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L'Eritrean Airlines è la compagnia aerea di bandiera dell'Eritrea, completamente gestita dal governo. Essa offre servizio aereo da e per l'Europa, l'Africa ed il Medio Oriente ed ha in programma l'acquisizione di nuovi aeromobili e l'avvio di nuove tratte intercontinentali. Il suo hub è l'aeroporto Internazionale di Asmara.[1][2]

Eritrean Airlines
Logo
Logo
Stato Eritrea
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazionemaggio 1991 a Asmara
Sede principaleAsmara
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Slogan«Gateway to Africa
Sito webwww.eritrean.aero/
Compagnia aerea di bandiera
Codice IATAB8
Codice ICAOERT
Indicativo di chiamataERITREAN
Primo voloaprile 2003
HubAsmara
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

A meno che non operi in wet lease, la compagnia aerea fa parte della lista dei vettori aerei soggetti a divieto operativo nell'Unione europea, e pertanto non può volare nel suo spazio aereo.[3]


Storia


La compagnia venne nominalmente istituita nel maggio 1991, servendo come agente di assistenza a terra all'aeroporto Internazionale di Asmara e ad Assab e Massawa.[4] Agiva anche come agente di vendita per altre importanti compagnie aeree che volavano in Eritrea. Nel maggio 2002 venne decisa l'espansione nei servizi aerei. Nell'aprile 2003, un Boeing 767-300ER di 14 anni ex-EgyptAir venne noleggiato dalla Boeing e utilizzato per avviare le operazioni tra Asmara e Amsterdam.[5][6] Fu il primo aereo di cui la compagnia aerea prese possesso e fu chiamato Queen Bee.[7] Il Boeing 767 venne sostituito da un Airbus A320 nel 2006, da un Boeing 757 all'inizio del 2007 e da un MD-83 alla fine dello stesso anno.

Nell'aprile 2003, Eritrean Airlines avviò servizi regolari tra Asmara e Francoforte, Milano, Nairobi e Roma.[4][8] Nel 2004, la compagnia aggiunse Amsterdam come altra destinazione e nel 2005 iniziarono i servizi per Gibuti e Dubai. Nel frattempo, la rotta verso Nairobi venne abbandonata. Nel 2006, i voli per Amsterdam furono abbandonati mentre i voli per Milano rimanevano stagionali. Il 21 settembre 2006, Eritrean Airlines stipulò un accordo con il governo pakistano per avviare voli diretti tra l'Eritrea e il Pakistan. La compagnia ricevette il permesso dall'Autorità per l'aviazione civile del Pakistan di avviare due voli a settimana ciascuno per Karachi e Lahore.[9] Il servizio, con scalo a Dubai, veniva operato quattro volte a settimana su ciascuna rotta.

La compagnia annunciò nel 2008 che avrebbe iniziato i servizi stagionali per Bamako, per i viaggiatori dello Hajj.[10] I voli per Gibuti sono stati interrotti alla fine del 2008 a causa delle rinnovate tensioni lungo il confine tra i due paesi e i voli per Francoforte sono stati cancellati nell'estate del 2009.[11]

Nel giugno 2011, un alto funzionario del ministero degli Esteri eritreo ha affermato che il governo degli Stati Uniti aveva esercitato pressioni vietando alle società di noleggiare aerei in Eritrea. Ha affermato che Washington stava ricorrendo a tali atti illegali come parte dei suoi ostili tentativi di irrigidire le sanzioni anti-Eritrea, in un momento in cui il governo eritreo era impegnato nell'acquisto e nel leasing di aerei passeggeri sotto la nuova gestione pakistana.[12]

Eritrean Airlines ha ripreso le operazioni il 16 luglio 2011. Ha inoltre introdotto una nuova livrea sul primo A320 ricevuto, utilizzato per il servizio inaugurale per Dubai e Lahore. In ottobre è stato aggiunto un secondo A320 e sono stati lanciati i voli per Karachi. Il vettore prevedeva inoltre di ripristinare i servizi nazionali una volta che la flotta Dornier attualmente immagazzinata fosse stata resa idonea al volo. I piani di flotta a lungo termine includevano l'introduzione di aeromobili a fusoliera larga come l'Airbus A330, nonché nuovi Boeing 737.


