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Il Tupolev Tu-95 (in cirillico: Туполев Ту-95, nome in codice NATO: Bear) è un bombardiere strategico quadrimotore di fabbricazione sovietica, sviluppato negli anni cinquanta dalla Tupolev, entrato in servizio presso l'aviazione sovietica nel 1956 e tuttora in servizio nelle Forze aerospaziali russe nella versione Tu-95MS.

Tupolev Tu-95
Un Tu-95MS in volo al largo delle coste scozzesi nel 2014.
Descrizione
Tipobombardiere strategico
Equipaggio7
ProgettistaAndrej N. Tupolev
Costruttore Tupolev
Data primo volo12 novembre 1952
Data entrata in servizio1956
Utilizzatore principale Russia
Altri utilizzatori URSS
Esemplarioltre 500
Sviluppato dalTu-4
Altre variantiTu-114
Tu-119
Tu-142
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza46,20 m
Apertura alare50,10 m
Altezza12,12 m
Superficie alare310,0 m²
Peso a vuoto90 000 kg
Peso carico171 000 kg
Peso max al decollo188 000 kg
Propulsione
Motore4 turboelica
Kuznetsov NK-12M
Spinta11 kW ciascuno
Prestazioni
Velocità max0,8 Ma
(920 km/h in quota)
Velocità di salita10 m/s
Autonomia15 000 km
Tangenza13 700 m
Armamento
Cannoni2 AM-23 da 23 mm
Missiliaria superficie:
Kh-20
Kh-22
KSR-5
Kh-55
Piloni1 stiva interna
2 sulle estremità alari
Notedati relativi alla versione:
Tu-95MS Bear-H

i dati sono tratti da:
Airforce Technology.com[1]
Grant and Dailey[2]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia
La cabina di pilotaggio di un Tu-95MS.
La cabina di pilotaggio di un Tu-95MS.

Diretto discendente del Tupolev Tu-4, che sostituisce, si distingue per la sua longevità in quanto ne è prevista la radiazione non prima del 2040.[3]

Progettato per compiere missioni di deterrenza e strike nucleare, è ancora oggi impiegato in tale ruolo poiché parte integrante della triade nucleare della Federazione Russa. Sviluppato in numerose versioni, dal Tu-95 sono derivati gli omologhi civile Tu-114, l'AWACS Tu-126 e l'aereo per la lotta antisommergibile Tu-142.

Al 2021, è in corso di approvvigionamento presso le Forze armate russe della versione Tu-95 MSM, dotata di nuovi propulsori ed in grado di imbarcare i missili da crociera a lungo raggio Kh-101/102.


Storia



Sviluppo


Nell'immediato dopoguerra, l'Unione Sovietica decise di dotarsi di un bombardiere strategico intercontinentale. Il primo progetto, affidato all'OKB diretto da Andrej Nikolaevič Tupolev, sfociò nel Tupolev Tu-85: si trattava di un grande quadrimotore ad ala dritta, spinto da motori a pistoni, inadeguato ai compiti previsti, soprattutto se confrontato con i caccia a turbogetto.

Un Tu-95 intercettato da un F-4 sul Mediterraneo.
Un Tu-95 intercettato da un F-4 sul Mediterraneo.

Il progetto fu accantonato in base a nuove specifiche, che affiancavano all'autonomia (di 8 000 km) e alla capacità di carico offensivo (11 000 kg), la considerevole velocità di Mach 0,85.

Il progetto fu affidato sia al gruppo Tupolev che all'OKB 23 (appositamente costituito), guidato da Vladimir Michajlovič Mjasiščev.

Mentre questo secondo gruppo scelse i turbogetto per il proprio velivolo (il Myasishchev M-4), il gruppo Tupolev installò motori turboelica, apprezzabili per il minor consumo di combustibile, in considerazione dell'autonomia richiesta[4].

