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Le Voenno-vozdušnye sily (in russo: Военно-воздушные силы, BBC?,ascolta[?·info]- letteralmente: Forze aeree militari) costituirono l'aeronautica militare dell'Unione Sovietica e parte integrante delle forze armate sovietiche. Le VVS furono fondate il 24 maggio 1918 le forze aeree furono costituite come "Flotta aerea rossa dei lavoratori e dei contadini" (in russo: Рабоче-крестьянский Красный воздушный флот?, traslitterato: Raboče-krest’ânskij Krasnyj vozdušnyj flot) e divise nel 1991 a seguito della Dissoluzione dell'Unione Sovietica tra i paesi della Comunità degli Stati Indipendenti.

Disambiguazione – "Aeronautica militare sovietica" rimanda qui. Se stai cercando la forza aerea della Russia, vedi Voenno-vozdušnye sily Rossijskoj Federacii.
Военно-воздушные силы СССР
Voenno-vozdušnye sily SSSR
Aeronautica militare dell'URSS
Bandiera
Descrizione generale
Attiva1918 – 1991
Nazione RSFS Russa
 Unione Sovietica
ServizioAeronautica militare
Dimensione7.859 aerei (1990)
Comando SupremoMosca
Battaglie/guerreGuerra d'Inverno
Invasione sovietica della Polonia
Seconda guerra mondiale
Guerra fredda
  • Guerra di Corea
  • Guerra del Vietnam
  • Guerra in Afghanistan
  • Parte di
    Forze armate sovietiche
    Simboli
    Coccarda dal 1945 al 1991
    Simbolo
    Voci su forze aeree presenti su Wikipedia

    Le tendenze politiche ed economiche sovietiche erano grandemente riflesse dall'industria aeronautica nazionale, responsabile dell'approvvigionamento di un grandissimo numero di apparecchi per l'aeronautica militare numericamente più grande del mondo. Gli aeromobili impiegati nell'Est sono meno flessibili nei ruoli, rispetto alle analoghe macchine occidentali. Inoltre l'Unione Sovietica approvvigionava tutti i suoi alleati, dai satelliti del "patto di Varsavia", alla Cina, passando per i paesi del terzo mondo. Bisogna rilevare poi che il numero di progetti concretizzati in nuovi prototipi era di gran lunga superiore a quello occidentale, così come la vita operativa di ogni singolo apparecchio, tanto che era possibile trovare in servizio nello stesso ruolo più modelli (come nel caso di MiG-17, MiG-19, MiG-21 e MiG-23 contemporaneamente in prima linea nel 1976 e con funzioni comparabili).

    Le discussioni circa la presunta superiorità, od inferiorità, delle macchine sovietiche non hanno nessun fondamento, dato che un paragone diretto non può essere semplicemente attuato; d'altra parte era evidente che ogni novità oltre cortina veniva inizialmente sovrastimata, per poi essere criticata una volta messa in servizio. Probabilmente era ciò che accadeva anche in casa. Un altro mito da sfatare era la presunta velocità con la quale venivano sviluppati i progetti, un'illusione provocata dal fatto che i nuovi apparecchi erano resi pubblici una volta terminati i collaudi preliminari.

    Comunque sia i progetti sovietici erano il risultato di concetti notevolmente originali (probabilmente anche perché frutto di necessità originali), ma al momento della loro introduzione in servizio erano divenuti obsoleti, perlomeno sotto certi aspetti, rispetto alle controparti occidentali.

    L'aviazione sovietica era differenziata in cinque diversi comandi, a seconda dei ruoli che questi dovevano compiere. La V-VS era forte di un milione di uomini, approssimativamente, e di tre milioni di riservisti, coscritti per 24 mesi, mentre il numero di apparecchi varia tra i 10 000 ed i 14 500. A questi si dovevano aggiungere altri 350 000 uomini impiegati nelle basi missilistiche strategiche, varie migliaia di SAM (surface to air missile, batterie contraeree), batterie missilistiche tattiche, 70 000 uomini dell'aviazione navale e per finire le batterie missilistiche costiere.

