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Il Lockheed P-3 Orion è un quadrimotore a turboelica per la lotta antisommergibile e per il pattugliamento marittimo, prodotto dalla Lockheed Corporation per la United States Navy e introdotto in servizio negli anni sessanta. Il velivolo fu basato sull'aereo di linea L-188 Electra[1] ed è facilmente riconoscibile per il lungo "aculeo" di coda (in inglese MAD boom), utilizzato dal rilevatore di anomalie magnetiche, un sensore utilizzato per la scoperta dei sottomarini. Negli anni il progetto ha avuto numerose modifiche al progetto originale, le cui principali hanno riguardato l'insieme dei sensori avionici di bordo. Il P-3 Orion è tuttora in servizio con svariate marine militari nel mondo, principalmente per i ruoli di ricognizione, pattugliamento marittimo e lotta antisommergibile.[2]

Disambiguazione – Se stai cercando il monomotore da trasporto civile degli anni trenta, vedi Lockheed L-9 Orion.
Lockheed P-3 Orion
Lockheed P-3 dell'Aviazione Canadese.
Descrizione
Tipoaereo da pattugliamento marittimo
Equipaggio12
Costruttore Lockheed
Data primo volonovembre 1959
Dimensioni e pesi
Lunghezza35,61 m
Apertura alare30,37 m
Altezza10,50 m
Superficie alare120,77 m²
Peso a vuoto27216 kg
Peso carico57697 kg
Peso max al decollo60780 kg
Propulsione
Motore4 turboeliche Allison T56-A-14
Potenza4910 shp ciascuna
Prestazioni
Velocità max766 km/h
Autonomia12 h e 54', 3882 km senza pattugliamento, 3169 km con pattugliamento di 3 h.
Tangenza8600 m
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Sviluppo


Nel maggio 1958 la Lockheed si aggiudicò il programma per lo sviluppo di un aereo da ricognizione marittima e antisom (Navy Type Specification No. 146), indetto dalla US Navy. Il progetto presentato dalla società americana si basava sul velivolo da trasporto civile quadrimotore a turboeliche L.188 Electra, tre prototipi del quale avevano già effettuato il primo volo rispettivamente nel dicembre 1957, febbraio e aprile 1958. Il terzo prototipo dell'Electra venne utilizzato quale primo esemplare sperimentale dell'Orion, mentre il primo vero prototipo del P-3, designato YP3V-1 ed equipaggiato con l'intera componente elettronica di missione, ha effettuato il primo volo nel novembre 1959.


Tecnica



Struttura


Il P-3 si caratterizzava per il medesimo impianto propulsivo dell'Electra, costituito da 4 turboeliche Allison 5O1D13 da 3 779 cavalli, una fusoliera più corta di 2,13 m, una capacità di combustibile maggiorata (34 826 litri contro 20 631), un'apposita estensione caudale per l'alloggiamento del MAD, il rilevatore di anomalie magnetiche, ed un equipaggio di 12 uomini. Il carico bellico era alloggiato dentro un apposito vano anteriore, al di sotto della fusoliera, in aggiunta al quale erano disponibili 10 punti d'attacco esterni.

La componente avionica di missione rappresentava un sostanziale salto tecnologico rispetto al P-2 Neptune e si caratterizzava per una peculiarità, mantenuta per l'intera produzione: l'adozione di un radar di ricerca a doppia antenna (per consentire una copertura a 360°), una alloggiata in apposito radome nel muso del velivolo e l'altra in un radome posteriore, alloggiata nella struttura caudale del MAD.

La cellula e le disposizioni interne sono rimaste invariate per l'intera gamma di produzione del velivolo, comprese le varianti. Dietro la cabina di pilotaggio si trova la sezione operativa concentrata in tre compartimenti ubicati al centro della fusoliera. Dal muso alla coda troviamo il vano adibito alle console del TACCO (TACtical COordinator), destinato a supervisionare tutte le informazioni provenienti dai vari sensori e valutare il grado delle varie minacce, e dell'operatore addetto alla navigazione e alle comunicazioni (NAV/COMM), entrambe dotate di oblò di osservazione. Segue il vano della stazione dei sensori non acustici e quindi di quello delle due console per i sensori acustici (boe sonore). Proseguendo verso la coda si trova il vano per l'alloggiamento del sistema di lancio delle boe acustiche, il vano per l'osservazione con 2 posti laterali e relativi oblò a bolla, una sezione per i servizi e il vano destinato al riposo dell'equipaggio, fornito di piccola cucina con tavolo a quattro posti e cuccette.

