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Il Martin B-26 Marauder ("Predone") era un bimotore statunitense da bombardamento della seconda guerra mondiale prodotto dalla Glenn L. Martin Company.

Martin B-26 Marauder
Martin B-26C Marauder.
Descrizione
TipoBombardiere
Equipaggio7
ProgettistaPeyton M. Magruder
Costruttore Martin
Data primo volo25 novembre 1940
Data entrata in servizioaprile 1942
Utilizzatore principale United States Army Air Corps
Altri utilizzatori United States Navy
Royal Air Force
Forces aériennes françaises libres
Esemplari5 157
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza17,75 m (58 ft 2 in)
Apertura alare19,81 m (65 ft 0 in)
Altezza6,05 m (19 ft 9 in)
Peso a vuoto10 890 kg (24 000 lb)[1]
Peso carico15 422 kg (34 000 lb)
Peso max al decollo16 783 kg (37 000 lb)[1]
Propulsione
Motore2 Pratt & Whitney R-2800
Potenza2 000 hp (1 491 kW)
Prestazioni
Velocità max510 km/h (317 mph)
Autonomia1 850 km (1 150 mi)
Tangenza7 200 m (23 600 ft)
Armamento
Mitragliatrici6 da 12,7 mm
Bombe1 360 kg (3 000 lb)
Notedati riferiti alla versione B-26B

Dati tratti da Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo[2], salvo dove diversamente indicato.

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Storia


Fu il primo bombardiere medio impiegato dagli USA nella guerra del Pacifico all'inizio del 1942. Operò anche sul Mediterraneo e sul fronte dell'Europa occidentale. Subito dopo la sua entrata in servizio si guadagnò il soprannome di “Fabbrica di vedove” a causa dell'alta percentuale di incidenti, soprattutto in decollo e in atterraggio. Il Marauder doveva essere pilotato rispettando accuratamente le velocità limite stabilite dal manuale di volo, soprattutto in avvicinamento alla pista e quando un motore era fuori uso. L'elevata velocità da mantenere subito prima dell'atterraggio (150 miglia all'ora - 241 km/h) intimidiva i piloti, abituati a velocità assai più basse, ma se istintivamente rallentavano, l'aereo immediatamente stallava e perdeva l'assetto.[3] Il Marauder divenne un aereo più sicuro quando gli equipaggi vennero meglio addestrati al suo utilizzo e dopo modifiche aerodinamiche, quali l'incremento della superficie alare e dell'angolo di calettamento dell'ala, per ottenere migliori prestazioni in decollo, e superfici di coda più ampie.[4] Il Marauder subì modifiche costanti, durante la sua vita operativa: tra i cambiamenti più palesi, l'adozione dei nuovi motori Pratt & Whitney R-2800. L'aereo poté così lasciarsi alle spalle la sua pessima reputazione iniziale per divenire, alla fine della Guerra, il bombardiere Americano con la più bassa percentuale di perdite.[5] Nel 1962, quando venne cambiato il sistema di designazione statunitense, la sigla B-26 venne assegnata al Douglas Invader.


Sviluppo


Sul finire degli anni trenta i bombardieri medi dell'aviazione statunitense erano macchine ormai obsolete (i Martin B-10 ed i Douglas B-18 Bolo) ed era evidente che sarebbe stato necessario rinnovare la composizione dei reparti con velivoli più moderni.

All'inizio di gennaio del 1939 l'USAAC emanò la richiesta per un nuovo aereo da bombardamento di medie dimensioni per il quale erano previste prestazioni elevate, soprattutto relativamente alla velocità.

La Glenn L. Martin Co. (oggi Lockheed Martin) in meno di sei mesi fu in grado di presentare il proprio progetto (Model 179) che, in ragione delle preoccupazioni che coinvolgevano gli Stati Uniti nella difficile situazione internazionale, fu approvato sulla carta e diede immediatamente origine al primo contratto di 1 100 velivoli.

Il 25 novembre 1940 il primo esemplare spiccò il volo nei cieli di Baltimora, dove aveva sede la casa costruttrice, e confermò concretamente di possedere le caratteristiche che venivano richieste, superando immediatamente la velocità di 500 km/h.