    I cinque comandi autonomi erano: la Guardia nazionale, o meglio la Difesa aerea nazionale (in russo: Противовоздушной обороны, П-ВО?, traslitterato: Protivovozdušnoj Oborony, P-VO), l'Aviazione di prima linea o Aviazione frontale (in russo: Фронтовая Авиация?, traslitterato: Frontovaja Aviacija), l'Aviazione strategica o Aviazione a lungo raggio (in russo: Dal'naja Aviacija?, traslitterato: Дальная Авиация), l'Aviazione della Marina (in russo: Авиация Военно-Морского Флота?, traslitterato: Aviacija Voenno-Morskogo Flota) ed infine l'Aviazione logistica o Aviazione da trasporto (in russo: Военно-Транспортная Авиация?, traslitterato: Voenno-Transportnaja Aviacija).


    Storia



    Organizzazione



    La prima linea: Frontovaja Aviatsija


    L'aviazione frontale aveva a sua disposizione il più grande numero di aeroplani, circa 3.000, i quali dovevano assicurare supporto aereo alle truppe di terra, interdizione della contraerea e distruzione dell'aviazione nemica. Era suddivisa in 15 sottocomandi, o forze aeree dato che erano stabilite in diversi paesi come Germania Est o Ungheria, suddivisi a loro volta in corpi, di solito tre o quattro, formati da due o tre divisioni. Ogni divisione era formata da un certo numero di unità a seconda del ruolo: 40 caccia o 35 bombardieri leggeri o 32 aerei da trasporto leggeri o 36 aerei da trasporto medi o 30 ricognitori oppure 36 elicotteri.

    Ogni sottocomando era subordinato ad un distretto militare.


    L'aviazione strategica: Dal'naja Aviacija


    L'aviazione strategica era la componente più offensiva dell'aeronautica sovietica. Direttamente sotto il comando delle forze strategiche nucleari era suddivisa in tre sottocomandi, due localizzati vicino al fronte occidentale e l'altro verso quello orientale. Poteva contare su approssimativamente 900 unità, le più famose delle quali il Tu-95 Bear, armati con AS-3 Kangaroo, Myasischev M-4 Bison, Tupolev Tu-16 Badger, Tu-160 Blackjack, Tu-22 Blinder e Tu-22M Backfire.


    La guardia nazionale: Protivovozdušnoj oborony


    Lo stesso argomento in dettaglio: Vojska protivovozdušnoj oborony SSSR.

    Numericamente era il comando più importante dell'aviazione, tutte le unità superficie-aria dipendono da essa. Dalle basi radar di prima allerta, ai satelliti di ricognizione, alle batterie contraeree, alle batterie ABM (anti-ballistic missiles, antimissile balistico) e per finire ai caccia intercettori.

    Dal 1948 questo enorme complesso di uomini e mezzi venne posto sotto un unico comando, con quartier generale in Mosca, ed è agli ordini non solo del capo di stato maggiore dell'aeronautica, ma anche della forza strategica di autodifesa nucleare.

    Il territorio dell'Unione Sovietica era diviso in 16 distretti, 9 dei quali nella parte europea:

    Tre distretti erano situati nella parte centrale dell'URSS, con funzioni di riserva strategica:

    Quattro erano presenti nella zona asiatica:

    Vi erano poi altri sei distretti corrispondenti a sei Paesi del patto di Varsavia:

    La Mongolia era protetta dal distretto della Transbajkalia.

    Le stazioni radar d'allarme e controllo erano posizionate molto all'interno dei confini ed erano in costante contatto con le unità operative di tutti i Paesi alleati.

