L'Hispano Aviación HA-200 Saeta era un bimotore a getto da addestramento avanzato ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica spagnola Hispano Aviación nei tardi anni cinquanta e prodotto negli anni sessanta, oltre che dalla stessa, anche dall'egiziana Egyptian General Aero Organization (EGAO).
Hispano Aviación HA-200 Saeta | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Willy Messerschmitt |
Costruttore | ![]() ![]() |
Data primo volo | 12 agosto 1955 [1] |
Data entrata in servizio | 1962 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Altri utilizzatori | ![]() |
Esemplari | 110 (Spagna) 90 (Egitto) |
Sviluppato dal | Hispano Aviación HA-100 Triana |
Altre varianti | Hispano Aviación HA-220 Super Saeta |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,88 m |
Apertura alare | 10,42 m |
Altezza | 2,84 m |
Superficie alare | 17,40 m² |
Peso a vuoto | 1 443 kg |
Peso max al decollo | 3 205 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 turbogetto Turbomeca Marboré II |
Spinta | 3,92 kN (400 kg, 882 lbf) |
Prestazioni | |
Velocità max | 715 km/h a 5 000 m |
Velocità di crociera | 565 km/h |
Velocità di salita | 816 m/min |
Autonomia | 1 700 km |
Tangenza | 12 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 calibro 7,7 mm |
Cannoni | 2 PU NUR Oerlikon in pod subalari |
Piloni | 2 |
Note | dati riferiti alla versione HA-200-A |
i dati sono estratti da Уголок неба [2] integrati dove indicato | |
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Progettato dall'ingegnere aeronautico tedesco Willy Messerschmitt e sviluppato dal precedente HA-100 Triana a motore radiale, fu il primo aereo dotato di motore a getto prodotto in Spagna e, a differenza del suo predecessore, ottenne un buon successo commerciale venendo adottato dalle forze aeree di Spagna ed Egitto.
L'HA-200 Saeta era un velivolo di costruzione interamente metallica dall'aspetto convenzionale che ricalcava le caratteristiche salienti dei pari ruolo dello stesso periodo, monoplano ad ala bassa con carrello retrattile.
La fusoliera a sezione circolare era caratterizzata da un abitacolo a due posti in tandem dotato di doppi comandi, chiuso da un lungo tettuccio apribile a scorrimento. Posteriormente terminava in un impennaggio cruciforme monoderiva con piani orizzontali montati a sbalzo.
La configurazione alare era monoplana, con l'ala montata a sbalzo bassa sulla fusoliera, realizzata in due semiali con struttura monolongherone dotate di alettoni a fessura.
Il carrello d'atterraggio era di tipo triciclo anteriore, completamente retraibile ed azionato da un circuito idraulico, quello principale nell'ala con movimento delle due gambe di forza verso l'interno, quello anteriore con movimento retrogrado.
La propulsione era affidata ad una coppia di motori turbogetto Turbomeca Marboré inseriti in fusoliera.
Altri progetti
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