L'equipaggio è composto da un pilota, un co-pilota e un tecnico di volo, tre operatori addetti alle console dei sensori, un tecnico per il MAD, un operatore per le boe acustiche e le armi, designato ORD (da "Ordnance"=munizioni[3]), un tecnico addetto ai sistemi di piattaforma IFT ("In-Flight Techinician"). Il velivolo dispone comunque dello spazio per alloggiare un secondo equipaggio di 13 uomini.


Armamento


L'armamento è alloggiato in un apposito vano ubicato al di sotto della fusoliera, tra la cabina di pilotaggio e l'ala, ed è dotato di 8 punti di aggancio, a cui si aggiungono altri 10 piloni subalari e ventrali.

L'armamento trasportabile internamente comprende bombe Mk.82 e 83, mine navali Mk.25, 36, 52, 55, 56, e siluri antisom Mk.46 e 50, mentre ai punti d'attacco esterni possono essere trasportati mine navali, bombe, razzi e missili antinave di tipo diverso, fra cui l'AGM-84 Harpoon e lo SLAM. Il sistema di lancio delle boe acustiche e dei fumogeni comprende una serie di tubi di espulsione (SLT, "Sonobuoy Launch Tube") accessibili soltanto dall'esterno per boe "A", e quattro caricabili dall'interno, di cui 3 per boe "A" e "B" ed un quarto di maggiori dimensioni per gli artifizi pirotecnici.

Complessivamente l'Orion è in grado di trasportare 84 boe acustiche (fra cui sistemi omnidirezionali AN/SSQ-36, -41A, -41B, -47B, -50A/B, -53/A, -57A, -62, -71 e direzionali Mk.73 e Mk.82), oltre a boe per le comunicazioni subacquee.

Con la nuova codificazione dei velivoli adottata dalla US Navy nel settembre 1962, il velivolo di serie della prima versione, denominata P3V-1, venne ridesignato P-3A, cui seguirono le altre due versioni di base B e C, le varianti ammodernate di quest'ultima, denominate Update I, II, II.5, III e le versioni specializzate e sviluppate ad hoc per i singoli utilizzatori (vedere altre sezioni).

La produzione del velivolo in California si è conclusa nel 1991, ed è stata successivamente trasferita in Georgia, dove si è definitivamente conclusa con la consegna dei velivoli coreani.


Versioni



Versioni minori


Tra i numerosi sottotipi del P-3, sono da citare almeno:


Utilizzatori



Governativi


 Stati Uniti
2 WP-3D in servizio al settembre 2019, utilizzati per monitorare uragani e eventi meteorologici estremi.[4]
4 P-3A, 3 P-3B e 7 P-3AEW&C in servizio al febbraio 2021.[5]