    Il comando caccia (IAP-VO, Istrebitel'naja Aviacija P-VO) era parte della P-VO, ed era composto da eskadrilii, squadriglie, di 12 apparecchi (generalmente nove o dieci monoposto e tre o due biposto per l'addestramento operativo). Tre squadriglie costituiscono un reggimento, polk, e tre o più reggimenti una divisione, divisija, l'unità principale. La P-VO aveva a sua disposizione 2.600 caccia intercettori, alcuni aeroplani di collegamento e da trasporto, una sessantina di sili con ABM-1 Galosh, intorno a Mosca, connessi a radar di tipo Hen House, Try Add per l'identificazione del bersaglio e Dog House per l'inseguimento del medesimo. Contava poi su 12 000 rampe di lancio in 1 650 basi, con 3 200 missili SA-1 Guideline associati con radar Fan Song, 3 700 SA-3 Goa, con radar Low Blow e 1 800 SA-5 Gammon.


    L'aviazione navale: Aviacija Voenno-Morskogo Flota


    Lo stesso argomento in dettaglio: Aviacija Voenno-Morskogo Flota.

    L'aviazione della Marina è sotto il comando delle quattro flotte del Baltico (quartier generale a Kaliningrad), del Nord (quartier generale a Severomorsk), del mar Nero (quartier generale in Sebastopoli) e dell'Estremo Oriente e del Pacifico (quartier generale a Vladivostok) e si avvaleva di circa 75 000 uomini e di circa 12 000 aeroplani.


    L'aviazione dell'esercito: Voenno-Transportnaja Aviacija


    Principalmente si occupa nell'assistere le riserve strategiche e nel trasporto di truppe, aveva a disposizione approssimativamente 1 700 aeroplani.


    Comandi minori


    Il KGB (comitato per la sicurezza dello Stato, il servizio segreto) che comprende anche le guardie di frontiera, si avvale di aeroplani ed elicotteri di collegamento, per il controllo del territorio e supporto logistico.


    Addestramento e scuole


    Vi sono tre accademie aeronautiche: l'accademia dedicata a Nikolaj Egorovič Žukovskij di Mosca e Sčelkovo (vicino alla capitale), l'accademia Jurij Alekseevič Gagarin di Monino (dove si trova anche il Museo centrale delle aeronautiche militari, vicino a Sčelkovo e a nord-ovest di Mosca, con corsi per ufficiali comandanti ed infine l'accademia Leonid Aleksandrovič Govorov riguardante le radiotecnologie.

    Tra le tante scuole da ricordare quella dedicata a Mjasnikov, la più grande del mondo, situata a Volgograd, la scuola avanzata per piloti veterani a Sebastopoli. Inoltre vi sono 15 scuole specializzate ed unità di conversione operativa. Gli aeroplani addestratori sono gli Aero L-29 Delfin, di fabbricazione cecoslovacca, che furono progressivamente rimpiazzati dagli L-39 Albatross a partire dal 1974. Da questi i piloti si spostano agli addestratori avanzati (i vari MiG-15UTI, MiG-17U, MiG-21U, MiG-23U e così via)


    Sistema di designazione ASCC/NATO


    Lo stesso argomento in dettaglio: Nome in codice NATO.

    Il ministero della Difesa sovietico ha sempre considerato la progettazione, la costruzione ed i nomi di servizio dei propri mezzi un segreto, un segreto che rivelava raramente (come per esempio per gli aeroplani che venivano usati per siglare primati, dato che questo era imposto dalla Fédération Aéronautique Internationale). Per questa ragione, per i primi dieci anni del dopoguerra, gli aeromobili dell'Est erano identificati da un numero progressivo. Questo sistema era scomodo e nel 1954 venne abbandonato in favore di uno più razionale coniato dall'Air Standards Coordinating Committee, costituito da Australia, Canada, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Stati Uniti d'America ed adottato da tutti i membri della NATO. Il sistema consisteva nell'adottare un nome di fantasia con iniziale che suggerisse l'impiego della macchina, ad esempio F per i caccia e B per i bombardieri. Inoltre si usano nomi monosillabici per i mezzi ad elica e plurisillabici per quelli a getto.


    Distintivi ottici di riconoscimento


    Sin dai primi anni il distintivo ottico degli aeromobili sovietici era una stella rossa a cinque punte, applicata su ambo i lati della deriva e della fusoliera, e su ambo le semiali. La stella sulle ali era posizionata in modo che una punta si trovasse parallela all'asse dell'aereo in direzione del moto.

