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LaMia, abbreviazione di Línea Aérea Mérida Internacional de Aviación, era una compagnia aerea charter boliviana con sede a Santa Cruz de la Sierra sussidiaria di Ecojet Airlines. Ha avuto origine da una compagnia aerea venezuelana fallita che portava lo stesso nome. Fondata nel 2015, LaMia possedeva tre aeromobili Avro RJ85 a novembre 2016. La compagnia aerea finì sulla bocca di tutti quando uno dei suoi aerei si schiantò nel novembre 2016, uccidendo molti membri della squadra di calcio brasiliana Chapecoense. In seguito il certificato di operatore aereo della LaMia venne sospeso dall'autorità dell'aviazione civile boliviana.

LaMia
L'Avro RJ85, registrato P4-LOR, all'Aeroporto di Glasgow nel 2013, operante per conto della venezuelana LaMia. L'aereo venne nuovamente registrato CP-2933 nel 2015 e andò distrutto nell'incidente del volo 2933.[1]
Stato Bolivia
Fondazione
  • 2009 (Venezuela)
  • 2015 (Bolivia)
Chiusura1º dicembre 2016 (ritiro del COA)
Sede principaleSanta Cruz de la Sierra
Persone chiaveGustavo Vargas Gamboa (proprietario)
SettoreTrasporto passeggeri
ProdottiVoli charter
Dipendenti8 (2016)
Slogan«Es de Mèrida!»
Sito webwww.lamiacorp.com/
Compagnia aerea charter
Codice IATA-
Codice ICAOLMI
Indicativo di chiamataLAMIA
Flotta2
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

Storia



LaMia (Venezuela)


La compagnia aerea boliviana LaMia nacque da una compagnia aerea venezuelana chiusa con lo stesso nome, fondata come LAMIA, CA nel 2009 dall'uomo d'affari spagnolo Ricardo Albacete[2]. Il nome scelto, denominato LaMia, era l'acronimo di Línea Aérea Mérida Internacional de Aviación. Prese in consegna un ATR 72 preso in leasing dalla Swiftair e intendeva iniziare il servizio da Mérida, in Venezuela, la sua base originale[3]. Tuttavia non riuscì a garantire il proprio certificato di operatore aereo e chiuse nell'ottobre 2010 dopo aver operato solo da agosto, e Swiftair si riprese il suo aereo[4]. Dopo la scadenza dei permessi, LaMia tentò un rilancio nel 2011 prendendo un singolo Avro RJ85 e concentrandosi sui voli nazionali, sebbene nessuno operasse da Mérida[5]. Dopo che i suoi sforzi a Mérida furono vanificati due volte, la compagnia aerea si trasferì nello stato di Nueva Esparta: la compagnia aerea cambiò la M nel suo nome in Margarita e pianificò di ricominciare all'inizio del 2014 operando da Porlamar[6]. Il suo volo dimostrativo del novembre 2013 vide a bordo il governatore dello stato, Carlos Mata Figueroa, che viaggiò con Albacete per tenere un discorso in elogio del presidente venezuelano Nicolás Maduro; anche questa incarnazione fallì con il peggioramento della crisi economica del paese[7]. Nel 2014 LaMia arrivò a piazzare i suoi aerei a Trujillo, apparentemente con l'intento di operare voli da Valera a Caracas, ma questi sforzi terminarono con un nulla di fatto; la compagnia aerea non ricevette la certificazione dall'Istituto nazionale dell'aviazione civile (INAC) e gli aerei rimasero in Venezuela solo per un anno[8].


