Il volo Singapore Airlines 006 era un volo di linea operato da un Boeing 747 proveniente da Singapore e diretto, via Taipei, a Los Angeles. Si schiantò in fase di decollo il 31 ottobre 2000, a causa di un errore del comandante che imboccò una pista chiusa al traffico all'aeroporto di Taipei-Chiang Kai Shek. Nell'incendio che si sviluppò a seguito dell'incidente persero la vita 83 persone che si trovavano a bordo del velivolo.
Volo Singapore Airlines 006 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 31 ottobre 2000 |
Ora | 23:18 |
Tipo | Schianto durante il decollo causato da errore del pilota e pessime condizioni meteorologiche |
Luogo | Aeroporto di Taipei-Taoyuan |
Stato | ![]() |
Coordinate | 25°08′15″N 121°23′00″E |
Tipo di aeromobile | Boeing 747-412 |
Operatore | Singapore Airlines |
Numero di registrazione | 9V-SPK |
Partenza | Aeroporto di Singapore-Changi, Singapore |
Scalo prima dell'evento | Aeroporto di Taipei-Taoyuan, Taoyuan, Taiwan |
Destinazione | Aeroporto Internazionale di Los Angeles, Los Angeles, Stati Uniti |
Occupanti | 179 |
Passeggeri | 159 |
Equipaggio | 20 |
Vittime | 83 |
Feriti | 71 |
Sopravvissuti | 96 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il velivolo coinvolto nell'incidente era un Boeing 747-412B con numero di registrazione 9V-SPK e S/N 28023, consegnato alla Singapore Airlines il 21 giugno 1997. Due giorni prima dell'incidente aveva all'attivo un totale di 18459 ore di volo e 2274 cicli di decollo-atterraggio. Il bilanciamento del carico risultava nei limiti[2].
I piloti riportano di aver finito di completare i preparativi per la partenza alle 21:53 quando ricevono anche il NOTAM indicante la parziale chiusura della pista 05R.
Alle 22:57 il 747 comincia il rullaggio, dopo aver richiesto l'autorizzazione al Controllo del Traffico Aereo (ATC). Alle 23:14 il Boeing riceve l'autorizzazione al decollo da pista 05L. Il velivolo però invece di posizionarsi sulla pista 05L (05 sinistra) si posiziona sulla pista 05R (destra) e comincia la corsa di decollo. Dopo 33 secondi dall'inizio della corsa di decollo il Boeing 747 impatta contro diverse barriere in cemento tipo "jersey", 2 escavatori, 2 trivellatori, un compressore di aria e un pilone di ferro. Immediatamente dopo l'impatto, la torre di controllo, vedendo le esplosioni e il vasto incendio, dichiara emergenza facendo intervenire i mezzi di soccorso. La velocità di impatto ottenuta dai dati della scatola nera è di 158 nodi (293 km/h)[2].
Per accertare la cause dell'incidente viene istituita un'inchiesta da parte dell'agenzia cinese ASC ( Aviation Safety Council ). Sia il Comandante, sia il Primo Ufficiale sopravvissero all'incidente e furono determinanti nell'accertamento delle cause. Le condizioni meteorologiche alle 23:20 (−6 min dall'incidente) riportavano un vento di 30 nodi (56 km/h) da 020° con raffiche a 61 nodi (113 km/h), visibilità 600 m e presenza di una forte pioggia. La scarsa visibilità è stata uno degli elementi maggiormente influenti nella dinamica dell'incidente contemporaneamente alle ore notturne. Esistono però altre fattori che hanno contribuito in modo più o meno determinante all'incidente[2][3]:
A seguito dei risultati dell'inchiesta, vennero progettati sistemi in grado di visualizzare la posizione del velivolo su una mappa dell'aeroporto direttamente in cabina e un sistema che avvisi automaticamente i piloti nel caso decollassero dalla pista sbagliata[2]
Il volo Singapore Airlines 006 è stato analizzato nella puntata Decollo nella tempesta della dodicesima stagione del documentario Indagini ad alta quota trasmesso da National Geographic Channel.
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