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Il Lockheed P2V Neptune (P-2 Neptune, in base al sistema di designazione impiegato a partire dal settembre 1962) è stato un bimotore turboelica statunitense per il pattugliamento marittimo e la lotta antisommergibile progettato dalla Lockheed per la United States Navy negli anni quaranta. Impiegato a partire dal dopoguerra in sostituzione del PV-1 Ventura e del PV-2 Harpoon, venne esportato in diverse nazioni tra cui Regno Unito, Francia, Argentina e Giappone, dove venne costruito su licenza come Kawasaki P-2J. Venne a sua volta sostituito nella U.S. Navy dal P-3 Orion a partire dagli anni sessanta, ma rimase in servizio con le altre forze armate, arrivando a partecipare alla guerra delle Falkland del 1982 con la Aviazione Navale Argentina.

Lockheed P-2 (P2V) Neptune
SP-2H negli anni cinquanta.
Descrizione
Tipoaereo da pattugliamento marittimo
Equipaggio7
Costruttore Lockheed
Data primo volo17 maggio 1945
Data entrata in servizio1947
Utilizzatore principale United States Navy
Altri utilizzatori Japan Maritime Self-Defense Force
Royal Australian Air Force
Royal Canadian Air Force
Aéronautique navale
Esemplari1 181
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza27,84 m (91 ft 4 in)
Apertura alare31,65 m (103 ft 10 in)
Altezza8,94 m (29 ft 4 in)
Superficie alare92,90 m² (1 000 ft²)
Peso a vuoto20 619 kg (45 457 lb)
Peso carico31 751 kg (70 000 lb)
Peso max al decollo36 287 kg (80 000 lb)
Propulsione
Motore2 motori radiali Wright R-3350-32W
più 2 turbogetti ausiliari Westinghouse J34-WE-34
Potenza3 500 hp (2 609 kW) max (i radiali)
Spinta15,12 kN (3 400 lbf) (i turbogetti)
Prestazioni
Velocità max
  • 573 km/h (356 mph)
  • 491 km/h (305 mph) (solo elica)
Velocità di salita7,74 m/s
Autonomia5 955 km (3 700 mi)
Tangenza6 706 m (22 000 ft)
Armamento
Mitragliatrici2 da 12,7 mm
Bombefino a 3 630 kg (8 000 lb) di bombe, razzi, cariche di profondità o siluri
Record e primati

  • primato mondiale di distanza (18 228 km) - ottobre 1946
  • più grande aereo imbarcato (33 566 kg) - marzo 1949
Notedati relativi alla versione P2V-7

Storia dell'Aviazione[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Venne progettato come aereo basato a terra, ma ne venne modificato anche un piccolo numero di esemplari per renderli compatibili con l'impiego basato su portaerei. Pur non trovando impiego operativo, uno di questi velivoli il 7 marzo 1949 stabilì il record come più grosso e pesante aereo mai decollato all'epoca da una portaerei, iniziando con un peso al decollo di 33 566 kg una missione dalla portaerei USS Coral Sea, con un carico di 4 536 kg che simulava una bomba atomica.[1]


Storia



Sviluppo


Il progetto del Neptune venne avviato in modo autonomo dalla Lockheed nel 1941, quando gli Stati Uniti non erano ancora entrati in guerra: i vertici dell'azienda californiana ritenevano che la formula dell'idrovolante avrebbe trovato ben presto limiti operativi insormontabili e che i ruoli di pattugliamento marittimo e di contrasto ai sommergibili sarebbero stati affidati a velivoli basati a terra[2].

Nella primavera del 1944 i vertici dell'US Navy emisero una specifica che si adattava perfettamente alle caratteristiche del Neptune e già il 4 aprile venne siglato un contratto che prevedeva la fornitura di due prototipi e 15 macchine di pre-serie[2].

Il velivolo era di concezione sostanzialmente semplice: monoplano, ala dritta e carrello triciclo anteriore; la motorizzazione sarebbe stata affidata a due motori radiali (al momento si trattava di Wright Cyclone R-3350-8 da 2 150 hp).

Il primo volo di un P2V-1 si ebbe il 17 maggio del 1945[3] e precedette un secondo ordine per una versione leggermente modificata (soprattutto mediante l'adozione dei motori Wright R-3350-24 da 2 650 hp) il cui primo esemplare si levò in volo nel gennaio del 1947.

