Il volo Air Moorea 1121 era un volo passeggeri di linea da Moorea a Papeete, nella Polinesia francese. Il 9 agosto 2007, un de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter operante il volo per conto di Air Moorea precipitò in mare poco dopo il decollo dall'aeroporto di Moorea. Tutti i 20 occupanti dell'aeromobile persero la vita nell'impatto.[1]
Volo Air Moorea 1121 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 9 agosto 2007 |
Tipo | Perdita di controllo causata dalla rottura del cavo di controllo dell'equilibratore |
Luogo | Vicino all'aeroporto di Moorea |
Stato | ![]() |
Coordinate | 17°30′06″S 149°44′46″W |
Tipo di aeromobile | de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter |
Operatore | Air Moorea |
Numero di registrazione | F-OIQI |
Partenza | Aeroporto di Moorea, Moorea, Polinesia francese (Francia) |
Destinazione | Aeroporto Internazionale Faa'a, Papeete, Polinesia francese (Francia) |
Occupanti | 20 |
Passeggeri | 19 |
Equipaggio | 1 |
Vittime | 20 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il velivolo coinvolto era un de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter, marche F-OIQI, numero di serie 608. Volò per la prima volta nel febbraio del 1979 e venne consegnato ad ACES pochi giorni dopo. Volò per Aerotaca e poi per Fayard Enterprises; Air Moorea lo acquisì il 15 novembre 2006. Era spinto da 2 motori turboelica Pratt & Whitney Canada PT6A-27. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva circa 27 anni e aveva accumulato 30 833 ore di volo in 55 044 cicli di decollo-atterraggio.[2][3]
Il comandante era il polinesiano francese Michel Santeurenne, 53 anni; era stato assunto dalla compagnia tre mesi prima dell'incidente. I voli di Air Moorea richiedevano generalmente un solo pilota, e il 9 agosto Santeurenne lo conduceva senza altri membri dell'equipaggio. Aveva oltre 3 500 ore di esperienza di volo, delle quali 110 per Air Moorea dal 14 maggio 2007.
Dopo un normale decollo, il comandante ritirò i flap all'altitudine di 350 piedi (110 m). Subito dopo, il pilota perse il controllo del beccheggio dell'aereo, che entrò in una picchiata incontrollata. Santeurenne non fu in grado di riprendere il controllo del DHC-6, che impattò con l'acqua del mare quasi verticalmente.[4]
Era diretto all'aeroporto internazionale Faa'a di Tahiti, con una durata di volo prevista di 7 minuti, uno dei più brevi sulla terra, in programma dalle 40 alle 50 volte al giorno. Gli investigatori ritennero che i frequenti decolli e atterraggi fossero stati un fattore importante nell'incidente, a causa dell'usura dei cavi dell'equilibratore, ispezionati solo a intervalli di tempo fissi indipendentemente dalla quantità di voli effettuati.[5] Un altro fattore contribuente studiato fu il jet-blast dei grandi aerei che decollavano dall'aeroporto Faa'a, dove il più piccolo DHC-6 veniva parcheggiato poco distante dall'inizio della pista.[5][6]
L'incidente è rappresentato nel nono episodio della tredicesima stagione della serie-documentario Indagini ad alta quota, in onda su National Geographic Channel. L'episodio si intitola "2 minuti all'impatto".[7]
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