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L'English Electric Canberra era un bombardiere tattico bimotore a getto, monoplano ad ala media, sviluppato dall'azienda britannica English Electric nei tardi anni quaranta.

English Electric Canberra
Un English Electric Canberra della Royal Air Force.
Descrizione
TipoBombardiere
Equipaggio3
Costruttore English Electric
Data primo volo13 maggio 1949
Data entrata in serviziomaggio 1950
Utilizzatore principale Royal Air Force
Altri utilizzatori Bhāratīya Vāyu Senā
Fleet Air Arm
Fuerza Aérea del Perú
Esemplari1 352
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza19,96 m (65 ft 6 in)
Apertura alare19,61 m (64 ft 0 in)
Altezza4,77 m (15 ft 8 in)
Superficie alare89,19 m² (960 ft²)
Carico alare234 kg/m² (48 lb/ft²)
Peso a vuoto9 820 kg (21 650 lb)
Peso carico20 865 kg (46 000 lb)
Peso max al decollo24 948 kg (55 000 lb)
Propulsione
Motore2 turbogetto Rolls-Royce Avon R.A.7 Mk.109
Spinta36,00 kN (7 400 lbf)
Prestazioni
Velocità max1110km/h (580 mph) a 12 192 m (40 000 ft)
Velocità di salita17,00 m/s (3 400 ft/min)
Autonomia5 440 km (3 380 mi)
Raggio di azione1 300 km (810 mi)
Tangenza14 630 m (48 000 ft)
Armamento
Mitragliatrici2 da 7,62 mm (.30 in) oppure
Cannoni4 Hispano Mk.V da 20 mm
Bombefino a 3 628 kg (8 000 lb) caricate nella stiva interna e sotto piloni alari
MissiliUna varietà di possibilità tra cui gli aria-superficie AS-30L
pods di 37 razzi da 51 mm (2 in) o
2 pods Matra da 18 razzi SNEB da 68 mm ciascuno
Piloni2
Notedati relativi alla versione Canberra B.6

Dati tratti da Combat Aircraft Recognition[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Primo bombardiere a reazione ad essere avviato alla produzione in serie nel Regno Unito, il Camberra vanta una lunghissima carriera operativa nella Royal Air Force (presso la quale rimase in servizio tra il 1951 ed il 2006) ed il suo progetto si dimostrò talmente valido da essere adottato negli Stati Uniti, dove venne prodotto su licenza come Martin B-57 Canberra.

Venne prodotto in oltre 1 300 esemplari che volarono nelle forze aeree di 5 continenti, con compiti di bombardamento, attacco leggero e ricognizione-spionaggio.


Storia del progetto


La richiesta per un bombardiere biposto (B.3/45), in grado di trasportare un carico di 4 000 lb (1 814 kg) e dotato di un'autonomia di 1 600 mi (poco meno di 2 600 km) venne emessa nell'ottobre del 1945.

Il direttore tecnico della English Electric, William "Teddy" Petter (da poche settimane trasferitosi dalla Westland), si concentrò sul progetto di un velivolo caratterizzato da un'ampia superficie alare e dalla struttura di facile realizzazione, al fine di poter rispettare con facilità le specifiche tecniche richieste.

L'idea iniziale era di dotare il velivolo di un singolo turbogetto assiale, ma l'impossibilità di alloggiare nella fusoliera sia il motore che un vano bombe in grado di trasportare il carico richiesto, fecero successivamente optare per la formula bimotore, con i motori installati nelle semiali. Il velivolo si presentava inoltre con il carrello di tipo triciclo anteriore (con gambe molto corte, di cui quelle posteriori che si ritraevano verso l'interno nello spessore alare). La prua comprendeva l'abitacolo nel quale due membri dell'equipaggio erano alloggiati affiancati ed all'estremità avrebbe dovuto essere installato il radar di puntamento.