Il Truculent Turtle in volo.
Il Truculent Turtle in volo.

Pochi mesi prima, il Neptune diede ampia dimostrazione delle proprie capacità nel corso di un volo dimostrativo realizzato dall'US Navy: il primo esemplare di serie del P2V-1, pilotato da Thomas D. Davies e battezzato The Truculent Turtle, volò da Perth (Australia) a Columbus (Ohio), coprendo la distanza di 18 228 km in 55 h e 17 min.

Le modifiche principali apportate nel tempo alla cellula originaria, furono essenzialmente la configurazione del muso (che divenne vetrato) e la motorizzazione.

Una delle ultime versioni, la P2V-7 e la corrispondente P2V-J giapponese, fu uno tra i primi aerei operativi ad adottare una motorizzazione mista con presenza contemporanea di motori a pistoni e turbogetti. Questo tipo di motorizzazione (presente anche nel Convair B-36, nel Boeing C-97 Stratofreighter, nel Fairchild C-123 Provider e nell'Avro 696 Shackleton) è caratterizzata da livelli di rumore molto elevati quando tutti i motori sono accesi.


Impiego operativo


L'impiego del Neptune avvenne sotto numerose bandiere e la sua versatilità è testimoniata dall'impiego in numerosi ruoli ed in un arco temporale che, iniziato nel marzo del 1947, copre quasi 40 anni, compresi diversi conflitti regionali.


Guerra di Corea

Il decollo, assistito con i razzi, di un P2V-3C dal ponte della USS Franklin D. Roosevelt.
Il decollo, assistito con i razzi, di un P2V-3C dal ponte della USS Franklin D. Roosevelt.

Il contributo dei Neptune alla guerra di Corea fu marginale, dato che questo conflitto non fu una guerra di mare. Alcuni squadroni da pattugliamento (sigle VP) erano basati in Giappone ed eseguirono missioni di ricognizione costiera; alcune foto testimoniano tuttavia la presenza di Neptune nelle vicinanze di aeroporti nord-coreani durante i combattimenti.

Un impiego particolare spettò a 11 velivoli (P2V-3C) inquadrati nello Squadron VC-5: adeguatamente modificati, furono basati sulle portaerei USS Midway, USS Franklin D. Roosevelt e USS Coral Sea; il decollo dei velivoli era supportato da una batteria di razzi RATO (Rocket Assisted Take Off)[4] e potevano trasportare una bomba atomica. Non era previsto il rientro sulla portaerei di base (che in effetti non avvenne mai, anche se un esemplare fu dotato di gancio d'arresto) ed i piani di impiego prevedevano l'ammaraggio dopo le missioni di bombardamento.


Guerra del Vietnam

Durante la Guerra del Vietnam la marina statunitense usava il Neptune come aereo da combattimento e da pattugliamento.
Il P2V fu usato anche dall'aviazione dell'United States Army, impiegato con la 1ª Compagnia di Perlustrazione Radiofonica (chiamati Crazy Cat) di base nella baia di Cam Ranh. Questi velivoli, non verniciati, vennero impiegati in qualità di ponte radio nelle trasmissioni provenienti da reti clandestine di agenti nei territori del Sud[3].


Guerra delle Falkland

La Armada de la República Argentina aveva acquisito almeno 16 Neptune in diverse varianti, a partire dal 1958, tra cui otto ex-Royal Air Force. La Marina equipaggiò la Escuadrilla Aeronavale de Exploración (gruppo aeronavale di ricognizione) della sua Aviación Naval e li utilizzò diffusamente sull'oceano Pacifico nel 1978 durante l'Operazione Soberanía, l'inattuato piano di invasione delle isole Picton, Lennox e Nueva del Cile, nel corso della controversia del canale Beagle.[5]

Durante la Guerra delle Falkland nel 1982, gli ultimi due aerei operativi (2-P-111 e 2-P-112) svolsero un ruolo chiave di ricognizione e supporto dei Dassault Super Étendard, in particolare in occasione dell'attacco contro lo HMS Sheffield del 4 maggio. La mancanza di pezzi di ricambio, causata dal preesistente embargo sugli armamenti degli Stati Uniti verso l'Argentina, in atto sin dal 1977 a causa della Guerra sporca, portò alla cessazione delle operazioni con il velivolo prima della fine della guerra. I Neptune vennero sostituiti dai Lockheed C-130 Hercules della Fuerza Aérea Argentina nel compito di ricognizione e ricerca di obiettivi per gli aerei da attacco.

