La collisione aerea di San Diego è stato un incidente aereo avvenuto il 25 settembre 1978 ai danni di un Boeing 727 della Pacific Southwest Airlines e di un Cessna 172, i quali precipitarono nel North Park, un quartiere periferico di San Diego, causando la morte di 137 persone a bordo dei due aerei e di sette nelle case colpite a terra, tra cui due bambini. A terra vi furono inoltre nove feriti e vennero distrutti o danneggiati dall'impatto e dai detriti di 22 fabbricati. Si trattò del primo incidente grave a coinvolgere la Pacific Southwest Airlines e il bilancio finale di 144 vittime rese l'incidente il più grave disastro aereo della storia degli Stati Uniti fino all'incidente del volo American Airlines 191.
Collisione aerea di San Diego | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 25 settembre 1978 |
Tipo | Collisione in volo causata da errori dei piloti di entrambi i velivoli ed errore del controllo del traffico aereo |
Luogo | San Diego, California |
Stato | ![]() |
Coordinate | 32°44′37″N 117°07′14″W |
Operatore | Pacific Southwest Airlines |
Vittime | 137 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Primo aeromobile | |
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Numero di volo | PSA 182 |
Tipo di aeromobile | Boeing 727-214 |
Operatore | Pacific Southwest Airlines |
Numero di registrazione | N533PS |
Partenza | Aeroporto Internazionale di Sacramento, Sacramento, Stati Uniti |
Scalo intermedio | Aeroporto Internazionale di Los Angeles, Los Angeles, Stati Uniti |
Destinazione | Aeroporto Internazionale di San Diego, San Diego, Stati Uniti |
Occupanti | 135 |
Passeggeri | 128 |
Equipaggio | 7 |
Vittime | 135 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Secondo aeromobile | |
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Tipo di aeromobile | Cessna 172 |
Operatore | Gibbs Flite Center Inc. |
Numero di registrazione | N7711G |
Partenza | Montgomery Field, San Diego, Stati Uniti |
Occupanti | 2 |
Passeggeri | 0 |
Equipaggio | 2 |
Vittime | 2 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Altri coinvolti | |
Feriti | 9 |
Vittime | 7 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia |
L'incidente causò una revisione delle regole del controllo del traffico aereo relative agli aeroporti con maggior traffico degli Stati Uniti, con lo scopo di aumentare la separazione tra aeromobili nella vicinanza di grandi aeroporti.[1]
Nelle ore mattutine del 25 settembre 1978 la visibilità nei cieli della California era data a 16 km: i cieli erano tersi e le condizioni meteorologiche ottimali,
Quel giorno il volo PSA 182 decollò alle ore 7:20 dall'Aeroporto Internazionale di Sacramento con destinazione finale San Diego e scalo intermedio a Los Angeles. A operarlo vi era un Boeing 727-214 avente numero di registrazione N533PS. Ai comandi sedeva il comandante James McFeron, coadiuvato dal copilota Robert Fox, dall’ingegnere di bordo Martin Wahne, dalle hostess Karen Borzewski, Katherine Fons, Deborah McCarthy e dallo steward Dee Young.
Analogamente ad altri voli operanti nello stesso orario nel medesimo spazio aereo, il volo 182 trasportava essenzialmente uomini d'affari in viaggio per lavoro ed equipaggi della Pacific Southwest che avevano finito il proprio turno di lavoro e tornavano a San Diego.
Attorno alle ore 8:00 il PSA 182 atterrò a Los Angeles: mentre era intento nelle operazioni di carico-scarico passeggeri, dal Montgomery Field, un aeroporto municipale ai confini della contea di San Diego, decollò il Cessna 172 con matricola N77111G (nominativo abbreviato "Uno Uno Golf") di proprietà della scuola di volo Gibbs Flite Center Inc. Ai comandi sedeva David Lee Boswell, un sergente dei Marines di 35 anni, esperto pilota in fase di formazione al volo strumentale: per il volo egli doveva infatti indossare una speciale visiera che gli consentiva di vedere solo gli strumenti di bordo e gli oscurava il parabrezza. Ad assisterlo c'era Martin Kazy, esperto istruttore di volo.
