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Transbrasil era una compagnia aerea brasiliana che cessò ogni attività il 3 dicembre 2001. Durante la maggior parte della sua storia Transbrasil era di proprietà dell'imprenditore locale Omar Fontana. I suoi aerei di solito mettevano in mostra una livrea colorata, con un arcobaleno sul timone di coda.[1] La sede di Transbrasil era l'aeroporto internazionale di Brasilia a Brasilia.[2] Dagli anni '70, e fino alla sua scomparsa nel 2002, Transbrasil era considerata la terza più grande compagnia aerea brasiliana dopo VARIG e VASP, volando sia su rotte nazionali che internazionali.

Transbrasil
Un Boeing 737-400 di Transbrasil.
Stato Brasile
Fondazione5 gennaio 1955 (operazioni partite l'anno dopo)
Chiusura3 dicembre 2001
Sede principaleSan Paolo
Controllate
  • Aerobrasil
  • Interbrasil STAR
Persone chiaveOmar Fontana
SettoreTrasporto passeggeri e merci
Compagnia aerea maggiore
Codice IATA
  • QD (come Sadia)
  • TR (come Transbrasil)
Codice ICAOTBA
Indicativo di chiamataTRANSBRASIL
Frequent flyerTransPass
Flotta0
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

Storia



I primi anni come Sadia (1955-1972)


Transbrasil nacque nello Stato di Santa Catarina come consociata di S/A Indústria e Comércio Concórdia, meglio conosciuta con il suo acronimo Sadia. Nel 1953 Omar Fontana, uno dei figli del fondatore di Sadia Attilio Fontana notò un Douglas DC-3 rimasto parcheggiato all'aeroporto di Joaçaba, vicino a Concòrdia, per tutto il weekend. Omar Fontana ebbe l'idea di affittare l'aereo per il trasporto dei prodotti di Sadia a San Paolo. Nel 1954 Sadia acquisì il proprio Douglas DC-3 e i voli divennero quotidiani, essendo Omar uno dei membri dell'equipaggio. Tuttavia, poiché non era una compagnia aerea con orari regolari, non poteva ricevere sovvenzioni dal governo. Per evitare questa restrizione il 5 gennaio 1955 venne creata la Sadia S/A – Transportes Aéreos. Il primo volo regolare è stato operato il 16 marzo 1956.[3]

Sadia ampliò l'aeroporto di Concórdia in modo che un DC-3 potesse operare a pieno carico e creò la prima rotta da Concórdia a Videira, Florianópolis e São Paulo-Congonhas. Poco tempo dopo, Sadia operava anche a Londrina, Bauru, Ribeirão Preto e Brasília.[4]

Nel novembre 1957 la Sadia stabilì una partnership con Real Transportes Aéreos divenendo una compagnia aerea di rifornimento a Florianópolis. Mentre Linneu Gomes ottenne il 50% delle azioni di Sadia, Omar Fontana entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Real, dove maturò la sua esperienza di volo. In questo momento Sadia trasferì la sede a San Paolo e ampliò i servizi a Rio de Janeiro-Santos Dumont e Porto Alegre. Questa partnership terminò nel 1961 con la scomparsa della Real Transportes e Fontana si riappropriò delle azioni precedentemente vendute a Gomes.[5]

Un Herald della Transbrasil all'aeroporto di Rio de Janeiro-Santos Dumont nel 1973.
Un Herald della Transbrasil all'aeroporto di Rio de Janeiro-Santos Dumont nel 1973.
Il BAC 1-11 serie 500 PP-SDR all'aeroporto di San Paolo Congonhas nel 1975.
Il BAC 1-11 serie 500 PP-SDR all'aeroporto di San Paolo Congonhas nel 1975.

Nel 1962 Sadia acquistò la TAS – Transportes Aéreos Salvador, aumentando così la sua presenza a Bahia. Nel 1967 la maggior parte della rete di trasporto Sadia aveva diritto a ricevere sovvenzioni dal governo federale, e mirando a tali sovvenzioni Sadia acquistò cinque Handley Page Dart Herald.[6] Nel 1968 Sadia si unì al servizio navetta (in portoghese: Ponte Aérea, vale a dire "ponte aereo") tra gli aeroporti di Rio de Janeiro-Santos Dumont e São Paulo-Congonhas, operato dal 1959 da VARIG, Cruzeiro do Sul e VASP[7], abbandonato solo nel 1999.

Il primo tipo di aereo a reazione introdotto nella flotta di Sadia, un BAC One-Eleven Serie 500 allungato, entrò in servizio il 17 settembre 1970. Nel 1972 il nome della compagnia fu cambiato in Transbrasil S/A Linhas Aéreas e il suo la sede fu trasferita a Brasilia.[8]


Consolidamento come Transbrasil (1972-1983)


Embraer EMB 110 Bandeirante di Transbrasil all'aeroporto di Rio Santos Dumont nel 1975.
Embraer EMB 110 Bandeirante di Transbrasil all'aeroporto di Rio Santos Dumont nel 1975.
Un altro 727 della Transbrasil, verniciato con l'ultima livrea color arcobaleno.
Un altro 727 della Transbrasil, verniciato con l'ultima livrea color arcobaleno.
Il Boeing 727-100 PT-TCB all'Aeroporto Internazionale di Salvador.
Il Boeing 727-100 PT-TCB all'Aeroporto Internazionale di Salvador.