Il prototipo così realizzato volò per la prima volta il 13 maggio 1949 e venne presentato, nel settembre dello stesso anno, all'annuale air show che la SBAC (Society of British Aerospace Companies) organizzava presso l'aeroporto di Hendon (odierna sede del Royal Air Force Museum) e che negli anni successivi sarebbe evoluto nella Mostra internazionale e esposizione di volo di Farnborough.

Un Canberra B.2 con le insegne della Svenska Flygvapnet.
Un Canberra B.2 con le insegne della Svenska Flygvapnet.

Le prestazioni in volo del velivolo (soprattutto la sua agilità, malgrado le dimensioni) si dimostrarono sbalorditive[2] e portarono ben presto ai primi ordinativi da parte della RAF.

L'aereo venne denominato Canberra (capitale dell'Australia) dal primo ministro australiano Robert Menzies nel gennaio del 1951, durante una visita effettuata presso le strutture della casa costruttrice, in ragione dell'interesse suscitato dal nuovo velivolo (che successivamente sarebbe stato acquistato e poi prodotto su licenza dalla Commonwealth Aircraft Corporation[2]).

Nello stesso periodo i primi esemplari di serie (nella versione B.2) venivano consegnati ai reparti della RAF: questi differivano dal prototipo principalmente per l'assenza del radar di prua (la cui realizzazione aveva subito ritardi), sostituito da un sistema di puntamento ottico disposto nel muso divenuto (ovviamente) trasparente.

Risale alla prima metà del 1950 l'introduzione di una prima serie di modifiche che diede origine alla versione B.5: si trattava di nuovi bordi d'attacco alari, al cui interno erano compresi serbatoi per il combustibile (per un incremento della capacità pari a 900 gal, circa 4 100 l), nuove ruote (di diametro maggiorato) e motore Avon di maggior potenza, nella versione Mk.109.

Le medesime modifiche vennero recepite anche nelle versioni seguenti (B.6 e PR.7), mentre con la versione B(I).8 la cellula del Canberra fu oggetto di una sostanziale revisione progettuale: in base alle specifiche richieste, il velivolo veniva ad assumere il compito di bombardiere d'attacco a bassa quota. La nuova configurazione era immediatamente riconoscibile dalla diversa conformazione dell'abitacolo che era di tipo monoposto, disposto in posizione più elevata e disassata sulla sinistra della fusoliera. La postazione del navigatore/bombardiere era disposta all'estremità del muso vetrato. Altre modifiche sostanziali erano costituite dalla possibilità di alloggiare un contenitore ventrale per 4 cannoni e le relative munizioni e dall'introduzione di un pilone alare sotto ciascuna semiala. Il prototipo di questa versione si levò in volo per la prima volta nel luglio del 1950.

Un'ulteriore evoluzione del velivolo venne affidata alla Short Brothers: la ditta sviluppò la versione da ricognizione PR.9 nella quale fu riprogettato l'alloggiamento dell'equipaggio (che, comunque, esteriormente non era facilmente riconoscibile dalla versione precedente) e che adottava i motori Avon Mk.206 dalla potenza ulteriormente incrementata. In questo caso il primo esemplare fu completato nel luglio del 1958.

Sviluppo a sé stante ebbero tutte le versioni realizzate negli Stati Uniti dalla Glenn L. Martin Company, partendo dalla fornitura di due esemplari della versione B.2 e successivamente prodotte a seguito della concessione della licenza in base all'accordo firmato nell'aprile del 1951.


Tecnica



Struttura


Primo piano del Canberra B.2 esposto al museo aeronautico di Berlino.
Primo piano del Canberra B.2 esposto al museo aeronautico di Berlino.

Il Canberra era un monoplano ad ala media dalla struttura interamente metallica. La fusoliera, di sezione rotonda, ospitava la cabina di pilotaggio con due sedili disposti uno a fianco dell'altro; il tettuccio era realizzato in polimetilmetacrilato.

