Il Caudron C.270 Luciole e le sue sottoversioni derivate furono aerei da turismo sportivo monomotori, biposto e biplani, sviluppati dall'azienda aeronautica francese Société des avions Caudron nei primi anni trenta.
Caudron C.270 | |
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Descrizione | |
Tipo | Aereo da turismo sportivo Aereo da addestramento |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Paul Deville |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 1931 (C.270) |
Esemplari | 725[N 1] |
Sviluppato dal | Caudron C.230 |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 7,67 m |
Apertura alare | 9,30 m |
Altezza | 2,76 m |
Superficie alare | 24,0 m² |
Peso a vuoto | 516 !kg |
Peso carico | 780 kg |
Propulsione | |
Motore | un Renault 4Pb |
Potenza | 95 hp (71 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 158 km/h (a 0 m) |
Velocità di crociera | 135 km/h |
Autonomia | 500 km |
Tangenza | 4 000 m (13 120 ft) |
Note | prestazioni riferite alla versione C 272[1] |
i dati sono estratti da Jane's Encyclopedia of Aviation[2] | |
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Adatta anche a svolgere il ruolo di aereo da addestramento, la serie venne commercializzata in numerose sottoversioni, delle quali la C.275 fu la maggiormente prodotta, essenzialmente caratterizzate dalla diversa scelta del propulsore; benché sviluppato per il mercato dell'aviazione civile da diporto l'aereo fu impiegato anche in ambito militare sia in Francia che nella Spagna repubblicana nell'ambito della guerra civile spagnola.
Il modello si rivelò di grande successo commerciale, venendo costruito in 725 esemplari tra gli anni trenta e l'inizio della seconda guerra mondiale.
Intorno al 1930 il governo francese emise un concorso per la fornitura di un nuovo modello di aereo civile da destinare agli aeroclub sparsi nel paese come velivoli da diporto e addestramento, invitando le aziende nazionali a sviluppare un modello adatto allo scopo.
L'ufficio tecnico della Caudron, diretto dall'ingegnere Paul Deville,[1] disegnò un velivolo dall'impostazione convenzionale, un biplano biposto ad abitacoli aperti e carrello fisso, in grado di poter essere equipaggiato con una serie di motorizzazioni leggere dalla diversa architettura del motore radiale o in linea.
Il prototipo, indicato dall'azienda come C.270 e battezzato Luciole, nome che verrà in seguito adottato da tutte le versioni della gamma, venne realizzato nel corso del 1931[1] e portato in volo per la prima volta nell'ottobre di quell'anno dal pilota collaudatore e pluriprimatista Maurice Finat.[3]
Il modello presenta caratteristiche tecniche e costruttive comuni a tutte le sottoversioni, un'impostazione per l'epoca classica, monomotore a configurazione traente, biplano e carrello fisso.
La fusoliera, ricoperta in tela trattata a differenza del C.230 da cui derivava, in legno, integra i due abitacoli aperti posizionati in tandem, l'anteriore destinato al pilota (o l'allievo) ed il posteriore al passeggero (o istruttore). Posteriormente termina in un impennaggio classico monoderiva con superfici di controllo migliorate rispetto al C.230.
La velatura è del tipo biplana, con piani alari a scalamento neutro e dalla medesima apertura, collegati tra loro da una sola coppia di montanti interalari per lato, struttura ulteriormente irrobustita da tiranti in cavetto d'acciaio. Le ali, realizzate in tre pezzi, con i due esterni incernierati per essere ripiegabili all'indietro per agevolare le operazioni di hangaraggio, presentavano un meccanismo semplificato rispetto al C.230.
Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo anteriore a struttura tubolare ammortizzata, con ruote scoperte che in qualche versione erano dotate di freni per agevolare l'arresto del velivolo dopo l'atterraggio, integrato posteriormente da un lungo pattino d'appoggio posizionato sotto la coda.
La propulsione era affidata ad un singolo motore aeronautico posto sul naso del velivolo, nelle versioni equipaggiate con motore radiale privo di ogni copertura e racchiuso da una cofanatura metallica nelle versioni con motore in linea.
Il governo francese stipulò contratti di fornitura per 296 esemplari[1] della versione C.275 da destinare al programma di istruzione dei futuri piloti promosso dal Fronte Popolare, indicato come Sections d'Aviation Populaire (SAP).[N 2] Questi velivoli furono impiegati presso le scuole di volo della Caudron a Royan, Ambérieu e Guyancourt.[1] Gli esemplari vennero inoltre presi in carico dall'Armée de l'air, l'aeronautica militare francese, nelle proprie scuole di volo,[3] e dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale anche molti degli esemplari civili esistenti vennero requisiti per essere impiegati come aerei da collegamento. Dopo la fine della guerra parecchi degli esemplari esistenti furono convertiti in rimorchiatori per alianti[1] ed assegnati all'École de l'Air presso la base aerea di Salon-de-Provence.[1]
Alcuni esemplari vennero acquistati dal governo della Seconda repubblica spagnola, utilizzati anch'essi come addestratori nelle scuole di volo delle Fuerzas Aéreas de la República Española (FARE). Allo scoppio della guerra civile spagnola ne risultavano operativi cinque esemplari, impiegati inizialmente nelle scuole di Reus e Sabadell e poi dislocati a La Ribera ed El Palmar (Murcia).[3]
Al termine del conflitto tre esemplari ancora in condizioni di volo vennero presi in carico dalla nuova forza aerea del paese, l'Ejército del Aire, e assegnati al Grupo 30, rimanendo in servizio fino a quando la loro obsolescenza suggerì di radiarli per offrirli agli aeroclub nazionali.[3]
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