Il volo Aeroflot 1492 era un volo di linea tra l'aeroporto di Mosca-Šeremet'evo e l'aeroporto di Murmansk, in Russia. Il 5 maggio 2019 il Sukhoi Superjet 100 che effettuava il volo è stato colpito da un fulmine poco dopo il decollo e a causa dell'avaria di alcune strumentazioni elettroniche ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Šeremét'evo durante il quale il carrello di atterraggio principale è collassato causando un vasto incendio nella parte posteriore della fusoliera. Solamente 37 delle 78 persone a bordo sono sopravvissute all'incidente.[1] 41 persone invece hanno perso la vita.
Volo Aeroflot 1492 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 5 maggio 2019 |
Ora | 18:32 UTC+3 (15:32 UTC) |
Tipo | Incendio dopo un duro atterraggio; sotto investigazione |
Luogo | Aeroporto di Mosca-Sheremetyevo |
Stato | ![]() |
Coordinate | 55°58′09″N 37°24′11″E |
Numero di volo | SU1492 |
Tipo di aeromobile | Sukhoi Superjet 100 |
Operatore | Aeroflot |
Numero di registrazione | RA-89098 |
Partenza | Aeroporto di Mosca-Šeremet'evo, Mosca, Russia |
Destinazione | Aeroporto di Murmansk, Murmaši, Russia |
Occupanti | 78 |
Passeggeri | 73 |
Equipaggio | 5 |
Vittime | 41 |
Feriti | 10 |
Sopravvissuti | 37 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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L'aereo coinvolto nell'incidente era un Sukhoi Superjet 100 avente codice di registrazione RA-89098. Costruito nel 2017, il velivolo era stato consegnato ad Aeroflot nel settembre dello stesso anno.[2] La stessa tipologia di aereo era già stata coinvolta in un incidente nel 2012.[3]
Il volo 1492 è decollato dall'aeroporto internazionale Sheremetyevo per fare rotta verso l'aeroporto di Murmansk alle 18:04 ora locale.[4] Quando ha raggiunto quota 2100 m ha attraversato una serie di cumulonembi ed è stato colpito da un fulmine che ha causato l'avaria del pilota automatico e della radio.[5] I piloti hanno arrestato la salita una volta giunti a livello di volo 100 ed hanno invertito la rotta iniziando l'avvicinamento alla pista 24.[6] Il transponder code è stato prima impostato su 7600 (guasto alla radio) e solamente poco prima dell'atterraggio su 7700 (emergenza).[7][8]
Il velivolo ha toccato la pista ed è rimbalzato tre volte prima del cedimento del carrello principale che ha sfondato i serbatoi del carburante causando un incendio che ha investito le semiali, la parte posteriore della fusoliera e l'impennaggio. L'aereo ha cominciato a slittare verso sinistra ed ha finito la sua corsa su di un prato all'intersezione di due taxiways.[1]
L'evacuazione è avvenuta attraverso gli scivoli dei portelloni anteriori in quanto la parte posteriore del velivolo era avvolta dalle fiamme, spente dai vigili del fuoco solo dopo 45 minuti. Secondo alcuni dei sopravvissuti l'evacuazione sarebbe stata ostacolata da alcuni passeggeri che hanno perso tempo per recuperare i loro bagagli nelle cappelliere, fatto confermato anche dalle riprese delle telecamere a circuito chiuso dell'aeroporto.[9] Delle 78 persone a bordo sono sopravvissuti in 37, 40 passeggeri ed un membro dell'equipaggio hanno invece perso la vita.[8]
Le indagini sono state affidate all'Interstate Aviation Committee (IAC). Il 6 maggio 2019 il portavoce dello IAC ha affermato che entrambe le scatole nere erano state recuperate: il Cockpit Voice Recorder era in buone condizioni mentre il Flight Data Recorder era stato danneggiato dalle alte temperature dell'incendio.[10] Secondo quanto diffuso dalla BBC, gli investigatori stanno considerando l'ipotesi di un errore commesso dal pilota durante l'atterraggio.[11]