A seguito delle prime consegne, che iniziarono del marzo del 1941, venne dato inizio al programma di addestramento degli equipaggi che si rivelò piuttosto difficoltoso proprio in ragione delle caratteristiche della macchina.

I primi impieghi in area operativa avvennero nel 1942 ed ebbero come teatro l'area dell'Oceano Pacifico.


Descrizione tecnica


Un B-26B in volo.
Un B-26B in volo.

Struttura


Bimotore ad ala alta, era caratterizzato dalla fusoliera a sezione circolare e dalla cura aerodinamica alla ricerca delle massime prestazioni in velocità; il carrello era di tipo triciclo anteriore.

La caratteristica principale, ed anche la meno consueta, risiedeva nell'elevato rapporto di carico alare che, all'epoca, era in assoluto il più elevato mai fatto registrare da un aereo militare.

Da questa peculiarità derivavano, logicamente, elevate velocità di decollo ed atterraggio che furono le ragioni principali dei lunghi periodi necessari per l'addestramento nonché le cause di diversi incidenti.

Ovviamente tutto ciò contribuì ad attribuire una cattiva fama al velivolo che, poco amato dagli equipaggi, si vide conferire appellativi non propriamente affettuosi: "fabbricante di vedove", "bara bimotore", "puttana volante", "prostituta di Baltimora" (dal luogo in cui aveva volato per la prima volta), fino alla storpiatura del nome, che divenne "Martin Murderer" ("Omicida della Martin").

Il numero degli incidenti occorsi durante l'addestramento determinò l'istituzione di una apposita commissione valutativa e la temporanea sospensione dei programmi produttivi; i risultati delle verifiche condotte portarono all'ampliamento delle dimensioni delle ali e degli impennaggi (a partire dalla versione "B").

All'atto pratico, tuttavia, la riduzione del carico alare che ne sarebbe dovuta derivare venne azzerata dall'aumento di peso prodotto mediante l'installazione dell'armamento potenziato.


Motore


Il Marauder ebbe come unica motorizzazione, nelle varie versioni prodotte, quella costituita da una coppia di Pratt & Whitney R-2800 Double Wasp.

Il motore, un radiale 18 a cilindri dalla cilindrata di 45 950 cm³ (corrispondenti a 2 804 in³, da cui il codice numerico della definizione), erogava una potenza nell'ordine dei 2 000 hp (1 491 kW) che rimase pressoché inalterata per tutte le versioni impiegate sul B-26.


Armamento


L'armamento difensivo della prima versione era costituito da 7 mitragliatrici Browning M2 da 7,62 mm, che con il progredire delle versioni divennero 11, tutte maggiorate al calibro di 12,7 mm.

L'armamento offensivo, stivato in un vano all'interno della fusoliera, era inizialmente costituito da un massimo 3 000 lb di esplosivo (pari a 1 360 kg) che aumentò fino 4 000 lb (1 815 kg) per le varianti F e G.

La versione A venne adattata al trasporto di un siluro, esternamente alla fusoliera; non risulta che tale adattamento sia stato replicato nelle versioni successive.


Impiego operativo


Il B-26B X2-A, battezzato Dee Feater.
Il B-26B "X2-A", battezzato "Dee Feater".

Dopo le difficoltà incontrate inizialmente, il Marauder prestò servizio in tutti i teatri operativi del secondo conflitto.

Nel Pacifico il B-26 vide l'inizio della propria esperienza di silurante, per la quale tuttavia non si possono annoverare successi di rilievo.

A partire dagli ultimi mesi del 1942 il Marauder fece la propria comparsa nel teatro operativo mediterraneo dove agli esemplari dell'USAAC si affiancarono quelli consegnati alla RAF ed alla Royal South African Air Force.

L'ultima consegna ebbe luogo il 30 marzo del 1945.[6]


Versioni


Un B-26G conservato presso il National Museum dell'USAF.
Un B-26G conservato presso il National Museum dell'USAF.