LaMia (Bolivia)


Con i loro ripetuti fallimenti in due stati venezuelani[9], i proprietari decisero di affittare i tre RJ85 che avevano a imprenditori boliviani; con una mossa di taglio dei costi, la compagnia boliviana adottò il nome già dipinto sull'aereo: LaMia[2]. I due aerei non in servizio al momento dell'incidente riportavano ancora il sito web della compagnia aerea venezuelana, lamia.com.ve, sulla fusoliera[10]. Nel novembre 2015 la compagnia aerea boliviana LaMia, una società legalmente distinta costituita come LAMIA Corporation SRL, istituì i suoi uffici in una casa a Santa Cruz de la Sierra[11], e ricevette il permesso dall'autorità nazionale dell'aviazione civile per iniziare a offrire voli charter da lì. Queste operazioni iniziarono nel gennaio 2016 con il certificato di esercizio "a tempo indeterminato" della nuova società[12][13]. La sua flotta comprendeva tre aerei RJ85 con una capacità di 95 passeggeri, anche se due di essi non volarono mai e la compagnia aerea non offrì mai un servizio commerciale. A quel tempo, il coordinatore delle operazioni Mario Pacheco disse che le società di estrazione di risorse e minerarie, le agenzie di viaggio e le squadre di calcio erano tra i loro potenziali clienti[12]. In effetti, le squadre di calcio erano tra i clienti più fedeli e la compagnia aerea aveva trasportato le squadre nazionali di Argentina, Bolivia e Venezuela, nonché l'Atlético Nacional colombiano, il Club Olimpia del Paraguay e le squadre locali Oriente Petrolero, The Strongest e Club Blooming[2][7][11]. Anche il ministero boliviano delle miniere e della metallurgia era un cliente della compagnia aerea[14].

All'indomani dello schianto del volo 2933 la DGAC, l'autorità aeronautica della Bolivia, sospese la licenza operativa di LaMia[15], e il ministero del lavoro boliviano dichiarò che LaMia non era un'azienda registrata con il governo[16]. La legge boliviana richiede che tutti i datori di lavoro siano registrati presso il Ministero del lavoro, che detiene il registro obbligatorio delle imprese[16].


Affari societari


LaMia aveva sede nella città boliviana di Santa Cruz de la Sierra[2]. Era di proprietà di Gustavo Vargas Gamboa; il suo socio, Miguel Alejandro Quiroga Murakami, morì nell'incidente del volo 2933[17] in quanto, oltre che co-proprietario, era pure pilota della compagnia. Al 30 novembre 2016 la compagnia aerea contava otto dipendenti[18].

Albacete, il proprietario della compagnia aerea venezuelana che possedeva la flotta della compagnia boliviana, riferì alla stampa spagnola che, sebbene fosse emotivamente colpito dal disastro, non era coinvolto nelle operazioni della compagnia boliviana[9].

Il 6 dicembre Vargas Gamboa fu arrestato insieme ad altri due dipendenti LaMia dalla filiale locale dell'ufficio del procuratore generale[19]. Disse di aver presentato le dimissioni dalla compagnia tre giorni prima dello schianto, il 25 novembre[20]. Quello stesso giorno l'autorità per l'aviazione civile portò documenti e carte dal quartier generale della compagnia aerea di Santa Cruz[19]. L'altro proprietario, Miguel Quiroga, aveva un mandato d'arresto emesso dal governo boliviano per aver lasciato l'aeronautica boliviana prima di quanto previsto, infrangendo i termini del suo addestramento da pilota. L'Air Force scoprì che Quiroga e altri quattro piloti addestrati non avevano fornito una giustificazione sufficiente per partire prima di aver completato gli anni richiesti dal servizio militare[21].

Nel maggio 2017 un rapporto della CNN rivelò che la polizza assicurativa della LaMia con l'assicuratore boliviano Bisa era scaduta a partire da ottobre 2016 per mancato pagamento; sebbene la suddetta polizza non coprisse i voli per la Colombia, che l'assicuratore includeva come parte di una clausola di esclusione geografica insieme a diversi paesi africani, nonché Perù, Afghanistan, Siria e Iraq, la compagnia aerea ottenne comunque il permesso di volare in Colombia in almeno otto occasioni[22].


Flotta


Al 30 novembre 2016, dopo la distruzione del CP-2933, la flotta LaMia era composta da due soli aeromobili Avro RJ85 da 95 passeggeri[17][18].

