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L'FBA Type H era un idroricognitore biplano a scafo centrale sviluppato dall'azienda anglofrancese Franco-British Aviation Company (FBA) negli anni dieci del XX secolo.

FBA Type H
l'unico Type H esistente esposto nella livrea della Reale aeronautica militare belga al Museo reale dell'esercito e della storia militare di Bruxelles
Descrizione
Tipoidroricognitore
Equipaggio3
ProgettistaLouis Schreck
Costruttore FBA
SIAI
Data primo volo1916
Data entrata in servizio1916
Esemplaricirca 2 000
Sviluppato dalFBA Type A
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza9,92 m
Apertura alare14,72 m
Altezza3,10 m
Superficie alare40,00 m²
Peso a vuoto984 kg
Peso carico1 420 kg
Propulsione
MotoreHispano-Suiza 8Aa
Potenza150 CV (110 kW)
Prestazioni
Velocità max150 km/h
Velocità di crociera132 km/h [1]
Autonomia450 km
Tangenza4 900 m [1]
Armamento
Mitragliatrici2-3 Lewis calibro 7,7 mm [1]
Bombe70 kg [1]

i dati sono estratti da Aviafrance[2] integrati dove indicato

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Derivato dall'originario Type A se ne differenziava essenzialmente per la diversa motorizzazione, un motore 8 cilindri a V raffreddato a liquido in luogo del rotativo ad aria ed utilizzato da numerose forze aeree durante e dopo il termine della prima guerra mondiale, principalmente dalle componenti aeree delle marine militari di Francia, Italia e Belgio per pattugliare le zone costiere[1].

Venne prodotto in gran numero, oltre che in Francia, anche nell'allora Regno d'Italia da diverse aziende nazionali tra cui la Società Idrovolanti Alta Italia (SIAI) andando ad equipaggiare i reparti di volo del Servizio Aeronautico della Marina. L'Italia fu la prima nazione al mondo ad impiegare gli idrovolanti per il servizio di posta aerea. Fu proprio un FBA Type H che inaugurò il primo collegamento aereo postale con la Sardegna.[3]


Storia del progetto



Produzione su licenza


Dopo che per esigenze belliche la SIAI aveva avviato la produzione su licenza dell'azienda anglofrancese del Type C (variante del Type A) equipaggiato con un motore rotativo Gnome, data la necessità di disporre di modelli sempre più efficienti ed in grado di competere con l'aviazione avversaria, venne acquisita dal governo italiano la licenza di produzione del più moderno Type H che si differenziava dal precedente, oltre per uno scafo di diverso disegno, anche per la diversa motorizzazione, normalmente l'Isotta Fraschini V.4B, un 6 cilindri in linea in grado di erogare una potenza pari a 150 CV (110 kW), o in alternativa l'originale Hispano-Suiza 8Aa 8 cilindri a V (150 CV) ed i suoi derivati più potenti (180 CV), entrambi raffreddati a liquido,[4] ed equipaggiati con mitragliatrici calibro 7,5 mm di produzione FIAT.[1]

Oltre alla SIAI di Sesto Calende, che al termine della produzione si attestò su ben 982 esemplari[1], la costruzione in serie venne assegnata alla CIVES di Varazze, all'Aeronautica Ducrot di Palermo, alla Gallinari di Pisa, la IAM di Napoli ed alla Zari e quelli che furono gli stabilimenti dell'Anonima Costruzioni Aeronautiche Savoia di Milano rimanendo in produzione fino al termine del conflitto.[4]


Impiego operativo


Un FBA Type H della Regia Marina italiana
Un FBA Type H della Regia Marina italiana

Regno d'Italia


Il Type H venne assegnato a tutte le stazioni aeronavali della Regia Marina affacciate sul Mare Adriatico nell'allora territorio controllato dal Regno d'Italia, Venezia, Grado, Porto Corsini, Ancona, Brindisi, Varano, Otranto e Valona, nell'attuale Albania, inoltre divenendo dotazione di due squadriglie di idrovolanti del Corpo Aeronautico Militare del Regio Esercito basate sul Lago di Garda e sul Lago d'Iseo. Venne inoltre assegnato a ventun reparti di pattugliamento, in seguito trasformati in squadroni, distribuiti lungo tutte le coste italiane e nelle isole maggiori, in Sicilia ed in Sardegna, con il compito di controllare eventuali attività nemiche ad opera dei sottomarini della Kaiserliche Marine, la marina militare dell'Impero tedesco, che operavano nel Mar Mediterraneo.[4]

