Il 27 luglio 1989 il volo Korean Air 803, un McDonnell Douglas DC-10, si schiantò mentre tentava di atterrare a Tripoli, in Libia. 75 dei 199 passeggeri e membri dell'equipaggio a bordo, più 4 persone a terra, rimasero uccisi nell'incidente. L'incidente fu all'epoca il peggior disastro aereo verificatosi in Libia.[1]
Volo Korean Air 803 | |
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Data | 27 luglio 1989 |
Tipo | Volo controllato contro il suolo causato da errore del pilota in condizioni di scarsa visibilità. |
Luogo | In fase di avvicinamento alla pista 27 dell'Aeroporto di Tripoli |
Stato | ![]() |
Coordinate | 32°40′00″N 13°09′00″E |
Tipo di aeromobile | McDonnell Douglas DC-10-30 |
Operatore | Korean Air |
Numero di registrazione | HL7328 |
Partenza | Aeroporto Internazionale di Seul-Gimpo, Seul, Corea del Sud |
Scalo intermedio | Aeroporto Internazionale di Bangkok-Don Mueang, Bangkok, Thailandia |
Scalo prima dell'evento | Aeroporto Internazionale di Gedda-Re Abd al-Aziz, Gedda, Arabia Saudita |
Destinazione | Aeroporto di Tripoli, Tripoli, Libia |
Occupanti | 199 |
Passeggeri | 181 |
Equipaggio | 18 |
Vittime | 75 |
Sopravvissuti | 124 |
Altri coinvolti | |
Vittime | 4 |
Mappa di localizzazione | |
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L'aereo coinvolto era un McDonnell Douglas DC-10-30 (numero di serie 47887 e numero di linea 125). Fu costruito nel 1973 e compì il suo primo volo il 17 settembre. Durante il periodo di prova l'aereo venne registrato come N54634. L'aereo era alimentato da tre motori turbogetto General Electric CF6-50C2. Nel 1974, l'aereo fu venduto ad Air Siam e il 25 novembre venne registrato in Thailandia come HS-VGE. Nel 1977, l'aereo di linea fu venduto alla Korean Air (che all'epoca era nota come Korean Air Lines) ricevendo il codice di registrazione coreano HL7328 il 25 febbraio 1977.[2][3] L'aereo aveva accumulato 49.025 ore di volo e 11.440 cicli di pressurizzazione (decollo/atterraggio).[4] Il comandante era il 54enne Kim Ho-jung, il primo ufficiale il 57enne Choi Jae-hong e l'ingegnere di volo Hyun Gyu-hwan, 53 anni.[5]
Il volo 803 era un volo internazionale di linea da Seoul a Tripoli, con scali intermedi a Bangkok e Gedda. C'erano un totale di 18 membri dell'equipaggio e 181 passeggeri, per lo più lavoratori sudcoreani, che stavano tornando in Libia per lavori da cantiere dopo il congedo a casa.[6] Il tempo al momento dell'incidente consisteva in una fitta nebbia e la visibilità era compresa tra 100 e 800 piedi.[1] Tuttavia, in tali circostanze, l'equipaggio di condotta decise di continuare l'avvicinamento. Avvicinandosi alla pista 27, il DC-10 cadde al di sotto del percorso di planata, poi alle 7:05 (secondo altri dati alle 7:30), si schiantò contro due edifici, si ruppe in tre sezioni ed esplose.[7] Il luogo dell'incidente era all'interno di un frutteto 1,5 miglia (2,4 km; 1,3 nmi) prima della pista 27. 75 persone (72 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio) morirono nell'incidente, oltre a quattro persone a terra.[1][8][9]
Le società coreane Daewoo e Donga avevano a bordo molti dei loro dipendenti.[10]
A bordo erano presenti 189 sudcoreani, suddivisi in 171 passeggeri e 18 membri dell'equipaggio, 7 libici e 3 giapponesi.[9][11]
Su indicazione delle autorità libiche vennero invitati degli specialisti francesi allo scopo di indagare sulle cause dell'incidente, così i registratori di volo vennero inviati in Francia. I rappresentanti americani, incluso il produttore dell'aeromobile, non erano ammessi in Libia in quel periodo, viste le ben note tensioni tra Muʿammar Gheddafi e gli Stati Uniti.[12]
Dopo l'incidente, il capitano del volo 803 Kim Ho-jung avrebbe detto: "L'aeroporto era avvolto da una fitta nebbia e la visibilità era scarsa quando mi sono avvicinato. Ho perso il contatto con la torre di controllo per 15 minuti prima dell'incidente."[9] L'agenzia di stampa ufficiale libica JANA scrisse che un aereo di linea sovietico, un'ora prima dell'arrivo del volo 803, era stato dirottato a Malta piuttosto che farlo atterrare in mezzo alla nebbia.[10] Anche il sistema di atterraggio strumentale dell'aeroporto di Tripoli non funzionava al momento dell'incidente.[13]
Un tribunale libico ritenne il capitano e il primo ufficiale colpevoli di negligenza nel dicembre 1990. Sono stati condannati rispettivamente a due anni e diciotto mesi di reclusione. Nel caso del primo ufficiale la pena è stata sospesa.[14]
La causa dell'incidente è stata determinata come un errore del pilota nel tentativo di discesa al di sotto dell'altezza di decisione senza che la pista fosse visibile.[15]
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