Militari


Un tecnico mentre carica le sonoboe a bordo di un P-3
Un tecnico mentre carica le sonoboe a bordo di un P-3
 Argentina
4 P-3C ex US Navy ordinati a settembre 2019, che andranno a rimpiazzare 4 dei 6 P-3B ricevuti tra il 1997 e il 1999 sempre dalla marina americana, che risultano in organico ma non volanti.[6]
 Australia
2 Gruppi da pattugliamento marittimo, prima della RAN e poi passati alla RAAF (rispettivamente marina e aviazione australiane) ricevettero a suo tempo 10 P-3B e 20 P-3C, successivamente modificati (almeno i P-3C) per le missioni antinave con i missili Harpoon, inizialmente non acquisiti. Al marzo 2016 risultano in servizio 15 aerei, 13 P-3C Update 2.5 e 2 AP-3C Update 2.5 per guerra elettronica ottenuti modificando 2 degli esemplari da pattugliamento marittimo.[7]
 Brasile
9 P-3A ex US Navy consegnati nel 2008, sottoposti ad upgrade e ridesignati P-3M.[8][9][10]
 Canada
nel 1976 sono stati ordinati 18 esemplari di una versione appositamente sviluppata per le esigenze canadesi, denominata CP-140 Aurora. Entrata in servizio nel 1980-81, la versione combina la cellula del P-3C con l'avionica in gran parte sostituita con quella del Lockheed S-3A Viking. Successivamente nel 1992-93 sono stati ricevuti altri 3 esemplari di P-3C che, trasferiti in Canada privi di sistemi di missione, sono stati equipaggiati localmente per missioni di pattugliamento marittimo, in particolare nell'area dell'Artico, di sorveglianza della pesca e anti-inquinamento, e che sono stati denominati CP-140A Arcturus. L'avionica dell'Aurora comprende: radar da ricerca Texas Instruments AN/APS-506, sistema ESM Loral AN/ALR-502 associato a un sistema AN/ALQ-78A, apparato FLIR Texas Instruments OR-5008/AA, MAD CAE AN/ASQ-502, elaboratore dei dati acustici OL-5004 AYS, computer di missione e navigazione AN/AYK-502(V) e di gestione dei dati di missione AN/ASQ-114; il sistema di navigazione comprende 2 INS Litton AN/ASN-505, mentre per l'ascolto e il rilevamento delle boe acustiche sono imbarcati sistemi RESDEL AN/ARR-76 SRX e Cubie AN/ARS-501 SRS. La versione Arcturus dispone di una suite di missione che non presenta sensori acustici, ma che è dotata di un radar da ricerca AN/APS-507, oltre che di un kit di sopravvivenza aviolanciabile SKAD (Survival Kit, Air Droppable) trasportabile nel vano bombe.
L'Aviazione canadese, a seguito delle operazioni nel mar Adriatico in sostegno alle missioni ONU, ha modificato i piani per il programma di ammodernamento delle macchine in servizio, prevedendo l'adozione di un radar da ricerca con capacità di classificazione dei bersagli ISAR (risulta attualmente in valutazione il sistema Spotlight), di un sistema per l'ascolto/rilevamento delle boe a 99 canali, di un ricevitore GPS, di un sistema FLIR e modifiche ai sistemi di ausilio al pilotaggio. Gli Arcturus saranno anch'essi ammodernati, senza però ricevere sensori acustici. Una decisione circa le future fasi del programma non è stata ancora definitivamente presa, così come non è ancora stato pianificato il programma di allungamento della vita delle cellule fino al 2010. Al dicembre 2017 sono 15 (14 CP-140 Aurora + 1 CP-140A Arcturus) gli esemplari ancora in servizio che saranno aggiornati in base al programma Block IV, che comprende un data link con protocollo link 16 ed un sistema di contromisure infrarosse direzionali (DIRCM, Directional Infra-Red Counter-Measure) Leonardo "Miysis".[11]
 Cile
2 P-3A e 6 UP-3A da trasporto ex US Navy consegnati a partire dal 1993.[12] Di questi, la metà venne introdotta in servizio, mentre il restante utilizzati come fonte di parti di ricambio.[12] Di questi 4, a novembre 2018 ne restano in organico 2 che sono stati inviati alla canadese IMP Aerospace che li sottoporrà ad un esteso upgrade che comprenderà aggiornamento dell'avionica, sostituzione di parte delle ali, montaggio di un nuovo stabilizzatore orizzontale e nuovi motori, mentre il cockpit sarà aggiornato con sistemi della Rockwell Collins.[12][13]
 Corea del Sud
tra il marzo e il settembre 1995 ha ricevuto 8 esemplari di P-3C Update III, 2 dei quali utilizzati per fornire pezzi di ricambio. I velivoli utilizzati per computi ASW si differenziano da quelli in servizio con la US Navy in particolare per l'adozione di un radar a doppio corpo derivato dal Texas Instruments AN/APS-137(V)1 utilizzato sui velivoli S-3B Viking della US Navy e di un sistema di gestione e rappresentazione dei dati di missione incentrato su una versione del Lockheed Martin AN/ASQ-212.
