LV Gruppo del Ten. Col. Erminio Ermo con la 220ª (6 SM 81) e 221ª Squadriglia (6 SM 81) inquadrato nella IV Zona Aerea Territoriale del Gen. S.A. Eraldo Ilari di Bari. Durante la seconda guerra mondiale partecipò, il 9 luglio 1940, alla battaglia di Punta Stilo con 26 velivoli in quella che fu la sua prima azione bellica terminata con 8 aerei distrutti e due navi nemiche danneggiate. Il 54º Gruppo fu di stanza in Nordafrica sin dall'11 luglio 1940, da dove, spostandosi tra gli aeroporti di Ain el-Gazala, Borce e Aeroporto di Martuba[senza fonte], compì pattugliamenti marittimi e bombardamenti sia notturni che diurni meritandosi la medaglia d'argento al valor militare. Dalla fine dell'ottobre 1940 il 37º Stormo, che nel frattempo aveva inglobato il 116º Gruppo con le sue 276ª Squadriglia e 277ª Squadriglia, partecipò alla campagna di Grecia e di Jugoslavia volando sui Fiat B.R.20 con i quali partecipò anche alla difesa di Corfù e Cefalonia. L'11 giugno 1941 il comando dello stormo e il 55º Gruppo passarono all'aeroporto militare di Gerbini (nella piana di Catania) per meglio coordinare gli attacchi contro Malta che iniziarono il 18 ottobre. Quasi un mese dopo perì in una di queste incursioni il maggiore della 276ª Squadriglia Cesare Toschi, medaglia d'oro al valor militare alla memoria e al quale è intitolato il 37º Stormo. Dal gennaio al luglio 1942, prima il 55º e poi il 116º Gruppo operarono dall'aeroporto di Castelvetrano. Successivamente il 55º e 116º tornarono a Lecce continuando comunque le ricognizioni e le scorte ai convogli, quindi il 3 settembre 1942 l'intero stormo si insediò a Reggio Emilia dove acquisì i bombardieri medi CANT Z.1007bis. La vita dell'unità stava comunque volgendo al termine.
Il 55º Gruppo il 28 novembre fu trasferito in Sardegna e compì la sua ultima missione di guerra il 18 maggio 1943. Il 116º continuò invece a decollare dall'aeroporto di Latina e, dalla metà di aprile, da Cameri, dove rimase sino al 15 giugno 1943, data in cui assunse la posizione quadro.
Rimase in quella posizione fino al 1º ottobre 1984, quando fu ricostituito dall'Aeronautica Militare, come 37º Stormo "Cesare Toschi", nella sua attuale sede in Sicilia.[2] Dal 1984 dunque lo Stormo, di stanza all'aeroporto di Trapani-Birgi (luogo di nascita del 18º Gruppo Caccia Intercettori alle dipendenze dello stormo), impiegò il Lockheed F-104 Starfighter. Nel marzo 1985 lo stormo ricevette la bandiera di guerra. Nel 1999 prese parte alle missioni militari in Kosovo.
Lo stormo fu il primo dell'Aeronautica Militare a transitare sugli F-16 nell'ambito del programma Peace Caesar. La prima consegna dei velivoli ricondizionati dalla Lockheed Martin nella versione F-16A Block 15 ADF Fighting Falcon[3] è del 2003, e venne celebrata il 17 luglio.[4]
Dal 28 marzo 2006 al 2010 ha avuto in organico, oltre al 18°, anche il 10º Gruppo Caccia Intercettori, da quella data in organico al 36º Stormo,[2] avendo cessato di volare con gli F-16 per passare agli Eurofighter Typhoon trasferendosi a Gioia del Colle.
Nel 2011 lo stormo ha preso parte all'operazione Odyssey Dawn in Libia. Dopo la fine del programma "Peace Caesar" nel 2012, lo stormo ha acquisito gli Eurofighter 2000 (EFA) provenienti da Gioia del Colle e Grosseto il 18 ottobre dello stesso anno, quando con cerimonia ufficiale ha preso in carico gli EFA assegnati al 18º gruppo.[5]
Dipendono dal 37º Stormo:
Alla Bandiera di Guerra del 37º Stormo dell'Aeronautica Militare:
![]() | Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia |
«Prestigioso stormo dell'Aeronautica Militare, dalle gloriose tradizioni, impiegato senza soluzione di continuità, nei vari teatri di crisi al servizio della comunità internazionale, dopo aver operato nell'ambito dell'operazione Unified Protector in Libia, Inherent Resolve in Iraq e varie attività di polizia aerea in zone ai confini dell'alleanza atlantica, il 37º stormo assicura, inoltre, da più di un anno, il monitoraggio dei traffici e movimenti marittimi nel Mediterraneo, partecipando attivamente a scorte di assetti da trasporto diretti al supporto dell'ospedale di Misurata e ricognizioni a protezione delle unità italiane impegnate nell'area. Ha sostenuto altresì con i propri velivoli, in collaborazione con altri stormi, l'operazione Prima Parthica in Iraq per contrastare la minaccia del terrorismo islamico in terra irachena.Il valore, le spiccate virtù militari, lo straordinario spirito di sacrificio e l'esemplare efficienza che da sempre contraddistinguono questo reparto, hanno permesso di totalizzare un elevato numero di ore di volo in operazioni reali conseguendo straordinari obiettivi e riscuotendo unanimi apprezzamenti in ambito internazionale. Cieli della Libia, dell'Iraq, dell'Alleanza Atlantica, 2011 - 2020» — 6 ottobre 2020 |
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