La commissione investigativa multinazionale decise, il 7 dicembre, di sequestrare gli due velivoli rimasti nell'ambito dell'indagine[10]. L'aeronautica boliviana rivelò anche di aver intentato una causa per manutenzione sull'aereo abbattuto effettuata dalla stessa nel 2014, ma per la quale la compagnia non pagò mai[10].

Quando LaMia operava in Venezuela usava solo un ATR 72-500 affittato dalla Swiftair.


Incidenti


Lo stesso argomento in dettaglio: Volo LaMia 2933.

La notte del 28 novembre 2016 alle 22:33 circa (ora di Bogotá), il volo LaMia 2933, che trasportava 77 passeggeri per lo più composti dalla squadra di calcio brasiliana Chapecoense, partì da Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) in direzione di Medellín (Colombia) quando l'aereo si schiantò nelle campagne appena fuori La Unión, nel dipartimento di Antioquía. Dei 77 passeggeri 71 persero la vita. Miguel Quiroga, comandante dell'aereo abbattuto, era anche co-proprietario della compagnia aerea[11]. L'incidente mise in luce diverse lacune nella sicurezza della compagnia aerea. LaMia non rispettava le normative IATA che le avrebbero consentito di gestire le conseguenze dell'incidente; al contrario la società ha dovuto prendere in prestito 100 bare, richiedendo ad Avianca, la compagnia di bandiera colombiana, e ai governi colombiano e brasiliano di intervenire e prendere in mano la situazione[23]. Il governo boliviano procedette alla sospensione della licenza di LaMia il 1º dicembre[24].


Note


  1. (EN) ASN Aircraft accident Avro RJ.85 CP-2933 La Unión, in Aviation Safety Network, 30 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  2. (ES) Christopher André, La historia del avión que se estrelló en Colombia, in El Deber, 30 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2016).
  3. (ES) En julio comienzan a llegar aeronaves de Lamia a Mérida [In July, Lamia planes will begin to arrive in Mérida], in Diario Los Andes. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. (ES) Alexander González, Chanchullo con aerolínea Lamia, in Diario de los Andes, 19 agosto 2014. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  5. (EN) Richard Maslen, New Airline: LAMIA Plans Relaunch in Venezuela, in RoutesOnline, 4 agosto 2011. URL consultato il 29 novembre 2016.
  6. (EN) LaMia commences domestic Venezuelan operations, in CH-Aviation, 5 novembre 2013. URL consultato il 29 novembre 2016.
  7. (ES) Promesas fallidas, mudanzas y negocios oscuros detrás del único avión que volaba la empresa LAMIA, in Infobae, 29 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  8. (ES) Vanessa Navas, Lamia nunca obtuvo permiso para volar en Venezuela, asegura diputado Joaquín Aguilar [Lamia never obtained permission to fly in Venezuela, says deputy Joaquín Aguilar], in El Cooperante, 1º dicembre 2016. URL consultato il 7 dicembre 2016.
  9. (ES) Habló el dueño del avión de LAMIA: tomó distancia de la tragedia y le echó la culpa a "un rayo" [The owner of the LAMIA plane speaks: he distanced himself from the tragedy and blamed it on "a lightning bolt"], in Infobae, 29 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  10. (ES) Roberto Navia e Jesús Alanoca, Fiscalía precinta naves de LaMia en hangar de FAB, in El Deber, 7 dicembre 2016. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2016).
  11. (ES) Roberto Navia, LaMia es boliviana y uno de sus dueños falleció, in El Deber, 29 novembre 2016. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
  12. (ES) Fernando Rojas Moreno, Línea Lamia vuela en Bolivia y dos foráneas alistan incursión, in El Deber, 17 aprile 2016. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2016).
  13. (ES) Jesús Alanoca, LaMia recibió certificado 'indefinido' en julio 2015 [LaMia received "indefinite" certificate in July 2015], in El Deber (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2016).
  14. (ES) Aerolínea LAMIA Corporation se presenta en Paraguay, in Aeronáutica Paraguay, 20 settembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  15. (EN) Chapecoense air crash: Bolivia suspends LaMia airline, in BBC News, 1º dicembre 2016. URL consultato il 1º dicembre 2016.
  16. (ES) Jesús Alanoca, LaMia no está registrada en Ministerio de Trabajo, in El Deber, 29 novembre 2016. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
  17. (EN) Haines, Gavin, Colombia plane crash: What do we know about the airline?, in The Daily Telegraph, 30 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  18. (ES) Lamia, la pequeña aerolínea operada en Bolivia que protagonizó el trágico accidente del club de fútbol Chapecoense cerca de Medellín [LaMia, the small airline operating in Bolivia that was involved in the tragic Chapecoense football club accident near Medellín], in BBC Mundo, 30 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  19. (ES) Aprehenden al gerente de LaMia y a otros dos funcionarios, in El Deber, 6 dicembre 2016. URL consultato il 6 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2016).
  20. (ES) Gerente de LaMia dice que renunció tres días antes de la tragedia, in El Deber, 6 dicembre 2016. URL consultato il 6 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2016).
  21. (ES) Piloto del 'Chape' tenía orden de arresto de la Fuerza Aérea Boliviana ['Chape' pilot had arrest warrant from the Bolivian Air Force], in Récord, EFE, 6 dicembre 2016. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  22. (ES) Francho Barón, EXCLUSIVA: El avión del Chapecoense tenía el seguro suspendido y no podía volar a Colombia, in CNN en Español, 25 maggio 2017. URL consultato il 25 maggio 2017.
  23. (ES) Unidad Investigativa, La aerolínea tuvo que acudir hasta a féretros prestados, in El Tiempo, 30 novembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2016.
  24. (EN) Colombia plane crash: Bolivia suspends airline that operated flight, in The Guardian, Reuters, 1º dicembre 2016. URL consultato il 1º dicembre 2016.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Aviazione
Portale Aziende
Portale Bolivia
Portale Trasporti

