Il Lavochkin La-9 (in cirillico Лавочкин Ла-9, nome in codice NATO Fritz[1]) era un caccia monomotore ad ala bassa progettato dall'OKB 301 diretto da Semën Alekseevič Lavočkin e sviluppato in Unione Sovietica nella seconda parte degli anni quaranta.
Lavochkin La-9 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Progettista | OKB 301 diretto da Semën Alekseevič Lavočkin |
Costruttore | aziende di stato URSS |
Data primo volo | 1944 |
Data entrata in servizio | maggio 1945 |
Utilizzatore principale | VVS |
Esemplari | 1 559 |
Sviluppato dal | Lavochkin La-7 |
Altre varianti | Lavochkin La-11 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 8,62 m |
Apertura alare | 9,80 m |
Altezza | 2,69 m |
Superficie alare | 17,6 m² |
Carico alare | 195 kg/m² |
Propulsione | |
Motore | un radiale Shvetsov ASh-82FN |
Potenza | 1 850 hp (1 380 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 690 km/h |
Velocità di salita | 17,7 m/s |
Autonomia | 1 735 km |
Tangenza | 10 800 m |
Armamento | |
Cannoni | 4 Nudelman-Suranov NS-23 calibro 23 mm |
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Derivato dal precedente La-7 riuscì ad essere sviluppato in tempo per essere impiegato durante la seconda guerra mondiale. Successivamente dal La-9 venne sviluppato una nuova variante, il La-11 (nome in codice NATO Fang[1]), destinato alla scorta a lungo raggio.
Il La-9 era la versione metallica del precedente Lavochkin La-7: in realtà venne totalmente riprogettato, con moltissime innovazioni, tanto che alla fine somigliava al suo contemporaneo tedesco Fw 190D. La struttura era ora metallica, molto affusolata, specialmente nella coda, prima molto tozza. Anche con la riduzione complessiva delle dimensioni, specie della superficie della fusoliera, il La-9 risultò più pesante del predecessore. Adottava infatti una struttura finalmente metallica, che impose un certo aumento della massa complessiva, pur dando ovvi vantaggi alla durata e vulnerabilità del velivolo.
La macchina era molto potenziata anche nell'armamento, costituito da 4 cannoni calibro 23 mm, come sempre raggruppati nel muso per dare un volume di fuoco molto concentrato (d'altro canto non esistevano spazi per le armi nell'ala). Questo dava al caccia un armamento finalmente adeguato, visto che ancora nel 1945 il grosso dei caccia autoctoni sovietici era armato con un cannone da 20 mm e due mitragliere pesanti da 12,7 mm (e questa era una delle ragioni della passione dei caccia sovietici per i caccia di produzione americana dall'armamento più pesante).
Il motore era un AshV-82, migliorato rispetto a quello dei predecessori che avevano il precedente M-82.
Il nuovo velivolo venne prodotto a partire dal 1944-45 e partecipò alle ultime azioni contro i giapponesi verso la fine della guerra. Rimase a lungo in linea, rivelandosi un ottimo caccia da bassa e media quota, soprannominato dagli alleati "Fritz". Prestò servizio in vari paesi, come in Corea e Cina, dove venne impiegato anche in combattimento. Nel complesso, venne prodotto in circa 1.900 esemplari.
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