Boswell volò per circa 11 km in direzione dell'aeroporto Lindbergh Field: qui, come da programma di allenamento, simulò due manovre di avvicinamento e atterraggio in condizioni di volo strumentale, in direzione ovest ed est. Completati i due circuiti, si accinse ad abbandonare la zona del Lindbergh Field proprio negli istanti in cui il volo 182 stava entrando nel suo medesimo spazio aereo. La torre di controllo comunicò a Boswell di volare in direzione nordest e di restare sotto i 3500 piedi di quota; inizialmente Boswell obbedì, ma d’un tratto, senza motivo apparente e senza comunicare alcunché alla radio, virò a dritta di 20°, invadendo la rotta prevista per il volo 182.
L'equipaggio dell'aereo PSA, che aveva frattanto iniziato la discesa verso San Diego, si accorse della presenza del piccolo Cessna (che si trovava rispetto a loro a ore 9 ad una quota più bassa) e comunicò alla torre di controllo l’avvenuto contatto visivo. Pochi istanti dopo però lo perse di vista; presumendo di averlo superato, omise di darne notifica alla radio e proseguì la manovra di avvicinamento.
All'oscuro di tutto, i controllori continuarono pertanto a seguire l'atterraggio del PSA 182; neppure l’attivazione, pochi secondi prima dell'impatto, dell’allarme di rischio collisione nel centro di controllo, indusse il personale di terra a richiamare i due aerei.
Quando l'equipaggio del PSA 182 si accorse che il Cessna era in realtà ancora sotto di loro, in piena rotta di collisione, era ormai troppo tardi: il piccolo monomotore colpì il Boeing 727 provocando il distacco di parti dell'ala destra e dell'impennaggio e sprigionando un incendio.
Irreparabilmente danneggiati, i due aerei precipitarono sul sobborgo di North Park. Nessuna delle 137 persone a bordo dei 2 velivoli si salvò e con loro morirono anche 7 persone a terra.
Di seguito è riportata la trascrizione delle chiamate radio effettuate dagli equipaggi di entrambi gli aerei[2]:
Primo Ufficiale PSA 182 a controllo di avvicinamento di San Diego: «Avvicinamento, il PSA 182 sta lasciando nove cinque per sette mila campo in vista».
[Nove cinque è un livello di volo, espresso in centinaia di piedi: 9 500 piedi equivalgono a 2 896 metri. Sette mila è la quota in piedi: 7 000 piedi equivalgono a 2 134 metri. Dato che il PSA 182 stava per entrare nella zona di traffico dell'aeroporto vicino, avrebbe dovuto ricevere l'ordine di mantenersi al di sopra dei 4 000 piedi (1 219 metri) fino a quando autorizzato a scendere ulteriormente. Se questo fosse avvenuto, la collisione non si sarebbe verificata].
San Diego avvicinamento a PSA 182: «PSA 182, siete autorizzati all'avvicinamento a vista alla pista due sette».
[Due sette è l'orientamento magnetico in decine di gradi, vale a dire la pista orientata per 270°. Era disponibile un servizio radar che avrebbe potuto fornire la separazione orizzontale e quella verticale dall'altro traffico; invece il volo PSA 182 fu autorizzato a eseguire un avvicinamento a vista].
Primo Ufficiale PSA 182 a San Diego avvicinamento: «Grazie, autorizzato all'avvicinamento a vista alla pista due sette».
San Diego avvicinamento a PSA 182: «PSA 182, il traffico sarà un Cessna uno settanta che sta effettuando attualmente un avvicinamento alla pista nove, uh, diretto a nord-est. Contattare ora Lindbergh Torre sulla tre tre punto tre. Buona giornata».
[Tre tre punto tre è la frequenza della torre di controllo del Lindbergh Field, espressa in megahertz omettendo il centinaio, vale a dire 133,3 MHz. Questo tentativo di passare il volo alla torre non viene accettato e il volo 182 rimane in contatto con l'avvicinamento].
San Diego avvicinamento a PSA 182: «PSA 182, il traffico è a ore 12, un miglio, diretto a nord».
Comandante PSA 182 a San Diego avvicinamento: «Stiamo guardando».
San Diego avvicinamento a PSA 182: «PSA 182, c'è dell'altro traffico, ah, a ore dodici, a nord del campo, diretto verso nord-est, un Cessna uno sette due in salita VFR, sta lasciando 1400 piedi».
[VFR sta per Visual Flight Rules, regole del volo a vista, questo è il primo avvertimento della prossimità del Cessna 172, mancano 2 minuti e 17 secondi alla collisione].
Primo Ufficiale PSA: «Ok,abbiamo quell'altro a dodici».
[La frase è espressa in modo ambiguo, ma sembra dimostrare che l'equipaggio del volo 182 avesse il traffico in vista].
