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L'Aichi D1A (nome in codice alleato Susie)[3] fu un bombardiere in picchiata imbarcato prodotto dall'azienda aeronautica giapponese Aichi Tokei Denki KK negli anni trenta, il primo entrato in servizio in quel ruolo nella Marina imperiale giapponese.

Aichi D1A
Una formazione di Aichi D1A2 in volo
Descrizione
Tipobombardiere in picchiata imbarcato
Equipaggio2 (pilota e mitragliere)
Costruttore Aichi
Data primo voloanni trenta
Utilizzatore principale Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu
Esemplari590
162 (D1A1)
428 (D1A2)[1]
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza9,30 m
Apertura alare11,40 m
Altezza3,41 m
Superficie alare34,70 m²
Peso a vuoto1 516 kg
Peso carico2 610 kg
Peso max al decollo2 610 kg
Propulsione
Motoreun radiale Nakajima Hikari
Potenza730 CV (545 kW)
Prestazioni
Velocità max309 km/h
Velocità di salita6,37 m/s
Autonomia927 km
Tangenza6 980 m
Armamento
Mitragliatrici2 Type 92 calibro 7,7 mm (fisse)
1 Type 92 calibro 7,7 mm (post. brandeggiabile)
Bombe1 da 250 kg
2 da 30 kg
Notedati relativi alla versione D1A2

i dati sono estratti da:
Aircraft of World War II.[1]
Virtual Aircraft Museum[2]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Storia del progetto


Il D1A nasce dall'esigenza da parte della Marina imperiale giapponese di dotarsi di un bombardiere in picchiata imbarcato di nuova concezione. Nel tardo 1934 ordina il completamento del progetto dell'Aichi AB-9 da cui deriveranno i primi modelli del D1A1.[1] Il velivolo non era stato disegnato dall'ufficio tecnico Aichi bensì dalla tedesca Ernst Heinkel Flugzeugwerke su richiesta dell'azienda giapponese.[4] Il primo prototipo realizzato dalla Heinkel, l'He 50aW era in versione idro a scarponi e caratterizzato da un paio di galleggianti seguito dall'He 50aL fornito di un tradizionale carrello d'atterraggio fisso.[4] Il successivo modello, il terzo prototipo prodotto denominato He 66, venne sviluppato dall'He 50aL che fornito all'Aichi ne iniziò immediatamente la produzione.[4]


Tecnica


Il D1A, come l'He66, era un biplano dall'aspetto tradizionale. La fusoliera era realizzata in tecnica mista, con la struttura in tubi in acciaio saldati ricoperta di pannelli in compensato e dotata di due abitacoli aperti in tandem, l'anteriore per il pilota ed il posteriore riservato al mitragliere. Posteriormente proseguiva in un impennaggio di coda tradizionale dotato di piani orizzontali a semisbalzo integrati da cavi d'acciaio e dalla deriva di generose dimensioni.

La configurazione alare era biplana con le ali, la superiore a parasole e l'inferiore a sbalzo e leggermente disassata verso la parte posteriore, di ugual misura e leggermente a freccia, collegate tra loro e la fusoliera da una serie di montanti tubolari e tiranti costituiti da cavi d'acciaio. Il carrello d'atterraggio era fisso ed ammortizzato, dotato di ruote carenate che ripartivano le sollecitazioni tra la parte inferiore della fusoliera e l'ala inferiore.

L'impianto propulsivo era affidato, come nella tradizione aeronautica giapponese, ad un motore radiale, inizialmente un Nakajima Kotobuki 2 Kai 1 da 570 CV (419 kW) dotato di anello Townend, montato sulla prima versione, la D1A1, e sostituito successivamente da un più efficienteKotobuki 3 da 590 CV (434 kW). Nella successiva versione, denominata D1A2, l'originario Kotobuki venne rimpiazzato dal Nakajima Hikari 1 da 740 CV (544 kW) e dotato di una più aerodinamica e funzionale cappottatura NACA.

Per l'armamento vennero adottate 3 mitragliatrici Type 92 calibro 7,7 mm, due installate anteriormente sul muso integrate da una brandeggiabile installata nell'abitacolo posteriore a scopo difensivo. La normale dotazione prevedeva inoltre una bomba da 250 kg installata sotto la fusoliera. Due ulteriori bombe da 30 kg potevano essere installate in altrettanti piloni alari.[4]


Impiego operativo


Il D1A era già operativo durante la seconda guerra sino-giapponese e ci rimase sino all'entrata del Giappone nella seconda guerra mondiale, ma pochi sono stati effettivamente impiegati in azioni belliche. Nel 1941 i D1A1 erano stati radiati, mentre i D1A2 erano stati tolti dalla prima linea e riassegnati alle scuole di volo come addestratori. Solo 68 esemplari di D1A2 operarono come seconda linea fino al loro definitivo ritiro nel 1942.[1]


Versioni


D1A1
versione iniziale dotata di motore radiale Nakajima Kotobuki 2 Kai 1 da 570 CV (419 kW), successivamente sostituito dalla versione Kotobuki 3 da 590 CV (434 kW),[4] prodotto in 162 esemplari.[1]
D1A2
sviluppo della versione precedente dotata di un motore Nakajima Hikari 1 da 740 CV (544 kW) integrato da una cappottatura NACA,[4] prodotto in 428 esemplari.[1]

Utilizzatori


 Giappone

Note


  1. Chant 1999, p. 17.
  2. (EN) JPN Aichi D1A Suzie, su avia.russian.ee. URL consultato il 17 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2007).
  3. Mikesh 1993.
  4. (EN) Aichi D1A - Susie - Dive Bomber, su avia.russian.ee. URL consultato il 17 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2007).

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Guerra
Portale Marina

На других языках


[de] Aichi D1A

Die Aichi D1A (jap. 九四式艦上爆撃機, kyūyon-shiki kanjō bakugekiki, dt. etwa: „Typ-94-trägergestützter-Bomber“ alliierter Codename Susie) war ein trägergestützter japanischer Sturzkampfbomber im Zweiten Weltkrieg.

[en] Aichi D1A

The Aichi D1A or Navy Type 94/96 Carrier Bomber (Allied reporting name "Susie"[3]) was a Japanese carrier-based dive bomber of the 1930s. A single-engine, two-seat biplane based on the Heinkel He 50, the D1A was produced by Aichi for the Imperial Japanese Navy, remaining in service as a trainer at the time of the attack on Pearl Harbor. The D1A was produced in two variants, the D1A1 (Navy Type 94 Carrier Bomber), and the D1A2 (Navy Type 96 Carrier Bomber, sometimes referred to as the D2A).

[fr] Aichi D1A

L'Aichi D1A est un biplan biplace de bombardement en piqué embarqué japonais de l'entre-deux-guerres.
- [it] Aichi D1A

[ru] Aichi D1A

Айти D1A (яп. 九四式艦上爆撃機, палубный бомбардировщик, тип 94/96) — японский палубный пикирующий бомбардировщик времён японо-китайской и Второй мировой войн. Разрабатывался компанией Aichi. Кодовое название по классификации союзников — «Сьюзи» (англ. Susie).



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