Il volo USAir 1016 era un volo di linea della US Airways con decollo dall'aeroporto di Columbia, Carolina del Sud e destinazione l'aeroporto internazionale di Charlotte. Il 2 luglio 1994, il DC-9 che operava il volo si schiantò durante l'avvicinamento all'aeroporto di Charlotte a causa di un wind shear. Nell'incidente persero la vita trentasette persone.[1]
Volo USAir 1016 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 2 luglio 1994 |
Tipo | Wind shear causato da microburst, errore del pilota e disorientamento spaziale |
Luogo | Aeroporto Internazionale di Charlotte-Douglas |
Stato | ![]() |
Coordinate | 35°13′03.87″N 80°57′33″W |
Tipo di aeromobile | Douglas DC-9-31 |
Operatore | US Airways |
Numero di registrazione | N416US |
Partenza | Aeroporto Metropolitano di Columbia, Columbia, Stati Uniti |
Destinazione | Aeroporto Internazionale di Charlotte-Douglas, Charlotte, Stati Uniti |
Occupanti | 57 |
Passeggeri | 52 |
Equipaggio | 5 |
Vittime | 37 |
Feriti | 16 |
Sopravvissuti | 20 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il velivolo coinvolto nell'incidente era un McDonnel Douglas DC-9-31 con numero di registrazione N954VJ e S/N 47590 motorizzato da due Pratt & Whitney JT8D-7 costruito nell'agosto del 1973[2].
Al momento dell'incidente, aveva accumulato 53.917 ore di volo e 63.147 cicli[3].
Il 2 luglio 1994 alle 18:23 il DC-9 decollò dall'aeroporto di Columbia mentre imperversava una grave perturbazione. I piloti erano al corrente che nell'aeroporto di destinazione sussistessero condizioni meteo avverse con temporali simili a quelli incontrati al decollo. Avvicinandosi a destinazione si accorsero che il tempo era peggiorato e il radar meteo segnava diverse zone di pericolo[4].
Alle 18:38 i piloti vennero autorizzati all'atterraggio ILS sulla pista 18R (ora 18C)[4]. Alle 18:40 un controllore di volo diramò un avviso di possibile wind shear, ma su una frequenza diversa da quella del volo 1016. Alcuni minuti più tardi, nelle fasi finali dell'atterraggio, il comandante si accorse del pericolo e decise di annullare l'atterraggio ordinando al primo ufficiale, che era ai comandi, di riattaccare e virare verso destra. Il primo ufficiale spostò le manette al massimo e inclinò le ali verso destra. Il DC-9 iniziò a perdere rapidamente quota ed alle 18:42 il velivolo impattò violentemente in un campo a 800 metri dalla pista[5].
Per accertare le cause dell'incidente venne nominata una commissione di inchiesta presieduta dalla National Transportation Safety Board. Grazie all'analisi dei registratori dei dati di volo ed alle testimonianze dei piloti sopravvissuti la Commissione di inchiesta stabilì che durante la fase di riattaccata un fenomeno di microburst provocò la rapida diminuzione della velocità del velivolo al di sotto di quella di stallo. Poiché il velivolo si trovava a bassa quota non fu possibile recuperare abbastanza velocità per evitare l'impatto[3].
Il GPWS non avvisò i piloti del wind shear perché a causa di un bug nella programmazione del sistema durante la fase di riattaccata (con flap in transizione da 40° a 15°) la sensibilità dei sensori veniva ridotta. Se il sistema avesse funzionato avrebbe avvertito i piloti 8-9 secondi prima di incontrare la corrente discendente.
Inoltre l'equipaggiò tardò nel riconoscere il wind shear e non applicò correttamente le procedure previste (abbassò il muso invece di alzarlo). Anche le lacune dei controllori di volo, nel non informare correttamente l'equipaggio del volo 1016 delle condizioni meteo, contribuirono all'incidente[6].
L'incidente del volo 1016 della USAir è stato trattato nella puntata La tempesta perfetta della diciassettesima stagione del documentario Indagini ad alta quota trasmesso dal National Geographic Channel.
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