Giappone P-3C
Giappone P-3C
 Germania
8 P-3C CUP+ (ex Royal Netherlands Navy), basati sulla base della Marinefliegerger di Nordholz, tutti in servizio al dicembre 2017, che dal 2016 vengono sottoposti ad un programma di aggiornamento sia strutturale, sia riguardante la suite avionica.[14][15][16]
 Giappone
Nel 1978 la JMSDF ha selezionato l'Orion quale successore del Neptune, acquistando la licenza per la produzione della macchina. I primi esemplari (variante P-3C Update II.5), assemblati in Giappone dalla Kawasaki, sono stati consegnati nel maggio 1982. La produzione su licenza ha riguardato sia macchine appartenenti alla variante Update II.5 sia Update III, per un totale di 101 esemplari destinati alla lotta antisom (l'ultimo dei quali consegnato nel settembre 1997), 5 EP-3C per missioni ELINT/SIGINT (l'ultimo dei quali consegnato nel 1998), un esemplare per sperimentazioni e valutazioni UP-3C e 3 esemplari UP-3D per l'addestramento EW (l'ultimo dei quali consegnato nel 2000).[17] È stato inoltre iniziato il programma di sviluppo della versione UP-3E, che prevede la modifica di 5 cellule antisom in velivoli per missioni IMINT (Image Intellingence). La JMSDF ha in corso, dal 1992, un programma di ammodernamento che vede l'installazione di un nuovo elaboratore centrale di missione Lockheed Martin AN/ASQ-212(J) in sostituzione dell'AN/ASQ-114, mentre parallelamente è stato introdotto un ricevitore GPS e sistemi per le comunicazioni satellitari (questi ultimi soltanto su un certo numero di velivoli).
 Grecia
Nel 1997 furono acquistati 6 P-3B ex U.S.Navy che furono immessi in servizio senza nessun programma di aggiornamento, e 4 P-3A utilizzati come fonti di parti di ricambio.[18] Per 5 di essi, nel 2016 è iniziato un programma di manutenzione che dovrebbe riportarli in condizioni operative, mentre il sesto esemplare sarà utilizzato come fonte per pezzi di ricambio.[18][19]
 Iran
6 P-3F (un ibrido a metà strada dalla P -3B e P-3C) consegnati tra il 1975 ed il 1976.[20][21][22] La cellula e sistema di propulsione appartengono alla versione C, mentre l'avionica installata, secondo fonti statunitensi, sarebbe la medesima di quella imbarcata sulla versione B. I P-3F sono riconoscibili per l'installazione di una sonda per il rifornimento in volo nella sezione anteriore della fusoliera. Al dicembre 2021 risultano operativi 5 P-3F.[20][23][22]
 Norvegia
fra il gennaio e il marzo 1969 sono stati ricevuti 5 esemplari di P-3B, sostituiti in parte da 4 P-3C Update III a partire dal 1987, mentre 2 esemplari P-3B sono stati convertiti per svolgere missioni di sorveglianza costiera con la denominazione P-3N, e hanno pertanto subito la rimozione dei sistemi per la lotta antisom. I 4 esemplari P-3C Update III che nel passato sono stati modificati per l'utilizzo dei missili antinave Kongsberg Penguin Mk.3, sono attualmente sottoposti a un programma di ammodernamento denominato UIP ("Upgrade Improvement Program") assegnato alla Lockheed Martina Tactical Defense Systems (LMTDS) e ad un gruppo di società norvegesi. Simile al programma statunitense AIP, quest'ultimo prevede l'adozione di: radar da ricerca AN/APS-137(V)5 con capacità ISAR/SAR, elaboratore centrale Lockheed Martin AN/ASQ-222 (con computer CP-2339), sistema ESM Litton AN/ALR-66(V)3 con nuova console dedicata, pod ESM AN/ALQ-78 modificato, nuovo sistema di ricezione e analisi dei segnali di breve durata EP-2060, sviluppato dalla Condor System. Verranno inoltre adottate nuove console con display multifunzionali a colori per le postazioni non dedicate ai sensori acustici, una suite migliorata per le comunicazioni comprendente apparati satellitari e datalink, un sistema FLIR modificato, un ricevitore GPS AN/ARN-151, un interfono AN/AIC-41 e una suite per la protezione passiva con un MAWS AN/AAR-47 e sistema dispenser Tracor AN/ALE-47. Risulta in via di completamento anche il programma di sviluppo del sistema Radiak (con relativa console di controllo), destinato alla raccolta e alla registrazione dei dati sulla radioattività, che verrà installato sui P-3C Update III per la sorveglianza degli spazi aerei intorno alla Russia.
 Nuova Zelanda