Il 30 maggio, TASS ha riferito che l'esperto dell'IAC Vladimir Kofman stava partecipando al forum sulla sicurezza dei trasporti, dove ha affermato che "il disastro è avvenuto a causa dei duri touchdown". Il suo commento ha suscitato una forte risposta da parte di Aeroflot, e l'IAC ha rilasciato un comunicato stampa in sei punti prendendo le distanze da Kofman. L'IAC ha dichiarato che avrebbe condotto un'indagine interna e che Kofman non faceva parte del team. L'IAC ha chiesto ai media di fornire prove audio o video di "dichiarazioni pubblicate fatte da Kofman". L'IAC ha affermato di aver continuato ad analizzare i dati relativi all'incidente e che si stavano preparando per la pubblicazione del rapporto preliminare del 5 giugno, concludendo "a questo proposito, né IAC né altre persone attualmente non possono avere informazioni affidabili sull'istituzione dalla squadra investigativa sulle cause dell'incidente".[12][13]
Il 14 giugno l'IAC ha pubblicato un interim report[14], che presenta una ricostruzione dettagliata dell'incidente, ma nel quale non vengono tratte conclusioni. I piloti non hanno richiesto al controllo del traffico aereo di deviare per evitare tempesta. Tuttavia, sono entrati nel secondo segmento della partenza iniziando una virata verso destra prima di quanto prescritto. Il pilota ha avuto difficoltà a mantenere l'altitudine manualmente, innescando più allarmi nel cockpit. L'equipaggio ha omesso di eseguire il briefing e le checklist per l'avvicinamento, e non ha impostato l'altitudine per un'eventuale riattaccata.[15][16] L'aeromobile è sceso al di sotto del sentiero di discesa previsto di 82 metri; in risposta il pilota ha aumentato la spinta del motore, e l'aeromobile ha accelerato fino a 15 nodi (28 km/h) al di sopra della velocità di avvicinamento prevista. Durante l'atterraggio, gli input del sidestick erano "di carattere brusco e intermittente". Il rapporto ha anche osservato che i piloti hanno ignorato un avvertimento di wind shear che avrebbe richiesto una riattaccata.[17] Gli investigatori hanno trovato tracce di fulmini su antenne, vari sensori, luci e sul parabrezza della cabina di pilotaggio. Hanno riesaminato anche il design del carrello di atterraggio e hanno confermato che soddisfaceva i requisiti di certificazione. Il rapporto citava un materiale fornito da Sukhoi che sosteneva che i requisiti di certificazione contemporanei non prendevano in considerazione l'effetto di "impatti secondari della cellula sul terreno dopo il collasso del carrello di atterraggio". La relazione ad interim non ha esaminato i fattori di sopravvivenza dell'incidente.[18]
Il 6 maggio 2019 Aeroflot ha annunciato che avrebbe risarcito i passeggeri sopravvissuti e le famiglie delle vittime: un milione di rubli (circa 14000 euro) sarebbero stati corrisposti ai passeggeri che non avevano riportato ferite, due milioni di rubli (circa 28000 euro) ai passeggeri che erano stati ricoverati in ospedale e cinque milioni di rubli (circa 70000 euro) alle famiglie delle vittime.[19][20]
Il 5 maggio il ministro dei Trasporti russo Yevgeny Ditrikh ha dichiarato che il Superjet 100 non sarebbe stato messo a terra in quanto non vi era alcun segno evidente di un difetto di progettazione.[21] Sempre il 5 maggio è stata creata una petizione chiamata Ground Superjet 100 e all'8 maggio era già stata firmata da 140.000 persone: in merito il capo dell'ufficio stampa del Cremlino Dmitrij Peskov ha commentato che la decisione dovrebbe essere presa dalle "autorità competenti per l'aviazione" e non da cittadini che "firmano petizioni su siti internet".[22]
Il 13 maggio il quotidiano economico Kommersant ha scritto che nella settimana successiva all'incidente Aeroflot aveva cancellato circa 50 voli che avrebbero dovuto essere effettuati dal Superjet 100 attribuendo la decisione a non precisate "misure di sicurezza" adottate dalla compagnia dopo l'incidente.[23][24]
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