    Stella rossa impiegata largamente sino al 1943.
    Stella rossa bordata di nero e con cerchio interno utilizzata occasionalmente negli anni venti e trenta.[1]
    Stella rossa bordata di nero utilizzata spesso tra il 1941 ed il 1943 quando cadde in disuso.[1]
    Nei primi anni quaranta ai segni distintivi di molte nazioni venne applicato un bordo bianco. Stessa sorte toccò alla stella rossa, usata maggiormente a partire dal 1942. Inizialmente il bordo delle stelle rosse era di spessore sottile, simile a quello delle stelle nere. Successivamente si è poi inspessito.[1] Alla fine, negli anni 1944-45, il rapporto tra le circonferenze contenenti le stelle variava tra lo 0,6 e lo 0,7.[2]
    Stella rossa bordata di giallo utilizzata raramente a fini decorativi tra il 1942 ed il 1945, quando cadde in disuso. Lo spessore del bordo era medio-spesso.[1]
    Stella rossa con effetto ombra disposto in verso orario e bordata di bianco chiamata stella rossa del Cremlino. Usata raramente tra il 1940 ed il 1945, con spessori di vario tipo ed ulteriore bordatura rossa verso la fine del periodo.[1]
    La stella con doppio bordo apparve per la prima volta alla fine del 1943 e venne impiegata sempre più frequentemente negli anni successivi. Nel 1945 diviene praticamente la norma. Il doppio bordo è rosso, di solito su sfondo bianco, più raramente dello stesso colore della livrea dell'unità. In quel periodo sparì la stella sulla fusoliera. Sulle ali a geometria variabile, la stella è parallela all'asse dell'aereo quando la freccia è minima (ali aperte).

    Questo distintivo prese il nome di stella della vittoria negli anni cinquanta.

    Ai lati della fusoliera, in posizione anteriore e, non sempre, sulla deriva, viene stampato il codice numerico identificativo dell'unità, a due cifre per le macchine operative, altrimenti a tre cifre. I colori servono a distinguere le macchine delle differenti divisioni, sono: giallo, rosso, nero, bianco, blu.


    Distintivi di grado


    Gradi dell'Aeronautica sovietica
    Ufficiali generali

    главный маршал Авиации Советского Союза
    Maresciallo capo dell'Aviazione dell'Unione Sovietica
    comandante generale

    маршал авиации
    Maresciallo dell'aviazione

    генерал-полковник
    Colonnello generale

    генерал-лейтенант
    Tenente generale

    генерал-майор
    Maggior generale
    Ufficiali superiori

    полковник
    Colonnello

    подполковник
    Tenente colonnello

    майор
    Maggiore
    Ufficiali inferiori

    капитан
    Capitano

    старший лейтенант
    Primo tenente

    лейтенант
    Tenente

    младший лейтенант
    Secondo tenente
    Sottufficiali

    старший прапорщик
    Sottufficiale anziano

    прапорщик
    Sottufficiale
    Truppa

    старшина
    staršina

    старший сержант
    Sergente anziano

    сержант
    Sergente

    младший сержант
    Sergente giovane

    ефрейтор
    Caporale

    рядовой
    Soldato

    Sui militari di truppa (fino a sergente anziano) era previsto un codice (СА, SA) che indicava Советская Армия (Sovetskaja Armija), Esercito sovietico.


    Comandanti in capo delle VVS



    Capi della forza aerea dell'Armata Rossa



    Comandanti in capo della Forza aerea sovietica



    Note


    1. Erik Pilawskii, Soviet Air Force fighter colours 1941-1945, Classic Publications.
    2. https://img-fotki.yandex.ru/get/1/rata16.1/0_b1b_7dddd3fc_orig.

    Voci correlate



    Altri progetti


    Controllo di autoritàVIAF (EN) 159384137 · LCCN (EN) n81063013 · J9U (EN, HE) 987007604178705171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81063013
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