nel 1966 ha ricevuto 5 esemplari di P-3B in sostituzione degli idrovolanti Short Sunderland MR.5, a cui si è aggiunto nel 1986 un sesto esemplare di seconda mano ex australiano, portato al medesimo standard degli altri. Nel 1980 alla società Boeing è stato aggiudicato il programma di ammodernamento denominato "Project Rigel I", che ha visto, in aggiunta ai sistemi antisom ed ESM già imbarcati, l'adozione di: databus di prima generazione 1553A per il collegamento di tutta l'avionica, sistema di elaborazione e rappresentazione dei dati di missione all'equipaggio Boeing UDACS, radar da ricerca AN/APS-134, FLIR AN/AAS-36 IRDS, sistema di navigazione con apparati Litton INS LN-72 e LTN-211 Omega, e, più di recente, un sistema di atterraggio ILS. I 6 esemplari, denominati a seguito di tali lavori P-3K, sono attualmente sottoposti ad un programma di allungamento della vita delle cellula denominato "Project Kestrel", approvato nel 1994, che vede coinvolta la Lockheed Martin quale capo commessa e società neozelandesi per i lavori di conversione. Questi ultimi comprendono principalmente la sostituzione di componenti e delle sezioni esterne delle ali, dei pannelli di coda e del rivestimento della parte centrale della fusoliera. Parallelamente, l'Aviazione ha assegnato un programma di sviluppo per l'ammodernamento dell'avionica, in particolare quella più datata, fra cui i sistemi per la lotta antisom, ESM, la gestione dei dati, l'IFF, prevedendo inoltre l'adozione di una suite per la protezione passiva e di un datalink Link 11. Il programma, denominato "Project Sirius", dovrebbe essere assegnato a breve termine, avendo già ricevuto l'approvazione del Governo. Un ulteriore aggiornamento per 22 milioni di dollari (completato a fine 2019) è stato rivolto alle capacità antisommergibile dei 6 aerei in servizio, ai quali sono stati incorporati un nuovo sistema per la gestione delle boe acustiche.[24] Due dei 6 esemplari in organico sono stati ritirati rispettivamente, il 24 settembre 2021 ed il 20 gennaio 2022.[25][26]
 Paesi Bassi
 Pakistan
3 P-3C Update-II ordinati nel 1988 (consegnati solo nel 1996 a causa dell'embargo) di cui uno perso nel 1999.[27] 7 P-3C CUP ordinati nel 2005, consegnati tra il 2007 ed il 2012 di cui tre distrutti, ma sostituiti dal governo americano.[27]
 Portogallo
Derivati dalla conversione e dall'ammodernamento di altrettanti velivoli P-3B già in servizio con la RAAF. Mentre il primo esemplare è stato consegnato direttamente dalla Lockheed Martin, gli altri velivoli sono stati ammodernati dal gruppo aeronautico portoghese OGMA. In aggiunta ai sistemi adottati dalla versione B e relativi aggiornamenti, fra cui il pacchetto TacNavmod, sono stati installati: sistema INS Litton, radar da ricerca AN/APS-134, sistema ESM AN/ALR-66 (dotato di un'apposita stazione di controllo con 2 console, prima applicazione del genere sui velivoli P-3), sistema AN/AAS-36 IRDS, elaboratore dei segnali acustici AN/AQA-7 con capacità DIFAR, computer digitale di missione AN/AYK-14 con un databus digitale 1553B per l'integrazione dei vari apparati. I velivoli hanno inoltre la possibilità di utilizzare missili Harpoon. Più di recente sono stati elaborati piani di ammodernamento che non risultano però esser stati ancora adottati.
 Spagna
3 P-3A acquistati nuovi nel 1973, cui si aggiunsero 4 P-3B di seconda mano nel 1979-1980 e 5 esemplari simili ex norvegesi revisionati e trasferiti nel 1988-1989.[28] 7 esemplari avrebbero dovuto essere radicalmente aggiornati dal 1992, con un programma poi cancellato, sostituito da interventi più limitati su 5 esemplari effettuati nel 2007-2009.[28] 3 P-3M risultano in servizio all'ottobre 2018.[29][30]
 Stati Uniti
 Taiwan
4 P-3C consegnati.
12 P-3C consegnati.[31]
 Thailandia
nel 1992 sono state acquistate 5 cellule della versione A, di cui 2 sono state portate negli Stati Uniti allo standard P-3T per l'impiego operativo, una convertita al ruolo trasporto e denominata UP-3T, e 2 accantonate per fornire pezzi di ricambio. I 2 esemplari destinati alle missioni di sorveglianza marittima e lotta ASW/ASUW dispongono di una suite avionica comprendente: radar da ricerca, ESM, IRDS AASS-36, computer tattico TO-441/A, sistema di navigazione e ASW appartenenti al pacchetto TacNavmod. Sono inoltre in grado di utilizzare missili antinave Harpoon grazie all'adozione del sistema di tiro AN/AWG-19 HACLCS.