Il carrello era di tipo triciclo anteriore: la ruota anteriore era alloggiata in fusoliera, subito dietro la cabina di pilotaggio, e gli elementi posteriori erano alloggiati nella zona mediana delle semiali.

I serbatoi erano disposti, nelle prime versioni di produzione, lungo il dorso e nel terminale di coda della fusoliera (non occupato dal vano bombe). Caratteristica particolare era costituita dagli aerofreni, costituiti da 24 elementi disposti nel ventre e nel dorso delle ali.

Nel corso della lunga vita operativa, la cellula del Canberra fu soggetta a diverse modifiche. Alcune di queste modifiche, in primis l'introduzione di serbatoi di carburante integrati nel profilo alare (adottati a partire dalla versione B.6), furono adottate a titolo definitivo; altre, quali il cono di prua metallico o l'abitacolo monoposto e disassato sul lato di sinistra della fusoliera, trovarono applicazione prevalentemente in ragione dell'impiego a cui la specifica versione era destinata.


Propulsione


In tutte le versioni del Canberra la propulsione fu affidata al turbogetto Rolls-Royce Avon, primo motore a getto con compressore assiale realizzato nel Regno Unito. Impiegato inizialmente nella versione RA.3/Mk.101 dava una spinta di 28,9 kN; la versione più potente impiegata sul Canberra fu la RA.28, capace di oltre 45 kN di spinta.

In alcuni esemplari della serie B.2, si sperimentò un motore a razzo Napier Double Scorpion, in aggiunta ai due turbogetti, per una versione da ricognizione ad alta quota. Tale soluzione non fu adottata nella produzione di serie.


Armamento


Le prime versioni del Canberra erano sprovviste di qualsiasi armamento difensivo: analogamente a quanto avvenuto per il de Havilland DH.98 Mosquito le doti di maneggevolezza e velocità del velivolo ne rendevano di fatto estremamente complessa l'intercettazione da parte dei caccia contemporanei[2]. Solamente in tempi successivi vennero introdotte 2 mitragliatrici.

Anche per quanto riguarda le dotazioni offensive lo sviluppo temporale del progetto introdusse progressive modifiche. La versione iniziale, destinata al bombardamento tattico, prevedeva la possibilità di trasportare 6 000 lb (circa 2 700 kg) di bombe (il 50% in più di quanto richiesto nella specifica iniziale dell'Air Ministry). Successivamente, in particolare per quanto concerne le versioni destinate all'attacco al suolo, fu introdotto l'impiego di armi specifiche: un contenitore ventrale con 4 cannoni da 20 o 30 mm[3] e, agganciati ad un pilone ventrale sotto ciascuna delle semiali, 2 batterie per 37 razzi da 50,8 mm oppure 2 missili aria-superficie AS-30; in particolare la presenza dei cannoni nel contenitore ventrale, comportava la riduzione del carico di caduta a 5 000 lb (circa 2 300 kg).


Sistemi


La richiesta da cui nacque il Canberra prevedeva l'impiego di un radar di puntamento per il bombardamento, che superasse la necessità di un membro dell'equipaggio destinato al compito di navigatore-bombardiere. La realizzazione definitiva di questo apparato richiese, tuttavia, un periodo di tempo più lungo del previsto e la prima versione ad adottare tale configurazione (esternamente riconoscibile dal cono di prua privo di vetrature) fu la B.6.

In particolare va ricordato l'utilizzo di strumentazione LABS (Low Altitude Bombing System, ossia sistema per il bombardamento a bassa quota) sulla versione B(I).8, utile alle missioni di bombardamento che prevedessero l'impiego di armi nucleari.


Impiego operativo


Un altro primo piano del muso del Canberra: in questo caso si tratta di un esemplare della versione PR.9.
Un altro primo piano del muso del Canberra: in questo caso si tratta di un esemplare della versione PR.9.

Il primo reparto ad impiegare i Canberra B.2 fu lo Squadron 101, dal gennaio del 1951[2]. Entro la fine dell'anno anche lo Squadron 9 era operativo. L'introduzione del velivolo fu accelerata a causa dello scoppio della guerra di Corea, e altri 5 Squadron divennero operativi entro il 1952.

