Il Lockheed L-18 Lodestar era un bimotore da trasporto ad ala bassa sviluppato dall'azienda statunitense Lockheed Corporation alla fine degli anni trenta
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Introdotto nei primi anni quaranta, benché destinato al mercato civile nelle rotte passeggeri, venne valutato ed adottato anche in ambito militare ed utilizzato durante la seconda guerra mondiale principalmente dalle forze armate statunitensi.
Storia
Sviluppo
Lo scarso successo commerciale riscontrato nelle vendite del L-14 Super Electra suggerì alla Lockheed di sviluppare un nuovo modello che risolvesse i problemi riscontrati su quel modello e soddisfasse maggiormente le esigenze del mercato dell'aviazione civile.[2]
Il prototipo dell' L-18 fu costruito usando uno dei Super Electra restituiti al costruttore dalla Northwest Airlines, dopo una serie di incidenti con gli L-14. La fusoliera venne allungata di 1,68 metri, permettendo di aggiungere due o più file di sedili, normalmente da 15 a 18 passeggeri e nelle versioni ad alta densità fino a 26, al fine di rendere il velivolo più economicamente redditizio nelle tratte utilizzate dalle compagnie aeree.
Tuttavia, la maggior parte delle compagnie statunitensi si orientò nell'acquisto dei Douglas DC-3 relegando il Lodestar ad un ruolo comprimario nell'aviazione nazionale riscuotendo un miglior successo solo nelle vendite all'estero, con 96 esemplari acquistati da compagnie aeree ed agenzie governative in Africa, Brasile, Canada, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Sudafrica, Regno Unito e Venezuela.[2]
Il modello venne successivamente offerto anche sul mercato del trasporto militare, riscontrando inizialmente un limitato interesse da parte della United States Army, ma le vicende belliche legate all'allargamento della seconda guerra mondiale, conseguente all'attacco di Pearl Harbor, mutò la situazione con la partecipazione diretta degli Stati Uniti nel conflitto. La conseguente necessità di avere a disposizione nuovi velivoli procurò delle notevoli commissioni alla Lockheed che, soprattutto grazie a quelle destinate alla United States Army Air Force, attestarono la produzione totale a 625 esemplari complessivi.[2]
Impiego operativo
29 esemplari furono acquistati dal governo delle Indie orientali olandesi. South African Airways (21), Trans-Canada Air Lines (12) e BOAC (9) furono i migliori acquirenti.
Quando gli Stati Uniti d'America iniziarono ad ingrossare la loro flotta aerea nel 1940-41, alcuni Lodestar vennero convertiti per il servizio militare sotto varie designazioni.
Dopo la guerra, i Lodestar tornarono al servizio civile, soprattutto come trasporti per voli aziendali, ad esempio con la conversione DAS Dalaero della Dallas Aero Service, il Learstar di Bill Lear (prodotto dalla PacAero), e l'Howard 250 della Howard Aero.[3] Alcuni di questi ultimi furono poi convertiti con un carrello triciclo.
In Nuova Zelanda i Lodestar furono soprattutto usati come aereo agricolo, per la disinfestazione dei campi.
Esemplari attualmente esistenti
La struttura del 1940 Air Terminal Museum con a destra l'L-18 Lodestar di proprietà del museo.
Sono numerosi gli esemplari di Lodestar arrivati ai nostri giorni, molti conservati in musei aeronautici oltre a più di una decina ancora in condizioni di volo utilizzati dai loro proprietari durante manifestazioni aeree e rievocazioni storiche negli Stati Uniti.
Tra quelli in esposizione statica in strutture museali è presente un Lodestar convertito per l'uso civile conservato al 1940 Air Terminal Museum di Houston, Texas.
Versioni
Civili
18-07
versione equipaggiata con due radiali Pratt & Whitney Hornet S1E2-G da 875 hp, realizzata in 25 esemplari più due prototipi.[4]
18-08
versione equipaggiata con due radiali Pratt & Whitney Twin Wasp S1C3-G da 1200 hp, realizzata in 33 esemplari.[4]
18-10
versione equipaggiata con due radiali Pratt & Whitney Twin Wasp S1C3-G da 1200 hp, realizzata in 39 esemplari.[4]
18-14
versione equipaggiata con due radiali Pratt & Whitney Twin Wasp S4C4-G da 1200 hp, realizzata in 4 esemplari.[4]
18-40
versione equipaggiata con due radiali Wright Cyclone G-1820-G104A da 1200 hp, realizzata in 26 esemplari.[4]
18-50
versione equipaggiata con due radiali Wright Cyclone G-1820-G202A da 1200 hp, realizzata in 13 esemplari.[4]
Militari
United States Army Air Corps/Forces
C-56
Alimentato da 2 motori Wright R-1820 da 760 cavalli. 1 esemplare costruito.
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