La compagnia aerea è una società costituita da Vladimir Denisov nel 1997 con il 53% delle azioni e da Vladimir Sytnik che detiene il restante 47%; ha sede presso l'aeroporto internazionale della città kazaka di Shymkent.
SCAT ha fondato Sunday Airlines come nuova società charter e sussidiaria, per la quale SCAT gestisce tre Boeing 757-200 e un Boeing 767-300ER.[2]
Nell'agosto 2015, la compagnia aerea ha annunciato la firma di un impegno per 15 Sukhoi Superjet 100 con il primo che doveva essere consegnato a maggio 2016. Tuttavia, questo ordine provvisorio non venne confermato entro la scadenza del 1º agosto 2016, apparentemente a causa di problemi relativi ai termini del leasing.
Nel novembre 2017, la compagnia aerea ha firmato un contrattoper l'acquisto di sei aeromobili di ultima generazione, i Boeing 737 MAX 8, con la società americana Boeing. Il 29 marzo 2018, la flotta della compagnia ha ricevuto il primo Boeing 737 MAX 8 nei paesi post-sovietici (con motori CFM International LEAP-1B).[3]
Nel 2018, le restrizioni dello spazio aereo europeo sono state revocate e nel maggio 2018 Vilnius è diventata la prima destinazione programmata nell'UE.[4][5] Nel marzo 2018, SCAT Airlines è stata accettata come membro a pieno titolo della International Air Transport Association (IATA). SCAT Airlines è diventata la seconda compagnia aerea del Kazakistan inclusa nel registro IATA.[6]
Destinazioni
Un Boeing 737-500 nella livrea storica.
Al 2021, SCAT Airlines opera voli verso Armenia, Azerbaigian, Cina, Emirati Arabi Uniti, Georgia, India, Kazakistan, Kirghizistan, Lituania, Mongolia, Repubblica Ceca, Russia, Tagikistan, Turchia, Ucraina e Uzbekistan.[7]
Accordi di code-share
Al 2021, SCAT Airlines ha accordi di code-share con[8]:
Il 29 gennaio 2013, il volo SCAT Airlines 760, un Bombardier CRJ200, precipitò nella fitta nebbia vicino al villaggio di Kyzyltu, durante l'avvicinamento ad Almaty. Persero la vita tutti i 16 passeggeri e 5 membri dell'equipaggio a bordo.[16]
Il 16 giugno 2015, un Boeing 737-300, marche LY-FLB, prese fuoco ad Aktau mentre si stava preparando per un volo verso la Russia. A bordo non c'era nessuno; la parte centrale dell'aereo venne consumata dalle fiamme.[17]
Note
(RU) Контакты, su web.archive.org, 21 giugno 2012. URL consultato il 1º febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2012).
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