A partire dal 1953 i Canberra furono impiegati in missioni di ricognizione in profondità nel territorio dei paesi del Patto di Varsavia: in particolare eseguirono missioni di osservazione della base di Kapustin Yar e, più in generale, del territorio della Repubblica Democratica Tedesca. Tali missioni (note come Project Robin[4]) ebbero fine con l'entrata in servizio del Lockheed U-2.

Immediatamente successivo fu l'utilizzo ad opera della RAF dei Canberra durante la crisi di Suez (del 1956). Operando da Malta e Cipro, circa 100 velivoli eseguirono 278 missioni, con l'abbattimento di un solo aereo ad opera di un Meteor siriano[5].

Altre missioni classificate furono svolte dai velivoli dell'aviazione svedese: si trattava, prevalentemente, di missioni di intercettazione di trasmissioni radio effettuate dalle forze armate di Unione Sovietica, Polonia e Germania Est.

I Canberra furono impiegati attivamente nel corso della crisi seguita all'insurrezione comunista in Malaysia (dal luglio del 1948 al luglio del 1960) dalle forze del Commonwealth (Regno Unito, Australia, e Nuova Zelanda) che intervennero a fianco della Federazione della Malesia contro le forze del Tentera Pembebasan Rakyat Malaya (Armata di Liberazione Nazionale della Malesia).

Nel corso della guerra del Vietnam, alla quale presero parte anche esemplari costruiti negli Stati Uniti, i Canberra della RAAF furono apprezzati, paradossalmente, per la loro dotazione di strumenti di puntamento ottici: costretti ad effettuare missioni di bombardamento in quota (contrariamente ad altri velivoli dotati di sofisticati sistemi radar, che consentivano attacchi a bassa quota) erano meno esposti al fuoco della contraerea.

Numerosi altri conflitti videro l'utilizzo dei Canberra, in alcuni casi anche da schieramenti opposti, come nel caso dei conflitti indo - pakistani del 1965 e del 1971. Negli anni settanta il velivolo fu impiegato, questa volta nelle file dell'aviazione etiope, nei conflitti che coinvolsero l'Eritrea e poi la Somalia e i conflitti in Rhodesia e Sudafrica.

Negli anni ottanta il Canberra prese parte alla guerra delle Falkland: otto esemplari della Fuerza Aérea Argentina, rischierati presso la base di Trelew, effettuarono 36 missioni di bombardamento (22 notturne, contro truppe di terra)[6].

L'ultimo conflitto che vide impegnati i Canberra fu quello tra il Perù e l'Ecuador: all'inizio del 1995 i velivoli della Fuerza Aérea del Perú combatterono presso l'area di confine della Valle del Cenepa.

La RAF organizzò una cerimonia per celebrare la conclusione della vita operativa del Canberra: fu realizzata il 28 luglio 2006 presso la base di Marham, ad oltre 55 anni dall'entrata in servizio. Nel marzo successivo anche l'Aeronautica Militare Indiana ritirò definitivamente i propri esemplari. A quel tempo restavano operativi solo 5 velivoli peruviani,ora dismessi.


Versioni


Un Canberra PR.9 in volo.
Un Canberra PR.9 in volo.

Si contano almeno altre 100 conversioni per svariati tipi di sperimentazioni, riguardanti motori, armamenti, sistemi di avionica.

Per le versioni costruite dalla Glenn L. Martin Company negli Stati Uniti, si veda il B-57 Canberra.