Nel 1983, l'unità è stata equipaggiata con i Lockheed L-188 Electra modificati per il ruolo di sorveglianza marittima e nel 1994 questi aerei sono stati sostituiti con i P-3B Orion.


Missioni classificate

Una vista laterale del RB-69A
Una vista laterale del RB-69A

Uno degli impieghi meno noti, vide 7 velivoli della serie P2V-7U operare per conto della CIA sotto le insegne dell'USAF; identificati con la sigla di RB-69A e dotati di sistema radar SLAR (Side Looking Airborne Radar), a scansione laterale, operavano dalle basi di Spangdahlem (Germania) e Sculthorpe (Regno Unito).

Le loro missioni erano di carattere spionistico, prevalentemente in territorio sovietico od in paesi aderenti al Patto di Varsavia. Mentre ufficialmente l'USAF non ammise mai l'esistenza di un velivolo con questa sigla identificativa, durante il Giorno delle Forze Armate del 1959, pare in seguito ad un errore, il velivolo con la matricola 54-4041 venne esposto in una manifestazione pubblica[3].

Questi velivoli vennero, probabilmente, rimpiazzati con i Boeing ERB-47H Stratojet all'inizio degli anni sessanta.


Descrizione tecnica


Un P2V-5 della Naval Air Station Jacksonville in volo.
Un P2V-5 della Naval Air Station Jacksonville in volo.

Struttura


Monoplano ad ala media, aveva struttura e rivestimento interamente metallici. Nelle prime versioni il muso era completamente chiuso e destinato all'alloggiamento di armi (cannoni automatici o mitragliatrici). L'abitacolo vedeva i due piloti sedere affiancati. Il carrello era del tipo triciclo anteriore. L'ala era dritta e, nelle versioni più recenti, alle estremità ospitava serbatoi supplementari per il carburante.


Motore


Inizialmente la motorizzazione era affidata esclusivamente a due motori radiali Wright R-3350 Cyclone. Questo motore accompagnò (nelle diverse versioni di volta in volta realizzate) tutta la vita operativa del Neptune. Dapprima sporadicamente, in alcune varianti, e poi stabilmente, a partire dalla versione P2V-7, ai motori a pistoni venne affiancata una coppia di turbogetti (in questo caso si trattava di motori Westinghouse J34), che (ovviamente) conferirono maggiore velocità al velivolo e ne prolungarono la vita operativa.

Nella versione costruita su licenza in Giappone, i motori a pistoni vennero sostituiti con motori turboelica (una versione della General Electric T64, anch'essa costruita su licenza) ed i turbogetti originali rimpiazzati con propulsori di costruzione nazionale (Ishikawajima-J3).


Armamento


Come detto, nelle prime versioni parte dell'armamento difensivo era ospitato all'estrema prua. In seguito all'impiego della prua vetrata (destinata ai compiti dell'osservatore), venne installata una torretta dorsale equipaggiata con due mitragliatrici da 12,7 mm. Anche in coda era presente una torretta difensiva dotata di mitragliatrici o cannoni; nelle versioni destinate al contrasto dei sottomarini questa postazione era sostituita da un lungo cono che ospitava le apparecchiature MAD.

I carichi di caduta variavano a seconda del tipo di versione e di missione (bombe, razzi, siluri, cariche di profondità, boe radioacustiche o mine) ed erano alloggiati nel vano bombe in fusoliera o nelle rastrelliere subalari (dotate ciascuna di 4 attacchi).

Degno di nota la versione P2V-6B, che avrebbe dovuto impiegare il missile antinave Farichild AUM-N-2 Petrel; si trattava di un missile antinave che, una volta raggiunta la superficie del mare, si trasformava in siluro. Si trattava di un'arma di grosse dimensioni, capace di condizionare sostanzialmente le prestazioni del velivolo, in particolare la velocità di punta. Non raggiunse mai lo stadio operativo ed il suo progetto venne abbandonato, mentre i velivoli destinati ad ospitarlo vennero ulteriormente modificati al ruolo di posamine[3].