Lo sviluppo dei turboelica fu affidato all'ufficio tecnico OKB 276 (guidato da Nikolaj Dmitrievič Kuznecov), unico in URSS a occuparsi di turboelica, e che si avvaleva anche di tecnici tedeschi, reclutati per lavorare in URSS al termine della guerra. In un primo momento, per guadagnare tempo si decise di impiegare due motori tedeschi Junkers Jumo 012 (prodotti in URSS come TV-2) accoppiati a un unico riduttore, ottenendo il 2TV-2F da 12 000 shp. Propulso da quattro di questi motori, il Tu-95-1 decollò per la prima volta il 12 novembre 1952, ma nel corso del 17º volo di prova (11 maggio 1953) un incidente comportò la perdita del prototipo e la morte di 4 membri dell'equipaggio. L'indagine individuò come causa il cedimento a fatica del gigantesco riduttore comune di uno dei motori. Si procedette così rapidamente con lo sviluppo del propulsore definitivo[5].

Il risultato finale fu il Kuznetsov NK-12, il turboelica più potente mai realizzato (circa 12 000 shp già nella prima versione, poi portato a circa 15 000 shp nelle versioni attuali), relativamente parco nei consumi (il consumo di circa 0.21 kg/shp/h è il più basso al mondo tra i turboelica in serie) ed in grado di assicurare (nei primi test eseguiti in assenza di sistemi militari) la velocità di 950 km/h (impensabile al tempo, soprattutto per un turboelica). Con questa nuova motorizzazione i collaudi in volo, iniziati nel 1954, procedettero e già l'anno successivo, durante la tradizionale parata aerea di Tušino, una formazione di cinque Tu-95 stupì gli osservatori occidentali.


Impiego operativo


Entrato in servizio nei reparti della Dal'naja Aviacija (la divisione strategica dell'aeronautica Sovietica) nel corso del 1956, il Tu-95 per qualche tempo preoccupò molto le nazioni occidentali, soprattutto a causa delle sue prestazioni: nello stesso periodo i reparti da caccia delle forze aeree NATO erano equipaggiati con velivoli ad ala dritta e le loro prestazioni non erano superiori.

Un Tu-95 intercettato da un F-14 sul Pacifico.
Un Tu-95 intercettato da un F-14 sul Pacifico.

Le preoccupazioni crebbero il 30 ottobre 1961, quando un Tu-95 modificato effettuò il lancio della Bomba Zar, il più potente ordigno all'idrogeno mai sviluppato.

Il gap tecnologico fu presto superato, e il ruolo del bombardiere subì un notevole ridimensionamento. La soluzione fu di equipaggiare i Tu-95 con un'arma che potesse essere lanciata prima di entrare nel raggio d'azione dei più recenti sistemi missilistici di difesa e che fosse dotata di prestazioni che ne rendessero difficile l'intercettazione.

Nei primi anni sessanta divenne operativo il missile Raduga Kh-20, noto con il nome in codice NATO di AS-3 Kangaroo: un grosso missile da crociera aria-superficie, alimentato da un motore turbogetto in grado di trasportare una bomba termonucleare da 800 chilotoni. Il Kangaroo aveva le dimensioni di un aereo da caccia ed è la più grande arma aviolanciata mai entrata in servizio. fu impiegato su velivoli di una versione appositamente realizzata, il Tu-95K.

Nello stesso periodo divennero frequenti gli avvistamenti di Tu-95 in teatri operativi marittimi ed alcuni esemplari risultarono armati del missile antinave Raduga Kh-22 (codice NATO AS-4 Kitchen). Anche in questo caso le caratteristiche esteriori dei velivoli consentirono di individuare una nuova versione del Tu-95, la Tu-95K-22.

Queste versioni antinave furono affiancate, nell'aviazione della marina, da modelli specializzati nella lotta antisommergibile, considerati un velivolo a sé stante e denominati Tu-142. Proprio dal Tu-142, con fusoliera e ali riprogettate, nuovo cockpit e comandi idraulici potenziati, nacque l'ultima versione strategica, tuttora operativa, detta Tu-95MS e dotata di missili da crociera Raduga Kh-55 (codice NATO AS-15 Kent).

