Il volo Air India Express 1344 era un volo passeggeri di linea internazionale da Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, a Kozhikode, in India. Il 7 agosto 2020, un Boeing 737-800 operante il volo è uscito di pista durante un secondo tentativo di avvicinamento all'aeroporto di Calicut in pessime condizioni meteorologiche, dopo che durante il primo, qualche minuto prima, era stata effettuata una procedura di mancato avvicinamento e una riattaccata.[1] Dei 190 a bordo, 20 hanno perso la vita e più di 100 sono rimasti feriti, alcuni dei quali in modo grave.[2][3] Tra le vittime figurano entrambi i piloti. Due feriti sono morti alcuni giorni dopo il ricovero negli ospedali locali.[4][5]
Volo Air India Express 1344
Il Boeing 737 coinvolto nell'incidente
Tipo di evento
Incidente
Data
7 agosto 2020
Tipo
Uscita di pista durante l'atterraggio in pessime condizioni meteorologiche; sotto investigazione
Il velivolo coinvolto era un Boeing 737-800, marche VT-AXH, numero di serie 36323, numero di linea 2108. Volò per la prima volta il 15 novembre 2006 e venne consegnato ad Air India Express il 30 dello stesso mese. Era spinto da 2 motori turboventolaCFMI CFM56-7B27. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva quasi 14 anni.[6][7]
L'equipaggio
Ai comandi dell'aeromobile c'era il tenente colonnello Deepak Vasant Sathe, che prima di unirsi all'Air India Express fu un pilota collaudatore della Aeronautica militare indiana. Il primo ufficiale era Akhilesh Kumar.[8][9][10] Sathe era atterrato con successo all'aeroporto di Calicut almeno 27 volte, di cui più di dieci volte nel 2020. Aveva 10 000 ore di esperienza di volo sul Boeing 737, di cui 6 662 come comandante.[11] Il primo ministro del Maharashtra, Uddhav Thackeray, ha annunciato un funerale di stato per Sathe.[12]
L'incidente
Il volo è decollato dall'aeroporto internazionale di Dubai il 7 agosto 2020 alle 18:14 IST (7 agosto 2020, 13:14 UTC) e l'arrivo previsto all'aeroporto di Calicut a Kozhikode, Kerala, era alle 19:40 IST come parte della Missione Vande Bharat, destinata a evacuare gli indiani che erano rimasti bloccati all'estero a causa della pandemia COVID-19.[13]
L'aereo, arrivato in orario alla destinazione, era in avvicinamento alla pista 28, quella attiva in quelle ore, ma ha interrotto l'atterraggio e ha riattaccato a causa del vento in coda e della scarsa visibilità; i piloti hanno quindi richiesto e sono stati autorizzati dalla torre di controllo a poter provare nuovamente ad atterrare, questa volta sulla pista 10.[14][15]
A causa di un monsone presente in Kerala, sia le condizioni meteorologiche che la visibilità erano molto scarse (quest'ultima era di circa 2000m). Nel secondo tentativo di atterraggio, l'aereo ha toccato la superficie 1000m oltre l'inizio della pista, che è lunga in totale circa 2700m, non riuscendo a fermarsi prima della fine e scivolando per circa dieci metri lungo un pendio, finendo in una gola e spezzandosi in due sezioni all'impatto.[16][17] Non è stato segnalato alcun incendio post-incidente.[18]
La polizia e i vigili del fuoco locali sono stati impiegati per le operazioni di soccorso iniziali.[19] Successivamente, il Ministro dell'Interno Amit Shah ha incaricato la National Disaster Response Force (NDRF) di dirigere le operazioni.[2] Squadre di pronto intervento, squadre "GO" (assistenza psicologica)[20] e squadre di assistenza speciale di Air India Express sono state inviate sul luogo dell'incidente da Cochin, Mumbai e Delhi.[21] Le vittime vengono curate in vari ospedali di Calicut.[5]
Il Directorate General of Civil Aviation (DGCA) ha avviato un'indagine sull'incidente.[4] Anche il Aircraft Accident Investigation Bureau (AAIB) ha aperto un'inchiesta.[23] Sia il registratore dei dati di volo che il registratore vocale della cabina di pilotaggio sono stati recuperati dal relitto il giorno dopo l'incidente.[24] Boeing invierà una sua squadra investigativa per esaminare i detriti dell'aereo in cerca di eventuali i difetti e per assistere nelle indagini.[25] La squadra dell'AAIB a Kozhikode sta indagando sull'incidente con l'assistenza dei funzionari dell'Autorità aeroportuale indiana, del controllo del traffico aereo, del personale di terra, della CISF, delle squadre dei vigili del fuoco e delle squadre di soccorso. Sono state trovate prove di ristagno d'acqua sulla pista al momento dell'atterraggio. Si sta anche verificando se l'ATC fosse a conoscenza del ristagno e se i piloti stessero rispettando le procedure operative standard. Il rapporto preliminare doveva essere pronto entro una settimana dall'incidente.[26] Un altro team di cinque membri è stato istituito dall'AAIB il 13 agosto, per indagare sull'incidente. Sarà guidato dal comandante S.S. Chahar, ex istruttore di Boeing 737 Next Generation. La relazione finale sarà presentata entro cinque mesi. Il comitato fornirà anche raccomandazioni per evitare tali incidenti in futuro.[27][28]
I primi risultati suggeriscono che al momento dell'atterraggio, il vento in coda era di circa 9 nodi (17km/h). L'aereo viaggiava a 176 nodi (326km/h) ad un'altitudine di circa 450 piedi (140m) sopra la superficie della pista 10, velocità considerata non ideale per il tratto finale in condizioni meteorologiche avverse.[29] Si è scoperto che le manette erano completamente in avanti (posizione di decollo o riattaccata) e gli spoiler erano retratti, il che indica che i piloti avrebbero potuto tentare una riattaccata.[30][31] Gli esperti ritengono che il vento in coda, i depositi di gomma e la pista bagnata, che influiscono sulle prestazioni di frenata dell'aeromobile, siano stati fattori contribuenti all'incidente.[32] Il ministro dell'Aviazione Civile, Hardeep Puri, in una conferenza stampa a Kozhikode l'8 agosto, ha affermato che a bordo c'era carburante sufficiente perché l'aereo volasse verso un aeroporto alternato.[29] La possibilità di un errore del pilota, come causa dell'incidente, è stata suggerita da Arun Kumar del DGCA.[33][34][35]
Conseguenze
Risarcimenti
Il governo dell'India e il governo del Kerala hanno annunciato un risarcimento provvisorio di ₹ 10 lakh (US $ 14 000) per le famiglie di vittime di età superiore ai 12 anni, ₹ 5 lakh (US $ 7 000) per i minori di 12 anni, ₹ 2 lakh (US $ 2 800) per feriti gravi e ₹ 50 000 (US $ 700) per coloro che hanno subito ferite lievi.[36] È stato anche annunciato che le spese mediche dei feriti saranno a carico del governo statale.[37][38]
COVID-19
Due passeggeri sono stati testati positivi al COVID-19. Per controllare la diffusione tra gli altri passeggeri e il personale di soccorso, la Central Industrial Security Force (CISF) e il Kerala Health Department hanno chiesto loro di sottoporsi a test e quarantena.[39] Una settimana dopo, 24 soccorritori coinvolti nelle operazioni di soccorso sono risultati positivi al test.[40][41]
Cultura di massa
Un film sull'incidente, chiamato "Calicut Express" è stato annunciato il 19 agosto 2020.[42][43]
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