Versioni


Il primo prototipo del Neptune.
Il primo prototipo del Neptune.
Un P2V-5 della Força Aérea Portuguesa.
Un P2V-5 della Força Aérea Portuguesa.

I dati sulle versioni sono tratti da Enciclopedia L'Aviazione[3].


Paesi utilizzatori


Lockheed Neptune, 11 Squadron, RAAF
Lockheed Neptune, 11 Squadron, RAAF
Lockheed SP-2H Neptune, Aéronautique navale
Lockheed SP-2H Neptune, Aéronautique navale
Lockheed P2V-5 Neptune MR.1, RAF
Lockheed P2V-5 Neptune MR.1, RAF
Lockheed P-2J Neptune, JMSDF
Lockheed P-2J Neptune, JMSDF
Un Neptune in forza alla Koninklijke Marine.
Un Neptune in forza alla Koninklijke Marine.
 Argentina
 Australia
 Brasile
 Canada
 Cile
 Francia
 Regno Unito
 Giappone
64 P2V-7 (16 consegnati da Lockheed, 48 costruiti su licenza dalla Kawasaki) e 83 P2J versione costruita in loco del P2V-7 (consegnati a partire dal 1966) con fusoliera allungata davanti all’ala, impianto propulsivo costituito da 2 turboeliche General Electric T64-IHl-1 OE, costruite da lshikawajima e da 2 turbogetti Ishikawaiima-Harima J3lHl-7D (al posto rispettivamente dei Wright R-3350 radiali e dei J34 ausiliari del P2V-7), equipaggiamento elettronico migliorato, a partire dalla sostituzione del vecchio radar APS-20 con il più capace APS-80.[6][7]
 Paesi Bassi
 Portogallo
 Taiwan
Stati Uniti

Note


  1. Dicorato, Giuseppe (a cura di), Lockheed P2V Neptune, in Storia dell'Aviazione, Volume 9, Milano, Fratelli Fabbri, 1973, pp. 833-840.
  2. Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (vol. 6, pagg. 76-77).
  3. Enciclopedia L'Aviazione (vol.12, pagg. 125-129).
  4. a seconda delle fonti viene indicato JATO (Jet Assisted Take Off).
  5. Historia y Arqueologia Marítima.
  6. "Il Kawasaki P-1" - "Rivista italiana difesa" N. 3 - 03/2018 pp. 72-79
  7. "JMSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Lockheed P-2

Die Lockheed P2V (ab 1962: P-2) Neptune war ein zweimotoriges Marineflugzeug aus US-amerikanischer Produktion. Sie war das erste speziell als Seefernaufklärer konstruierte Landflugzeug. Weiterer Einsatzzweck war die U-Jagd. Ab 1945 gebaut, hatte die Neptune eine der längsten Dienstzeiten aller jemals gebauten Militärflugzeuge.

[en] Lockheed P-2 Neptune

The Lockheed P-2 Neptune (designated P2V by the United States Navy prior to September 1962) is a maritime patrol and anti-submarine warfare (ASW) aircraft. It was developed for the US Navy by Lockheed to replace the Lockheed PV-1 Ventura and PV-2 Harpoon, and was replaced in turn by the Lockheed P-3 Orion. Designed as a land-based aircraft, the Neptune never made a carrier landing, but a small number were converted and deployed as carrier-launched, stop-gap nuclear bombers that would have to land on shore or ditch. The type was successful in export, and saw service with several armed forces.

[fr] Lockheed P-2 Neptune

Le Lockheed P-2 Neptune (P2V Neptune avant 1962) est un avion de patrouille maritime et de lutte anti-sous-marine américain. Il fut utilisé par l'United States Navy entre 1947 et 1978 où il remplaça le PV-1 Ventura et le PV-2 Harpoon. Il fut lui-même remplacé par le Lockheed P-3 Orion.
- [it] Lockheed P2V Neptune

[ru] Lockheed P-2 Neptune

Локхид P-2 «Нептун»[1] (англ. Lockheed P-2 Neptune, до 1962 — P2V) — американский базовый патрульный самолёт.



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