JetBlue Airways è una compagnia aerea low-cost statunitense che ha la sede a New York (quartiere di Long Island City, distretto di Queens) e opera con voli nazionali e internazionali negli Stati Uniti, Messico, Caraibi, America centrale e Sud America utilizzando aerei della famiglia Airbus A320 ed Embraer 190.
JetBlue Airways | |
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Stato | Stati Uniti |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | NASDAQ: JBLU |
Fondazione | agosto 1998 a Dover |
Fondata da | David G. Neeleman |
Sede principale | New York |
Settore | Trasporto |
Prodotti | compagnia aerea |
Fatturato | US$ 6,632 miliardi (2016) |
Utile netto | US$ 759 milioni (2016) |
Dipendenti | 15.696 (2016) |
Slogan | «You Above All» |
Sito web | www.jetblue.com/ |
Compagnia aerea a basso costo | |
Codice IATA | B6 |
Codice ICAO | JBU |
Indicativo di chiamata | JETBLUE |
COA | YENA176J |
Primo volo | 11 febbraio 2000 |
Hub | |
Frequent flyer | TrueBlue |
Flotta | 243 (nel 2017) |
Destinazioni | 101 |
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Fondata nel febbraio 1999 da David Neeleman (nato a San Paolo in Brasile ma cresciuto negli Usa, nello Utah, da una famiglia mormone, padre di dieci figli),[1] JetBlue Airways iniziò le operazioni l'11 febbraio 2000 con due voli da New York (JFK) a Buffalo e Fort Lauderdale.[1]
La JetBlue Airways, soprannominata il "taxi dei cieli" per i suoi voli low cost, mostrò sin dall'inizio una forte capacità di pubbliche relazioni e marketing: ottenne 75 slot per atterrare e decollare dal principale aeroporto di New York, inaugurò nuove tratte al ritmo anche di tre al mese, offrì servizi innovativi rispetto alle altre compagnie low cost: 24 canali televisivi via satellite per ogni posto, arricchiti nel tempo da canali sportivi e per bambini, anche in lingua spagnola.[1]
È stata una delle poche compagnie aeree a superare con poche perdite la crisi successiva all'11 settembre 2001, ha sofferto invece più pesantemente (una perdita di 84 milioni di dollari) nella crisi economica del 2008. Il 22 ottobre 2008 ha inaugurato comunque il suo nuovo hub a New York, presso l'aeroporto Kennedy, inglobando ed ampliando il Terminal 5 (T5, lo storico terminal della TWA)[2] che adesso conta 26 gate, incrementando così fortemente i suoi collegamenti presso i principali aeroporti statunitensi.[3]
Neeleman lasciò la società nel 2007 per aprire una nuova compagnia aerea in Brasile, la Azul, una sorta di JetBlue locale.[1]
A partire da giugno 2017 JetBlue Airways vola verso 101 destinazioni nel Nord, Centro e Sud America; comprese le destinazioni in Aruba, Bahamas, Barbados, Bermuda, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, Grenada, Giamaica, Messico, Perù, Porto Rico, Saint Maarten, Santa Lucia, Trinidad e Tobago, Isole Turks e Caicos e gli Stati Uniti.
Il 6 maggio 2015 JetBlue è stata una delle prime compagnie aeree a ricevere una licenza per l'inizio di voli charter per Cuba, con voli in partenza da New York City. Il servizio settimanale è iniziato il 3 luglio 2015, con Airbus A320 da 150 posti.
Nel 2016 sono stati 38,3 milioni (35,1 milioni nel 2015) i passeggeri che hanno utilizzato i voli JetBlue, sesto vettore degli Usa. Il bilancio 2016 ha registrato ricavi per 6,632 miliardi di dollari (erano 6,416 nel 2015) con un utile di 759 milione di dollari (677 milioni l'anno prima).
A luglio 2022, la flotta di JetBlue Airways è composta dai seguenti aeromobili:[4]
Aereo | In flotta | Ordini | Passeggeri | Note | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
J | Y+ | Y | Totale | ||||
Embraer E-190 | 55 | — | — | 16 | 84 | 100 | Cliente di lancio.[5] Verranno sostituiti dagli Airbus A220 entro il 2026 |
Airbus A220-300 | 12 | 88[6] | — | 25 | 115 | 140 | |
Airbus A320-200 | 130 | — | — | 42 | 108 | 150 | Verranno riconfigurati a 162 posti. |
— | 42 | 120 | 162 | ||||
Airbus A321-200 | 63 | — | 16 | 40 | 102 | 158 | |
— | 42 | 158 | 200 | ||||
Airbus A321neo | 18 | 41[7] | 16 | 42 | 102 | 160 | |
— | 42 | 158 | 200 | ||||
Airbus A321LR | 7 | 7 | 24 | 24 | 90 | 138 | |
Airbus A321XLR | — | 13[8] | TBA | Consegne dal 2024. | |||
Totale | 287 | 152 |
Altri progetti
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