Apogeo e recessione (1983-2003)


Boeing 737-300 di Transbrasil.
Boeing 737-300 di Transbrasil.

Nel 1990 la flotta della Transbrasil era composta da tre 767-200, tre Boeing 707 per il trasporto merci e passeggeri (gestiti dalla sua società affiliata, Aerobrasil) e 15 Boeing 737-300 e 400 in leasing. Oltre ai voli interni verso la maggior parte delle maggiori città brasiliane, Transbrasil offriva servizi regolari e charter per Miami, Orlando, New York, Washington, Buenos Aires, Vienna, Amsterdam, Londra e persino Pechino. Per qualche tempo, a causa dei prezzi dei biglietti scontati e di una strategia commerciale aggressiva, Transbrasil superò VASP come seconda compagnia aerea brasiliana.

Nonostante la sua crescente quota di mercato, Transbrasil stava già riscontrando dei problemi finanziari. Nel 1987, su richiesta formale del suo presidente Omar Fontana, il governo brasiliano assunse la gestione della compagnia. Tuttavia ben presto Fontana iniziò a non essere d'accordo con gli ufficiali dell'aeronautica brasiliana nominati per gestirla e nel 1989 l'intervento fu annullato. Dopo che Fontana si dimise dalla direzione della Transbrasil per problemi di salute, la compagnia passò al genero Celso Cipriani, un ex agente di polizia senza precedenti esperienze nella gestione delle compagnie aeree. Il mandato di Cipriani in Transbrasil fu controverso e da allora venne formalmente accusato di frode, appropriazione indebita di fondi e proprietà e cattiva gestione.[9]

Il 14 gennaio 1994 Transbrasil ha creato la sua filiale regionale Interbrasil STAR per operare come trasportatore di feeder. I servizi iniziarono il ??3 luglio 1995.

Oltre ai problemi di gestione, Transbrasil stava affrontando anche altre difficoltà, in particolare il profitto ridotto o nullo derivante delle sue rotte internazionali, la forte concorrenza di altre compagnie sul fronte domestico (soprattutto TAM, un'ex compagnia di aerotaxi con una flotta in crescita) e le crescenti spese. Alla fine del 2001, nonostante diversi prestiti governativi, Transbrasil stava accumulando enormi debiti con i rifornitori. Quando la Shell si rifiutò di fornire ulteriore carburante senza pagamento, la flotta di Transbrasil, ormai antiquata e ridotta rispetto a com'era in passato, fu messa a terra il 3 dicembre 2001. Non volò più venendo dichiarata fallita nel 2003 su richiesta di uno dei suoi principali debitori, la GE Capital Aviation Services.[10]


Dopo il fallimento (2003-2010)


Alcuni 737 di TransBrasil abbandonati all'aeroporto internazionale di Brasilia dal 2001.
Alcuni 737 di TransBrasil abbandonati all'aeroporto internazionale di Brasilia dal 2001.

Il 16 settembre 2009 la Corte suprema federale brasiliana avviò l'analisi della legittimità della bancarotta di Transbrasil.[11] Il fallimento viene confermato il 2 ottobre 2009.[12]

Nello stesso anno il Pubblico Ministero si apprestava a sporgere denuncia contro i vertici della società. Il principale imputato era Celso Cipriani, che avrebbe commesso reati che accelerarono la caduta dell'azienda.[13]

Nel 2010, il debito provocò il fallimento di Transbrasil fu invalidato dalla Corte di giustizia di São Paulo.[14]


Flotta


Un Boeing 767-200ER di Transbrasil in fase di volo presso l'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy nel 1994.
Un Boeing 767-200ER di Transbrasil in fase di volo presso l'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy nel 1994.

Programma di affinità di Transbrasil


TransPass era il programma Frequent Flyer di Transbrasil. I punti potevano essere utilizzati sui servizi di linea Transbrasil e Interbrasil STAR. I punti detenuti al momento del crollo della compagnia aerea persero ogni valore poiché nessun'altra compagnia aerea rilevò il programma.