Pilota Cessna a San Diego avvicinamento: «Uno Uno Golf attraversa 1500 piedi diretto a nord-est».
San Diego avvicinamento a Cessna N7711G: «Cessna Sette Sette Uno Uno Golf. Contatto radar con San Diego partenze. Mantenete condizioni VFR a 3500 piedi o al di sotto, prua sette zero, vettore per la rotta di avvicinamento finale».
[San Diego emette un'istruzione obbligatoria, segnalando al Cessna di mantenersi sotto una certa quota e di mantenere una certa prua. Se l'avesse fatto la collisione non sarebbe avvenuta, i controllori testimoniarono che il pilota del Cessna ricevette e comprese l'ordine, impegnandosi a eseguirlo o ad avvisare se impossibilitato a farlo].
San Diego avvicinamento a PSA 182: «PSA 182, traffico a ore dodici, tre miglia 1700 piedi».
[Non viene data nessuna indicazione sulla direzione di volo. Nonostante siano già passati 37 secondi dalla prima comunicazione, la distanza viene segnalata ancora in 3 miglia. Durante le indagini venne avanzata l'ipotesi che potesse esserci un altro velivolo non identificato né autorizzato].
Comandante PSA 182 a San Diego avvicinamento: «Traffico in vista».
[Il comandante riconferma di avere il Cessna in vista].
San Diego avvicinamento a PSA 182: «Ok sir, mantenete la separazione a vista. Contattate Lindbergh torre sulla tre tre punto tre. Buona giornata».
Comandante PSA 182 a San Diego avvicinamento: «Ok».
[La richiesta questa volta viene accettata e la comunicazione passa alla torre di controllo].
San Diego avvicinamento a Cessna N7711G: «Traffico a ore sei, due miglia, diretto verso est, un aviogetto della PSA diretto a Lindbergh sta lasciando 3500 piedi, vi ha in vista».
[Il pilota viene avvisato che il PSA 182 è in discesa dietro di lui e che l'equipaggio lo ha in vista].
Pilota del Cessna a San Diego avvicinamento: «Uno Uno Golf, roger».
[Roger sta per: "Abbiamo ricevuto e compreso"].
Comandante PSA 182 a torre di controllo: «Lindbergh, il PSA 182 è in sottovento».
Torre di controllo a PSA 182: «Psa 182, Lindbergh torre, ah, traffico a ore dodici, un miglio, si tratta di un Cessna».
[Ancora una volta non viene fornita l'indicazione di direzione, mancano un minuto e 9 secondi alla collisione].
Comandante PSA 182 (registrazione di cabina): «È quello che stiamo guardando».
Primo ufficiale PSA 182 (registrazione di cabina): «Si, ma adesso non lo vedo».
Comandante PSA 182 a torre di controllo: «OK, ce l'avevamo lì un minuto fa».
[Pare che il comandante non abbia più in vista il traffico, ma non lo comunica chiaramente alla torre di controllo].
[In aperta violazione all'ordine ricevuto il Cessna vira per 90°, la stessa prua mantenuta dal PSA 182, non avvisa di questo cambiamento, la sua visuale è coperta dall'ala posizionata sopra la cabina del suo Cessna, non può più vedere il PSA 182].
Torre di controllo a PSA 182: «182, roger».
Comandante PSA 182 a torre di controllo: «Credo che l'abbiamo passato lasciandolo sulla nostra destra».
[In realtà avrebbe dovuto aspettarsi che il Cessna passasse alla sua sinistra ma in realtà l'aereo era davanti a lui; anche questo fatto portò a considerare l'ipotesi di un terzo velivolo che può aver confuso l'equipaggio del PSA 182 e il controllore testimoniò di non aver ricevuto le parole "Credo che" ritenendo così che il PSA avesse il traffico sotto controllo].
Comandante PSA 182 (registrazioni di cabina): «Era proprio qui solo un minuto fa».
Primo ufficiale PSA 182 (registrazioni di cabina): «Già».
Torre di controllo a PSA 182: «Ma quanto lontano andate per fare il sottovento, uno, otto, due? Il traffico di compagnia è in attesa per la partenza».
Comandante PSA 182 a torre di controllo: «Ah, probabilmente tre o quattro miglia».
[Il comandante informa la torre che allungherà la gamba sottovento, ritardando così l'atterraggio e permettendo a un altro volo della PSA di decollare; se avesse eseguito la procedura standard, forse avrebbe evitato la collisione].
