Il volo Dan-Air 1903 era un volo charter passeggeri internazionale da Manchester, Gran Bretagna, a Barcellona, Spagna; era stato organizzato dal tour operator britannico Clarksons Holidays, che aveva noleggiato l'aeromobile per trasportare un gruppo di vacanzieri verso la città costiera spagnola. Il 3 luglio 1970, il de Havilland DH.106 Comet 4 operante sulla rotta si schiantò alle pendici boscose del massiccio del Montseny, vicino ad Arbúcies (Gerona), in Catalogna, Spagna. L'incidente provocò la distruzione del velivolo e la morte di tutti i 112 a bordo. Fu il peggior disastro aereo del 1970 e rimane tuttora quello con più vittime che coinvolge un DH.106.[1]
Volo Dan-Air 1903 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 3 luglio 1970 |
Tipo | Volo controllato contro il suolo a causa di errore del pilota ed errore del controllo del traffico aereo |
Luogo | Massiccio del Montseny, vicino ad Arbúcies |
Stato | ![]() |
Coordinate | 41°47′45″N 2°27′34″E |
Tipo di aeromobile | de Havilland DH.106 Comet |
Operatore | Dan-Air |
Numero di registrazione | G-APDN |
Partenza | Aeroporto di Manchester, Manchester, Regno Unito |
Destinazione | Aeroporto di Barcellona-El Prat, Barcellona, Spagna |
Occupanti | 112 |
Passeggeri | 105 |
Equipaggio | 7 |
Vittime | 112 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il velivolo coinvolto era un de Havilland DH.106 Comet 4, marche G-APDN, numero di serie 6415. Volò per la prima volta il 29 settembre 1959, venne consegnato a British Overseas Airways Corporation e poi ceduto il 29 maggio 1969 a Dan-Air. Era spinto da 4 motori turbogetto Rolls-Royce Avon 524. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva quasi undici anni e aveva accumulato 25 786 ore di volo.[2][3][4]
Il volo 1903, partito da Manchester alle 16:08 ora locale, riscontrò ritardi nel controllo del traffico aereo dell'area di Parigi (ATC), con conseguente cambio di rotta. Il contatto radio tra il pilota e il centro di controllo di zona di Barcellona (ACC) fu stabilito alle 17:53, a seguito del quale l'ACC autorizzò il personale di bordo a scendere da 22 000 piedi (6 700 m) a 9 000 piedi (2 700 m). Sei minuti dopo, il volo passò all'ATC di Barcellona; questo gli comunicò che la pista attiva all'aeroporto di Barcellona era la 25. Il controllore autorizzò l'equipaggio a sorvolare il radiofaro non direzionale di Sabadell (NDB), 23 chilometri a nord del VOR di Barcellona, e a scendere a 6 000 piedi (1 800 m). L'aereo virò a sinistra con una prua di circa 140 gradi.
Durante la virata a sinistra, l'equipaggio riferì erroneamente di aver superato il radiofaro non direzionale di Sabadell. In realtà, il velivolo si trovava ancora 28 miglia nautiche (52 km) a nord di Sabadell, sopra il Massiccio del Montseny, una catena montuosa in cui le vette più alte salgono oltre i 5 600 piedi (1 700 m). Poiché un altro aereo sorvolò Sabadell nello stesso momento, il controllore confuse l'eco del radar del secondo aeromobile con quello del volo Dan-Air; quindi, il controllore che stava gestendo il volo Dan-Air non notò l'errore di navigazione dell'equipaggio. A causa della concomitanza di questi errori, questi autorizzò l'equipaggio della Dan-Air a continuare la discesa a 2 800 piedi (850 m). All'incirca alle 18:05 ora locale, l'aereo si schiantò contro un gruppo di faggi sul pendio Nord-Est del picco di Les Agudes, ad un'altitudine di circa 3 800 piedi (1 200 m). Al momento del disastro, i monti erano coperti dalle nuvole. L'esplosione successiva all'impatto distrusse completamente l'aereo e provocò la morte di tutti i 112 a bordo. Dopo una lunga ricerca, le squadre di soccorso raggiunsero il luogo dell'incidente il giorno seguente.[5]
L'Air Accidents Investigation Branch pubblicò la relazione finale sul disastro un anno e otto mesi dopo.[4] L'indagine identificò come causa probabile dell'incidente:
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