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Il Polikarpov I-153 Čajka, (in russo Чайка, gabbiano) era un caccia monomotore biplano realizzato dall'OKB 84 diretto da Nikolaj Nikolaevič Polikarpov e sviluppato in Unione Sovietica nei tardi anni trenta.

Polikarpov I-153
Il Polikarpov I-153 esposto al Musée de l'air et de l'espace del Bourget
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
Progettista OKB 84 Polikarpov
Costruttore Imprese di stato URSS
Data primo volo1938
Data entrata in servizio1939
Utilizzatore principale VVS
Altri utilizzatori Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün
Suomen ilmavoimat
Luftwaffe
Esemplari3 437
Sviluppato dalPolikarpov I-152
Altre variantiPolikarpov I-190
Dimensioni e pesi
Lunghezza6,18 m
Apertura alare10,00 m (superiore)
7,50 m (inferiore)
Altezza3,00 m
Superficie alare22,10 m²
Carico alare80 kg/m² [senza fonte]
Peso a vuoto1 348 kg
Peso carico1 765 kg
Peso max al decollo1 859 kg
Propulsione
Motoreun radiale Shvetsov M-62
Potenza800 CV (588 kW)
Prestazioni
Velocità max366 km/h a 0 m s.l.m.
426 km/h in quota
Velocità di salita910 m/min
Autonomia740 km
Tangenza11 000 m
Armamento
Mitragliatrici4 ShKAS calibro 7,62 mm
Notedati riferiti alla versione I-153 Čajka

dati estratti da Уголок неба[1] integrati dove indicato

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Sviluppo finale del progenitore I-15, venne impiegato principalmente durante la seconda guerra mondiale dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l'aeronautica militare sovietica, nella quale rimase in prima linea fino al 1943.[2]


Storia del progetto


La produzione del suo predecessore, l'I-15/I-152, era terminata nel 1935 poiché l'aereo era stato giudicato negativamente per le deficienze in manovrabilità e velocità. A seguito dell'uso dell'I-15/I-152 nella guerra civile spagnola nel 1936, le autorità sovietiche riconsiderarono il progetto e incaricarono l'OKB 84, l'ufficio tecnico diretto da Nikolaj Nikolaevič Polikarpov, di procedere con una nuova versione, sulla base delle recenti esperienze di combattimento.

La nuova versione, la terza (da cui il nome di I-153, ovvero I-15 versione 3), diede risultati non soddisfacenti riguardo a velocità, tempo di salita in quota e tangenza pratica, ma Polikarpov era molto fiducioso nell'applicazione del nuovo motore radiale Shvetsov M-62. Dopo che il prototipo venne portato in volo la prima volta il 16 giugno 1939, i test a cui venne sottoposto diedero risultati migliori. Il velivolo infatti riuscì a raggiungere la velocità vera di 442 km/h contro la velocità prefissata per il progetto di 462 km/h. A produzione già avviata dell'I-153, Polikarpov tentò invano di migliorare i vari problemi che continuavano ad affliggere l'aereo, ovvero la scarsa visibilità dovuta all'ala superiore, scarsa velocità, fragilità strutturale in picchiata, scarsa manovrabilità, difficoltà di uscire da una vite. Ciò nonostante, alla fine della produzione nel 1941, gli esemplari realizzati furono 3 437.


Tecnica


Il Polikarpov I-153 conserva l'aspetto tozzo del suo predecessore dovuto alla ricerca del contenimento del peso a vuoto ed al generoso diametro della motorizzazione. La fusoliera, corta ed a sezione cilindrica, presentava un abitacolo aperto per il pilota corredato da un parabrezza di piccole dimensioni, come consuetudini per i similari velivoli dell'epoca, e terminava posteriormente in un tradizionale impennaggio monoderiva con piani orizzontali a semisbalzo. La configurazione alare era sesquiplana, con l'ala superiore ad "ali di gabbiano", soluzione utilizzata per favorire la visibilità anteriore, collegata all'inferiore di minori dimensioni tramite un paio di robusti montanti integrati da 4 tiranti in filo d'acciaio. Il carrello d'atterraggio presentava una configurazione triciclo classica e, a differenza di quello adottato dal suo predecessore I-15, era retrattile anteriormente ed integrato posteriormente da un ruotino d'appoggio. La propulsione era affidata ad un motore radiale Shvetsov M-62 capace di una potenza al decollo di 1 000 CV (735 kW), integrato completamente in una cappottatura avvolgente che presentava anteriormente alcune feritoie che caratterizzano altri progetti dello stesso studio di progettazione. L'armamento offensivo era affidato a 4 mitragliatrici ShKAS calibro 7,62 mm.


Utilizzatori


Repubblica di Cina
 Germania
 Finlandia
 Unione Sovietica

Modellismo


Il Polikarpov I-153 è stato riprodotto in kit di montaggio scala 1/72 dalla Heller (Francia), dalla Amodel (Ucraina) e dalla Směr ceca


Note


  1. (RU) Поликарпов И-153 Чайка in Уголок неба.
  2. Polikarpov I-153 in Virtual Aircraft Museum.

Bibliografia



Velivoli comparabili


 Cecoslovacchia
 Germania
 Italia
 Regno Unito
Stati Uniti
 Unione Sovietica

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàLCCN (EN) sh2010013470
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Portale Guerra

На других языках


[de] Polikarpow I-153

Die Polikarpow I-153 (russisch Поликарпов И-153) war ein sowjetisches Doppeldecker-Jagdflugzeug der späten 1930er Jahre. Sie entstand als Reaktion auf die im spanischen Bürgerkrieg gemachten Erfahrungen mit der I-15 als deren Weiterentwicklung. Wegen ihrer auffälligen Tragflächenform wurde sie Tschaika (Чайка, Möwe) genannt. Entworfen wurde sie von Nikolai Polikarpow.

[en] Polikarpov I-153

The Polikarpov I-153 Chaika (Russian Чайка, "Seagull") was a late 1930s Soviet biplane fighter. Developed as an advanced version of the I-15 with a retractable undercarriage, the I-153 fought in the Soviet-Japanese combats in Mongolia and was one of the Soviets' major fighter types in the early years of the Second World War. Three I-153s are still flying.

[fr] Polikarpov I-153

Le Polikarpov I-153 Tchaïka (« mouette » en Russe) est un avion de chasse biplan soviétique de la fin des années 1930. Développé à partir du Polikarpov I-15, le I-153 ne servit pas longtemps, mais combattit en Mongolie, lors de la Guerre soviéto-japonaise et lors de la Grande Guerre patriotique (1941-45).
- [it] Polikarpov I-153

[ru] И-153

И-153 «чайка» — предвоенный советский поршневой манёвренный истребитель биплан.



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