На других языках


[de] LaMia Bolivia

LaMia, kurz für Línea Aérea Mérida Internacional de Aviación, Compañía Anónima, war eine bolivianische Charterfluggesellschaft mit Sitz in Santa Cruz de la Sierra. Die 2009[1] im venezolanischen Mérida gegründete Gesellschaft nahm den Flugbetrieb erst nach einer im November 2015 für außerplanmäßige Flüge von der Autoridad Aeronáutica Civil de Bolivia in Bolivien erteilten Betriebsgenehmigung auf. Zu diesem Zeitpunkt verfügte das Unternehmen über drei Flugzeuge vom Typ Avro RJ85. Im April 2016 war sie auch Inhaber eines Zertifikats der Autoridad Aeronáutica Civil de Bolivia zur Durchführung nationaler und internationaler Passagier- und Frachtflüge. Die Genehmigung der Dirección General de Aeronáutica Civil (DGAC) umfasste zu diesem Zeitpunkt lediglich die Erlaubnis zur Durchführung von Inlands-Charterflügen.[2]

[en] LaMia

LaMia Corporation S.R.L., operating as LaMia (short for Línea Aérea Mérida Internacional de Aviación), was a Bolivian charter airline headquartered in Santa Cruz de la Sierra, as an EcoJet subsidiary. It had its origins from the failed Venezuelan airline of the same name. Founded in 2015, LaMia operated three Avro RJ85 as of November 2016. The airline received international attention when one of its aircraft crashed in November 2016, killing many members of Brazilian football club Chapecoense. In the aftermath, LaMia's air operator's certificate was suspended by the Bolivian civil aviation authority.

[fr] LaMia

LaMia, pour Línea Aérea Mérida Internacional de Aviación, était une compagnie aérienne bolivienne dont le siège se trouvait à Santa Cruz de la Sierra.
- [it] LaMia



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