Altre versioni del Tu-95 furono identificate negli anni successivi e riguardarono velivoli destinati alla ricognizione ottica Tu-95MR (riconoscibili dalle fotocamere sistemate nello spazio destinato alla stiva delle bombe nella versione da bombardamento), alla ricognizione elettronica e puntamento Tu-95RTs (dotati di radome ventrale per la guida intermedia di missili antinave lanciati da sommergibili), o per compiti AWACS: in quest'ultimo caso il velivolo, dotato della nuova fusoliera allargata del velivolo passeggeri Tu-114, e di un inconfondibile radome dorsale con gli apparati radar, fu considerato un modello autonomo con la denominazione di Tu-126.

Con la caduta dell'Unione Sovietica e le successive ristrettezze di bilancio, gli incontri tra i Tu-95 e i caccia occidentali si fecero sporadici. Il 18 agosto 2007 il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin annunciò la ripresa dei voli di ricognizione[6] e da allora le intercettazioni tornarono frequenti, a testimonianza di una vita operativa tutt'altro che conclusa. Nell'ottobre del 2008, nel corso di una esercitazione russa, furono lanciati missili a lungo raggio Kh-55 da Tu-95MS[7], riproponendo in tal modo un formidabile sistema d'arma strategico, limitato solo dal rumoroso sistema propulsivo ad eliche controrotanti.


Descrizione tecnica


Il Tu-95 è un monoplano ad ala alta, a freccia (35°). La configurazione a freccia è, da un lato, necessaria al raggiungimento delle velocità richieste dalla specifica iniziale e, dall'altro, è sfruttata sul piano costruttivo per fare in modo che il longherone alare principale attraversi la fusoliera posteriormente al compartimento occupato dall'equipaggio e anteriormente al vano bombe.

Tu-95 a confronto con XB-52.
Tu-95 a confronto con XB-52.

L'ala medesima è inoltre dotata, sul bordo d'uscita, di ipersostentatori a scorrimento e ospita i serbatoi di combustibile.

I motori sono quattro turboeliche Kuznetsov NK-12 la cui potenza arriva, nelle ultime versioni (NK-12MV), a circa 15 000 shp. Nella realizzazione di questi motori venne prestata particolare cura alla forma delle pale dell'elica ed alla loro velocità di rotazione. Tali studi condussero all'impiego di due eliche quadripala controrotanti, che alla velocità di crociera del Tu-95 (Mach 0,7) hanno un regime di rotazione di 750 rpm.

Il potenziale offensivo era inizialmente costituito da 11 000 kg di carichi di caduta non guidati (di tipo convenzionale o nucleare); successivamente, in epoche diverse ed a seconda delle versioni, i Tu-95 vennero armati con i missili AS-3 Kangaroo, AS-4 Kitchen e AS-15 Kent.

L'armamento difensivo è rappresentato da cannoni da 23 mm sistemati in postazioni binate il cui numero, ancora una volta a seconda della versione, varia da 1 (torretta caudale) a 3 (oltre alla caudale, vennero previste una postazione dorsale ed una ventrale).


Versioni


UnTupolev Tu-95N Bear
UnTupolev Tu-95N Bear
La motogondola del Tu-95MS.
La motogondola del Tu-95MS.

Altre versioni indicate come Bear sono da riferire anche al Tu-142, mentre modelli derivati sono il Tu-114 (Cleat) ed il Tu-126 (Moss).


Sviluppi correlati


Albero genealogico del Tupolev Tu-95.
Albero genealogico del Tupolev Tu-95.

Utilizzatori


 Russia
60 tra Tu-95MS e Tu-95MSM, questi ultimi sono parte dei primi sottoposti ad un programma di aggiornamento dell'avionica e dell'armamento che consentirà loro di rimanere in servizio fino al 2025-2030.[8][10]
 Unione Sovietica

