Il volo Avianca 52 era un volo internazionale operato dalla compagnia aerea colombiana Avianca tra Bogotà a New York. Il 25 gennaio 1990 un Boeing 707 operante questo volo si schiantò nella località di Cove Neck, a Long Island, vicino a New York, provocando la morte di 73 persone e il ferimento di 85.[1]
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Volo Avianca 52 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 25 gennaio 1990 |
Tipo | Esaurimento del carburante |
Luogo | Cove Neck (Long Island - New York) |
Stato | ![]() |
Coordinate | 40°52′48″N 73°29′43″W |
Tipo di aeromobile | Boeing 707-321B |
Operatore | Avianca |
Numero di registrazione | HK-2016 (ex N423PA) |
Partenza | Aeroporto Internazionale El Dorado Bogotà, Colombia |
Scalo intermedio | Aeroporto Internazionale José María Córdova Medellin, Colombia |
Destinazione | Aeroporto John Fitzgerald Kennedy International New York, Stati Uniti |
Occupanti | 158 |
Passeggeri | 149 |
Equipaggio | 9 |
Vittime | 73 |
Feriti | 85 |
Sopravvissuti | 85 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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La sera del 25 gennaio 1990 il tempo atmosferico attorno all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York era pessimo: nebbia, pioggia e wind shear. I cieli circostanti la struttura aeroportuale erano inoltre saturi di traffico aereo in partenza e in arrivo. In questa situazione il volo 52 dell'Avianca, proveniente da Bogotà, che sarebbe dovuto atterrare a New York alle ore 20.50, si trovava bloccato in volo, con poco carburante ancora a disposizione.
I piloti contattarono la torre di controllo chiedendo il permesso di atterrare, specificando di avere poca autonomia di carburante e chiedendo priorità, senza però lanciare alcun mayday o segnalazione di allarme. Tuttavia i controllori aerei newyorkesi, intenti a gestire il più velocemente possibile tutti gli aerei in transito, non capirono del tutto le richieste del velivolo Avianca, cui risposero di circuitare sul percorso di attesa. A complicare il tutto vi era il fatto che il comandante dell'aereo non capiva l'inglese (il copilota si occupava delle comunicazioni radio e gliele traduceva in spagnolo): anche questo finì per influire negativamente sulla comprensione reciproca dei messaggi torre-cabina.
La situazione d'attesa si protrasse per ben 20 minuti, durante i quali l'aereo seguitò a volare circolarmente sopra l'aeroporto, con le riserve di carburante sempre più agli sgoccioli. Preoccupati, i piloti provarono a chiedere di atterrare all'aeroporto di Boston, ottenendo però una risposta negativa: anche laggiù la situazione era similmente congestionata. Pertanto decisero di optare per quello ritenuto il male minore, cioè attendere il permesso di atterrare a New York JFK.[2]
Finalmente, alle ore 21:10, i controllori di volo dell'aeroporto JFK concessero all'Avianca il permesso di atterrare, e i piloti iniziarono le manovre d'avvicinamento. L'aereo si diresse verso la pista, ma il forte vento in coda e le raffiche di wind shear lo spinsero troppo a sinistra, facendogli mancare la striscia d'asfalto. I piloti allora virarono all'indietro, si allontanarono e provarono di nuovo l'avvicinamento. Nel corso di questa manovra il Boeing 707 finì del tutto il carburante[3], i motori si spensero uno ad uno e il velivolo precipitò immediatamente, schiantandosi in un bosco nella località di Cove Neck, mancando di poco un'abitazione isolata. Nell'impatto morirono 73 passeggeri. Tuttavia, non essendoci più carburante nei serbatoi, il velivolo non si incendiò, sicché 85 persone si salvarono, prontamente soccorse dagli abitanti della casa vicina e dai sanitari inviati dall'aeroporto.[4]
L'incidente del volo 52 della Avianca è stato analizzato nell'episodio Ritardo fatale della seconda stagione del documentario Indagini ad alta quota trasmesso da National Geographic Channel e nell'episodio Errore umano della prima stagione del documentario SOS: disastri aerei trasmesso da Discovery Channel Italia il 5 novembre 2015.
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