L'Orion nella cultura di massa



Note


  1. "P-3 history." GlobalSecurity.org. URL consultato il 14 lug 2010.
  2. "P-3C Orion long range ASW aircraft." Archiviato il 16 marzo 2011 in Internet Archive. navy.mil,, 20 set 2007. URL consultato il 14 lug 2010.
  3. Yahoo! Italia.
  4. "", su avionslegendaires.net, 1º settembre 2019, URL consultato il 6 settembre 2019.
  5. "CPB ORION OPERATIONS", su scramble.nl, 2 febbraio 2021, URL consultato il 2 febbraio 2021.
  6. "ARGENTINA BUYS P-3C ORIONS", su janes.com, 1º ottobre 2019, URL consultato il 1º ottobre 2019.
  7. "L'Australia vaglia il G550 per guerra elettronica" - Aeronautica & Difesa N. 353 - 03/2016 pag. 77
  8. "Força Aèrea Brasileira: un nuovo inizio" - "Rivista italiana difesa" N. 12 - 12/2017 pp. 64-73
  9. "Le forze aeree del mondo. Brasile" - "Aeronautica & Difesa" N. 366 - 4/2017 pag. 70
  10. "Airbus consegna al Brasile l'ultimo dei nove Orion modernizzati" Archiviato il 13 settembre 2016 in Internet Archive., su infodefensa.com, 30 luglio 2014, URL consultato il 27 agosto 2016.
  11. "DIRCM Leonardo per l'autoprotezione dei CP-140 canadesi" - Aeronautica & Difesa" N. 374 - 12/2017 pag. 22
  12. "IMP INICIA LA MODERNIZACIÓN DEL SEGUNDO P-3ACH ORION CHILENO" Archiviato il 10 giugno 2018 in Internet Archive., su infodefensa.com, 8 giugno 2018, URL consultato il 11 giugno 2018.
  13. "AVIACIÓN NAVAL Y INFANTERÍA DE MARINA DE CHILE: PROGRAMAS MODERNIZACIÓN", su defensa.com, 30 novembre 2018, URL consultato il 30 novembre 2018.
  14. "La Marineflieger tedesca aggiorna i P-3 Orion" - "Aeronautica & Difesa" N. 374 - 12/2017 pag. 67
  15. "GERMANY CONTRACTS SECOND PHASE OF ORION UPGRADE" Archiviato l'11 novembre 2017 in Internet Archive., su janes.com, 1º novembre 2017, URL consultato il 11 novembre 2017.
  16. "La Marina Tedesca si rinnova" - "Rivista italiana difesa" N. 4 - 04/2021 pp. 38-43
  17. "Il Kawasaki P-1" - "Rivista italiana difesa" N. 3 - 03/2018 pp. 72-79
  18. "LOCKHEED GETS $260 CONTRACT TO RETURN FOUR GREEK SUBMARINE-HUNTING P-3Bs TO LIFE", su navaltoday.com, 7 novembre 2017, URL consultato il 13 aprile 2018.
  19. "Grecia. Tornano in servizio i P-3B" - "Aeronautica & Difesa" N.398 12/2019 - pag. 72
  20. "IRANIAN P-3 AIRCRAFT FLEW DANGEROUSLY CLOSE TO U.S. NAVY WARSHIPS", su defence-blog.com, 29 novembre 2019, URL consultato il 3 dicembre 2019.
  21. "DEUX NAVIRES DE LA MARINE AMÉRICAINE SURVOLÉS À BASSE ALTITUDE PAR UN P-3 ORION IRANIEN", su avionslegendaires.net, 29 novembre 2019, URL consultato il 3 dicembre 2019.
  22. Le forze aeree del mondo. Iran, in Aeronautica & Difesa, n. 422, dicembre 2021, p. 66.
  23. "L'Iran schiera la sua forza aerea" - "Aeronautica & Difesa" N. 363 - 01/2017 pp. 28-32
  24. "Nuova Zelanda. Tornati in servizio i Lockheed P-3K2" - "Aeronautica & Difesa" N. 398 - 12/2019 pag. 78
  25. "FIRST RNZAF ORION RETIRES", su scramble.nl, 24 settembre 2021, URL consultato il 24 settembre 2021.
  26. "SECOND RNZAF ORION RETIRES", su scramble.nl, 26 gennaio 2022, URL consultato il 26 gennaio 2022.
  27. "La Marina Pakistana e il suo sviluppo all'ombra dell'India" - Rivista italiana difesa N. 9 - 09/2017 pp. 74-81
  28. "La crisi dell'Aeronautica Spagnola" - "Rivista italiana difesa" N. 4 - 04/2020 pp. 60-68
  29. "AIRE NECESITA OCHO AVIONES PARA RENOVAR SU FLOTA DE VIGILANCIA MARÍTIMA" Archiviato il 16 ottobre 2018 in Internet Archive., su infodefensa.com, 16 ottobre 2018, URL consultato il 16 ottobre 2018.
  30. "ADIÓS AL ÚLTIMO P-3A DEL EJÉRCITO DEL AIRE", su defensa.com, 16 novembre 2017, URL consultato il 17 novembre 2017.
  31. "Contro la minaccia cinese, Taiwan investe nella difesa" - "Aeronautica & Difesa" N. 368 - 6/2017 pp. 56-61
  32. https://www.gamefaqs.com/ps2/914994-airforce-delta-strike/faqs/28646 GameFQS: AirForceDelta Aircraft List.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Lockheed P-3