Torre di controllo a PSA 182: «OK».
Torre di controllo a PSA 182: «182, autorizzato all'atterraggio».
Comandante PSA 182 a torre di controllo: «182 è autorizzato all'atterraggio».
Primo ufficiale PSA 182 (registrazione di cabina: «Siamo al sicuro da quel Cessna?».
Secondo ufficiale PSA 182 (registrazione di cabina): «Penso di sì».
Comandante PSA 182 (registrazione di Cabina): «Credo». [Si sentono delle risate].
Comandante PSA fuori servizio (registrazione di cabina): «Spero».
Comandante PSA 182 (registrazione di cabina): «Oh, sì prima di virare in sottovento l'ho visto all'incirca a ore una: probabilmente è dietro di noi».
[Il Cessna avrebbe dovuto essere a ore 11, anche questo fatto venne tenuto in considerazione per la tesi del terzo velivolo].
[19 secondi prima della collisione un avvisatore di possibilità di collisione si mette a suonare al centro di controllo di avvicinamento di San Diego. Questo allarme indica quando 2 aerei vanno sotto a dei parametri prescritti da un calcolatore, avvicinandosi a meno di 375 piedi (114 metri) verticalmente e/o a 1,2 miglia nautiche (2,2 km) lateralmente. Visto che il pilota non aveva detto in modo inequivocabile che aveva perso di vista il traffico, nessun messaggio venne mandato ai 2 equipaggi. Mancano 19 secondi alla collisione].
Primo Ufficiale PSA 182 (registrazione di cabina): «Carrello estratto».
Primo Ufficiale PSA 182 (registrazioni di cabina): «C'è qualcuno sotto».
Primo Ufficiale PSA 182 (registrazioni di cabina): «Stavo guardando quello in avvicinamento là».
Comandante PSA 182: «Whoop!».
Primo Ufficiale PSA 182 (registrazioni di cabina): «Aghhh!».
San Diego avvicinamento a Cessna N7711G: «Traffico vicino a voi, un aviogetto della PSA vi ha in vista, sta scendendo per atterrare al Lindbergh».
[Questa comunicazione rimase senza risposta, può darsi che sia comunque arrivata troppo tardi].
Rumore d'impatto.
Capitano PSA fuori servizio (registrazioni di Cabina): «Oh!».
Comandante PSA 182 (registrazioni di cabina): «Piano, piccolo, piano».
Voce non identificata (registrazioni di cabina): «Yeah!».
Comandante PSA 182 (registrazione di cabina): «Che è successo qui?».
Primo ufficiale PSA 182 (registrazione di cabina): «È grave».
Comandante PSA 182 (registrazioni di cabina): «Huh?».
Primo Ufficiale PSA 182 (registrazioni di cabina): «Ci hanno urtato!».
Comandante PSA 182 a Torre di controllo: «Torre, stiamo andando giù, questo è il PSA...».
Torre di controllo a PSA 182: «Ok, vi chiameremo l'equipaggiamento».
[I controllori pensarono che sul PSA 182 ci fosse un'emergenza secondaria e annunciano che manderanno i mezzi di soccorso].
Voce non identificata: «Whoo!».
[Suono dell'avvisatore di stallo].
Voce non identificata (registrazioni di cabina): «Bob!»
Comandante PSA 182 a Torre di controllo: «È così piccolo».
Comandante PSA 182 (registrazioni di cabina): «Tenetevi forte!».
Voce non identificata (registrazioni di cabina): «Hey, piccolo!».
Voce non identificata (registrazioni di cabina): «Mamma mia!».
[Venti secondi dopo la collisione il 727 impatta col terreno, uccidendo tutti gli occupanti].
Come per ogni incidente, venne avviata un'indagine da parte del National Transportation Safety Board (NTSB), l'ente nazionale americano per la sicurezza dei trasporti. I membri della commissione lavorarono alacremente per far luce sul disastro. Il 27 novembre, a soli 2 mesi dall'incidente, fu già in grado di indire una conferenza pubblica. Il 20 aprile 1979 vennero invece pubblicati i risultati a cui era pervenuta la commissione e vennero emendati per incorporare le opinioni divergenti di un loro membro.[1][3]
Ecco i risultati finali[4]:
La collisione aerea di San Diego è stata analizzata nella puntata Collisione in volo della undicesima stagione del documentario Indagini ad alta quota trasmesso da National Geographic Channel.
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