Flotta



Flotta attuale


Al 2022 Eritrean Airlines non ha in flotta alcun aereo, avendo restituito a inizio mese l'unico Boeing 737 a Yanair.[13]


Flotta storica


Eritrean Airlines operava in precedenza con i seguenti aeromobili[14]:

Aereo Esemplari Inserimento Dismissione Note
Airbus A319-100 2 2012 2018
Airbus A320-200 3 2011 2015
Airbus A321-100 1 2017 2017
Boeing 757-200 1 2007 2007
Boeing 767-200ER 1 2004 2013 In storage.
Boeing 767-300ER 1 2003 2005
McDonnell Douglas MD-83 2 2006 2008

Note


  1. (EN) Eritrean Airlines Airline Profile | CAPA, su centreforaviation.com. URL consultato il 3 aprile 2021.
  2. (EN) Eritrean Airlines and NasAir Merged | .:TesfaNews:., su web.archive.org, 11 ottobre 2011. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2011).
  3. (EN) Harro Ranter, Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > Operator index > Eritrea > Eritrean Airlines, su aviation-safety.net. URL consultato il 3 aprile 2021.
  4. (EN) allAfrica.com: Eritrea: Eritrean Airlines Takes Off Next Month, su web.archive.org, 22 agosto 2003. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2003).
  5. (EN) African airlines add 767s for European flights, su web.archive.org, 22 febbraio 2017. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2017).
  6. (EN) Boeing: Eritrean Airlines Begins Operations with a New Boeing 767, su web.archive.org, 15 gennaio 2013. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2013).
  7. (EN) Eritrean Airlines, su eritrea.be. URL consultato il 3 aprile 2021.
  8. (EN) Asmara International Airport, Bologna, su vymaps.com. URL consultato il 3 aprile 2021.
  9. (EN) People's Daily Online -- Pakistan, Eritrea to start direct flight, su en.people.cn. URL consultato il 3 aprile 2021.
  10. (EN) allAfrica.com: Eritrean Airlines Begins Flight to Mali to Transport Haj Travelers of the Islamic Faith From West Africa to Saudi Arabia, su web.archive.org, 9 ottobre 2012. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2012).
  11. (EN) Eritrean Appears in German Court for Killing Nigerian, su web.archive.org, 7 ottobre 2011. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2011).
  12. (EN) Senior Official Exposes Washington’s Pressure To Undermine The Work Plans Of Eritrean Airlines |, su web.archive.org, 16 marzo 2012. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2012).
  13. (EN) UR-CNF YanAir Boeing 737-300, su planespotters.net. URL consultato il 29 giugno 2021.
  14. (EN) Eritrean Airlines Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 3 aprile 2021.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Aziende
Portale Trasporti

На других языках


[de] Eritrean Airlines

Eritrean Airlines ist die staatliche Fluggesellschaft Eritreas mit Sitz in Asmara und Basis auf dem Flughafen Asmara.

[en] Eritrean Airlines

Eritrean Airlines (Tigrinya: መገዲ ኣየር ኤርትራ, romanized: Magadi ʼĀyar ʼÉretrā; Arabic: الخطوط الجوية الإريترية) is the national airline of Eritrea.[1] Based at Asmara International Airport, it is wholly owned by the government of Eritrea.[2] Scheduled service had been discontinued since 2008, and the airline operated only a few hajj flights every year.[2] The airline was restarted under new management in 2011. In 2011, Nasair, a privately owned company, merged with government-owned Eritrean Airlines, to form Nasair Eritrea.[3] Eritrean Airlines has been banned from flying into the European Union (EU) since December 2012.

[es] Eritrean Airlines

Eritrean Airlines (IATA: B8, OACI: ERT) es una aerolínea cuya base principal está en Asmara (Eritrea).

[fr] Eritrean Airlines

Eritrean Airlines est une compagnie aérienne appartenant au gouvernement de l'Érythrée, créée en 1991, avant l'indépendance du pays en 1993. La compagnie figure sur la liste des transporteurs aériens interdits dans l'Union européenne.
- [it] Eritrean Airlines

[ru] Eritrean Airlines

Eritrean Airlines — национальная авиакомпания Государства Эритрея со штаб-квартирой в Асмэре, владельцем которой является эритрейское правительство. Регулярное обслуживание было прекращено с 2008 года, и авиакомпания выполняла всего несколько рейсов на хадж каждый год. Авиакомпания была перезапущена под новым руководством в 2011 году.



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