Incidenti



Sadia



Come Transbrasil



Voci correlate



Note


  1. "Aviation Design"." Retrieved on October 12, 2011.
  2. "World Airline Directory." Flight International. March 30, 1985. 127." Retrieved on June 17, 2009.
  3. (PT) Instituto Histórico-Cultural da Aeronáutica, História Geral da Aeronáutica Brasileira: de janeiro de 1946 a janeiro de 1956 após o término da Segunda Guerra Mundial até a posse do Dr. Juscelino Kubitschek como Presidente da República, vol. 4, Rio de Janeiro, GR3 Comunicação & Design, 2005, pp. 348.
  4. (PT) Aldo Pereira, Breve História da Aviação Comercial Brasileira, Rio de Janeiro, Europa, 1987, p. 219.
  5. (PT) Aldo Pereira, Breve História da Aviação Comercial Brasileira, Rio de Janeiro, Europa, 1987, pp. 219–220.
  6. (PT) Aldo Pereira, Breve História da Aviação Comercial Brasileira, Rio de Janeiro, Europa, 1987, p. 220.
  7. (PT) Gianfranco Beting e Joelmir Beting, Varig: Eterna Pioneira, Porto Alegre and São Paulo, EDIPUCRS and Beting Books, 2009, pp. 83–84, ISBN 978-85-7430-901-9.
  8. (PT) Aldo Pereira, Breve História da Aviação Comercial Brasileira, Rio de Janeiro, Europa, 1987, pp. 220–221.
  9. Transbrasil News 10 {in Portuguese}, su duqueestrada.adv.br. URL consultato il 14 ottobre 2011.
  10. Transbrasil Secret Files {in Portuguese}, su istoedinheiro.com.br. URL consultato il 14 ottobre 2011.
  11. STJ inicia análise de falência da Transbrasil, su valoronline.com.br, Valor Econômico (on line), 16 settembre 2009. URL consultato l'8 ottobre 2009.
  12. STJ confirma falência da Transbrasil, su valoronline.com.br, Valor Econômico (on line), 2 ottobre 2009. URL consultato l'8 ottobre 2009.
  13. Ministério Público vai denunciar ex-administradores da Transbrasil, su estadao.com.br, O Estadao de S.Paulo, 27 aprile 2009. URL consultato il 7 luglio 2011.
  14. Falência turbinada, su istoedinheiro.com.br, Istoé Dinheiro, 28 maggio 2010. URL consultato il 7 luglio 2011.
  15. Accident description PP-SLL, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 22 luglio 2011.
  16. Accident description PP-SDJ, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 6 maggio 2011.
  17. (PT) Carlos Ari César Germano da Silva, Serra da Graciosa, in O rastro da bruxa: história da aviação comercial brasileira no século XX através dos seus acidentes 1928-1996, 2ª ed., Porto Alegre, EDIPUCRS, 2008, pp. 256–261, ISBN 978-85-7430-760-2.
  18. Accident description PP-AST, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 22 luglio 2011.
  19. Accident description PT-TBD, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 26 maggio 2011.
  20. (PT) Carlos Ari César Germano da Silva, Estouro de pneu na decolagem, in O rastro da bruxa: história da aviação comercial brasileira no século XX através dos seus acidentes 1928-1996, 2ª ed., Porto Alegre, EDIPUCRS, 2008, pp. 302–307, ISBN 978-85-7430-760-2.
  21. Accident description PT-TYS, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 22 luglio 2011.
  22. (PT) Carlos Ari César Germano da Silva, Transbrasil 303, in O rastro da bruxa: história da aviação comercial brasileira no século XX através dos seus acidentes 1928-1996, 2ª ed., Porto Alegre, EDIPUCRS, 2008, pp. 313–317, ISBN 978-85-7430-760-2.
  23. Accident description PT-TCS, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  24. At Least 16 Die as Brazilian Jet Hits Shantytown, su The New York Times, AP. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  25. Accident description PT-TCS, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 14 luglio 2011.

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[de] Transbrasil

Transbrasil, SA Linhas Aéreas (im Außenauftritt TransBrasil) war eine international tätige brasilianische Fluggesellschaft, die ihren Betrieb im Jahr 2001 eingestellt hat.

[en] Transbrasil

TransBrasil was a Brazilian airline which ceased operations on 3 December 2001. During most of its history, Transbrasil was owned by local entrepreneur Omar Fontana. Its aircraft usually featured a colorful livery, remarkably with a rainbow on the tail fin.[1] Transbrasil base was Brasilia International Airport in Brasilia.[2] From the 1970s and until its demise in 2002, Transbrasil was usually the third largest Brazilian airline after Varig and VASP, serving both domestic and international routes.

[fr] Transbrasil

Transbrasil est une ancienne compagnie aérienne brésilienne qui a cessé ses opérations en décembre 2001. Pendant la majeure partie de son histoire, Transbrasil est détenue par un entrepreneur local, Omar Fontana. Ses avions arborent généralement ne livrée colorée, notamment avec un arc-en-ciel sur le dérive. La base Transbrasil est l'aéroport international Presidente Juscelino Kubitschek à Brasilia. Depuis des années 1970 jusqu'à sa disparition fin 2001, Transbrasil est la troisième plus grande compagnie brésilienne après la Varig et Viação Aérea São Paulo (VASP), opérant à la fois sur des routes intérieures et internationales.
- [it] Transbrasil

[ru] Transbrasil

TransBrasil — авиакомпания Бразилии, основанная в 1955 году как Sadia Transportes Aereos. Изначально базировалась в Жуасабе, но уже в 1957 перебралась в Сан-Паулу, а в 1972 году — в Бразилиа; в том же году сменила название. Была одним из крупнейших авиаперевозчиков в стране, но после дерегулирования воздушных перевозок в условиях нестабильной экономики и возникшей высокой конкуренции столкнулась со сложными финансовыми проблемами и в 2001 году прекратила деятельность.



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