Die Lockheed P-3 Orion ist ein viermotoriges propellergetriebenes Flugzeug, das weltweit als Seefernaufklärer und U-Jagd-Flugzeug eingesetzt wird. Die P-3 Orion ist eine militärische Ableitung der Zivilmaschine Lockheed L-188 Electra (Erstflug 6. Dezember 1957).

[en] Lockheed P-3 Orion

The Lockheed P-3 Orion is a four-engined, turboprop anti-submarine and maritime surveillance aircraft developed for the United States Navy and introduced in the 1960s. Lockheed based it on the L-188 Electra commercial airliner.[4] The aircraft is easily distinguished from the Electra by its distinctive tail stinger or "MAD" boom, used for the magnetic anomaly detection (MAD) of submarines.

[fr] Lockheed P-3 Orion

Le Lockheed P-3 Orion est un avion de patrouille maritime quadrimoteur à hélices mis en œuvre dans le monde entier. Le P-3 Orion est un dérivé militaire du projet d'avion civil Lockheed L-188 Electra qui est abandonné.
- [it] Lockheed P-3 Orion

[ru] Lockheed P-3 Orion

«Орион»[1] (англ. Orion [əˈraɪən] произн. «Ора́йен», общевойсковой индекс — P-3) — береговой патрульный самолёт[2]. Он был создан на базе Lockheed L-188 Electra и по сути является его военной модификацией. Больше всего данных самолётов находятся на службе в Военно-морских силах США и в Морских силах самообороны Японии. Производство самолётов велось в США и Японии.



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