Benché le sue prestazioni fossero divenute velocemente insufficienti, in particolare nei valori di tempo di salita a pieno carico bellico, e per questo sostituito in prima linea dal più efficiente Macchi L.3 nel teatro bellico dell'Adriatico, l'FBA risultò il più diffuso idrovolante in servizio nelle forze armate italiane del periodo bellico, riassegnato al nuovo ruolo di idroaddestratore nelle scuole di volo a Sesto Calende, Bolsena, Taranto ed Orbetello.[4]

Al termine del conflitto alcuni esemplari, alla fine della loro vita operativa ma ancora in condizioni di volo, vennero ceduti sul mercato dell'aviazione civile ed utilizzati ancora per diversi anni. Uno di questi venne utilizzato dalla compagnia aerea Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A.) per la formazione e l'allenamento dei propri piloti di linea nella stazione di Portorose.[4]


Utilizzatori



Militari


 Belgio
acquisì cinque esemplari.
 Estonia
operò con un esemplare.
 Finlandia
operò con un esemplare.
 Francia
 Italia
 Perù
operò con tre esemplari.
 Regno Unito
operò con quattro esemplari.
Serbia
operò con tre esemplari.
 Spagna
Stati Uniti
 Uruguay
operò con un esemplare.

Civili


 Italia

Esemplari attualmente esistenti


Nonostante l'alto numero di esemplari prodotti, data la particolare struttura lignea, destinata in assenza di manutenzione a rovinarsi irrimediabilmente anche in funzione della necessità di operare in condizioni di salsedine, solo un FBA Type H è giunto ai giorni nostri, conservato in Belgio ed esposto al pubblico presso le strutture museali del Museo reale dell'esercito e della storia militare (Musée royal de l'armée et de l'histoire militaire/Museum van het Leger en de Krijgsgeschiedenis) di Bruxelles.


Note


  1. FBA H in Уголок неба.
  2. F.B.A. H in Aviafrance.
  3. L'Osservatore Romano del 28 giugno 1917 titolava: “ESPERIMENTI AEREI POSTALI TRA IL CONTINENTE E LA SARDEGNA” - Terranova Pausania (Olbia) 27 - Il tempo, mantenutosi alquanto incostante e coperto durante la notte, si è stamane rischiarato. Le Autorità e una grande folla presenziavano sulla banchina all'inaugurazione della posta aerea tra la Sardegna e il continente. Alle ore 8 è stato tolto un velivolo dall'hangar. Il pilota sottotenente Alcide Fusconi, salutato da una simpatica dimostrazione, dopo aver percorso trecento metri sul mare, si è levato alla quota di circa mille metri ed è scomparso sull'orizzonte, dirigendosi a Civitavecchia con la corrispondenza di Terranova. Nello stesso momento, alla distanza di cinque minuti l'uno dall'altro, sono giunti da Civitavecchia due idrovolanti, il primo pilotato dal sergente maggiore Otello Tavani, il secondo pilotato dal sergente maggiore Riccardo Morselli con cinque sacchi di corrispondenza, fra cui due pieghi speciali per Sassari e Cagliari e molte copie di giornali di Roma. I due apparecchi sono discesi felicemente e sono stati accolti da entusiastiche acclamazioni. I due piloti sono stati complimentati dalle Autorità e dai cittadini.
  4. Hanlon, FBA Tipo H in The Doughboy Center.
  5. Хидроавион ФБА.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] FBA Type H

The FBA Type H was a French reconnaissance flying boat produced in large numbers in France and Italy during World War I by Franco-British Aviation.[1]

[fr] FBA Type H

Le FBA Type H est un avion militaire de la Première Guerre mondiale, produit en France par le constructeur aéronautique Franco-British Aviation Company (FBA) en 1916-1917.
- [it] FBA Type H



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