Note


  1. Tu-95 Bear Strategic Bomber - Airforce Technology.
  2. Grant and Dailey 2007, p. 293.
  3. Lenta.Ru: Нпсфхе: Бнгбпюыемхе Керючыецн Ледбедъ.
  4. Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (vol. 6, pagg. 224-5.
  5. Achille Boroli, Adolfo Boroli, L'Aviazione (Vol.12), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, pp. p.205-11.
  6. Dal New York Times del 18 agosto 2007.
  7. Dal Washington Times del 30 ottobre 2008.
  8. "NUOVO CONTRATTO PER AMMODERNARE I TUPOLEV TU-95MSM", su analisidifesa.it, 24 settembre 2018, URL consultato il 25 settembre 2018.
  9. "LUNGA VITA AL “BEAR”: VOLA L’ULTIMA VERSIONE DEL BOMBARDIERE Tu-95MSM", su analisidifesa.it, 23 ottobre 2020, URL consultato il 23 ottobre 2020.
  10. "Il potenziale militare di Mosca" - Aeronautica & Difesa" N. 370 - 08/2017 pp. 42-47
Tupolev Tu-95 scortato da un Vought F-8J Crusader.
Tupolev Tu-95 scortato da un Vought F-8J Crusader.
Un Tupolev Tu-116 (la versione civile del Tu-95) nel Museo della Storia dell'Aviazione della Russia all'UHCAS di Ul'janovsk.
Un Tupolev Tu-116 (la versione civile del Tu-95) nel Museo della Storia dell'Aviazione della Russia all'UHCAS di Ul'janovsk.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Modellismo
Controllo di autoritàLCCN (EN) sh98000226 · J9U (EN, HE) 987007556548005171
Portale Aviazione
Portale Guerra fredda

На других языках


[de] Tupolew Tu-95

Die Tupolew Tu-95 (russisch Туполев Ту-95, NATO-Codename: „Bear“), ursprüngliche Bezeichnung Tupolew Tu-20, ist ein in der Sowjetunion entwickelter Langstreckenbomber, der 1952 erstmals flog und bis heute im Einsatz ist. Die Seeaufklärerversion zur U-Boot-Bekämpfung wird als Tupolew Tu-142 bezeichnet. Aus der Tu-95 wurden zahlreiche militärische Versionen sowie das Passagierflugzeug Tupolew Tu-114 abgeleitet.

[en] Tupolev Tu-95

The Tupolev Tu-95 (Russian: Туполев Ту-95; NATO reporting name: "Bear") is a large, four-engine turboprop-powered strategic bomber and missile platform. First flown in 1952, the Tu-95 entered service with the Long-Range Aviation of the Soviet Air Forces in 1956 and was first used in combat in 2015. It is expected to serve the Russian Aerospace Forces until at least 2040.[1] A development of the bomber for maritime patrol is designated the Tu-142, while a passenger airliner derivative was called the Tu-114.

[fr] Tupolev Tu-95

Le Tupolev Tu-95 est un bombardier lourd soviétique développé dans les années 1950. Il fut appelé Tu-20 par l'aviation soviétique et Tu-95 par le constructeur aéronautique Tupolev. La dénomination occidentale Tupolev Tu-95 Bear (« ours » en anglais) est un nom de code OTAN.
- [it] Tupolev Tu-95

[ru] Ту-95

Ту-95 (проект «95», изделие «В», по кодификации НАТО: Bear — «Медведь») — советский и российский турбовинтовой стратегический бомбардировщик-ракетоносец, самый скоростной в мире самолёт с турбовинтовыми двигателями[3]. До настоящего времени — единственный в мире серийный бомбардировщик и ракетоносец с турбовинтовыми двигателями. Являлся советским символом обеспечения военно-стратегического паритета[4] в холодной войне. Остаётся на службе как носитель крылатых ракет, в том числе таких, как Х-101, благодаря более низкому расходу топлива, чем у реактивных самолётов, а главное — большей скрытности от спутников SBIRS, способных наблюдать за крупными стратегическими бомбардировщиками с реактивными двигателями по выхлопам из последних[5]. National Interest отмечает, что довольно наивно считать Ту-95 «устаревшим оружием», так как фактически от подобного самолёта ничего не требуется, кроме как летать на большую дальность, а реальным его оружием являются новейшие крылатые ракеты — такие как X-101, которые при дальности 5500 км позволяют Ту-95 «безнаказанно» атаковать цели за пределами радиусов действия любых систем ПВО. Практическое применение Ту-95 в Сирии доказало, что самолёт не является «абстрактным средством ядерного сдерживания», а может реально использоваться в современных локальных войнах[6].



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