Il volo Sol Líneas Aéreas 5428 era un volo passeggeri schiantatosi vicino a Los Menucos, in Argentina, il 18 maggio 2011, uccidendo tutte le 22 persone a bordo. L'aereo coinvolto, un Saab 340, operava il servizio regionale della Sol Líneas Aéreas da Neuquén a Comodoro Rivadavia.
Volo Sol Líneas Aéreas 5428 | |
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Data | 18 maggio 2011 |
Tipo | Stallo causato da formazione di ghiaccio ed errore del pilota. |
Luogo | Circa 30 km a sud- ovest di Los Menucos, Provincia di Río Negro. |
Stato | ![]() |
Coordinate | 41°05′16″S 67°56′53″W |
Tipo di aeromobile | Saab 340A |
Operatore | Sol Líneas Aéreas |
Numero di registrazione | LV-CEJ |
Partenza | Aeroporto internazionale Rosario-Islas Malvinas, Rosario, Argentina |
Scali intermedi |
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Destinazione | Aeroporto Internazionale General Enrique Mosconi, Comodoro Rivadavia, Argentina |
Occupanti | 22 |
Passeggeri | 19 |
Equipaggio | 3 |
Vittime | 22 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
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La seguente indagine concluse che una grave formazione di ghiaccio sulle ali aveva portato a una perdita di controllo dalla quale l'equipaggio non fu in grado di riprendersi.[1] È il più mortale incidente aereo che coinvolge un Saab 340.[2]
L'aereo coinvolto nell'incidente era un Saab 340A bimotore di 26 anni. Era stato consegnato a Comair nel 1985 e registrato come N344CA. Nel 1997 diventa N112PX sotto Northwest Express. Mantiene lo stesso numero di registro quando passa al vettore portoricano Fina Air nel 2003, e successivamente quando viene acquistato da RegionsAir nel 2006. L'aereo è stato posto in un hangar da quest'ultima compagnia aerea nel 2007 prima di essere acquistato da Sol Líneas Aéreas nel luglio 2010.[3]
L'equipaggio di cabina era composto dal comandante Juan Raffo (45), con un'esperienza di 6.902 ore di volo (2.181 sul Saab 340), il primo ufficiale Adriano Bolatti (37), con 1.340 ore di volo (285 sul Saab 340), e un assistente di volo.[4][5]
Uno dei passeggeri era un bambino, mentre gli altri erano adulti.[6] Nove passeggeri salirono a bordo dell'aereo a Mendoza, nove a Neuquén e uno a Córdoba.[5] Uno dei passeggeri utilizzò il passaporto per l'identificazione al banco del check-in, mentre il resto si servì di documenti di identità argentini Documento Nacional de Identidad (DNI).[7] Tutti i passeggeri avevano Comodoro Rivadavia come destinazione finale, tranne uno di loro, che volò da Córdoba a Mendoza.
Il volo 5428 era decollato dall'aeroporto internazionale di Rosario alle 17:35 ora locale (20:35 UTC) del 18 maggio diretto all'Aeroporto Internazionale General Enrique Mosconi di Comodoro Rivadavia. Il volo doveva compiere uno scalo a Córdoba, Mendoza e Neuquén. Dopo aver completato senza problemi i primi tre segmenti, il Saab decolla dall'Aeroporto Internazionale Presidente Perón di Neuquén alle 20:05 per la sua tappa finale.[4]
Intorno alle 20:29, mentre saliva verso la quota di volo assegnata 190 (19.000 piedi), l'aereo incontra condizioni di formazione di ghiaccio e si è stabilizzato a 17.800 piedi, continuando a questa altitudine per circa 9 minuti. Con il persistere delle condizioni di ghiaccio, l'equipaggio inizia una discesa verso il livello di volo 140, ma durante i successivi 7 minuti le condizioni di ghiaccio peggiorano sensibilmente. I piloti perdono il controllo dell'aereo poco dopo e il Saab 340 colpisce il suolo in una remota regione della provincia di Río Negro, tra i villaggi di Los Menucos e Prahuaniyeu.[4]
L'aereo stava volando di notte, in condizioni meteorologiche strumentali e in un'area priva di copertura radio VHF. Il Mayday del Saab è stato ricevuto dall'equipaggio di un business jet che volava nell'area poco prima che il volo 5428 sparisse. La popolazione locale, a circa 2 chilometri (1,2 miglia; 1,1 nmi) dal luogo dell'incidente, vide un aereo volare estremamente basso. Pochi istanti dopo sentirono delle esplosioni e notarono del fumo nero proveniente dal terreno.[8] I vigili del fuoco sono arrivati sulla scena tre ore dopo, senza trovare sopravvissuti.[9]
I registratori di volo dell'aereo sono stati recuperati due giorni dopo l'incidente.[10][11] La Junta de Investigaciones de Accidentes de Aviación Civil (JIAAC) argentina aprì un'indagine sul disastro. Nel settembre 2011 è stato emesso un rapporto preliminare in cui si affermava che la causa dell'incidente era uno stallo dovuto ad un serio congelamento della parte inferiore e delle ali del velivolo e conseguente perdita di controllo.[1]
Il JIAAC pubblicò il suo rapporto finale nel marzo 2015, confermando i risultati del rapporto preliminare. Non è stata trovata alcuna prova di difetti tecnici nell'aereo. È stato stabilito che le condizioni di ghiaccio incontrate erano così gravi che i sistemi di sghiacciamento dell'aereo risultarono inutili. Tuttavia è stato anche notato che la potenza del motore e la gestione della velocità da parte dell'equipaggio di volo erano inadeguate; in particolare, i motori non sono mai stati impostati a piena potenza e la velocità relativa è stata lasciata calare fino allo stallo dell'aereo.[4] È stato anche stabilito che i bollettini meteorologici ricevuti dall'equipaggio segnalavano una formazione di ghiaccio minore, e quindi non erano preparati per le condizioni effettivamente incontrate quel giorno.[4]
Il JIAAC ha descritto la tecnica di recupero dello stallo dell'equipaggio come inappropriata per le condizioni di volo date ed ha emesso diverse raccomandazioni di sicurezza alle autorità e alle organizzazioni aeronautiche, chiedendo un addestramento più avanzato del pilota nel recupero dal ribaltamento dell'aeromobile, nel riconoscimento incipiente dello stallo e nel recupero dallo stesso.[4]
Il volo 5428 di Sol Líneas Aéreas è stato analizzato nel sesto episodio, dal nome "Discesa ghiacciata", della ventesima stagione del programma canadese Indagini ad alta quota.
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