I dati sono tratti da Enciclopedia L'Aviazione[2]


Utilizzatori


English Electric Canberra B Mk.62 (B-109), Fuerza Aérea Argentina
English Electric Canberra B Mk.62 (B-109), Fuerza Aérea Argentina
Canberra Mk.20 (A84-235), RAAF
Canberra Mk.20 (A84-235), RAAF
English Electric Canberra T4, Bhāratīya Vāyu Senā
English Electric Canberra T4, Bhāratīya Vāyu Senā
English Electric Canberra, Aviación Militar Venezolana
English Electric Canberra, Aviación Militar Venezolana
 Argentina
 Australia
 Cile
 Ecuador
 Etiopia
 Francia
 Germania
 India
 Nuova Zelanda
 Perù
 Regno Unito
 Rhodesia
 Sudafrica
6 Canberra B(I) Mk. 12 da bombardamento ricevuti nel 1963 e 3 Canberra TMk. 4 da addestramento ricevuti nel 1964, tutti ritirati nel 1991.[8]
 Svezia
Stati Uniti
 Venezuela
 Zimbabwe

Modellismo



Note


  1. (EN) PR March, Combat aircraft recognition, Hersham, UK, Ian Allan Ltd., 1988, ISBN 0-7110-1730-1..
  2. Achille Boroli, Adolfo Boroli, L'Aviazione (Vol.6), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, pp. 228-35.
  3. Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.6), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 153-5.
  4. (EN) The Spyflight Website, su Spyflight, http://www.spyflight.co.uk. URL consultato il 15 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2018).
  5. (EN) Ken Delve, Canberra... forty years and thriving still, in Air International, vol. 36, n. 6, giugno 1989, pp. 296-306.
  6. (EN) Salvadore Mafé Heurtas, Canberras Over the Falklands: Wartime Exploits of a Venerable Jet Bomber, in Air Enthusiast, n. 66, novembre/dicembre 1996, pp. 61-65, ISSN 0143-565.
  7. (EN) Barry Jones, A nice Little Earner, in Aeroplane, vol. 34, n. 10, ottobre 2006, pp. 93-7.
  8. "THE AIR FORCE-AIRCRAFT-RETIRED-CANBERRA B I 12", su saairforce.co.za, URL consultato il 22 marzo 2021.

Bibliografia



Pubblicazioni



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Guerra

На других языках


[de] English Electric Canberra

Die English Electric Canberra war ein zweistrahliges britisches Kampfflugzeug der Zeit des Kalten Krieges. Sie gehörte der ersten Generation von Strahlflugzeugen an, wurde ab 1944 als Ersatz für die de Havilland DH.98 Mosquito entwickelt und 1951 von der Royal Air Force in Dienst gestellt. In den USA in Lizenz gefertigte Exemplare der US Air Force sind unter dem Namen Martin B-57 bekannt.

[en] English Electric Canberra

The English Electric Canberra is a British first-generation, jet-powered medium bomber. It was developed by English Electric during the mid- to late 1940s in response to a 1944 Air Ministry requirement for a successor to the wartime de Havilland Mosquito fast bomber. Among the performance requirements for the type was an outstanding high-altitude bombing capability and high speed. These were partly accomplished by making use of newly developed jet-propulsion technology. When the Canberra was introduced to service with the Royal Air Force (RAF), the type's first operator, in May 1951, it became the service's first jet-powered bomber.

[fr] English Electric Canberra

L'English Electric Canberra est le premier bombardier à réaction conçu par le Royaume-Uni, juste après la Seconde Guerre mondiale. Dérivé en versions de reconnaissance ou d'appui feu, utilisé par une quinzaine de pays, il a été construit à plus de 1 400 exemplaires et décliné en 27 versions. L'Australie et les États-Unis l'ont produit sous licence. Aux États-Unis, l'avion est dénommé Martin B-57 Canberra et des versions spécifiques y ont été développées.
- [it] English Electric Canberra

[ru] English Electric Canberra

Инглиш электрик «Канберра»[1] (англ. English Electric Canberra) — британский средний бомбардировщик. Совершил первый полёт 13 мая 1949 года. Состоял на вооружении Королевских ВВС с 1951 года, отдельные самолёты использовались до 2006 года. Всего в Великобритании и Австралии построено около 950 самолётов.



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