Il de Havilland DH.89 Dragon Rapide fu un aereo da trasporto passeggeri, bimotore e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica britannica de Havilland Aircraft Company nei primi anni trenta.
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de Havilland DH.89 Dragon Rapide | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo di linea aereo da addestramento |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Geoffrey de Havilland |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 17 aprile 1934 |
Esemplari | 728 |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 10,52 m (34 ft 6 in) |
Apertura alare | 14,63 m (48 ft 0 in) |
Altezza | 3,12 m (10 ft 3 in) |
Superficie alare | 31,22 m² (336 ft²) |
Peso a vuoto | 1 486 kg (3 276 lb) |
Peso carico | 2 495 kg (5 500 lb) |
Passeggeri | 8 |
Propulsione | |
Motore | 2 de Havilland Gipsy Queen 3 |
Potenza | 200 hp (149 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 253 km/h (157 mph, 136 kt) |
Velocità di crociera | 212 km/h (132 mph, 115 kt) |
Velocità di salita | 4,3 m/s (867 ft/min) |
Autonomia | 930 km (578 mi, 502 nmi) |
Tangenza | 5 944 m (19 500 ft) |
dati estratti da | |
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Progettato per integrare la propria gamma di modelli sul mercato dell'aviazione commerciale, fu essenzialmente una versione bimotore e a scala ridotta del precedente de Havilland DH.84 Dragon e destinato ad operare su rotte a corto raggio. Usato successivamente anche come aereo da addestramento nelle scuole di volo della Royal Air Force, venne ridenominato in quel ruolo DH.89B Dominie.
Nei primi anni trenta la de Havilland decise di avviare lo sviluppo di una variante migliorata del precedente de Havilland DH.84 Dragon caratterizzata dal maggior comfort di viaggio e dalla maggior velocità di crociera. Il progetto, supervisionato da Geoffrey de Havilland e al quale era stata assegnata la denominazione Dragon Six, prevedeva per la sua realizzazione il riutilizzo di parti del più grande quadrimotore DH.86 Express tra cui le ali e la stessa motorizzazione affidata a una coppia di 6 cilindri in linea Gipsy Six.[2]
Il prototipo, identificato con il codice aziendale E-4, volò per la prima volta il 17 aprile 1934, affidato al pilota collaudatore dell'azienda H. S. Broad, che ai suoi comandi lo sollevò dalla pista aziendale ad Hatfield, nell'Hertfordshire. Esaurite le prove preliminari che confermarono le qualità del progetto, il prototipo venne ceduto alla Ostschweizer Aero-Gesellschaft, società svizzera con sede a San Gallo, che immatricolato CH-287 lo utilizzò per operare voli turistici da Zurigo a Sankt Moritz, per poi continuare a volare con marche HB-ARA, quindi HB-APA, operando per la compagnia aerea Swissair dal 1937 al 1954.[2][3]
Con l'avvio alla produzione di serie venne ridenominato ufficialmente Dragon Rapide e nel periodo prima dello scoppio della seconda guerra mondiale riuscì ad avere un ottimo successo commerciale.
Con lo scoppio del conflitto vennero realizzate alcune versioni da addestramento per la formazione di navigatori ed operatori radio nelle scuole di volo della Royal Air Force.
Il Dragon Rapide era un velivolo caratterizzato dalla configurazione alare biplana, realizzato in tecnica mista con struttura in tubi di acciaio saldati ed intelaiatura in legno rivestite in tela, tranne il muso, realizzato in un unico pezzo in lega leggera. La fusoliera era a sezione rettangolare, dotata di cabina di pilotaggio monoposto chiusa e di scompartimento passeggeri capace di 8 posti a sedere. Posteriormente la fusoliera terminava in una coda dall'impennaggio classico monoderiva di grandi dimensioni. Le ali erano di egual misura, a pianta ellittica, con l'inferiore leggermente disassata verso la parte posteriore, entrambe dotate di alettoni, collegate tra loro da una serie di montanti e tiranti in filo d'acciaio. La propulsione era affidata a due motori de Havilland Gipsy Six da 200 hp (149 kW) ciascuno, montati in due gondole fissate all'ala inferiore che integravano anche il carrello d'atterraggio anteriore, fisso e carenato, completato da un ruotino d'appoggio posteriore posto sotto la coda.
Un De Havilland inglese della compagnia Olley Air Service venne noleggiato dal giornalista spagnolo Luis Bolin per conto del marchese Luca De Tena proprietario del quotidiano ABC, insieme a due finti turisti, per condurre l'11 luglio Francisco Franco dalle Canarie al Marocco perché assumesse il comando dell'Armata d'Africa dopo l'insurrezione che diede inizio alla Guerra Civile Spagnola.
ricordiamo, inoltre, le versioni dell'aereo da idrovolante, da trasporto passeggeri e merci.
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