Varianti per l'esportazione


Nell'ambito del Lend-Lease Act del 1941 gli USA fornirono diversi esemplari del velivolo al Regno Unito; queste macchine conservarono il nome Marauder ma vennero denominate secondo lo standard inglese:


Varianti sperimentali


Un B-26F.
Un B-26F.

Dati tratti da L'Aviazione[7]


Curiosità


A mitigare la fama di aereo difficile, è doveroso rilevare che il Marauder si dimostrò una creatura estremamente valida e, per certi versi, più sicura di molti altri aerei contemporanei.

Tra le imprese leggendarie giunte fino ai nostri tempi, si annovera la storia del B-26B della 9th Air Force battezzato Flak Bait (Esca per la contraerea): impiegato a partire dal 16 agosto 1943 fino al termine del conflitto nei cieli europei, fu il primo tra i bombardieri alleati a raggiungere la soglia delle 200 operazioni di bombardamento. Sulle sue ali e sulla fusoliera vennero applicati oltre 300 "rattoppi" per ricoprire, si narra, oltre 1 000 fori di proiettili della contraerea e schegge varie.[8]

Era soprannominato dai suoi equipaggi, Flying Prostitute (Prostituta volante).


Note


  1. (EN) Greg Goebel, The Martin B-26 Marauder, su AirVectors, http://www.airvectors.net, 1º gennaio 2011. URL consultato il 19 febbraio 2012.
  2. Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. p.71.
  3. Ethell 1995, p. 242.
  4. Ethell 1995, pp. 242-243.
  5. Ethell 1995, p. 243.
  6. Guida agli Aeroplani di Tutto il Mondo (Vol.4), pag. 72.
  7. A. Boroli ed A. Boroli, L'Aviazione (Vol.10), pag. 78.
  8. Guida agli Aeroplani di Tutto il Mondo (Vol.4), pag. 70.

Bibliografia



Voci correlate



Utilizzatori


Il B-26G con le coccarde della Forces aériennes françaises libres esposto presso il Musée de l'air et de l'espace presso l'Aeroporto di Parigi-Le Bourget.
Il B-26G con le coccarde della Forces aériennes françaises libres esposto presso il Musée de l'air et de l'espace presso l'Aeroporto di Parigi-Le Bourget.
 Francia libera
 Sudafrica
 Regno Unito
Stati Uniti

Modellismo



Altri progetti



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На других языках


[de] Martin B-26

Die Martin B-26 Marauder (dt.: Plünderer), nicht zu verwechseln mit der Douglas A-26/B-26 Invader, war ein mittelschwerer zweimotoriger Mittelstreckenbomber der Zeit des Zweiten Weltkrieges aus US-amerikanischer Produktion. Hersteller war die Glenn L. Martin Company. Ausgelegt als Schulterdecker, entstand sie aus einer Ausschreibung der US-Army vom 25. Januar 1939 für einen mittleren Bomber mit sehr hohen Flugleistungen. Von 1941 bis 1945 wurden 5266 Maschinen gebaut. Das Flugzeug kam während des Zweiten Weltkriegs zunächst im Pazifikkrieg und später auch in Europa zum Einsatz. Der Buchstabe „B“ in der Bezeichnung stand für Bomber.

[en] Martin B-26 Marauder

The Martin B-26 Marauder is an American twin-engined medium bomber that saw extensive service during World War II. The B-26 was built at two locations: Baltimore, Maryland, and Omaha, Nebraska, by the Glenn L. Martin Company.

[fr] Martin B-26 Marauder

Le Martin B-26 Marauder est un bombardier moyen bimoteur américain conçu et développé à partir de 1939 par la Glenn L. Martin Company. Mis en service en 1941, il est utilisé pendant la Seconde Guerre mondiale sur le théâtre européen et dans la guerre du Pacifique. Jusqu'à la fin du conflit 5 288 exemplaires ont été construits.
- [it] Martin B-26 Marauder

[ru] Martin B-26 Marauder

Мартин B-26 «Мародер»[3] — американский двухмоторный семиместный средний бомбардировщик времён Второй мировой войны.



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