Il volo Air Inter 148 era un volo di linea della compagnia francese Air Inter che il 20 gennaio 1992 si è schiantato sui monti Vosgi, vicino a Mont Sainte-Odile, Francia, mentre era in attesa di atterrare all'Aeroporto di Strasburgo-Entzheim. 87 dei 96 presenti a bordo sono morti.[1][2]
Volo Air Inter 148 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 20 gennaio 1992 |
Ora | 19:20:33 CET |
Tipo | Volo controllato contro il suolo causato da errore del pilota ed errori del controllore di volo |
Luogo | Barr, vicino a Strasburgo |
Stato | ![]() |
Coordinate | 48°25′38″N 7°24′18″E |
Tipo di aeromobile | Airbus A320-111 |
Operatore | Air Inter |
Numero di registrazione | F-GGED |
Partenza | Aeroporto di Lione-Saint-Exupéry, Lione, Francia |
Destinazione | Aeroporto di Strasburgo-Entzheim, Strasburgo, Francia |
Occupanti | 96 |
Passeggeri | 90 |
Equipaggio | 6 |
Vittime | 87 |
Feriti | 9 |
Sopravvissuti | 9 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il Volo 148, pilotato dal comandante Christian Hecquet e dal primo ufficiale Joël Cherubin, era partito dall'aeroporto Satolas di Lione (ora Aeroporto di Lione-Saint-Exupéry). Mentre era sotto vettoramento radar per un avvicinamento strumentale VOR DME alla pista 05 di Strasburgo, si è schiantato alle ore 19:20:33 CET (18:20:33 UTC) sulle pendici di una montagna ad un'altitudine di 800 m (2.620 piedi).
I piloti non avevano avuto alcun avviso strumentale di impatto imminente, dato che Air Inter non dotava i suoi velivoli del sistema di allarme GPWS: ciò incoraggiava i suoi piloti a volare veloci a bassa quota (fino a 350 nodi sotto i 10.000 piedi) mentre le altre compagnie aeree in genere non superavano i 250 nodi. Dato che questa condotta faceva intervenire gli allarmi del sistema GPWS troppo spesso, la compagnia decise di abolire il sistema, per tentare di contrastare la concorrenza dei treni ad alta velocità TGV.[3]
Il volo 148 è stato il terzo di una serie di incidenti causati, almeno in parte, da ciò che invece si era creduto essere scarsa familiarità dei piloti con il sofisticato sistema computerizzato dell'Airbus A320. Il Bureau d'enquêtes et d'analyses pour la sécurité de l'aviation civile (BEA) crede che il volo 148 si sia schiantato perché i piloti inavvertitamente hanno lasciato il pilota automatico impostato in modalità "Vertical Speed" (rateo di discesa o velocità verticale) anziché in modalità "Flight Path Angle" (angolo di rampa o angolo di discesa): quando hanno inserito "-33" per "angolo di 3,3° di discesa", il pilota automatico lo ha interpretato come un rateo di discesa di 3.300 piedi (1.000 m) al minuto.
Dopo questo incidente, il pilota automatico dell'Airbus è stato modificato in modo che la regolazione della velocità verticale viene visualizzata con un numero di quattro cifre, impedendo la confusione con la "Flight Path Angle"[3].
Ci sono stati anche altri fattori che hanno contribuito all'incidente. Quando gli investigatori hanno inserito questo tasso di discesa in un simulatore di volo, l'aereo "virtuale" non è precipitato. Ulteriori indagini hanno dimostrato che, dopo aver incontrato alcune piccole turbolenze, un programma di sicurezza dell'autopilota ha ulteriormente aumentato la discesa aggiungendosi così alla catena di eventi che ha causato il disastro.[2]
L'incidente del volo 148 della Air Inter è stato analizzato nell'episodio Condanna al fallimento della nona stagione del programma televisivo documentaristico Indagini ad alta quota trasmesso dal National Geographic Channel.
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